Killary: le email Usa che non vi dicono
posted by Ulrich Anders
Clamorosa intercettazione: la guerra di Sarkozy a Gheddafi e all’Italia
Sono oramai note – ai più avveduti – le vere ragioni dell’attacco a Gheddafi del 2011 da parte di Sarkozy e Blair e della NATO, al fianco di una titubante ma obbediente Italia, attacco militare che portò alla morte del dittatore libico e all’attuale caos di tipo ‘irakeno’ alle porte di casa nostra. Ragioni che non vengono certo spiegate sui TG e sulla stampa mainstream, in questo vergognoso regime europeo che sacrifica le nostre libertà e i nostri interessi nazionali in nome dell’ideologia e degli interessi di un’élite transnazionale.
Elite che non esitano a scatenare guerre con centinaia di migliaia di morti, a fabbricare prove e creare pretesti per abbattere governi stranieri, a bombardare per lustri popolazioni civili in plaghe remote, a creare imperi del male per procura come Daesh e poi ritirarsi magari a vita privata senza rendere conto a nessun tribunale. Nuove potenze coloniali, ancora peggiori se possibile di quelle ottocentesche.
Le vere ragioni dell’ennesimo disastro geopolitico in terre di petrolio – in sintesi, un attacco all’Italia e ai nostri interessi per mano degli ‘alleati’ francesi e inglesi – sono però note oggi in maniera completa attraverso alcune delle 3.000 email di Hillary Clinton pubblicate dal Dipartimento di Stato il 31 dicembre scorso su ordine di un tribunale.
Email che delineano con chiarezza il quadro geopolitico ed economico che portò la Francia e il Regno Unito alla decisione di rovesciare un regime stabile e tutto sommato amico dell’Italia: due terzi delle concessioni petrolifere nel 2011 erano dell’ENI, che aveva investito somme considerevoli in infrastrutture e impianti di estrazione trattamento e stoccaggio. Ricordiamo che la Libia è il maggior paese produttore africano, e che l’Italia era la principale destinazione del gas e del petrolio libici.
Non troverete traccia di queste mail, come detto, nella stampa di regime eurocolonizzatrice né in quella eurosottomessa di casa nostra. E nemmeno delle telefonate di Blair, nelle quali Gheddafi aveva messo in guardia del rischio di un nuovo Iraq alle porte dell’Europa in caso di sua caduta. Profezia puntualmente avverata.
Scenari Economici ve ne dà notizia in anteprima italiana.
La email UNCLASSIFIED U.S. Department of State Case No. F-2014-20439 Doc No. C05779612 Date: 12/31/2015 inviata il 2 aprile 2011 dal funzionario Sidney Blumenthal (stretto collaboratore prima di Bill e poi di Hillary) alla allora segretaria di stato USA Hillary Clinton, dall’eloquente titolo “France’s client & Qaddafi’s gold”, racconta i retroscena dell’intervento franco-inglese.
Li sintetizziamo qui.
La Francia ha chiari interessi economici per l’attacco alla Libia.
Il governo francese ha organizzato le fazioni anti-Gheddafi alimentando inizialmente i capi golpisti con armi, denaro, addestratori delle milizie (anche quelle sospette di legami con Al-Qaeda), intelligence e forze speciali al suolo.
Le motivazioni dell’azione di Sarkozy sono soprattutto economiche e geopolitiche, e il funzionario USA le riassume in 5 punti:
1. Il desiderio di Sarkozy di ottenere una quota maggiore della produzione di petrolio della Libia (a danno dell’Italia, NdR),
2. Aumentare l’influenza della Francia in Nord Africa
3. Migliorare la posizione politica interna di Sarkozy
4. Dare ai militari un’opportunità per riasserire la posizione di potenza mondiale della Francia
5. Rispondere alla preoccupazione dei suoi consiglieri circa i piani di Gheddafi per soppiantare la Francia come potenza dominante nell’Africa Francofona.
Ma la stessa mail illustra un altro pezzo dello scenario dietro all’attacco franco-inglese, se possibile ancora più stupefacente, anche se alcune notizie in merito circolarono già all’epoca.
La motivazione principale dell’attacco militare francese fu il progetto di Gheddafi di soppiantare il Franco francese africano (CFA) con una nuova valuta pan-africana.
In sintesi Blumenthal dice:
Le grosse riserve d’oro e argento di Gheddafi, stimate in “143 tonnellate d’oro e una quantità simile di argento”, pongono una seria minaccia al Franco francese CFA, la principale valuta africana.
L’oro accumulato dalla Libia doveva essere usato per stabilire una valuta pan-africana basata sul dinaro d’oro libico
Questo piano doveva dare ai paesi dell’Africa Francofona un’alternativa al franco francese CFA
La preoccupazione principale da parte francese è che la Libia porti il Nord Africa all’indipendenza economica con la nuova valuta pan-africana.
L’intelligence francese scoprì un piano libico per competere col franco CFA subito dopo l’inizio della ribellione, spingendo Sarkozy a entrare in guerra direttamente e bloccare Gheddafi con l’azione militare.
