L'invidia che move il sol e le altre stelle

http://semprecaromifuquestermoblog.blogspot.it/2016/08/linvidia-che-move-il-sol-e-le-altre.html

Ma non era l'amor ?
😳 🙄 😆

A parte gli scherzi , bell'articolo .
brutta cosa l'invidia !

cito (l'originale è in maiuscolo)

"IL CAPITALISMO E' INVIDIA DECLINATA ALLO STATO INDIVIDUALE,VERSO IL VICINO DI CASA,IL COMPAGNO DI CLASSE,
IL COMUNISMO E' INVIDIA DECLINATA ALLO STATO COLLETTIVO,VERSO UN'IMMAGINIFICA CLASSE BORGHESE CHE NESSUNO HA REALMENTE MAI VISTO,QUINDI LE GIORNATE D'ODIO VERSO LA BORGHESIA FALLISCONO MISERAMENTE PERCHE' NOI INVIDIEREMO SEMPRE IL NOSTRO VICINO DI CASA PERCHE' HA IL SUV,MA NON TRUMP O SOROS LE CUI RICCHEZZE RISPETTO ALLE NOSTRE NON SIAMO NEANCHE IN GRADO DI COMMISURARE."

Boero in Home

Mi fa sorridere questo Post di fluoro86, perché gratta la superficie e già sembra che stia rivelando un arcano maggiore.
Un po' come un bimbo che solleva la testa e vede per la prima volta che il genitore, sempre stato li al suo fianco, è un dinosauro. Cioè, non è diventato qualcos'altro, è sempre lo stesso ma improvvisamente ci si accorge che è "altro da sé", cioè è un altra cosa rispetto quella che stavamo immaginando.

Da mesi lotto con persone a me care proprio su questo aspetto: analizziamo molte cose, racconto di come la macro politica sia direttamente collegata alla micro politica, di come le scelte eseguite sul lavoro e nellla vita quotidiana siano influenzate e influenzino ogni altro aspetto poichè sono un prodotto del costrutto mentale dentro cui ci muoviamo. Solo che la realtà macro è più evidente perciò più facile da aggredire. Se costruiscono un inceneritore dietro la casa dove abito è certamente già una porcata abbastanza macro, ma se uso l'auto per andare in vacanza è una porcata micro: l'una non crea meno particolato tossico dell'altra, sono due modi diversi in scala differente ma non hanno lo stesso impatto sul nostro sistema valutativo. Perchè?
Razionalmente parlando, non esiste un motivo.

La particolarità della mente è la resilienza al cambiamento, cioè la sua straordinaria capacità di simulare il cambiamento perché non sia messo in pratica un cambio fisico e neurale (di impalcatura valutativa) che richiederebbe una forte spesa energetica. La nostra mente è per ciò tendenzialmente conservativa e nessuno si salva. Nemmeno tu che stai leggendo. Una infatti delle caratteristiche della resilienza è il decentramento. Quando parli di cose spiacevoli, automaticamente la mente decentra se stessa per proteggersi dal cambiamento: le cose negative stanno lì, ma tu non centri nulla e per ciò non c'è nulla da fare (dove "fare" non è lavoro corporeo, fisico, ma una ristrutturazione mentale, rispetto al significato dato alle cose: se cambi alcuni assunti di base, poi devi ristrutturare il signifiato di tutte le conseguenti e ciò costringe la mente a un pesante lavoro di riconfigurazione neurale).

Sicché tutti vediamo bene quanto faccia schifo la realtà in cui siamo immersi, ma un cambiamento richiederebbe una spesa mentale che pochissimi (da adulti) sono disposti a considerare, meno ancora sono quelli che possono in pratica permetterselo.
In genere più si è giovani, più si ha margine di elasticità interpretativa: un bambino vede Zorro e Superman e può saperli entrambi "come papà".

La mente ha anche altri meccanismi che moderano gli effetti più nocivi della resilienza (per esempio l'insistenza con cui certe impalcature interpretative si ripresentano, nonostante sia evidente il loro effetto nocivo su di noi e sulla vita delle persone vicine). L'affettività è uno di questi. Una robusta ed estesa rete di affetti compensa la nostra rigidità che altrimenti diventa inevitabilmente il nostro cerbero infernale. Quella rete infatti può essere frutto solo di compromessi che ammorbidiscono le nostre posizioni valutative più rigide.

