Si potrebbe fare una descrizione di quanto accade più nitida di questa di Giorgio Cattaneo?:
Eccoci, finalmente: ora comincia la grande diserzione
Le grandi rivoluzioni, si dice, sono sempre state progettate, innescate e dirette da formidabili élite avanguardistiche. Vero, ma poi che fine han fatto, quei rivolgimenti? Quanto alle élite, oggi sembra disastrosamente crollato il loro prestigio: persino l’oceanico astensionismo che ha rimpicciolito le ultime elezioni italiane (amministrative, per giunta: solitamente partecipate) suona come una campana a morto, per chi è solito utilizzare pedine locali. Sembra un avviso rivolto non solo al super-governo del Tecnocrate, ma in fondo anche alle possibilità dell’intera politica liberale, democratica, completamente svuotata. L’arena è ormai percepita come corrotta, infiltrata, devitalizzata: nemica, addirittura. Manipolata proprio dai mediocri, impresentabili terminali di quelle stesse élite che oggi esternano il loro delirio globalista a vocazione totalitaria. Lo fanno senza più nemmeno nascondersi, dichiarando in modo esplicito i loro obiettivi apertamente zootecnici. Imperativi categorici e funesti, monotoni e minacciosi: magari inventano emergenze e pandemie, mettendo in croce i sistemi sanitari con artifici criminosi.
Ieri si sfoderava la menzogna per armare la paura e l’infamia, l’affronto delle restrizioni; oggi non si esita a ricorrere al brutale ricatto per prolungarle all’infinito, quelle restrizioni, allo scopo di ottenere la digitalizzazione forzata del gregge, occasionalmente spacciata per campagna vaccinale. Le conseguenze sono deflagranti, potenzialmente rovinose. Fa impressione il volume dell’imponente, storica diserzione che ha l’aria di essere ormai alle porte. Può ricordare, in nuce, il lampo di certe eroiche latitanze, compresa quella dei resistenti del 1943, mescolato con il furore sfocato e la passione civile degli studenti del Sessantotto e poi dei loro emuli NoGlobal massacrati al G8 di Genova, al fervore giustizialista dei giovani nelle strade di Manhattan in mezzo ai cortei di Occupy Wall Street. Destra e sinistra – le antiche maschere del Novecento, costate milioni di vite umane – nel frattempo sono cadute con ignominia, lungo la strada. Sopravvivono solo nei patetici avanspettacoli nazionali, ancora indossate da burattini manovrati da consorterie di manovratori, a loro volta pilotate, in un gioco di scatole cinesi che sembra senza fine.
Di fronte a quanto va accadendo, la stessa geopolitica rischia di ridursi a semplice fotografia laconica di traiettorie contingenti, che non raccontano niente di essenziale. Quando le autorità ti spiegano che – senza il lasciapassare, imposto in virtù di un pericolo inesistente – non potrai più nemmeno accompagnare tuo figlio all’asilo, in quell’istante crolla ogni residua disponibilità di ascolto. Viene meno la fiducia verso qualsiasi narrazione che suoni anche solo vagamente politichese (cioè sentita come cadente, difettosa, debole e imprecisa, reticente, impastata di bugie fumogene). Quando prendi a badilate in faccia milioni di persone, in quel preciso istante saltano gli schemi (etici ed estetici, cosmetici, formali e sostanziali) su cui s’era fondato il patto, sempre instabile ma mai rinnegato, tra governanti e governati. Mala tempora currunt: sintetizzando, l’economista Ilaria Bifarini spiga a quali prove si sta pensando di sottoporre l’Occidente, grazie allo stratagemma (vile, in quanto artificioso e ancora una volta insincero) della presunta emergenza climatica.
