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l'immigrazione pilotata


paolodegregorio
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- l’immigrazione pilotata -
di Paolo De Gregorio, 27 agosto 2015

Vorrei provare a parlare di immigrazione, ormai endemica e di proporzioni non compatibili con l’economia europea, senza che mi si affibbi la facile e banale etichetta di razzista e mi si metta sullo stesso piano di Calderoli (Lega Nord) che definì la deputata nera in Parlamento simile ad un orango.
Volendo ragionare sui fatti e non su convinzioni religiose o ideologiche, la prima cosa che bisogna dire sulla emigrazione dall’Africa verso l’Europa è che la feroce dominazione colonialista, i tentativi dei missionari cattolici di convertire le popolazioni tribali, sono stati un fallimento per quanto riguarda la risoluzione dei problemi economici e di eccessiva natalità, e il continente in un solo secolo è passato da duecento milioni di abitanti al quasi miliardo di oggi.

Chiunque può capire e mettere un punto fermo, che non è certo l’emigrazione che può risolvere i problemi africani, anche perché la apparente decolonizzazione è stata immediatamente seguita da una strategia neo-colonialista, finanziaria, commerciale, di concessioni sulle materie prime attraverso la corruzione sistematica delle classi dirigenti africane da parte di tutte le più grandi multinazionali di tutto il mondo ricco, che hanno cominciato addirittura a comprare le terre più fertili o le più adatte allo sfruttamento turistico, minerario, petrolifero, fino alle concessioni di pesca industriale che hanno impoverito le popolazioni rivierasche.
Questo è l’amore e la solidarietà che l’Occidente cristiano riserva all’Africa ed è una componente del fenomeno di una emigrazione di rivalsa che si è vista colonizzare, schiavizzare, derubare, e pretende un posto a tavola in Occidente.

Un’altra componente del fenomeno emigrazione è la destabilizzazione creata dalle guerre in Irak, Afghanistan, Libano, Siria, Libia a cui bisogna aggiungere i colpi di Stato e le rivoluzioni in Egitto Tunisia, Algeria, la presenza dell’Isis e del Califfato in molte zone del Medio Oriente, dietro le quali non è difficile vedere i giochi geopolitici dell’Occidente, in particolare degli USA, che da questo caos possono trarre notevoli vantaggi.

Nessuno dei nostri colti e raffinati “giornalisti” coglie un aspetto, che a me sembra chiaro, che questa immigrazione in Europa, massiccia e selvaggia, in una fase di recessione, sia pilotata e orientata a favorire in Europa una reazione politica di destra (vedi Lega, Le Pen in Francia, fascisti in Ungheria) per facilitare i disegni anti russi degli USA e un rafforzamento minaccioso della Nato in Ucraina e nei paesi ex-sovietici.

Un altro aspetto di cui tener conto, per cercare di comprendere il perché di questa invasione di migranti, è l’appoggio anche economico, che viene dato da paesi integralisti, come l’Arabia Saudita e da tutte le organizzazioni religiose musulmane, a diffondere l’Islam in tutto il mondo, convertire gli infedeli, anche tramite i matrimoni misti, fare più figli possibile al fine di diventare una realtà di peso sia politico che di numeri.
Ricordo che negli USA i bianchi sono ormai minoranza rispetto ai neri sommati ai “latinos” provenienti dall’America Latina e questo è successo in pochi anni, prima che fosse eretto un muro sul Rio Grande.

Voglio solo invitare a tener conto di questi fattori religiosi e geopolitici quando discutiamo di immigrazione, senza dividerci in modo rozzo tra accoglienti e razzisti, magari possiamo arrivare a comprendere che politica e interessi occulti tirano le fila di un gioco sporco contando sulla nostra ingenuità e sul nostro disinteresse.
Paolo De Gregorio


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SOD
 SOD
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Concordo, ottima analisi: c'è da aggiungere l'abbattimento del costo del lavoro e del livello culturale e il disorientamento identitario collettivo. Tutti obiettivi ben noti. Kalargi docet.

