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L'euro non è un metodo di governo


stefanodandrea
Honorable Member
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Post: 748
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Non direi che l'euro è un metodo di governo. L'euro è uno dei mezzi di governo.

I parametri di Maastricht sono un mezzo. Se avessimo l'euro ma non fossimo vincolati da quei parametri staremmo già meglio, anche se di poco.

Il pareggio di bilancio è un mezzo, che forse non sarà mai operativo ma è pur sempre un mezzo.

L'indipendenza della banca centrale e la sua autonomia nel determinare il tasso di sconto sono mezzi.

La sottoposizione dello Stato, ossia del popolo, al giudizio dei “mercati” è un mezzo.

La creazione dei grandi fondi di investimento di ogni genere e specie è un fine. Ma la libertà di circolazione dei capitali è un mezzo. Un altro mezzo di governo.

L’Unione bancaria è un mezzo.

Le società a responsabilità limitata unipersonali sono un mezzo.

La libera circolazione dei servizi è un mezzo e l’autonomia-aziendalizzazione di scuola e università è un mezzo correlato.

La concorrenza internazionale è un mezzo, utile a tutti i fini.

Non ci governano soltanto imponendo la moneta comune. Suggerirei perciò di abbandonare questo slogan – l’euro è un metodo di governo – che svia e sviando indebolisce la prospettiva.

http://www.appelloalpopolo.it/?p=8960


Citazione
braveheart
Prominent Member
Registrato: 3 anni fa
Post: 804
 

Scolta , anche una pistola e' solo un mezzo, ma se il rapinatore non ce l'ha , col cazzo che il cassiere gli da il malloppo.

Poi e' logico che i mezzi non hanno volontà propria, ma allora cosa vogliamo fare ?


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stefanodandrea
Honorable Member
Registrato: 3 anni fa
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Per ora possiamo fare poco. Ma bisogna promuovere avversione verso la concorrenza internazionale (e magari ricordare anche che la concorrenza interna in Italia, quando eravamo bravini, era molto limitata), contro la circolazione dei capitali, ossia la sovranità del risparmiatore, ecc. ecc. Insomma contro la UE.
Anche perché l'euro finirà prima che sia emerso un movimento popolare capace di andare al potere e di toglierlo. Insomma l'euro si libererà di noi prima che noi si riesca a liberrarci di lui.
Allora, individuare il nemico nel "mercato unico, ossia nell'insieme degli istituti che lo costituiscono" è la prospettiva politica che suggerisco. Quando tutto salterà, il problema sorgerà. "Fuori dal mercato unico e torniamo al mercato comune con meno stati e limitando la concorrenza in materia bancaria e assicurativa e finanziaria e in settori prescelti nei quali si può ricorrere agli aiuti di stato" è la prospettiva politica del movimento o partito che desidero.

Quel partito non è un sogno. Se la gente capisse che servono soltanto 10.000 militanti disciplinati e ben organizzati (e a proposito dell'organizzazione vengono in rilievo molti profili importanti), perché in politica l'offerta crea la domanda e perché 10.000 sono tantissimi, forse si avvicinerebbe con un po' più di curiosità all'ARS.


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