Tutto è crollato, nel frattempo: tutte le retoriche del progressismo e del sovranismo, del male necessario (“ce lo chiede l’Europa”) e dei tremuli paladini populisti. E’ scaduto il tempo dei sofisti, dei dotti discettatori: oggi il governo prende per il collo gli italiani, li tratta da animali? Esige che si pieghino, dispone che vengano emarginati i refrattari? E’ la fine di un film, durato decenni e costato sangue. E si può ben immaginare quanto poco importi, a quei 20-25 milioni di persone, chi sarà il prossimo diligente esecutore insediato a Palazzo Chigi, chi sarà il prossimo inquilino del Quirinale, se le leggi fondamentali sono diventate carta straccia. E’ stata sempre lei, l’élite apolide teatralmente bifronte, a rubare il tempo ai sudditi: ha disciolto gli orologi, ha gettato le famiglie nell’angoscia. E lo ha fatto vorticosamente, alla velocità della luce. Succede in tutto l’Occidente, e quasi solo in Occidente: nel nostro caro Occidente post-democratico (dove si viene censurati come in Corea del Nord, si viene sospesi e magari destituiti, ma – almeno per ora – si resta a piede libero).
Per contro, è come se procedesse un piano misterioso, concepito da un’impalpabile intelligenza superiore: quella che, quando scatena il peggio, forse lo fa soltanto perché si possa un giorno partorire il meglio, che fiorirà quando i dormienti – azzannati alla gola – si saranno finalmente risvegliati. Lo pensano svariate voci di questa Italia che si è scoperta intrappolata, dopo aver sopportato (come disagio accidentale, transitorio) la pessima gestione del dichiarato allarme sanitario, manipolato nel più subdolo dei modi. Ora lo si è capito: era soltanto la “fase uno” del progetto; il meglio verrà adesso. Colpisce, in questo frangente, chi maneggia la terminologia degli antropologi, parlando di speciazione: il bivio evolutivo che separerebbe, definitivamente, i sommersi dai salvati. Lo scienziato Corrado Malanga, chimico e anche “alienologo”, per 35 anni docente universitario, cita il secondo principio della termodinamica: non si può retrocedere, dal livello di coscienza acquisito; al contrario: dato che l’entropia nell’universo si espande sempre, non si potrà che progredire sulla strada della consapevolezza.
Malanga fruga nel terreno che un analista come Matt Martini definisce “esopolitica”. Ne sa qualcosa, sicuramente, anche Mauro Biglino. L’ipotesi: si può dedurre che persino l’Antico Testamento parli dell’ingerenza “aliena” nelle faccende terrestri, posto che si ammetta – stando all’interpretazione letterale del testo – che la Genesi possa anche descrivere una forma di clonazione, operata da individui non umani, per dar vita a una particolare variante del Sapiens. Che poi le religioni vi abbiano steso il loro affascinante velo di misticismo, è persino scontato (quanto la convenzionalità simbologica dell’altrettanto suggestivo esoterismo). Nulla però che impressioni un cattedratico come Egael Safran, docente di etica medica all’università di Gerusalemme: perché stupirsi della “produzione” della pecora Dolly, dice, quando è la stessa Bibbia a raccontare come fu “fabbricata” geneticamente la famosa Eva?
Un altro autorevole esponente della grande cultura che permea l’ebraismo, Yuval Noah Harari (storico dell’Università Ebraica di Gerusalemme), si permette una domanda urticante: vuoi vedere che la cyborg-élite dell’Uomo-Dio, quella che vorrebbe digitalizzare l’essere umano fino a robotizzarlo, inseguendo il sogno dell’immortalità, sarà tentata dal desiderio di archiviare anche la nostra gloriosa democrazia liberale? Ancora una voce israeliana – quella del generale Haim Eshed, insigne accademico per trent’anni a capo della sicurezza aerospaziale di Tel Aviv – un anno fa se n’è uscito con la seguente dichiarazione: da decenni collaboriamo con alieni, nell’ambito di una Federazione Galattica. Poco dopo, all’indomani delle esternazioni di Trump sulla “neonata” Space Force, il Pentagono ha sdoganato l’esistenza degli Ufo, amabilmente ribattezzati Uap. Bene: ma tutto questo cosa c’entra, con l’ignobile Green Pass? Stiamo parlando di notizie che riguardano lo stesso mondo, quello in cui viviamo tutti, o di qualche ipotetica realtà parallela?
