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L'islamismo secondo Ernst Nolte

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Tao
 Tao
Illustrious Member
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Prego per lo storico Ernst Nolte, morto ieri a Berlino. Mussolini come comunista, il gulag come premessa indispensabile del lager, i diritti umani come secolarizzazione, sono alcune delle idee che devo all’autore di “La guerra civile europea, 1917-1945”. Pur molto vecchio, Nolte studiava anche il presente: “L’islamismo va considerato come il giacobinismo del Ventunesimo secolo”. Ecco dunque interpretata la nuova guerra civile europea, il conflitto che, si leggerà nei futuri libri di storia, ha avuto inizio nelle chiese di Normandia e sulle spiagge della Corsica e nella redazione di Parigi il cui massacro è stato nuovamente giustificato dal vescovo Galantino (“Le gratuite volgarità delle vignette di Charlie Hebdo…”). Anche quest’ultima ignobile, maramaldesca dichiarazione è decifrabile grazie a Nolte: nel 1791 ben sette vescovi giurarono fedeltà alla rivoluzione francese, e l’islamismo è, appunto, il giacobinismo del Ventunesimo secolo.

Camillo Langone
Fonte: www.ilfoglio.it
19.08.2016


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Rosanna
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Come al solito i giornalisti del Foglio si lasciano deviare da nostalgiche analisi fascionaziste ... probabilmente Ernst Nolte, e neppure Camillo Langone, hanno mai letto né conosciuto Samuel Huntington ... diversamente non si presterebbero a questo misero depistaggio ...

infatti Samuel Huntington nel suo best seller «The Clash of Civilizations and the Remaking of World Order» del 1996, lo scontro delle civiltà e la ridefinizione dell’ordine mondiale, glielo aveva già spiegato. Al centro della sua teoria geopolitica c’è l’urgenza di mobilitare il “mondo occidentale” contro quelle nazioni che si stanno impegnando nella realizzazione dello Sviluppo Eurasiatico, la Russia in primis, ma anche quelle nazioni che compongono quella immensa regione in cui sono stanziati tre quarti della popolazione mondiale, che l'inglese sir Halford Mackinder chiamò “il cuore territoriale eurasiatico”, perché chi controlla questa regione controlla il mondo.

Huntington, allievo di Kissinger, è stato il teorico di un progetto ben preciso, che prevedeva l’imposizione di misure di austerità e inaugurava regimi post-democratici, un autentico “piano di guerra” organizzato dalla solita alleanza atlantica, rappresentata da due potenti esponenti di questo mondo: Henry Kissinger e Zbignew Brzezinski.

Nel National Security Council diretto da Brzezinski l’incarico di direttore della pianificazione della sicurezza venne affidato proprio ad Huntington. Brzezinski e Huntington, giunsero poi nell’amministrazione Carter attraverso la Commissione Trilaterale … la "rabbia musulmana" avrebbe portato niente meno che ad uno scontro di civiltà, l'antica rivalità tra islam ed eredità giudaico-cristiana sarebbe riapparsa in tutto il suo furore.

Huntington dice: “La divisione dell’umanità lungo le linee della guerra fredda è finita. Resta ora la divisione più fondamentale lungo le linee etniche, religiose e di civiltà che producono nuovi conflitti”.
Lo stesso punto è ribadito poi in maniera ancora più cruda: “Le civiltà sono le forme tribali ultime e lo scontro tra le civiltà è il conflitto tribale su scala globale ... I rapporti tra gruppi di civiltà diverse, non saranno quasi mai stretti, ma piuttosto freddi e spesso ostili”. Volendo è l'antico "divide et impera" dell'imperialismo romano …

Successivamente Huntington, citando «Dead Lagoon» di Michael Dibdin, dice ancora: “Non ci possono essere veri amici senza veri nemici. Se non odiamo ciò che non siamo non possiamo amare ciò che siamo. Sono verità antiche che dolorosamente riscopriamo dopo un secolo e più di sentimentali eufemismi. Chi le nega nega la propria famiglia, la propria eredità, la propria cultura, i propri diritti di nascita, negando perfino sé stessi. Esse non possono essere dimenticate tanto facilmente”.

