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Si anche io le uso di tanto in tanto, ma il punto è un altro: mettere in discussione ciò che esiste, criticarlo, ci permette di riflettere, ma in una sociatà parolaia, dove conta la comunicazione e basta, perché è la moneta di scambio socio-economico su cui si sta strutturando la modernità, si perde la sostanza del valore: il valore diventa la scoreggia...
Il conflitto non è in discussione, ciò che qui è proposto, l'argomento insomma, è l'Amore "sbagliato", con cui Dante ci costruisce l'Inferno: la società parolaia dove il Governo è dei Padroni del Discorso, i neuromanti, esperti assoluti nella tecnica della confusione, capaci di spargere ovunque indecisione, incapacità di discertimento, disattenzione e scarsità di buon senso, per nascondere le incoerenze più banali e immediate.
A questo serve l'informatica oggi.
A concepire una società di dementi guidata da neonati animici peni solo di tracotanza e piagnisteo che si autoelegge "migliore" perché resa incapace di vedersi miserabile per grazia della "potente" neuromanzia, l'arte dell'illusione dei nuovi stregoni. Essi ci regalano un mondo piatto di fede parolaia dove l'Unico Dio (sempre nuovo e sempre quello) non a caso, porta l'ultraterreno al grado disumano massimo, perché la società possa somigliare sempre più al Basso Astrale, eternamente grigia e ributtante, ove l'unica abbondanza che vi si trova è disperazione.
La società dell'Amore... Sbagliato. Unica tirannia Vera.
Un Amore che abbiamo imparato a usare come un Arma da Guerra e non è un eufemismo.
L'Amore è l'Arma più potente in assoluto, perfetta, perché dicuterla, averci a che fare o anche solo metterla sotto lente critica, di fatto condanna chi ci prova.
Questo semplice meccanismo, perché di questo si tratta, di un meccanismo stritolatore, è ciò che rende quest'Arma nelle mani giuste, cioè capaci nell'uso tecnico ma non necessariamente morale o saggio (migliore a prescindere) devastante più di qualunque altra.
Di fatto noi condividiamo ignoranza e su tutto, quindi rilassatevi, mal comune mezzo gaudio. Spesso mi sono sentito dire in passato "ma allora sai tutto tu".
No, ho solo contezza di qualche miserabile stronzata conquistata a fatica che deriva da un punto di vista eccezionale, nemmeno quindi per merito personale. Pur tuttavia, questa briciola che mi innalza sopra la massa di una spanna appena, mi consente già di dire che la posizione altrui "non esiste" e anche di specificare perché o dove porterà con precisione "chirurgica".
Inoltre mi porta a criticare "l'aggiustamento di tiro" che tenta di far rientrare della finestra ciò che sbatto fuori dalla porta perché "non esiste" per le evoluzioni distrastrose di forza e per logica, non perché ne traggo piacere o voglia imporre un punto di vista "diverso".
Certo posso sbagliare, le cose che ignoriamo sono troppe, ma qui non si discute MAI di ciò che ignoriamo, solo di ciò che sappiamo e siccome non sappiamo un ca%%o ci si confronta (di solito) standoci sul ca%%o reciprocamente (in questo modo non avremo effetti nell'evolvere la comprensione verso una qualsiasi direzione sensata) per non notare che manca l'indispensabile, quell'Amore che andrebbe invece nella direzione corretta.
Noi siamo passati dalla cultura della repressione a quella della permessivita nel primo dopoguerra, per finire in quella della promozione parolaia, dove conta tutto ciò che dici, basta che poi fai tutt'altro: la società dei ca%%ari e delle bischerate con "sotto il vestito niente", dove l'indispensabile, qualsiasi, può essere trasformato in ciò che non serve a un ca%%o e a nessuno, eppure guai se lo tocchi.