Tranquilli: per ora non calerà dal cielo nessuna Astronave Madre, dice Michele Giovagnoli. Lui è un alchimista “selvatico”, impegnato a estrarre – dalla sapienza ancestrale del bosco – le essenze che oggi possono vivificare gli smarriti. E’ una persona straordinaria, della cui amicizia si può essere onorati. Venti mesi fa, nel marzo del 2020, s’era premurato di avvertire: ragazzi, sta per succedere qualcosa di epocale. E sarà la nostra grande occasione: riconquistare finalmente l’identità profonda, irriducibilmente umana, verso un altro mondo possibile (il nostro). Così s’è messo a battere le piazze italiane, radunando anime: a tutti ha regalato parole come quelle di cui era maestro un artefice assoluto come Guido Ceronetti, nemico del pensiero facile alleato delle comodità low cost (timeo Danaos et dona ferentes).
State fermi, raccomanda l’alchimista: restate saldi nelle vostre convinzioni. E riscoprite il vero motore che vi muove, il cuore. E’ quello che più teme, chi vorrebbe continuare – come ha fatto per millenni – a dominare sudditi impauriti, disinformati e depistati. Diciotto mesi fa, si spegneva un’altra luce: Giulietto Chiesa. Il primo a denunciare il dramma della falsificazione mediatica elevata ormai a sistema. L’ispido Paolo Barnard gli aveva riconosciuto una dote suprema: il coraggio, più unico che raro, di aver saputo mettere a repentaglio tutti i privilegi faticosamente e meritatamente conquistati, gettati al vento pur di restare al servizio della causa suprema della verità. Velo pietoso sulla montagna di spazzatura che oggi il coro ufficiale ci propina con protervia, a reti unificate. Velo pietoso sui tiepidi, su tattici, sugli opportunisti. Non c’è più tempo per le parabole ipotetiche: dal 15 ottobre, come ha stabilito il Gran Consiglio Unanime, l’umanità dovrà dividersi definitivamente. Chi accetta di piegarsi, chi affronterà il deserto.
C’è una bandiera pirata, che sventola da qualche parte. L’appuntamento con la speciazione? O forse, sarà la semplice bellezza del continuare ad abbracciarsi, liberi, rifiutando l’oscenità inaccettabile della coercizione? Noi resteremo qui, par di capire: assecondando una legge, una chiamata. L’amore per un gesto naturale e semplicissimo: testimoniare la verità, non rinnegarla. Non smettere di cercarla, mai, anche se le verità artificiali piovono dal cielo, a tonnellate, quasi sommergendoci. Niente paura: non finirà come credono i gestori dello zoo, dice Michele Giovagnoli. Certo, la diserzione avrà il suo costo: bisognerà esserne all’altezza; occorrono doti interiori, per costruire un altro mondo. Fede e speranza – sottolinea – sono bandite, nell’officina dell’alchimista. Deve bastargli la forgia di Giordano Bruno, l’ostinazione titanica di Giuseppe De Donno, l’intransigenza trasparente di Nunzia Alessandra Schilirò. Dall’altra parte, il poterealieno farà i suoi calcoli. Ma quelli, dice Michele, non sono della nostra razza: ora, almeno, sarà chiaro a tutti (ai non dormienti, s’intende). Forse ci siamo noi, adesso, sull’Astronave Madre. A bordo dell’Arca del Diluvio, su cui svetta il Jolly Roger della patria a cui ciascuno sente di avere pieno diritto, dalla nascita. Tanta tenebra, alla fine, ha generato luce. Tutto è perfetto, ora. Tutto è chiaro.
(Giorgio Cattaneo, 15 ottobre 2021)
Da qui:
https://www.libreidee.org/2021/10/eccoci-finalmente-ora-comincia-la-grande-diserzione/
si può dedurre che persino l’Antico Testamento parli dell’ingerenza “aliena” nelle faccende terrestri, posto che si ammetta – stando all’interpretazione letterale del testo – che la Genesi possa anche descrivere una forma di clonazione, operata da individui non umani, per dar vita a una particolare variante del Sapiens.
