Non ho molta voglia di scrivere sul Rivera di San Giovanni, che avrebbe commesso il gravissimo crimine di inserire parole di protesta verso la chiesa durante il consueto spettacolo del primo maggio, al quale io non sono mai stato se non di passaggio, pur avendo abitato lì vicino ad un tiro di schioppo. Non seguendo questo genere di spettacoli il nome di Rivera mi giunge pure nuovo. Con questo nome ricordo un calciatore, ma non credo si tratti della stessa persona. Le parole incriminate non sono insulti di quelli abituali in una lite da osteria. Sono soltanto riferimenti al fatto che la chiesa ha rifiutato i funerali a Welby. Poi anche una battuta scherzosa sul fatto che la chiesa non si è mai evoluta. Fatti di comunissimo buon senso.
"Il Papa dice di non credere nell'evoluzionismo, e c'ha ragione: la Chiesa in duemila anni -aveva detto Rivera- non si e' evoluta affatto". E ancora: "Non sopporto che il Vaticano abbia rifiutato il funerale a Welby, cosa che non ha fatto per Pinochet, per Franco e per uno della banda della Magliana".
La grande colpa è di aver detto queste parole in un grandissimo uditorio che ha pure applaudito e che non poteva essere censurato. La Censura è sempre stata l’Anima della Chiesa, il suo vero Spirito Santo. Addirittura hanno invocato il terrorismo: pensarla diversamente da papa Ratzinger, e dirlo pure davanti ad un vasto uditorio, è terrorismo.
Di fronte a queste parole anche l'Osservatore romano abbandona il fioretto per entrare duro: 'Anche questo e' terrorismo. E' terrorismo lanciare attacchi alla Chiesa. E' terrorismo alimentare furori ciechi e irrazionali contro chi parla sempre in nome dell'amore, l'amore per la vita e l'amore per l'uomo. E' vile e terroristico lanciare sassi questa volta addirittura contro il Papa, sentendosi coperti dalle grida di approvazione di una folla facilmente eccitabile. Ed usando argomenti risibili, manifestando la solita sconcertante ignoranza sui temi nei quali si pretende di intervenire pur facendo tutt'altro mestiere'. Per il quotidiano della Santa Sede, quello di Rivera e' stato un 'piccolo comizio nel quale ha mischiato varie cose e varie aggressioni verbali, dando vita ad un confuso e approssimativo discorso sull'evoluzionismo e sui temi della vita e della morte. Tutto questo di fronte a circa 400.000 persone e ad un piu' numeroso pubblico televisivo'. 'I sindacati ed altri partecipanti alla manifestazione si sono dissociati dalle parole del 'conduttore'. Eppure -prosegue l'Osservatore Romano- resta il fatto che questo personaggio, al quale purtroppo si e' costretti a concedere ora un'immeritata notorieta', da qualcuno e' stato scelto'.
Ciò che sconvolge, disgusta, offende in tutto questo è il coro di proteste che si è sollevato contro il comico. Neppure avesse sparato un proiettile di piombo contro il papa come fece il turco con Giovanni Paolo II. Anzi direi che l’attentatore turco sia stato trattato meglio del comico italiano. La reazione al legittimo pensiero del comico, giudice del quale può essere solo il suo pubblico, libero di ridere o meno, diventa rivelatrice della libertà e dell’infeudamento della stampa italiana e dei politici di mestiere. La reazione vaticana non merita l’inchiostro della carta, o i pochi minuti per scrivere un testo, ma l’eco e le solidarietà suscitate sono una cartina di tornasole rivelatrice del grado di indipendenza della stampa italiana e di quanti sono al soldo più o meno spirituale di Sua Santità. Meritano di essere registrate e messe agli atti, o meglio di essere annotate sul curriculum di chi li ha esternate, non per fini terroristici, ma per sapere quale credito dare loro, quando magari parlano perfino di “libertà del pensiero”, intendendo magari libertà per il pensiero della propria parte politica o confessionale e non un’eguale libertà riconosciuta a chi la pensa diversamente.
La Parola è infatti permessa solo a Sua Santità: gli altri possono solo dire Amen o Tacere per sempre! Io sono uno di quei milioni di disgraziati che tutte le sante sere deve vedere il santo e serafico sorriso del Santo Ratzinger Padre, la cui antipatia umana in me suscitata mette a dura prova il sistema nervoso e la capacità di autocontrollo. Mi devo limitare ad esternare le mie reazioni solo dentro le mie mura domestiche fino a quando non arriveranno ad installare delle microspie dentro le case di ogni italiano. Di questa violenza nessuno parla. Per un gesto innocente di insofferenza di un comico, che peraltro si professa cattolico, si sta scatenando tutto un putiferio. Questa è l’Italia dell’anno 2007 dell’Era Volgare. È vomitevole !
Antonio Caracciolo
Fonte: http://clubtiberino.blogspot.com/
Link: http://clubtiberino.blogspot.com/2007/05/la-cagnara-di-san-giovanni.html
3.04.07
Ecco un altro che ha voglia di vomitare (si astenga dal comunicarlo a tutti almeno, sempre questione di buona educazione che non esiste in certi intellettualoidi da strapazzo).
E come al solito stereotipi, pregiudizi, luoghi comuni, cazzate varie....tutte riassumibili con due parole: menzogna, ignoranza.
L'ignoranza è l'humus naturale dove crescono i tracotanti progres fantarivoluzionari che riducono questo paese allo sfascio completo sotto ogni punto di vista. Vogliono aggiornarlo e lo rendono un manicomio. Obbediscono all'unica legge dell'insulto mascherato da critica passionale, dialettica politica. Fancazzisti nati, che si divertono a farsi portavoce di tutti coloro che vorrebbero credere nella giustizia sociale e invece si vedono costretti a seguire gaudenti (come degli autonomi) i progetti più assurdi volti a favorire chi paga meglio e di più, chi è più perverso, chi è più maleducato, chi è più effeminato, chi è più drogato, chi è più sconcio, chi è più geneticamente modificato ecc....
Il problema è che ogni tanto qualcuno come la Chiesa osa criticare questo finto pensiero, questo prototipo del non essere e non sapere e allora che succede? Prima tutti a dire che ognuno ha diritto di parola e dopo tutti in fila a gridare allo scandalo, a strapparsi le vesti e ad enunciare a memoria i soliti luoghi comuni imparati nella loggia di riferimento (per alcuni, per tutti gli altri sono il prodotto dell'ignoranza congenita che li ammorba e della superbia che li acceca tale da impedirgli di studiare ed informarsi prima di aprir bocca, ma si sa, nelle loro scuole ormai non si insegna più nulla se non a cazzeggiare) fingendo persino di sentirsi un'elite.
Certo, una vera e propria elite di merda...