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Le dimissioni di Tremonti


Tao
 Tao
Illustrious Member
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Un ministro che impone tasse pesantissime e ingiuste, deve essere personalmente in regola col fisco. Giulio Tremonti, ministro dell’Economia e delle Finanze del governo Berlusconi, ha invece varato una manovra finanziaria per colpire in modo ingiusto e pesantissimo i ceti medi, e attraverso le ricaduta fiscale, anche i meno abbienti.

Ma proprio Tremonti ha recentemente dimostrato di avere violato in modo arrogante e continuato le leggi fiscali che fa invece severamente applicare nei confronti dei normali cittadini. Il ministro pagava infatti in nero, finché non è stato scoperto, l’affitto di un’ampia e lussuosa abitazione della quale si serviva a Roma. Non appena scoperto, ha cambiato casa alla svelta. Ma senza vergognarsi, continuando anzi ad applicare sempre maggiori vessazioni per i comuni cittadini.

L’episodio che ha visto come protagonista il ministro, è vergognoso. A parte il complessivo giudizio fortemente negativo sul governo Berlusconi che non occorre ribadire qui, s’impone adesso la necessità che Tremonti venga subito sostituito. Un ministro evasore, non ha i titoli morali e giuridici per far gravare sempre nuove tasse sugli italiani.

La scoperta dell’evasione fiscale di Tremonti è avvenuta il 16 luglio scorso. Essa si verificava peraltro in un contesto ben caratterizzato dal punto di vista penale e fiscale, mediante una successione di subaffitti il cui beneficiario era il ministro Tremonti. Mentre per dare il giusto colore a questa storia, si deve aggiungere che chi riscuoteva l’affitto in nero del ministro è stato incarcerato con grave peso di accuse.

Quanto a Tremonti - dal maggio 2008 nel governo Berlusconi, dopo essere stato vicepresidente di Forza Italia dal 2004 al 2009 – si deve ricordare che prima dell’attuale carica di ministro economico aveva fatto la professione di tributarista, acquisendo vasta conoscenza delle norme tributarie e dei meccanismi di evasione.
Per questo affitto, a partire dalla seconda metà del 2008 il ministro ha pagato mensilmente circa 4.500 euro, mediante una inconsueta rateizzazione settimanale. Credendo di giustificarsi, appena scoperto e con una bella faccia tosta Tremonti ha firmato un articolo di prima pagina sul Corriere della sera, affermando: “Ho commesso illeciti? No. Errori? Sì. Nessun nero e nessuna irregolarità. Lo riconosco. Ho fatto una stupidata. E di questo mi rammarico e mi assumo tutte le responsabilità”.

Pagare in nero l’affitto, per il signor ministro non è dunque un illecito: almeno quando lo commette proprio lui.
Chi sa se il Tremonti avrebbe consentito che i suoi uffici accettassero una giustificazione del genere da un evasore comune.

Nico Perrone
Fonte: www.aldogiannuli.it
Link: http://www.aldogiannuli.it/2011/08/le-dimissioni-di-tremonti/
17.08.2011


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