Ci sarebbe da scrivere un libro, per ribattere a questa, scusate, clamorosa idiozia che si smentisce da sola.
Quando si parla di Sacre Scritture, bisognerebbe sapere che i piani di lettura, proprio perchè "Sacre" e cioè ispirate dallo Spirito Santo, sono molteplici e vanno collegati al diverso piano su cui si trova ciascun fruitore delle stesse. Dal momento che, come è intuitivo, il piano letterale è quello più basso, che corrisponde, per dirlo in maniera rozza, al "corpo" della Scrittura, è evidente che è anche quello che rivela di meno - non per questo non rivela, ma solo quanto è consentito dal basso grado di spiritualizzazione del lettore -. Dunque come si può pensare che si possa dare una lettura del genere, che farebbe luogo a una rivelazione sensazionale - che evidentemente stravolgerebbe tutto il senso delle letture su piani più elevati, più spirituali, le letture che, per restare al parallelo, corrisponderebbero all'anima della scrittura - addirittura usando l'interpretazione letterale?
Ma mi fermo qui, è ovvio che la fonte - l'autore dell'articolo, eh, non del post - non è in grado di comprendere, ovvero, forse, per suo proprio interesse, comprende e usa il sistema antico del corrompere per guadagnare (consensi, anime, quello che crede).
In questi tempi escatologici, con una data come quella di domani che probabilmente segnerà l'inizio della fine, non abbiamo bisogno di abbeverarci a queste fonti maleodoranti. "Tutto è perfetto, tutto è chiaro"?! Ora è il momento più buio. Sono pienamente d'accordo che questo grande male che stiamo vivendo ci ha dato l'occasione per svegliarci dal sonno ipnotico del benessere materiale, e ricordare che questa vita è un passaggio in cui, a seconda di come vivremo e dei sentieri che percorreremo, ritroveremo o meno la strada per la nostra vera Vita, quali Cittadini del Cielo. Ma questo è dovuto all'economia di salvezza del nostro Salvatore, che in ogni tribolazione ci offre sempre modo di volgerla a nostro beneficio. Ci sarebbe da continuare per... un millennio 🙂
Devo fermarmi, rischio l'OT, e l'ora per me è assai tarda. Spero di non aver offeso nessuno.
clamorosa idiozia che si smentisce da sola
Quello del sospetto di alieni nella Bibbia è solo un breve accenno in un articolo dedicato ad un aspetto cruciale e incombente della vita dei nostri giorni, che non dovrebbe essere oscurato dalle giuste rimostranze di chi sente calpestato il proprio credo religioso.
Va considerato anche che il Libro è, originariamente, un testo sacro per e degli ebrei, i quali ne fanno una lettura, ad ogni livello, notevolmente diversa da quella escogitata dai costruttori del cristianesimo.
certo che è solo un breve brano in un articolo ben più corposo, non credo di averlo ignorato nel mio post, laddove "sono pienamente d'accordo" che questo grande male sia anche una grande occasione, nonchè ove dissento con la lettura finale "tutto è perfetto ora, tutto è chiaro". Forse avrei dovuto dilungarmi maggiormente, in parte l'articolo mi trova consenziente, ma mi lascia sempre amareggiata intuire che in qualche modo, dicendo anche piccole verità, si cerchi di tirare l'acqua al proprio mulino, oppure di inquinare l'acqua del mulino altrui.
Le Sacre Scritture sono una fonte di Vita eterna. Nate per il popolo eletto, finchè il popolo era eletto. La lettura che ne fanno ora, dopo aver respinto il Messia crocifiggendolo, è evidentemente deviata dalla dannazione e maledizione che essi stessi si sono tirati addosso con l'agghiacciante "il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli". Quale genìa può, in simile frangente, aggiungere "e sui nostri figli"? Non si vede come fosse del tutto gratuito e non necessario? (Per questo non mi stupisco tanto che proprio Israele abbia accettato di diventare un laboratorio a cielo aperto per pfaizer, sacrificando i suoi stessi figli e figlie. Chiuso l'inciso).