Date queste premesse assiomatiche poi va subito a concludere che le guerre sono inevitabili: “Nel mondo che emerge, tra gli stati ed i gruppi di civiltà diverse non vi saranno rapporti stretti ma piuttosto antagonistici. Ed inoltre alcune relazioni tra le civiltà sono più predisposte di altre alla conflittualità. A livello di microscala, la spaccatura più violenta è quella che separa l’Islam dai suoi vicini Ortodossi, Hindu, Africani e Cristiani occidentali. A livello di macroscala, la divisione dominante è tra l’occidente e tutto il resto, dove i conflitti più intensi si verificano tra società musulmane e quelle asiatiche da una parte e l’Occidente dall’altra. I pericolosi scontri del futuro deriveranno probabilmente dall’interagire di arroganza occidentale, intolleranza islamica e invadenza cinese.”

Pertanto noi occidentali siamo in una inevitabile rotta di collisione con i musulmani che sono intolleranti e con i cinesi che sono invadenti. Perché mai? Perché gli asiatici ci minacciano con la loro “crescita economica” mentre i musulmani con i loro “tassi elevati di crescita demografica”.

“L’invadenza asiatica – scrive Huntington – affonda le radici nella crescita economica. L’invadenza musulmana deriva in massima parte dalla mobilità sociale e dalla crescita demografica. Ciascuna di queste sfide continuerà ad avere nel XXI secolo un effetto altamente destabilizzante sulla politica globale. La crescita demografica nei paesi musulmani, specialmente l’espansione della fascia d’età compresa tra i 15 ed i 24 anni, fornisce nuove leve per il fondamentalismo, il terrorismo, l’insurrezione e i moti migratori ... All'inizio del XXI secolo si assisterà probabilmente al risorgere della violenza di culture e forze non occidentali e allo scontro di popolazioni di civiltà non occidentali con l'occidente e tra di loro."

Ma lui con “Occidente” intende soprattutto il sistema imperiale britannico e l’Illuminismo del XVIII secolo. Per lui il termine “imperialismo occidentale” è perfettamente interscambiabile con “Civiltà Euro-Americana” e “Cristianesimo occidentale”.

In realtà però la vera e più feroce aggressione terroristica attuale è altra rispetto allo scenario razzista e pregiudiziale costruito da Huntington nel suo libro … ed è quella sostenuta dallo stesso potere euro-atlantico occidentale, al fine di mantenere la propria egemonia mondiale, verso i paesi "orientali" asiatici, per impedirne la riproposizione coalizzata dei nuovi rapporti politico economici, per ostruirne la defezione dal predominio del dollaro e della Nato.

Di certo oggi stiamo vivendo in tempo reale la realizzazione di quel progetto, la situazione sta diventando esplosiva, ma gli organi d'informazione, soggiogati dalle agenzie d'influenza e dallo spionaggio occidentale, continuano a darne una lettura iconodiagnostica … non sarebbero gli interessi del capitale a muovere la storia, ma stati depressivo compulsivi costringerebbero i terroristi a scelte omicide … insomma a sentire certi tg sembra che la prognosi del terrorismo islamico sia più fisiologica che sociale, più etnica che politica, più dogmatica che imperialistica …

http://www.comedonchisciotte.net/modules.php?name=News&file=article&sid=5110


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PietroGE
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Lo scontro di civiltà è più profondo degli intrighi geopolitici di Kissinger e Brzezinski. Huntington aveva intuito la fine delle ideologie economiciste basate sulle classi e in particolare sulla classe operaia come soggetto rivoluzionario , e il ritorno delle identità culturali-etniche-religiose come motore della storia. La cosa si è puntualmente verificata, kissinger o non Kissinger. Gli estratti del pensiero di Huntington citati da Rosanna, perfettamente condivisibili da parte mia, lo dimostrano chiaramente.
E non è uno scenario pregiudiziale o razzista, è la visione della realtà nuda e cruda, quello che si vede dopo che ci si è tolti gli occhiali dell'ideologia e si sono dimenticati i servizi dei telegiornali occidentali.

Non conosco purtroppo il pensiero di Nolte sull'islam, sarei però molto cauto a parlare di giacobinismo. L'islam non può essere compreso o definito con categorie tipiche del pensiero occidentale, non ha mai conosciuto l'illuminismo e neanche la separazione tra stato e religione. Lo scontro con l'islam (non con l'islamismo), che è già in atto non è e non sarà una nuova guerra civile europea, ma, appunto, uno scontro di civiltà.


