Ora che la sabbia post-elettorale si sta lentamente depositando, il sistema partitico e l’annesso circo mediatico cominciano (forse) a rendersi conto della nuova realtà che li circonda.
Ma cercano ugualmente di rimuoverla come si fa di solito con gli incubi dopo il suono della sveglia.
Il Pd infatti sta reagendo con il rincorrere fuori tempo massimo alcune tematiche del programma del M5S, senza tema di umiliarsi e di apparire ulteriormente ridicolo di quanto già non lo sia dopo il suo “exploit” elettorale.
Naturalmente è al Pd che tocca l’obbligo di avanzare la prima mossa, come partito leader della coalizione con la maggioranza assoluta alla Camera, ma gli 8 punti di Bersani – che se letti bene sono circa 50 – scimmiottano in maniera fumosa e confusa il programma del M5S e sono destinati a non raccogliere quel consenso al Senato necessario per un governo stabile, ancorché di breve durata.
Il Pdl è sotto shock dopo il suo risultato elettorale che lo condanna all’ininfluenza totale e dopo l’ennesima condanna del suo leader che ormai non fa più notizia.
La Lista Civica di Monti è “non pervenuta” e il suo creatore è destinato a rimanere a Palazzo Chigi fino all’entrata in carica del nuovo Presidente della Repubblica, il quale potrebbe sciogliere subito le Camere e indire nuove elezioni a Giugno.
Ma si può votare ancora tra 3 mesi con la peggiore legge elettorale del globo, il Porcellum?
Questa è la domanda fondamentale, in quanto le altre hanno già una risposta molto probabile. E cioè: Bersani non riuscirà a formare alcun governo con il M5S, ma il Pd insieme a Monti riusciranno invece alla quarta votazione a far eleggere il “loro” candidato alla Presidenza della Repubblica.
Il nuovo Presidente quindi avrà di fronte due strade:
1) Sciogliere le Camere e indire nuove elezioni a Giugno con il Porcellum - ma con il forte rischio di una replica dello stesso instabile risultato elettorale di 2 settimane fa, magari con il M5S che conquista la maggioranza assoluta alla Camera a cui si aggiunge il solito “ingovernabile” Senato.
2) Dare l’incarico a una figura super partes che formi un governo a tempo con persone competenti sganciate dal mondo politico-partitico e che presenti 3-4 punti di programma precisi e realizzabili in un anno, a partire dalla riforma della legge elettorale.
E chissà che non possa essere proprio l’allora senatore a vita Giorgio Napolitano a formare questo governo a tempo determinato.
Enrico Sabatino
http://enricosabatino.blogspot.com/
... Il nuovo Presidente quindi avrà di fronte due strade:
Non sarà affatto un nuovo presidente a trovarsi di fronte al bivio descritto per la semplice ragione che quello attuale ha tutta l’intenzione di essere ancora lui il regista della situazione … e c’è da essere quasi certi che partorirà un altro governo “tecnico” gradito ai suoi referenti internazionali (obama, merkel e company). Altro che “governo super partes” !
1) Sciogliere le Camere e indire nuove elezioni a Giugno con il Porcellum - ma con il forte rischio di una replica dello stesso instabile risultato elettorale di 2 settimane fa, magari con il M5S che conquista la maggioranza assoluta alla Camera a cui si aggiunge il solito “ingovernabile” Senato.
Non credo che nuove elezioni fatte ancora col “porcellum” porterebbero a una situazione, analoga alla presente, di stallo nel senato. Siamo in una fase di grossi sommovimenti tellurici nel voto e, quindi, credo che anche col “porcellum” chi otterrà la maggioranza alla camera probabilmente la otterrà anche al senato.
Come ho già scritto altrove, sarà giusto cambiare la legge elettorale ma nella situazione attuale c’è l’enorme rischio che il M5* finirebbe col rimanere impastoiato in una palude a tutto vantaggio di monti-Pd e Pdl.
Quello di cui il movimento dovrebbe preoccuparsi maggiormente dovrebbe essere, invece, quello, di presentare in parlamento proposte di legge a raffica nella direzione di un reale cambiamento della situazione in italia e specie per i milioni di persone che finora hanno subito (grazie all’attiva complicità di Pd e Pdl) le cure tremonti e da ultimo la cura monti. Queste leggi resteranno lettera morta? Probabile! Ma almeno sarà chiaro a tutti gli italiani chi è dalla parte del popolo e chi, invece, dalla parte della conservazione. E non sarebbe cosa da poco nel momento in cui si dovesse andare a breve, com’è quasi certo, a nuove elezioni.