La lettura "escogitata" dai "costruttori del cristianesimo", Primadelle sabbie, non è un'espressione accettabile perchè molto imprecisa.
Il Cristianesimo è la dottrina di Cristo, la Chiesa è nata il giorno della Pentecoste con la discesa dello Spirito Santo - terza Persona della Trinità, Dio - e dunque è di costruzione divina, non umana. La lettura/interpretazione delle Sacre Scritture, fatta dai Cristiani Santi Dottori della Chiesa, è la lettura - ispirata dallo Spirito Santo - alla luce dell'insegnamento di Cristo, venuto a mostrarci come deve essere l'Uomo Perfetto, invitandoci alla Sua imitazione. Il Suo sangue sulla Croce ci ha liberato dall'antica maledizione. Tutto il Cristianesimo è un insieme armonico e perfetto che purtroppo la chiesa di Roma ha depredato e svuotato di ogni spiritualità, e per questo - da ex cattolica - posso comprendere come chi sia nato e viva ancora a fianco di essa ne abbia derivato un'acredine e una nausea che sono stati anche miei, fino a che non ho conosciuto, davvero, il vero Cristianesimo, quello incorrotto del primo millennio, mai modificato in nessuna sua parte. Perchè ciò che è creato da Dio - la Chiesa, Corpo Mistico di Cristo - nasce perfetto, e nessun cambiamento potrà quindi mai migliorarlo, ma solo peggiorarlo e corromperlo.
Ti chiedo scusa, mi dilungo e purtroppo ho appena accennato a cose che sono degne di molti approfondimenti. Non voglio sminuire l'articolo, che ribadisco ho letto con interesse e mi può trovare sulla linea di fondo consenziente, ma poteva esprimere gli stessi concetti senza introdurre argomenti che di fatto non conosce, buttando lì considerazioni o letture del tutto gratuite. Sai, ho imparato ad amare la precisione e detestare il pressappochismo, perchè la precisione è un modo di dire la verità, quella verità che l'autore dell'articolo afferma che dobbiamo testimoniare e non rinnegare. Tutto qua.
Le Sacre Scritture sono una fonte di Vita eterna. Nate per il popolo eletto, finchè il popolo era eletto.
E la suprema Fonte che le ha elargite era stata tenuta all'oscuro del fatto che il popolo eletto si sarebbe sottratto a questa condizione?
Che fosse il loro Messia meglio che lo decidiamo noi che siamo arbitri imparziali. Vero?
Quindi le Sacre Scritture non hanno funzionato come fonte di Vita eterna.
E adesso funzionerebbero sorprendentemente come fonte di Vita eterna per i non eletti, ma non per tutti, solo per quelli che sappiamo noi che conosciamo la verità.
Ho l'impressione di averla già sentita questa.
Sembra l'archetipo dello scippo, compresa la calunnia a screditare i derubati e legittimare il furto, destinata poi ad essere applicata con crescente successo, come sappiamo.
TUTTO è fondato su scritti detti’ Vangeli’ che sono copie medievali: di questi abbiamo le copie trascritte lungo i secoli. Gli scritti ORIGINALI non li abbiamo ed anzi, tanto per inserirsi nell’ argomento din un altro post concernente anche altri amici che stimiamo, le ‘Ur’ copie che non abbiamo sono tali perché sono state trascritte direttamente da rotoli in aramaico od in ebraico.
Da CHI lo furono, COME la ‘traduzione sia avvenuta, che tipo di trasmissione sia avvenuta DOPO, ovvero se siano stati interpolati o meno, DOVE siano stati redatti evidentemente da materiale più voluminoso, ebbene UFFICIALMENTE non lo sappiamo.
Ci si può chiedere pertanto che tipo di ATTENDIBILITA’ abbiano scritti del genere, redatti IN OGNI CASO decenni dopo gli avvenimenti indicati e redatti o presumibilmente INTESTATI PER RAGIONI DI PROPAGANDA RELIGIOSA solo ad alcuni apostoli ( quattro: e gli altri ? ).