- l’immigrazione pilotata -
di Paolo De Gregorio, 27 agosto 2015

Vorrei provare a parlare di immigrazione, ormai endemica e di proporzioni non compatibili con l’economia europea, senza che mi si affibbi la facile e banale etichetta di razzista e mi si metta sullo stesso piano di Calderoli (Lega Nord) che definì la deputata nera in Parlamento simile ad un orango.
Volendo ragionare sui fatti e non su convinzioni religiose o ideologiche, la prima cosa che bisogna dire sulla emigrazione dall’Africa verso l’Europa è che la feroce dominazione colonialista, i tentativi dei missionari cattolici di convertire le popolazioni tribali, sono stati un fallimento per quanto riguarda la risoluzione dei problemi economici e di eccessiva natalità, e il continente in un solo secolo è passato da duecento milioni di abitanti al quasi miliardo di oggi.

Chiunque può capire e mettere un punto fermo, che non è certo l’emigrazione che può risolvere i problemi africani, anche perché la apparente decolonizzazione è stata immediatamente seguita da una strategia neo-colonialista, finanziaria, commerciale, di concessioni sulle materie prime attraverso la corruzione sistematica delle classi dirigenti africane da parte di tutte le più grandi multinazionali di tutto il mondo ricco, che hanno cominciato addirittura a comprare le terre più fertili o le più adatte allo sfruttamento turistico, minerario, petrolifero, fino alle concessioni di pesca industriale che hanno impoverito le popolazioni rivierasche.
Questo è l’amore e la solidarietà che l’Occidente cristiano riserva all’Africa ed è una componente del fenomeno di una emigrazione di rivalsa che si è vista colonizzare, schiavizzare, derubare, e pretende un posto a tavola in Occidente.

Un’altra componente del fenomeno emigrazione è la destabilizzazione creata dalle guerre in Irak, Afghanistan, Libano, Siria, Libia a cui bisogna aggiungere i colpi di Stato e le rivoluzioni in Egitto Tunisia, Algeria, la presenza dell’Isis e del Califfato in molte zone del Medio Oriente, dietro le quali non è difficile vedere i giochi geopolitici dell’Occidente, in particolare degli USA, che da questo caos possono trarre notevoli vantaggi.

Nessuno dei nostri colti e raffinati “giornalisti” coglie un aspetto, che a me sembra chiaro, che questa immigrazione in Europa, massiccia e selvaggia, in una fase di recessione, sia pilotata e orientata a creare in Europa una reazione politica di destra (vedi Lega, Le Pen in Francia, fascisti in Ungheria) per facilitare i disegni anti russi degli USA e un rafforzamento minaccioso della Nato in Ucraina e nei paesi ex-sovietici.

Un altro aspetto di cui tener conto, per cercare di comprendere il perché di questa invasione di migranti, è l’appoggio anche economico, che viene dato da paesi integralisti, come l’Arabia Saudita e da tutte le organizzazioni religiose musulmane, a diffondere l’Islam in tutto il mondo, convertire gli infedeli, anche tramite i matrimoni misti, fare più figli possibile al fine di diventare una realtà di peso sia politico che di numeri.
Ricordo che negli USA i bianchi sono ormai minoranza rispetto ai neri sommati ai “latinos” provenienti dall’America Latina e questo è successo in pochi anni, prima che fosse eretto un muro sul Rio Grande.

Voglio solo invitare a tener conto di questi fattori religiosi e geopolitici quando discutiamo di immigrazione, senza dividerci in modo rozzo tra accoglienti e razzisti, magari possiamo arrivare a comprendere che politica e interessi occulti tirano le fila di un gioco sporco contando sulla nostra ingenuità e sul nostro disinteresse.
Paolo De Gregorio


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MarioG
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Nessuno dei nostri colti e raffinati “giornalisti” coglie un aspetto, che a me sembra chiaro, che questa immigrazione in Europa, massiccia e selvaggia, in una fase di recessione, sia pilotata e orientata a creare in Europa una reazione politica di destra (vedi Lega, Le Pen in Francia, fascisti in Ungheria) per facilitare i disegni anti russi degli USA e un rafforzamento minaccioso della Nato in Ucraina e nei paesi ex-sovietici.

