Quando ho cominciato ad informarmi sul fascismo internet era ben lontano e ci si doveva documentare leggendo qualche articolo, sentendo le testimonianze di chi l'aveva vissuto o leggendo qualche libro, e le letture erano magari a distanza di mesi l'una dall'altra.
Attribuivo alla scarsità di libri od all'emotività dei racconti il fatto che non riuscissi a capirci nulla.
Non capivo come gli stessi che esaltavano Nietzsche perché proclamava che “.. l'uomo è una corda tesa tra la bestia ed il superuomo” con il superuomo che vive senza leggi potessero gridare slogan come “credere obbedire combattere” od “obbedienza pronta, cieca ed assoluta” scegliendo così il ruolo della bestia.
Trovavo un Mussolini mangiapreti che diventava poi “uomo della provvidenza”, un Mussolini che insieme a Nenni occupava i binari contro la guerra di Libia che dichiarava poi guerra all'Etiopia, un Mussolini che odiava gli industriali e che poi...
Capivo la sua logica all'inseguimento del potere, ma non riuscivo a comprendere come quelli che l'avevano seguito all'inizio potessero seguirlo dopo un così totale tradimento delle loro idee.
Fin quando ho scoperto la Sindrome del cane abbandonato.
Il cane abbandonato è un cane disperato: ha perso il suo riferimento, il padrone, ed è in cerca di un qualcosa che ridia senso alla sua vita. Quando trova questo qualcuno ha paura di ripetere nuovamente l'esperienza della perdita ed accetta quindi tutto da lui, anche le botte, continuando comunque a seguirlo.
E così gli uomini che con la prima guerra mondiale avevano perso ogni riferimento, che erano tornati dall'aver messo a repentaglio la vita ed avevano trovato pieni di soldi e potere coloro che se ne erano stati al riparo, si sono legati a chi gridava più forte di tutti contro quella casta di sfruttatori e lo hanno seguito anche dopo che questi ha tradito tutti gli ideali iniziali.
Ma la Sindrome del cane abbandonato è molto diffusa nella destra italiana, basti pensare alla Lega che Bossi, come Mussolini, ha tradito trasformandola nell'azienda di famiglia.
Solo così si può spiegare che chi ieri sosteneva Mani pulite e gettava monetine a Craxi oggi sostiene Berlusconi nella sua lotta contro i giudici ed insieme a lui gestisce l'Italia del record della corruzione.
Solo così si può capire come mai chi ieri lottava contro la Mafia non l'abbia abbandonato oggi dopo che Bossi li ha fatti votare per Dell'Utri ed ha permesso alla mafia di conquistare il nord mentre la Lega combatteva i lavavetri.
Non riesco ad immaginare un'altra causa per cui chi fa tanto il duro si metta poi agli ordini di un ragazzotto che ha ottenuto la maturità dopo bocciature plurime, mentre magari suo figlio dopo una laurea a pieni voti non trova lavoro.