Volendo fare un paragone con la ‘sunna’ islamica, per queste antiche testimonianze di relata fonte sono attendibili solo per chi le ‘giustifica' con la sua ‘fede’: e basta. Tutto il resto è di incerta attribuzione e di ancor più incerta genealogia.
Come ho detto, le copie ‘prime trascrizioni’ in greco degli originali in aramaico o ebraico non le possediamo se non per frammenti di difficile datazione, e se ricordo bene con qualche differenza rispetto a quelli che abbiamo noi ( di origine medievale o tardo antica ). Abbiamo invece ampi stralci di ‘altri’ vangeli, definiti ‘apocrifi’ ( cosa voglia dire questo termine spregiativo in una indagine filologica e storica seria non è dato di capire … ), testimonianze preziose per capire la ‘non-linearità’ del cristianesimo come ideologia religiosa in contrasto con le altre del mondo antico: ovvero se ne deduce che è esistito un problema di 'propaganda fidei’ non indifferente e la prova sono i successivi concilii con le loro dispute estreme.
Circa la datazione, abbiamo diverse ipotesi sia per i ‘sinottici’ ( sun opticon cioè simili se visti l’ uno accanto all’altro ) sia per quello giovanneo, assai più tardo e in ogni caso PREVALENTEMENTE GNOSTICO, per temi, forma e apologia: solo in questo Gesù viene definito come l’ alfa e l’ omega, ovvero come novello Adamo. Evidentemente non è considerato un ‘apocrifo’ nonostante le sue tesi chiaramente ‘gnostiche’ anche se si discute se sia o meno realmente dell’ apostolo Giovanni ( cosa ben difficile dal dimostrare ) o se sia o meno in relazione all’ apocalisse giovannea, più tarda ( ma anche qui è una prova ‘indiretta’ di seriorità: non abbiamo l’ originale nè sappiamo se fosse a sua volta una traduzione di uno o più scritti rimaneggiati DOPO la morte dell’ apostolo Giovanni o addirittura composti da altri per apologia contro i pagani ).
Ultima osservazione. Potete credermi o meno, ma penso fondatamente che i rotoli ORIGINARI siano ancora oggi in San Pietro, sotto l’ obelisco eretto da Papa Sisto V, in una cassa con altro materiale giudaico, tra cui probabilmente la menorà del II Tempio. Se potessi, farei volentieri una indagine sulla base del monumento e sulle sue immediate vicinanze. Altrimenti, è solo un indizio, perchè un drone degli israeliani gironzolava proprio sopra la piazza qualche tempo fa ed è stato costretto ad allontanarsi dalle FF.OO. ? E’ una ipotesi complottista lo so…
Poi c'è la fede, e questa non si può discutere, e chi si costruisce la vita su una fede non può e non deve essere infastidito o offeso, in fondo potrebbe anche essersi collocato in una posizione favorevole e vedere giusto, ma a sua volta dovrebbe usare la cautela di non presentare le deduzioni e le costruzioni che gli derivano dalla fede come "la verità", fare appunti a chi la sta cercando, e siamo in molti, e magari imporre vaccini, shador, e via discorrendo all'universo mondo.
Infastidita e offesa non lo sono. Mi dispiace solo che se qualcuno cerca di spiegare cose che conosce, senza minimamente cercare di fare proselitismo, invece di essere incuriosito debba mostrarti tu, forse non offeso ma di sicuro infastidito. Non entrerò ulteriormente in questa discussione, che volevo solo arricchire con un appunto che non era a te indirizzato, ma all'autore dell'articolo, e non volevo certo stroncare la discussione che dall'articolo poteva nascere. Mi dispiace infinitamente che dal fastidio che le mie osservazioni ti hanno suscitato, tu abbia tratto la conclusione che io cercassi di imporre qualche punto di vista, che stavo cercando di chiarire alla luce di cose che conosco, e che non mi consentono di accettare ipotesi buttate là con totale approssimazione e leggerezza - di nuovo appunto mosso all'articolista, e non a te, che però hai reagito come se Cattaneo fosse il tuo pseudonimo, cosa che mi lascia perplessa -.