La nobile dottrina del “Responsibility to Protect” (R2P) diffusa a beneficio del pubblico europeo fu quindi – secondo Blumenthal – solo uno schermo per coprire la vera motivazione dell’attacco a Gheddafi: l’oro delle sue riserve e gli interessi economici francesi in Africa. Si noti infatti che la “protezione di vite civili” è totalmente assente dai rapporti diplomatici. Altra mail rilevante qui soprattutto sugli aspetti militari.
Sarebbe interessante capire dove sono le riserve auree di Gheddafi, insieme a valuta e diamanti.
Per finire con un dettaglio minimo ma significativo notiamo l’accenno di Sid Blumenthal a “l’occasionale emissario di Sarkozy, intellettuale e auto-promotore Bernard Henri-Levy, considerato dagli esponenti della NLC (National Libyan Council, fazione libica anti-Gheddafi finanziata e addestrata dalla Francia, NdR) un personaggio a metà utile e a metà ridicolo”. La triste vicenda del fondatore della Nouvelle Philosophie, auto-proclamato difensore dei diritti umani, come parabola dell’estinzione dell’intellighenzia progressista europea sostituita dagli ideologi del mercato e dell’iperfinanza e degli interessi delle élite.
Pasolini, dove sei?
http://scenarieconomici.it/clamorosa-intercettazione-guerra-sarkozy-allitalia-libia-gheddafi/
Sarebbe interessante capire dove sono le riserve auree di Gheddafi, insieme a valuta e diamanti.
Per finire con un dettaglio minimo ma significativo notiamo l’accenno di Sid Blumenthal a “l’occasionale emissario di Sarkozy, intellettuale e auto-promotore Bernard Henri-Levy, considerato dagli esponenti della NLC (National Libyan Council, fazione libica anti-Gheddafi finanziata e addestrata dalla Francia, NdR) un personaggio a metà utile e a metà ridicolo”. http://scenarieconomici.it/clamorosa-intercettazione-guerra-sarkozy-allitalia-libia-gheddafi/
Beh i reparti speciali americani inglesi e francesi stanno proprio cercando l'oro e i diamanti di Gheddafi, e forse li hanno già trovati. Chissà
Quanto al personaggio 'ridicolo' : Bernard Henri-Levy, lui ha agito per conto di Israele. A lui della Francia non interessa un fico secco. Ha convinto Sarkozy ad andare in guerra con una telefonata. Potenza delle lobby.
La risposta italiana? Carla Bruni!
(con l'appoggio diretto di Emma Bonino)
"sono francese" e scommetto avra' anche aggiunto "e lei non sa chi sono io".
L'ultima cosa da dire ad un poliziotto ammeregano... Forse sarebbe stato meglio se se nefosse uscito con: "sono ebreo" che negli usa vale cento volte che essere francesi !
Al di là dell' ennesimo, vergognoso e ignobile delitto contro l' umanità del caso Libia e dell' assassinio del presidente rivoluzionario socialista antiisraeliano Gheddafi credo che sia inutile affannarsi contro la sig.ra Clinton con il termine per quanto azzeccato di killary. Ella è invece l'esempio della forza dei media nei nostri ordinamenti pseudodemocratici. Se chi ha il controllo dei media ha deciso che Hillary deve essere presidente...ella sarà presidente. Anche se isterica, assassina o santa. Purtroppo quando si parla di controllo sui media sembra si discuta di un argomento di secondo ordine, è più importante il fatto di cronaca, la velina di Berlusconi o la partita mentre le leggi sul regolamento dei media vengono ignorate al di là e al di quà dell' oceano...l'INFORMAZIONE...il problema è tutto lì.
Tò, un ebreo istruito...
Ti stai riferendo a me Jor El?
Ho scritto in questa sede nel 2011 che i tornado italiani dovevano andare a bombardare la torre Eiffel ed il Big-Ben anziché il Colonello , ma il maniaco sessuale brianzolo doveva salvaguardare i propri interessi non quelli dei suoi connazionali. 😈
Al di là dell' ennesimo, vergognoso e ignobile delitto contro l' umanità del caso Libia e dell' assassinio del presidente rivoluzionario socialista antiisraeliano Gheddafi credo che sia inutile affannarsi contro la sig.ra Clinton con il termine per quanto azzeccato di killary. Ella è invece l'esempio della forza dei media nei nostri ordinamenti pseudodemocratici. Se chi ha il controllo dei media ha deciso che Hillary deve essere presidente...ella sarà presidente. Anche se isterica, assassina o santa. Purtroppo quando si parla di controllo sui media sembra si discuta di un argomento di secondo ordine, è più importante il fatto di cronaca, la velina di Berlusconi o la partita mentre le leggi sul regolamento dei media vengono ignorate al di là e al di quà dell' oceano...l'INFORMAZIONE...il problema è tutto lì.
Infatti a conferma di quello che stai dicendo, un interessante intervento di Franco Fracassi che descrive il Ruolo delle Agenzie di Comunicazione Nella Creazione del Consenso INTORNO AI Temi Che le elites Finanziarie e politiche ritengono vitali per il perseguimento dei propri Obiettivi.
http://www.pandoratv.it/?p=10578
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