L'amore omosessuale non è amore, ma odio

Si.

Pare esistere un poco di confusione.
Comunque, si può definirlo amore fisico, diciamo.

io la chiamo attrazione fisica
poi alcuni/e la trasformano o meglio credono di trasformarla in amore

Una manifestazione fisica dell'amore. Un dono della parte carnale di se stessi all'altro.

E' possibile.

Potrebbe avere molto più a che fare con l'istinto bellico, di conquista e di possesso, per quanto lo si possa porre su un piano di sentimento, ma certa guerra ha i suoi risvolti utili, dilettevoli, funzionali e necessari alla materia.

anche con l'idraulica, come sturatubi...
con tubi non mi riferisco ai condotti preposti da madre natura

Anche, si.

Sono dello stesso parere di Schopenhauer dal punto di vista del quale...

“L’amore autentico è sempre compassione; e ogni amore che non sia compassione è egoismo”

Una manifestazione fisica dell'amore. Un dono della parte carnale di se stessi all'altro.

E' possibile.

Potrebbe avere molto più a che fare con l'istinto bellico, di conquista e di possesso, per quanto lo si possa porre su un piano di sentimento, ma certa guerra ha i suoi risvolti utili, dilettevoli, funzionali e necessari alla materia.

Quindi il fine e la misura delle cose sarebbe la materia.
A me sembra un po' contraddittorio ma certamente il discorso sul bellico e la conquista è coerente.

Il punto è: conquisti per fare che?

"Perché è necessario alla materia"...

Ecco, diciamo che questa ferrea e addirittura gioiosa convinzione che il soggetto sia "la materia" e non noi non mi è chiarissimo.
Direi piuttosto che esiste questa bellicità vitale e "materiale" che dobbiamo vivere ed elaborare pienamente per arrivare a saperla trascendere quando ci accorgiamo che è giusto farlo.
"Saperla trascendere" ma non abbandonarla sennò ci si fa due palle cosí, almeno su questa terra...

Non mi pare di aver scritto che "il fine e la misura delle cose sarebbe la materia". Questa è una deduzione tua, che ritengo peraltro elaborata da una sostituzione di un pensiero altrui non conosciuto.

Il sesso è necessario alla materia (almeno per ora) anche solo da punto di vista riproduttivo, volendo, ma non solo.

Non mi pare di aver scritto che "il fine e la misura delle cose sarebbe la materia". Questa è una deduzione tua, che ritengo peraltro elaborata da una sostituzione di un pensiero altrui non conosciuto.

Il sesso è necessario alla materia (almeno per ora) anche solo da punto di vista riproduttivo, volendo, ma non solo.

Sí ma dovete rilassarvi.
Se cerco di dialogare con te è appunto perché non conosco il tuo pensiero, ne sono interessato e mi ci avvicino per approssimazioni tenendo conto del fatto che sia per te che per me è valido il discorso che esistono delle implicazioni che è necessario comprendere.

Dici "non solo" ma non approfondisci e ti limiti a elencare la parte materiale.
Senza alcuna polemica, spero lo si capisca, questa scelta di prediligere una delle parti da prendere in considerazione a mio avviso ha molto significato.
La trovo contraddittoria il che, devo ripeterlo, non vuol dire che "tu" sei uno sprovveduto che non sa nemmeno lui cosa dice.

Le implicazioni sono molte e forse complesse.
Sempre se hai voglia di continuare, nessuno ti obbliga soprattutto se si deve subito arrivare alla polemica personale un po' risentita, prova a immaginare una relazione uomo donna in cui a letto il maschio fa il super macho dominante e la donna la super femmina sottomessa. Immaginala e poi chiediti: in "quella" situazione sei sicuro di poter dire con certezza chi sta realmente dominando/conquistando e chi si sta sottomettendo/ facendosi conquistare?
Credo, e può essere che mi stia sbagliando, che questa indeterminatezza implichi un continuo scambio di ruoli il che potrebbe portare a pensare che si possa andare oltre a questi ruoli stabiliti prevalentemente secondo ragioni "materiali", ruoli che presi assolutisticamente sono del tutto insostenibili (sí, dici che "c'è altro" ma non si sa cosa e se entrassi nel dettaglio è possibile che si scopra che stiamo facendo un discorso molto simile).

Credo che il nostro discorso sia molto simile.

Più che prediligere, ho cercato di attenermi alla discussione, che riferiva di amore e odio nel rapporto omosessuale e che poi è stata motivo di approfondimento letterario andando a riprendere anche la Divina Commedia, cosa che non mi interessa, in realtà.

Il mio pensiero sul sesso è che chi vuol farlo deve farlo o deve poter farlo senza subire critiche o censure, nel modo che ritiene più opportuno, in base alla sua natura e alle sue tendenze, certamente osservando un comportamento lecito e consenziente, chiaramente.

Poi, ho messo in campo la possibilità che l'attività sessuale, per quanto si possa trasportarla nel campo affettivo o del sentimento, possa avere alla radice un istinto "bellico", che io comunque non giudico affatto negativo.

Non vedo nel sesso attività o utilità spirituali vere e proprie, né credo che dello "scambio" dei corpi possa interessare alcunché allo spirito.

Ecco, ma questo significa che o ritieni il piano carnale sessuale (materiale) del tutto disgiunto da quello spirituale o che neghi che esista lo spirito.
Se ammetti l'esistenza di un piano spirituale ma sostieni che il sesso non ha a che fare con lo spirito neghi che esista un passaggio dall'uno all'altro.
Se ho capito bene, e scrivo per capirlo non per attribuirti arbitrariamente delle opinioni, questa è la contraddizione di cui parlavo.
Non è che si fa sesso solo per passare da una parte all'altra considerando magari come unico punto di arrivo valido lo spirito ma il sesso, la carne e la materia sono la dimensione che rende possibile l'intuizione dello spirito cosa che coincide con l'incontro con l' "altro". Incontro che a un certo punto dovrà trascendere il dominio/sottomissione che però sono piacevolissimi e non si è obbligati a smettere di praticarli in santa pace.

Siamo d'accordo, ma il discorso va allora spostato sul piano di ogni attività umana e non ristretto al campo del sesso o dell'amore, potendo portarlo perfino su quello della guerra e dell'odio.

Più che l'intuizione dello spirito, direi che la carne rende possibile allo spirito l'esperienza della materia.

E, no, non vi è davvero obbligo di smettere di praticare attività sessuale, anzi, sarebbe forse bene praticarne di più e meglio, non foss'altro che per motivi di salute vera e propria.

Sul primo paragrafo non sono completamente d'accordo, sul secondo in buona sostanza sí.

Vedo che hai aggiunto il terzo e quello lo firmo.

Diciamo che non siamo in disaccordo.

Sono dello stesso parere di Schopenhauer dal punto di vista del quale...

“L’amore autentico è sempre compassione; e ogni amore che non sia compassione è egoismo”

grande Sciop 8)

diceva anche

"senza Dio, tutto è permesso"

in cinque parole dice tutto...

la nostra società senza Dio (quello Universale, non mammona - il denaro) alimenta l'anarco -capitalismo e la società liquida senza freni che ci sta portano inesorabilmente all'autodistruzione...