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Rosanna
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Lo scontro di civiltà è più profondo degli intrighi geopolitici di Kissinger e Brzezinski. Huntington aveva intuito la fine delle ideologie economiciste basate sulle classi e in particolare sulla classe operaia come soggetto rivoluzionario , e il ritorno delle identità culturali-etniche-religiose come motore della storia. La cosa si è puntualmente verificata, kissinger o non Kissinger. Gli estratti del pensiero di Huntington citati da Rosanna, perfettamente condivisibili da parte mia, lo dimostrano chiaramente.
E non è uno scenario pregiudiziale o razzista, è la visione della realtà nuda e cruda, quello che si vede dopo che ci si è tolti gli occhiali dell'ideologia e si sono dimenticati i servizi dei telegiornali occidentali.

Non conosco purtroppo il pensiero di Nolte sull'islam, sarei però molto cauto a parlare di giacobinismo. L'islam non può essere compreso o definito con categorie tipiche del pensiero occidentale, non ha mai conosciuto l'illuminismo e neanche la separazione tra stato e religione. Lo scontro con l'islam (non con l'islamismo), che è già in atto non è e non sarà una nuova guerra civile europea, ma, appunto, uno scontro di civiltà.

Lo scontro di civiltà non c'è mai stato nella storia ... invece ci sono stati scontri di classi dirigenti, di interessi, di poteri ... e i popoli hanno sempre subito sulla loro pelle, e magari anche condiviso (come sta accadendo oggi), le scelte tragiche dei potentati d'interesse ...

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helios
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L'islam non può essere compreso o definito con categorie tipiche del pensiero occidentale, non ha mai conosciuto l'illuminismo e neanche la separazione tra stato e religione.

Devono essere questi i motivi per cui l'occidente ha sempre combattuto l'slam.

E'tipicamente occidentale dichiarare nemico chi non si vuole capire e far guerra contro senza ancora capire che questo atteggiamento è solo la dimostrazione dell'ignoranza. Che gli occidentali considerano invece supremazia. A suon di stermini del genere umano.


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PietroGE
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Devono essere questi i motivi per cui l'occidente ha sempre combattuto l'slam.

No, l'occidente ha sempre combattuto l'islam, sin dal Medioevo e dalle conquiste dei Saraceni (quando ancora non c'era l'islam) perché c'è sempre stato lo scontro di civiltà che tu hai negato nel post precedente.
È vero però che all'inizio era solo questione di controllo del territorio e delle risorse.


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Rosanna
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Devono essere questi i motivi per cui l'occidente ha sempre combattuto l'slam.

No, l'occidente ha sempre combattuto l'islam, sin dal Medioevo e dalle conquiste dei Saraceni (quando ancora non c'era l'islam) perché c'è sempre stato lo scontro di civiltà che tu hai negato nel post precedente.
È vero però che all'inizio era solo questione di controllo del territorio e delle risorse.

Secondo me PietroGE, tu confondi i problemi di convivenza che possono nascere a livello locale tra usi e costumi diversi di etnie differenti, e le guerre vere e proprie, che sono sempre state condotte dagli stati, unici organismi in grado di possedere gli strumenti funzionali ad una possibile guerra: denaro, eserciti, armamenti ...

E gli stati hanno condotto le guerre sempre per motivi di territorio, conquista, colonialismo, imperialismo, predazione di risorse energetiche ... l'odio del diverso è stato fomentato da motivi economici ...

Pensiamo alle due guerre mondiali del '900 ... sono scoppiate per motivi economici e politici, non certo da uno scontro di civiltà ... oggi invece quello scontro è stato indotto dal capitale occidentale, per destabilizzare il Medio Oriente e per legittimare i propri interventi in Siria, Libia, e ancora prima Iraq e Afghanistan ...

Ma sappiamo bene chi ha provocato l'11 settembre ... o chi si è inventato le fantomatiche armi di Saddam Hussein ...

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MarioG
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L'islam non può essere compreso o definito con categorie tipiche del pensiero occidentale, non ha mai conosciuto l'illuminismo e neanche la separazione tra stato e religione.

Devono essere questi i motivi per cui l'occidente ha sempre combattuto l'slam.

E'tipicamente occidentale dichiarare nemico chi non si vuole capire e far guerra contro senza ancora capire che questo atteggiamento è solo la dimostrazione dell'ignoranza. Che gli occidentali considerano invece supremazia. A suon di stermini del genere umano.