Ecco, qui mi cade tutto il discorso, che magari poteva essere iniziato bene.
L'immigrazione non serve a creare i partiti di destra.
Qui immagino che agisca il macigno ideologico dell'autore, che deve comunque mettere in guardia dai mali destrorsi.
Non hanno organizzato il traffico di milioni di individui per dare una mano a Salvini e a Le Pen!
Il risultato, certamente politico, che si vuole ottenere non sono i partitini di destra, e' la dissoluzione delle societa' a base nazionale (cioe' ironicamente, proprio l'opposto).
Tra l'altro non si capisce come proprio la reazione politica di destra faciliti i disegni antirussi!!!
La Lega? antirussa?
La le Pen? Antirussa?
Gli ungheresi?
Qui si capovolge la realta'

Forse l'autore aveva in mente i nazionalisti ucraini, che sono un caso totalmente a se' stante.

O piu' probabilmente, come ho detto, non ha resistito ai reflussi ideologici.


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GhinodiSola
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Nessuno dei nostri colti e raffinati “giornalisti” coglie un aspetto, che a me sembra chiaro, che questa immigrazione in Europa, massiccia e selvaggia, in una fase di recessione, sia pilotata e orientata a creare in Europa una reazione politica di destra (vedi Lega, Le Pen in Francia, fascisti in Ungheria) per facilitare i disegni anti russi degli USA e un rafforzamento minaccioso della Nato in Ucraina e nei paesi ex-sovietici.

Ecco, qui mi cade tutto il discorso, che magari poteva essere iniziato bene.
L'immigrazione non serve a creare i partiti di destra.
Qui immagino che agisca il macigno ideologico dell'autore, che deve comunque mettere in guardia dai mali destrorsi.
Non hanno organizzato il traffico di milioni di individui per dare una mano a Salvini e a Le Pen!
Il risultato, certamente politico, che si vuole ottenere non sono i partitini di destra, e' la dissoluzione delle societa' a base nazionale (cioe' ironicamente, proprio l'opposto).
Tra l'altro non si capisce come proprio la reazione politica di destra faciliti i disegni antirussi!!!
La Lega? antirussa?
La le Pen? Antirussa?
Gli ungheresi?
Qui si capovolge la realta'

Forse l'autore aveva in mente i nazionalisti ucraini, che sono un caso totalmente a se' stante.

O piu' probabilmente, come ho detto, non ha resistito ai reflussi ideologici.

qui un'ipotesi di lavoro 🙂

http://www.ilprimatonazionale.it/esteri/servizi-segreti-austriaci-dipartimento-di-stato-usa-e-soros-finanziano-linvasione-delleuropa-29444/


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paolodegregorio
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Nessuno dei nostri colti e raffinati “giornalisti” coglie un aspetto, che a me sembra chiaro, che questa immigrazione in Europa, massiccia e selvaggia, in una fase di recessione, sia pilotata e orientata a creare in Europa una reazione politica di destra (vedi Lega, Le Pen in Francia, fascisti in Ungheria) per facilitare i disegni anti russi degli USA e un rafforzamento minaccioso della Nato in Ucraina e nei paesi ex-sovietici.

Ecco, qui mi cade tutto il discorso, che magari poteva essere iniziato bene.
L'immigrazione non serve a creare i partiti di destra.
Qui immagino che agisca il macigno ideologico dell'autore, che deve comunque mettere in guardia dai mali destrorsi.
Non hanno organizzato il traffico di milioni di individui per dare una mano a Salvini e a Le Pen!
Il risultato, certamente politico, che si vuole ottenere non sono i partitini di destra, e' la dissoluzione delle societa' a base nazionale (cioe' ironicamente, proprio l'opposto).
Tra l'altro non si capisce come proprio la reazione politica di destra faciliti i disegni antirussi!!!
La Lega? antirussa?
La le Pen? Antirussa?
Gli ungheresi?
Qui si capovolge la realta'

Forse l'autore aveva in mente i nazionalisti ucraini, che sono un caso totalmente a se' stante.