Ho affermato che non entrerò di nuovo in questa discussione, non che non avrei da rispondere alla tua salacità sulla capacità di Dio di prevedere che cosa avrebbe fatto il popolo eletto, ma perchè, come dice la Sacra Scrittura, se qualcuno interroga con intento polemico, non rispondere (mi scuso perchè la citazione è a memoria e non sono in grado in questo momento di indicare con esattezza da dove sia tratto, quasi certamente uno dei libri sapienziali, se lo troverò a breve, colmerò la lacuna).
Da ultimo, mi dispiace infinitamente che le mie parole possano essere state collegate in qualunque modo a vaccini e chador: questa era veramente grossa, e te la potevi risparmiare. Credo di non aver dato adito in nessun modo a farti trarre una simile conclusione. La libertà dei Figli di Dio è la cosa più preziosa che Dio ci ha donato, e da me mai potrebbe venire una qualche forma di sua conculcazione. Però credimi, nè offesa, nè infastidita: immensamente dispiaciuta, questo sì
Anche a me dispiace che tu sia dispiaciuta, magari ne parliamo in un'altra occasione in un post dedicato a ciò che ti sta a cuore.
"da decenni collaboriamo con alieni, nell’ambito di una Federazione Galattica."
Da ridere. Questi sono convinti che i gentili sono tutti scemi e quindi gli si può raccontare quello che si vuole...e che conviene. Resta poi da vedere da quanti decenni 'collaboravano' con gli alieni, era anche prima e durante la WWII? Perché allora sorgerebbero delle domande...imbarazzanti. Mah, dopotutto anche i tedeschi dicevano che avevano avuto un aiutino dagli extraterrestri.
Dr. Herman Oberth - Il padre fondatore della moderna scienza missilistica : "Non possiamo prenderci il merito del nostro
progresso record in alcuni campi scientifici da soli. Siamo stati aiutati". Quando gli è stato chiesto da chi, ha risposto: "La gente di altri mondi". Dott. Herman Oberth, 1954.
Forse li hanno aiutati anche a fa sparire i famosi 6 milioni. Chissà
circa la piccola polemica precedentemente intervenuta.
Della storia VERA sappiamo poco e nulla; non solamente dei testi dei Vangeli potremmo decidere di voler coltivare grandi dubbi, bensì di ogni testimonianza e scritto del passato. Tante sono le verità possibili. Necessario è soprattutto imparare a convivere coi dubbi. Per quanto mi riguarda, però aggiungo solamente ciò: del Biglino ho molto poca stima; le braccia proprio però infine mi cascarono quando lessi del suo endorsement alla Nuova Cronologia.
È un indizio a favore della tesi che, seppure minoritaria, in Italia sussisterebbe una insospettata parte della popolazione caratterizzata da cultura di qualità elevata.
« Per gli effetti del D.L. n° 127, dal 15 ottobre – come moltissimi altri lavoratori, ai quali esprimiamo massima solidarietà – saremo a casa senza stipendio, privati della possibilità di mantenerci e mantenere le nostre famiglie, di realizzarci, di concorrere allo sviluppo del Paese.
“Una scelta vostra”, penseranno in molti. Vero, in parte. Ma, per noi, è una scelta morale obbligata. Non per irresponsabile insensibilità nei confronti del bene comune, non per una irrazionale e antiscientifica paura del vaccino (alcuni di noi, peraltro, sono vaccinati), non per il rifiuto categorico di sottoporci a un trattamento sanitario. È “soltanto” perché non possiamo farci estorcere col ricatto l’avallo a un lasciapassare discriminatorio per esercitare un diritto fondamentale costituzionalmente garantito (e – attenzione – potenzialmente estendibile ad altri ambiti). Non possiamo permetterlo, almeno in quella che è formalmente una Repubblica democratica fondata sul lavoro. Alle possibili obiezioni sulla questione giuridica del bilanciamento dei diritti costituzionali, garantiamo di conoscere abbastanza la materia per avere la nostra fondata convinzione: non tutto è sacrificabile per la nuda vita biologica (che è, poi, un’astrazione). Ad altre eventuali critiche rispondiamo di non essere degli individualisti – criminali, ci hanno additati – che pensano, egoisticamente, solo ai propri interessi: lavoreremmo volentieri. A chi, infine, potrebbe etichettarci come stolidi oscurantisti, assicuriamo di conoscere piuttosto bene il concetto di “scienza” e di aver fatto accurate riflessioni epistemologiche in merito.