Non c'entra proprio niente l'ignoranza. Tutti hanno sempre combattuto per la supremazia non solo "l'occidente" (gia' la categoria lascia il tempo che trova), "ignoranti" o no che fossero. Compresi arabo-mussulmani, saraceni, turco-mussulmani etc...
Ma qui entriamo nell'ambito delle sue fissazioni che stanno alla base della sua replica:
la Chiesa-oscurantista che attacca l'Islam-civilizzato che minaccia il dominio-basato-sull'ignoranza.

(riassunto con parole proprie)


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PietroGE
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Secondo me PietroGE, tu confondi i problemi di convivenza che possono nascere a livello locale tra usi e costumi diversi di etnie differenti, e le guerre vere e proprie, che sono sempre state condotte dagli stati, unici organismi in grado di possedere gli strumenti funzionali ad una possibile guerra: denaro, eserciti, armamenti ...

Bisogna distinguere. Le guerre 14 - 45 sono state, come dice bene Nolte, guerre civili europee, quindi all'interno della civiltà europea.
Le guerre di destabilizzazione del MO sono guerre di tipo coloniale condotte dagli USA non per esportare la democrazia, ma per togliere di mezzo i nemici di Israele e cercare di dominare una regione strategicamente importante.

Lo scontro tra islam e occidente ha sempre avuto i caratteri di uno scontro di civiltà, sin dal Medioevo, perché la conquista islamica era associata alla imposizione dell'islam come unica religione, con tutti i sui precetti e ideologie politiche e sociali.

La guerra è stata vinta dall'occidente e gli islamici sono stati respinti, salvo poi ritornare dopo qualche secolo con una nuova strategia di conquista : gli immigrati al posto dei soldati e i figli al posto delle armi.
In una società in crisi demografica e decadente come quella occidentale attuale, una strategia del genere è sufficiente per garantire la vittoria finale all'islam. Basta fare le proiezioni demografiche da qui a 30 anni.


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helios
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Devono essere questi i motivi per cui l'occidente ha sempre combattuto l'slam.

No, l'occidente ha sempre combattuto l'islam, sin dal Medioevo e dalle conquiste dei Saraceni (quando ancora non c'era l'islam) perché c'è sempre stato lo scontro di civiltà che tu hai negato nel post precedente.
È vero però che all'inizio era solo questione di controllo del territorio e delle risorse.

I saraceni quando ancora non c era L Islam?

Cioè quando? Stai dicendo che nel medioevo non c era L Islam?
Faccio presente che L Islam è nato all incirca nel 600 d.c.

Dello scontro di civiltà non ho mai parlato, casomai dei massacri delle religioni, in quei tempi lo scontro era quello.
Altro che civiltà.
Non era un controllo del territorio e delle risorse era un controllo delle persone, sia dal punto di vista fisico che spirituale. Era quello che c era in palio.
Il papà voleva tenere nell ignoranza tutti mentre L arrivo degli arabi col loro sapere gli scombussolava i piani.
Come in effetti poi è successo.


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spadaccinonero
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nelle società tribali non vi era traccia di capitalismo eppure si scannavano tra di loro...

i testimoni di levi si rivelano miopi sempre e comunque...

dopo questa piccola parentesi che di fatto abbatte le stupidaggini dei levisti che osano spacciarle per scienza, questi stranieri che arrivano da ogni dove possono essere anche i più pacifici del mondo questo non vuol dire che continenti di un miliardo e passa di persone devono venire qui e stabilirsi...

che vadano in america o in Siberia, c'è posto per tutti, ma qui proprio no dato che la nostra densità per km2 è una delle PIU' ALTE DEL MONDO


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helios
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L'islam non può essere compreso o definito con categorie tipiche del pensiero occidentale, non ha mai conosciuto l'illuminismo e neanche la separazione tra stato e religione.

Devono essere questi i motivi per cui l'occidente ha sempre combattuto l'slam.

E'tipicamente occidentale dichiarare nemico chi non si vuole capire e far guerra contro senza ancora capire che questo atteggiamento è solo la dimostrazione dell'ignoranza. Che gli occidentali considerano invece supremazia. A suon di stermini del genere umano.

Non c'entra proprio niente l'ignoranza. Tutti hanno sempre combattuto per la supremazia non solo "l'occidente" (gia' la categoria lascia il tempo che trova), "ignoranti" o no che fossero. Compresi arabo-mussulmani, saraceni, turco-mussulmani etc...
Ma qui entriamo nell'ambito delle sue fissazioni che stanno alla base della sua replica:
la Chiesa-oscurantista che attacca l'Islam-civilizzato che minaccia il dominio-basato-sull'ignoranza.

