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7 Settembre 2024 15:57
Noi abbiamo due modi di procedere nel pensiero. Per chi si fosse perso le mie precedenti e non sapesse di cosa parlo, il penisero questo sconosciuto, sappia che per me il penisero è unicamente il frutto (cioè la conseguenza) di una interferenza con un Mondo (altro) parallelo al nostro, detto Basso Astrale, che è una realtà fisica tanto quanto la nostra ma non visibile. Semplicemente il piano alternativo (esterno) a quello materiale a noi più prossimo.
Quando sogni, tendenzialmente, è facile capitombolarci dentro. Di cosa è "fatto" questo piano ? Di una fisica legata alle emozioni che proviamo, le emozioni grevi. Sai, paure (quando non angosce) e rancori (quando non "voglia di massacro"). Che non sono proprio nulla di quello che immaginiamo e ci viene di solito insegnato. Di fatto le emozioni incanalano energia, la rimodellano in modi anche sofisticati rendendola fruibile a molte realtà invisibili e questa energia tende anche a immagazzinarsi, a "creare" la realtà. Non del tutto in questo piano materiale.
Questo realizza una "economia", esattamente come nel piano materiale il petrolio. Solo che i "padroni" di questa economia non sono esattamente sauditi... O meglio, non sono realtà materiali e di sicuro non sono lì per il nostro bene ma per il nostro esclusivo sfruttamento. Pur tuttavia il loro interesse in parte si sovrappone anche al nostro e (sempre in parte) a volte va nella stessa direzione "positiva". Come le capre o le pecore per un pastore.
Concludiamo la premessa e riprendiamo dall'inizio: dicevo che noi abbiamo due modi di procedere nel pensiero. Non "male" o "bene", ma "sicurezza" e "sapienza" che sono "male" o "bene" a seconda dei casi. Banalmente il pensiero che si vota alla sicurezza sarà sempre sempre sempre opposto a quello che si vota alla sapienza. Ma approfondiamo: la sicurezza è tendenzialmente legata indissolubilmente all'offesa. Non esiste l'una senza l'altra: non avrò MAI bisogno di sicurezza se non c'è stata prima offesa. Non avrò mai bisogno di dipendere dalla sicurezza se non ho timore di subire offesa. La sicurezza induce sempre alla chiususa (mentale) e quindi a dipendere dall'ingnoranza, ma l'ignoranza rende poi più facile che si creino buchi sfruttabili dal carnefice. Ergo, l'eccesso di sicurezza porta sempre verso l'insicurezza (generale anche del carnefice). Quindi la sicurezza costruisce sempre sempre sempre debolezza. Inoltre chi dipende dall'idea di sicurezza non riesce a non cedere alla brama, all'hybris (gli basta anche una piccola offesa) e cioè in una parola a non esagerare. Ergo, chi si vota al pensiero della sicurezza (che ne sia cosciente o meno è del tutto indifferente) è destinato ad esagerare. BASTA L'INTENTO !!!
Il primo quindi principio legato al pensiero saggio (cioè armonico) per quanto concerne la sicurezza è sempre sempre sempre la parsimonia. Cioè il ridurre al minimo indispensabile la sicurezza. Tutta la natura animale e vegetale segue pedissequamente questo principio e l'eccezzione è esattamente ciò che rende evolutivamente sacrificabile la specie, nell'esatta misura in cui persegue l'esagerazione. In questo senso la natura pone l'accento sempre sul riequilibrio interno e la stabilità duratura delle sue risorse.
La sapienza (integrale) invece si divide in due "strati": dottrinale e sapienziale. Quella dottrinale è semplicemente la conoscenza spiccia: se devo girare a destra e sto guidando un automobile, so che devo girare il volante a destra perché così funziona in pratica e così mi è stato insegnato. La conoscenza dottrinale mira a saper usare l'ambiente tendenzialmente a nostro vantaggio ed è prettamente materiale, ma non si fa mai domande, tende a rispondere semplicemente ad esigenze pratiche, quindi è perfetta per un addestramento militare e combacia con le esisgenze del pensiero legato alla sicurezza. Per esempio saper distinguere in una foresta il cibo commestibile da quello non commestibile. L'altra riguarda il "rendersi conto" e ha poco o nulla a che fare con la conoscenza dottrinale, come i binari del treno, procede parallela e si trova a uno strato superiore rispetto quella dottrinale. Cioè dipende da frequenze (emotigene) differenti. In genere migliori. Più la mente è libera, sgombera, più è "positivamente caricata", meglio ci si rende conto e viceversa, più ci si rende conto e più la mente viene sgomberata. La conoscienza sapienziale fa affidamento quindi alla calma (profonda e integrale) interiore che dipende sempre sempre sempre dal distacco che dipende sempre sempre sempre dallo stato emotivo più positivo (ma non agitato) che riusciamo ad esprimere. Quindi non si tratta di "ridere come matti" ne di essere insensatamente felici. E' una felicità mediata, perseguita, studiata, logica e soprattutto armonica e strategica. Questa porta all'essere "presenti a se stessi" che significa sapere esattamente che quella specifica felicità non è un optional, come invece i sedili in pelle umana della tua Lamborghini Countach... 🤗 Se ce l'hai...
Lo strato del "rendersi conto" attiva sempre sempre sempre il sospetto nella mentalità legata alla sicurezza. Perché quella specifica mentalità è quella che ci lega al Basso Astrale peggiore che non può non mettersi in allarme nel momento in cui attiviamo i nostri "sensi superiori". Un po' come un ladro nel cavò di una banca che si allarma perché si accorge di avere attivato il sensore che avverte la polizia.
Non ho molto altro da aggiungere: riflettete...
7 Settembre 2024 16:55
Vorrei offrire un corollario.
Quello che tu chiami modo di procedere della sicurezza è ciò che chiamo "aver parecchie cose da compensare".
Che deriva dalla tendenza a prendere scorciatoie e mentire a se stessi.
E il potere e/o la ricchezza sono i mezzi con cui compensare le conseguenze del prendere scorciatoie e mentire a se stessi.
Che quasi sempre diventa un circolo che si auto alimenta.