Ora, il nostro prode blogger ci dice che è l'invidia e non l'egosimo è il centro emotivo del male occidentale. Ma approfondiamo: le Kelipot sono le ombre o gusci delle Sephirot per il cabalismo ebraico e rappresentano il lato negativo della natura umana. Ogni incantesimo del vuoto, è un rituale mistico che richiama ombre dall'abisso prive di sostanza, gusci senza significato per ciò inerti. In genere repellenti come uno scarto marcio. Per ciò c'è bisogno di qualcuno che "riempia" quel vuoto altrimenti inutile. La cabbala ci dice che la conoscienza è il miglior modo per approcciare il vuoto: ogni conoscienza è infatti semplice esplorazione di superficie. Ma poi per riempire la kelipot ci vuole saggezza e intelligenza. Quindi qualcuno che si presti a dare saggezza e intelligenza.

Viene da chiedersi chi farebbe mai una porcata del genere. Come vendere l'anima in cambio di stracci lerci: difficile pensare costui possa essere un individuo "saggio e intelligente". D'altronde nessuno può donare ciò che non possiede. Apparentemente sembra quindi che il Male stia in scacco matto. Ma se ci guardiamo attorno non pare che ciò corrisponda alla pratica quotidiana. Quindi delle due l'una: o la cabbala è una stronzata o abbiamo fatto male i conti.

Il SUV non è infatti una semplice scelta che può essere compiuta (sempre che vada bane al punto da poter fare una scelta del genere, ovviamente) ma un incantesimo del vuoto a cui qualcuno da intelligenza e saggezza. Non è l'oggetto, quel ferro da stiro fuori misura su gomme da trattore. Non è l'assurdità del costo anche solo di esercizio e mantenimento sostenibile unicamente da un cretino, anche se in piena recessione diventa per questo un evidente simbolo di potere, perchè altri simboli sono di certo più intelligenti, come andare in giro in Tesla.

Bisogna capire che se una persona è già di suo "saggia e intelligente", non cerca il SUV, cioè non veste repellenti incantesimi del vuoto: può andare in giro a piedi e gli è sufficiente. Mentre l'invidia scatta dal momento che la repellenza di un altro da l'impressione che fornisca vantaggi "da conquistare". Se il mondo è pieno di zanzare e fare il bagno nell'Autan (che è un veleno) vedo che tiene lontane le zanzare, allora invidio chi ha fatto il bagno nell'Autan (conoscienza). Ma se sono intelligente cercherò di capire com'è fatta una zanzara e se sono saggio di mettere in pratica comportamenti che le tengono lontane e non mi verrà nemmeno in mente di sapere dell'Autan. Una volta conquistato il bagno nell'Autan mi verranno malattie che prima non sapevo cosa fossero e invidierò chi può avere le cure a quelle malattie ... etc.

Quindi (riassumendo) l'invidia è frutto della conoscienza, privata di intelligenza e saggezza. Il mondo è carico di incantesimi del vuoto e riempirli con la nostra residua intelligenza e saggezza, significa rinunciare alla nostra parte divina in cambio della "salvezza terrena", cioè di una fregatura che ci apparirà con il volto luminoso del Leone, cioè della "salvazione". Almeno momentanea.

GioCo

complimenti, oggi hai superato te stesso

p.s.

per allontanare le zanzare ho una pianta di menta in stanza, non usiamo autan

8)

@GioCo
Chapeau

@Spadaccino
Interessante l'uso della menta come antizanzare .
Non lo sapevo .
Funziona bene?

@Spadaccino
Interessante l'uso della menta come antizanzare .
Non lo sapevo .
Funziona bene?

prova tu stesso

compra una piantina e mettila a 50 cm da te...

le zanzare si allontaneranno subito

fammi sapere 8)

Ma ci tengo a precisare che l'articolo non era l'origine dell'invidia,ma perchè questa è il motore primario della società capitalistica,e in particolare capitalistica americana,dal momento che in altre parti del mondo le dinamiche di accumulazione del capitale sono differenti,come insegna Mastro Don Gesualdo...
ma chiusa questa parentesi
Provo a seguirti nel tuo ragionamento,non voglio avere ragione nè torto,dunque se io invidio qualcuno è perchè posseggo la virtù della conoscenza ma non quella dell'intelligenza e della saggezza?
In cosa si differenziano le 3?
In secondo luogo,non ho una preparazione cabalistica raffinata ma mi sembra che le keliphoth siano il negativo delle sephiroth,le keliphoth non sono i vasi spezzati?
Seconda domanda,tu sostieni che qualcuno scientemente compia questi ''incantesimi''?
Io credo che l'invidia sia il peccato primario e che esistesse anche nel giardino dell'eden dove all'uomo era dato praticamente tutto,eppure l'invidia esisteva comunque,cosa invidiava eva che poi l'ha maledetta.
Di essere simile a Dio e mangiare l'albero del bene e del male,ovvero?
Se riesci a rispondere a questo hai risolto l'enigma del peccato originale.
Ma io credo che tale soluzione sia al di fuori,della tua e della portata di chiunque,anche di chi si erge a padre del bambino che gratta in superficie.