(riassunto con parole proprie)

C entra L ignoranza, perché la supremazia la vuole chi è ignorante.
Chi è e sa di essere non vuole supremazie perché C'è L ha già.
Di fatto L occidente rapinando il mondo intero vuole solo avere perché non può essere considersto che gli altri sono ostacoli che ostacolano i piani di rapina
E con questi presupposti L evoluzione non esiste.
Non è vero che tutti i popoli combattono per la supremazia.
Anticamente combattevano per portare sapere e civiltà prima di arrivare,grazie anche ai cattolici sempre al seguito dei colonizzatori,a rapinare interi territori spogliandoli di tutto in primis la loro civiltà considerata sempre pagana,qualsiasi cosa voglia dire.

Non facciamo di tutti i popoli di un erba un fascio, solo perché la storia la scrivono i vincitori.

Le fissazioni Mario G prima di dichiararle tali, meglio se prima ti leggi la storia.
Non necessariamente scritta dai cattolici o dal papa.


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helios
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nelle società tribali non vi era traccia di capitalismo eppure si scannavano tra di loro...

i testimoni di levi si rivelano miopi sempre e comunque...

dopo questa piccola parentesi che di fatto abbatte le stupidaggini dei levisti che osano spacciarle per scienza, questi stranieri che arrivano da ogni dove possono essere anche i più pacifici del mondo questo non vuol dire che continenti di un miliardo e passa di persone devono venire qui e stabilirsi...

che vadano in america o in Siberia, c'è posto per tutti, ma qui proprio no dato che la nostra densità per km2 è una delle PIU' ALTE DEL MONDO

Che restino a casa loro. Sono nati in un territorio e per quel territorio loro sono una risorsa.

Se ne fuggono come ladri dalla loro patria,dalla terra dei loro antenati senza provarne vergogna.

Un proverbio arabo dice.... Nemmeno un asino rinnega la propria famiglia.

Vorrei capire perché da quelle parti sono diventati tutti asini.


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PietroGE
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I saraceni quando ancora non c era L Islam?

La prima volta che compare il nome di Mohammed è nel 691 nella iscrizione sulle pareti ottagonali della Cupola sulla Roccia, ma anche quella iscrizione è contestata, perché mohammed è anche un attributo e in pratica l'iscrizione è una critica alla concezione del cristianesimo occidentale. Solo nel 692 cominciano i riferimenti a Mohammed sulle monete, durante il regno di Abd-el-Malik della dinastia degli Umayyad.
Nell'assedio e la conquista di Gerusalemme circa il 638, il vescovo di Gerusalemme descrive bene i conquistatori e la loro religione. Non c'è traccia di Mohammed, Corano, La Mecca, o islam. In pratica li descrive come cristiani eretici perché non riconoscevano la natura divina del Cristo ed erano quindi fortemente contrari alla Trinità

Già 12 anni dopo la morte (presunta) del profeta, nel 632, gli arabi avevano conquistato un territorio che andava dalla Andalusia fino all'India e avevano sotto controllo tutti i centri intellettuali del mondo di allora. LA Sira (biografia) del profeta compare nel 832 (200 anni dopo la sua morte) e i luoghi di culto (moschee) che prima erano tutte orientate verso Petra, la capitale dei Nabatei, centro di commercio ma anche luogo di culto per tutta la regione, cominciano ad essere orientati verso La Mecca solo a partire dal 741.


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spadaccinonero
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nelle società tribali non vi era traccia di capitalismo eppure si scannavano tra di loro...

i testimoni di levi si rivelano miopi sempre e comunque...

dopo questa piccola parentesi che di fatto abbatte le stupidaggini dei levisti che osano spacciarle per scienza, questi stranieri che arrivano da ogni dove possono essere anche i più pacifici del mondo questo non vuol dire che continenti di un miliardo e passa di persone devono venire qui e stabilirsi...

che vadano in america o in Siberia, c'è posto per tutti, ma qui proprio no dato che la nostra densità per km2 è una delle PIU' ALTE DEL MONDO

Che restino a casa loro. Sono nati in un territorio e per quel territorio loro sono una risorsa.

Se ne fuggono come ladri dalla loro patria,dalla terra dei loro antenati senza provarne vergogna.

Un proverbio arabo dice.... Nemmeno un asino rinnega la propria famiglia.

Vorrei capire perché da quelle parti sono diventati tutti asini.

e bravo a Hell 😀


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