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Il Tempo del Sogno


GioCo
Noble Member
Registrato: 3 anni fa
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Topic starter  

Ieri sono andato a trovare mia Zia, 77 anni ben portati. Ho visto mio nipote, di 3 anni. Ho chiacchierato molto e in specie della Vita dopo la morte.

Il Sogno è Materia, questo arriveremo a realizzare nell'era prossima ventura, e in quel sogno verso cui stiamo procedendo, non c'è posto per i parassiti: il flusso scorre libero (finalmente).

C'è bisogno di ristagno, c'è bisogno di intendere cose come la morte fissate in un Tempo assurdamente eterno, quando praticamente qualsiasi cosa osservi attorno a te è evidente che è solo un elemento di passaggio, come un increspatura sulla superficie dell'oceano. Agevolare questo passaggio significa rinnovare, ordinare, sanare... Ostacolarlo significa sempre essere assunti da entità contarie alla natura delle energie in @GioCo.

Noi (tutti sulla Terra) siamo gravati da micraggine che intendiamo "normalità". Seguimi, non sarà difficile arrivarci, al solito sarà solo difficile accettarlo.

L'astro, il nostro pianeta, è entrato in una zona dove la Vita (media) non terrestre procede da un altro piano di consapevolezza e noi ci navighiamo dentro, in mezzo, come una gabbia di matti in uno zoo del Tempo sbucato dall'era dei dinosauri, non solo privi di ogni consapevolezza circa l'accadere, ma assurdamente convinti dell'esatto contrario.

Siamo alimentanti da costante e sovrabbondante informazione distorta, inquisita. Una vera curiosità "turistica" e antropologica astrale oltre che fonte di preoccupazione, tanto quanto lo sarebbe un leone in città.

Dominati come siamo dalla cappa di natura miserabile compatibile SOLO con le corde dei nostri attuali padroni, parassiti (cioè umani assunti in via stabile da varie entità) che ci obbligano a non vedere, non parlare, non sentire, non Vivere, per non capire dove ci troviamo, crediamo che questa sia "modernità" e la viviamo come "conquista del futuro". Bizzarro, crudele, grottesco potrebbero essere un termini adatti per descrivere il nostro fato fin'ora.

Come premessa, non un granché, ma è peggio, al solito, molto peggio di così...

I nostri attuali padroni sono rapprentati dalle religioni monoteiste che ancora spadroneggiano ovunque, inibendo la riflessione attenta e la logica per tramite della cieca fede. Per esempio nella radicalizzazione della religione islamica ad opera delle carceri abusive di detenzione illegale (per qualsiasi trattato internazionale) gestite dalla CIA, dove arabi qualsiasi con il profilo spicologico adatto sono deportati per essere addestrati con procedimenti ricavati dagli studi alla MKUltra, per esempio per essere mandati nei vari teatri di guerra globali a portare avanti le proxy war di st'accidente di occidente a guida catto-aschenazi.

Tutti lo sanno, ma la mentalità che ha generato una simile catastrofe umanitaria, da dove nasce ?

Disumanità ? No, se limitassimo a un interesse di chiccessia, il cattivo di turno, ci sfuggirebbe la pervasività, la profondità e l'ampiezza del fenomeno che va ben oltre questo minuscolo esempio. Nemmeno con la forzatura di intendere l'Uomo come cattivo ce la sfanghiamo. Perché allora non si capisce come possa quello stesso Uomo essere diffusamente abitato anche da una compassione di qualità unica che non è propria del mondo animale.

Possiamo stabiire l'Uomo buono o cattivo, una cosa esclude l'altra: tertium non datur.

La fede religiosa, non ha importanza se non è canonica, può includere la scienza o l'ateismo, proprio in quanto fede richiede che i suoi precetti siano accolti acriticamente. E' la fossa del "minus quam merdam" spirituale, la gora dell'eterno fetore, la gheènna della nostra coscienza, la palude grigia ove domina la morte dei Sogni. Puoi intenderla diversamente se è una fede secolare, ma la realtà è sempre più dura dei tuoi intendimenti e procede in senso opposto.

La fede traghetta cioé verso la migliore rappresentazione del Basso Astrale, il luogo di "decantazione" dei nostri migliori propositi, dove abbiamo tutto il tempo per riflettere sul disastro che è stata la nostra Vita, perché avevamo sempre altro da fare, come ad esempio occuparci di qualche inutile acquisto su Amazon perdendo un mare di ore per stare dietro a "demenze artificiose" varie (ed eventuali).