O piu' probabilmente, come ho detto, non ha resistito ai reflussi ideologici.

forse ho sintetizzato troppo. Non ho affatto detto che Lega, Le Pen, sono antirussi, ma l'obiettivo di circoli USA è quello di suscitare loro reazioni anti immigrazione e favorirne l'affermazione in chiave anti UE, e poi non li considerano un pericolo per la Nato che sta portando avanti una politica aggressiva contro la Russia come dimostra quello che avviene in Ucraina, che invece di un caso a sè potrebbe essere considerato il loro modello da seguire per destabilizzare molti paesi europei.


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MarioG
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Ecco, qui mi cade tutto il discorso, che magari poteva essere iniziato bene.
L'immigrazione non serve a creare i partiti di destra.
Qui immagino che agisca il macigno ideologico dell'autore, che deve comunque mettere in guardia dai mali destrorsi.
Non hanno organizzato il traffico di milioni di individui per dare una mano a Salvini e a Le Pen!
Il risultato, certamente politico, che si vuole ottenere non sono i partitini di destra, e' la dissoluzione delle societa' a base nazionale (cioe' ironicamente, proprio l'opposto).
Tra l'altro non si capisce come proprio la reazione politica di destra faciliti i disegni antirussi!!!
La Lega? antirussa?
La le Pen? Antirussa?
Gli ungheresi?
Qui si capovolge la realta'

Forse l'autore aveva in mente i nazionalisti ucraini, che sono un caso totalmente a se' stante.

O piu' probabilmente, come ho detto, non ha resistito ai reflussi ideologici.

forse ho sintetizzato troppo. Non ho affatto detto che Lega, Le Pen, sono antirussi, ma l'obiettivo di circoli USA è quello di suscitare loro reazioni anti immigrazione e favorirne l'affermazione in chiave anti UE, e poi non li considerano un pericolo per la Nato che sta portando avanti una politica aggressiva contro la Russia come dimostra quello che avviene in Ucraina, che invece di un caso a sè potrebbe essere considerato il loro modello da seguire per destabilizzare molti paesi europei.

Vabbeh, lasciamo da parte l'Ucraina (i cui problemi non mi paiono essere quelli dell'immigrazione; al massimo sono di emigrazione).
Se partiamo dal presupposto che l'immigrazione incontrollata non sia un evento naturale come la migrazione delle rondini, ma abbia una "pianificazione" (e io sono di questa idea), non ha nessun senso pensarla come stimolo a una reazione di destra a sua volta in chiave antirussa.
Perche' andrebbero bene solo governi di "destra"? (L'URSS e' tramontata da un pezzo eh! Non c'e' piu' il drappo rosso ad attirare il toro).
Tanto e' vero che ha riconosciuto anche lei che non c'e' poi un legame cosi' diretto.
Perche' in chiave antirussa non andrebbe bene un governo di "sinistra"?
(pensi a una "sinistra" alla Blair, per dirne una! Magari con una bella bandiera arcobaleno e pronta a portare la democrazia ai gay russi...)

Quindi sarebbe il caso di fare qualche ragionamento un pochino piu' "consistente"

L'interpretazione alternativa che suggerivo (riplasmare l'intera societa' europea in vista di una completa integrazione euro-atlantica) mi sembra piu' rilevante.


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paolodegregorio
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la sua conclusione non è diversa da quello che ho scritto, la strategia ovviamente è nascosta, e " lavora" di fatto in sinergia con la strategia dei religiosi islamici che mira a diffondere l'islam in Europa.
E'indubbio che siano accompagnati e favoriti da interessi economici mafiosi e politici, che a loro volta, di fatto, finiscono per "lavorare" per le anzidette strategie che non bisogna dimenticare sono elaborate da menti finissime.


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paolodegregorio
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Obama è uscito allo scoperto invitando l'Europa all'accoglienza e la Merkel ubbidiente si è detta disponibile ad accogliere i siriani, ma chi ha distrutto e continua a distruggere la loro nazione?


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