2) Dare l’incarico a una figura super partes che formi un governo a tempo con persone competenti sganciate dal mondo politico-partitico e che presenti 3-4 punti di programma precisi e realizzabili in un anno, a partire dalla riforma della legge elettorale.
Giova ripetere quanto già detto sopra: c’è da essere quasi certi che il signore sul colle partorirà un altro governo “tecnico” gradito ai suoi referenti internazionali (obama, merkel e company). Altro che “governo super partes” !
E chissà che non possa essere proprio l’allora senatore a vita Giorgio Napolitano a formare questo governo a tempo determinato.
Enrico Sabatino
Questa sa molto di fantapolitica! Comunque “che dio ce ne scampi”!
Ci siamo già dimenticati che è stato proprio il signore in questione a partorire il governo monti perché così volevano i mercati, obama e la merkel?
Non mi attendo dal M5* più di quanto ha detto lo stesso grillo (incanalare verso sbocchi "democratici" la spinta di rivolta delle piazze contro questo sistema marcio e criminale) ma mi auguro, che pur con questi limiti, soprattutto in parlamento esso mostri di avere sufficiente spina dorsale per non cadere nelle trappole che già stanno predisponendo per ridimensionarne e svuotarne la carica disarticolante.
Non sarà affatto un nuovo presidente a trovarsi di fronte al bivio descritto per la semplice ragione che quello attuale ha tutta l’intenzione di essere ancora lui il regista della situazione … e c’è da essere quasi certi che partorirà un altro governo “tecnico” gradito ai suoi referenti internazionali (obama, merkel e company). Altro che “governo super partes” !
Se Il tentativo di Bersani non andrà in porto, non ci sono margini di tempo sufficienti per Napolitano nel dare l’incarico a un”tecnico” che riesca poi in pochi giorni a trovare una maggioranza stabile in Parlamento e a far nascere un nuovo governo. Tra poco più di un mese infatti comincerà il primo giro di votazioni per il nuovo Presidente della Repubblica.
Non credo che nuove elezioni fatte ancora col “porcellum” porterebbero a una situazione, analoga alla presente, di stallo nel senato. Siamo in una fase di grossi sommovimenti tellurici nel voto e, quindi, credo che anche col “porcellum” chi otterrà la maggioranza alla camera probabilmente la otterrà anche al senato.....Giova ripetere quanto già detto sopra: c’è da essere quasi certi che il signore sul colle partorirà un altro governo “tecnico” gradito ai suoi referenti internazionali (obama, merkel e company). Altro che “governo super partes” !
Se si andrà a votare a giugno di nuovo col Porcellum è molto probabile che il M5S conquisterà il premio di maggioranza alla Camera, ma non la maggioranza assoluta al Senato per via appunto della legge elettorale che prevede premi di maggioranza su base regionale. Due settimane fa il M5S è arrivato terzo al Senato dietro il Pdl…
Il governo tecnico è comunque sempre un governo di natura politica che persegue gli interessi di questo o quel gruppo di potere. Ma chi lo guida deve essere visto come una figura neutrale/super partes, slegato cioè da questo o quel partito, onde ottenere la fiducia della maggioranza del Parlamento.
Questa sa molto di fantapolitica! Comunque “che dio ce ne scampi”!
Ci siamo già dimenticati che è stato proprio il signore in questione a partorire il governo monti perché così volevano i mercati, obama e la merkel?
Certo, è un’ipotesi lontana ma non del tutto fuori dalla realtà. Chi ha fatto nascere il Governo Monti è stato appunto Napolitano e l’espressione “Governo del Presidente” sta di nuovo riecheggiando nei media. Il senatore a vita Napolitano potrebbe raccogliere quel consenso in Parlamento per far nascere un suo governo a tempo determinato. Negli ultimi giorni c'era stata poi una forte pressione per convincerlo a restare al Quirinale anche dopo la scadenza del settennato. Offerta rifiutata, ma ciò non esclude la possibilità invece di accettare dal nuovo inquilino del Quirinale l’incarico di formare un altro “Governo del Presidente”, questa volta guidandolo direttamente.
Chi vivrà vedrà...