Non vogliamo imporre a nessuno il nostro modo di vedere e sentire, ma credeteci quando diciamo di aver soppesato a lungo, e con cognizione di causa, le nostre posizioni. Molti dei quali hanno maturato convinzioni simili alle nostre saranno andati più d’istinto, come buona parte di coloro i quali la pensano diversamente. Non c’è un “noi” e un “loro”, la realtà è caleidoscopica e ridurla a una dicotomia è un grossolano e divisivo errore di semplificazione. Non giudichiamo assolutamente chi la vede in modo diverso, chi ha fatto scelte diverse. Ma come noi rispettiamo la visione altrui, a nostra volta pretendiamo rispetto. Quantomeno perché pagheremo cara sulla nostra pelle la nostra (non)scelta, subita a causa di una legge che non riteniamo giusta: non per vezzo, non per capriccio, ma come ferma opposizione a una deriva che non consideriamo giustificata, necessaria né, tantomeno, perseguita in buona fede da un Potere buono e disinteressato. Per smontare l’utilità sanitaria del pass non serve citare eminenti esperti, pur numerosi, ma pensare all’emblematico esempio di un macchinista cui non sarà permesso di condurre un treno nella solitudine della cabina ma che, da passeggero “inoccupato”, potrà viaggiare nelle affollate carrozze. Non siamo noi l’ostacolo per il ritorno alla normalità, la scelta è politica: la vecchia normalità, ce lo dissero fin da subito, non tornerà più (ad ogni modo, in moltissimi Paesi, senza alcuna tessera, è stata dichiarata la fine dell’emergenza).
Per non apparire autoreferenziali potremmo tediarvi, a nostro supporto, con un’infinita bibliografia con riferimenti che spaziano dagli studi scientifici al diritto passando per la filosofia, la politologia, la sociologia e la storia. Non sarebbe però utile al nostro intento che non è quello di convincere qualcuno della bontà delle nostre tesi; non abbiamo la verità in tasca, nessuno la ha. Siamo qui a chiedere solamente rispetto per la libertà che consiste nel poter manifestare idee difformi, nel riconoscimento dei diritti naturali e, in democrazia, nella tutela del pluralismo, dell’inclusività e delle minoranze.
Non è nostra intenzione creare disagi all’utenza o difficoltà all’Azienda ma non ci possiamo esimere dal batterci – a caro prezzo, ma nella legalità – per un nostro ideale.
Non cadiamo vittime di una narrazione artatamente inquinata, di questo orrendo clima di non-confronto, incomunicabilità e odio reciproco: non siamo un pericolo, non siamo nemici.
Vi preghiamo di sospendere temporaneamente il giudizio e di non mostrificarci.
Potremmo sbagliarci, potreste sbagliarvi.
Cordialmente,
I vostri concittadini Ferrovieri per la Costituzione »
(citazione di loro comunicato pubblicato ieri (i grassetti sono miei))
La Nuova cronologia sarebbe l'insieme di teorie che fa capo a Fomenko e al suo gruppo, immagino: si basa principalmente sul raffronto della datazione attribuita agli accadimenti storici con quella dei fenomeni celesti che, quando vi sono descritti con cura, sono individuabili con certezza.
Ne deriverebbe l'esigenza di una revisione di tutta la datazione, bisogna aggiungere che quella di Fomenko è solo una, la più radicale di varie revisioni proposte, a fronte delle contraffazioni, via via constatate e dimostrate, avvenute nel corso delle ricostruzioni.