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30 Agosto 2016 7:21
Il regime di Abdel fattah al Sissi, opportunamente isolato, ha negoziato col Fondo Monetario Internazionale 12 miliardi di dollari a tre anni.
In così breve lasso di tempo, nemmeno il mago Zurlì riuscirebbe a produrre un utile tale da consentire la restituzione nei tempi previsti.
L'Egitto conta ricevere un altro prestito dall'Arabia Saudita per restituire il denaro. Gli americani si daranno da fare per ostacolare l'accordo ( come fecero con Nasser e il finanziamento della diga di Assuan, prima promesso e poi negato su pressione della lobby del cotone USA).
La posta in palio è il canale di Suez o le concessioni di petrolio e gas " nelle acque profonde di fronte all'Egitto".
Se l'Egitto pagherà, il governo americano resterà deluso. Se Sissi non onorerà il debito, dovrà dare uno dei due gioielli della sua corona.
Resta il mistero circa l'uso del prestito e i collaterali offerti per provare la capacità di restituzione.
Antonio De Martini
Fonte: www.facebook.com
29.08..2016
30 Agosto 2016 9:00
Poi uno si chiede come fa certa gente ad essere così ricca...