Fatte apposta dai soliti noti per ovvi motivi: sprecare prezioso Tempo. Cose sensate per un Allevamento Intesivo.

Ma procediamo oltre: la materia dietro la materia, cioé la sostanza che sostiene la realtà che è esclusivamente data dalla sua propria stabilità relativa, rispetto il cambiamento, è la stessa identica che sustanzia il Sogno. La stessa identica.

Solo che nel Sogno ci sono gradi di libertà superiori. Come la l'aquila rispetto la talpa, entrambi si muovono in tutte le direzioni, l'una nell'aria e l'altra nella terra. Ma mentre l'aquila ha una visibilità di insieme ampia, complessiva e dettagliata, tanto da poter distinquere un coniglio in mezzo a un prato dalla vetta della montagna, così che veloce e leggera può raggiungerlo se vuole, la talpa non vede ciò che la circonda, vive nel buio, per ciò deve essere abile nello scavare, sensibile alle vibrazioni del terreno e quindi al tatto. Come i neonati. I gradi di libertà della talpa sono determinati dalla maggiore densità del territorio che la circonda. Più lenta, più impacciata, più inerme e quindi più diffidente, tutto ciò che può fare questo animale è confidare che il buio non riservi sorprese procedendo con il grado di consapevolezza più basso concepibile.

Quando noi guardiamo la realtà possiamo vederla come "concreta" e farne ciò che crediamo, oppure come espressione di ciò che la genera e la carica di significato (=ordine) e in questo caso il nostro corpo farebbe parte dell'insieme, tanto quanto la nostra proiezione (magari in forma non umana) in una esperienza onirica: lo potremmo considerare "esterno".

Questo "ordine" può esprimersi come più o meno denso. Se lo pensiamo come ordine terreno, la densità tende ad essere massima e quindi la continuità temporale fornisce una sorta di scimmiottatura dell'eternità vissuta nell'esperienza. Nel senso che l'età del Sole (ad esempio) è talmente superiore la nostra che per confronto abbiamo l'impressione (inconscia) che sia eterno. Così tutto il resto che ci appare più o meno duraturo, più o meno effimero.

Ogni passaggio da un ordine all'altro, prevede forzatamente un antitesi che possiamo chiamare "transizione" o disordine. Quindi è possibile anche rovesciare il senso: se osserviamo aumentare il disordine, osserviamo un passaggio. Se governiamo il disordine, non governiamo altro che la transizione, non il risultato finale. Questo è tanto più vero quanto più il fenomeno è complesso.

In ultima analisi però, se la sostanza è in origine UNA, tanto a Governo della realtà terrena che astrale, non governiamo nemmeno il disordine, ma solo l'illusione che sia sotto il nostro controllo un relativo e minuscolo caso di interesse. Diciamo, come ci venisse concesso per motivi che superano la nostra capacità di analisi microscopica.

La nostra consapevolezza media riguarda il vicinato, se va bene. Già quello che accade nel quartiere può sfuggire, non parliamo poi della città o della regione, della nazione o del pianeta. Senza contare la confusione e l'inutilità delle cose risapute, ossessivamente riprodotte come preghiere, tipo propaganda.

Comunque non abbiamo consapevolezza di cosa accade nel nostro sistema solare ed è questa l'ampiezza media di riferimento per tutto il resto della Vita. La vista dell'acquila.

La densità media della realtà andrà riducendosi, portandosi via in rapida successione "solide" credenze che avevamo messo a governo del senso delle cose, quindi a governo della morale. Va da sé che la transizione porterà via forzosamente realtà rendendole più effimere di prima, se rimarremo come telline incollati allo scoglio, rifiutando il cambiamento oppure distorcendone il senso. Più o meno come la talpa che si ritrova ad annaspare aria e insiste a intendere l'aria come la terra. Quindi se non ci adatteremo trovando comunque le nostre "pareti di roccia" dove posare il nido, cioè consapevolezze a ben altra altezza rispetto qualsiasi fede religiosa e in specie monoteista, saremo come pesci fuor d'acqua.

Condannati.

Un esempio di questa diversa dinamicità, può essere la pratica psicopompa che da sempre mette l'Uomo al centro di una responsabilità ultraterrena: quella di accompagnare nella Luce (con la Mente) chi trapassa e pensa di non avere scelta rispetto il Basso Astrale. E' forse l'unico momento in cui si compie realmente una scelta importante e ci viene attualmente negato con tutto ciò che ne consegue, ivi incluso il potere dell'oscurità su di noi.

Riflettici.


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