Il tutto sempre spacciandolo per miglioramento, ma siccome promanava sempre dalle stesse sorgenti, è sempre stato il suo esatto opposto, anche se "rivestito per essere irriconoscibile". Noi siamo "tecnicamente" evoluti e saggiamente involuti. Ma il tutto è cercato, desiderato e persino con ferocia, non dai nostri satrapi, ma da noi che subiamo... Questa è la novita.
Approfondiamo... Quando st'accidente di occidente andava "alla conquista delle terre sconosciute", nell'800, ci andava per portare la civiltà o la parola di Dio ai miscredenti e in certe fasi l'una era intercambiabile con l'altra. Non importa quale popolazione "conquistata dalla indiscutibile miglioria" prendete in esame, una caso tra le infinite: gli indiani d'America. Stanno meglio adesso che sono stati "conquistati dalla civiltà migliore che si sia mai vista ?". A me non sembra, ma poi guardacaso "la colpa è loro che sono buzzurri e non sanno o non possono evolvere o stare al passo con noi che abbiamo inventato la scienza" e giù a sproloquiare stronzate liquamiche sulla "superiorità" di qualsiasi natura, pur di non mettere in discussione l'evidenza evidente che abbiamo sotto il naso: siamo marci dentro e lo siamo specificatamente perché abbiamo deciso di convivere con un parassita che senza di noi finirebbe domani.
Solo lui. Ma per noi ORA la sua fine equivale alla nostra. Il pensiero per ciò non ci sfiora nemmeno.
Non vogliamo rinunciarci al nostro caro e pacioccoso parassita interiore. Lo adoriamo e aneliamo la sua compagnia più del sesso con il partner nelle fantasie più sfrenate.. Molto, molto di più...
Il TEMPO che NON è più..
C'era un tempo in cui il tempo è stato definto dalla psicopatia moderna (mi rifiuto di chiamarla in altro modo) "ritmo della natura". "I nostri avi", ci raccontano sti imbelli psicopatici neuromanti incoscienti d'essere psicopatici e neuromanti, "vivevano a ritmo della natura", come se noi oggi potessimo invece vivere in una disco dance demoniocratica persino in cesso, considerando questo "un successo del progresso e di una civiltà più evoluta".
Un po' come la demenza artificiosa, tutti gli usi vanno bene tranne quelli di buon senso, ma vale per qualsiasi altro moderno giocattolo: in mano a un neonato animico che è anche il tuo tiranno, mi raccomando aspettati che ne faccia buon uso... Se sei un cretino colossale o un incosciente. Cioè uno che naviga nell'oceano dell'ignoranza, ma siccome comanda una miserabile zattera di fortuna che minaccia ogni due per tre di affondare nel panico, allora il futuro è garantito, come si vivesse in paradiso.
I nostri vecchi sapevano che il ritmo e i gesti contavano infintamente più dell'intelletto e delle parole. L'intelletto e la parola hanno un potere enorme e in specie nello svarionamento. Se vuoi svarionare te stesso e gli altri, cioè lasciarti andare allo sballo, allora eleggi come tuo potere la parola, che è esattamente come dire che "il potere della mia scoreggia ti salverà". Salvo poi notare che l'unica cosa che si guadagna nella stanza è la puzza di merda, ma guai a dirlo che se no sei un "complottista" o qualsiasi etichetta denigrante torni utile a proteggere lo sballo collettivo. Bastano i social, ma non voglio infierire sui neonati, non ho piaceri sadomasochisti e non servirebbe ad altro. Riflettete bene sui "piaceri sadomasochisti" perché ci Governano da dentro e sono molto potenti perché hanno infinite declinazioni creative...
Solo che tutte portano verso l'irresponsabilità, lo scippamento della capacità di autocontrollo, di sicurezza emotiva e di affetto, i veri e soli valori assoluti e fondandi di una società Umana. Cioè diventi quantomeno asociale, incapace di accogliere il prossimo e di condividere con lui gioie e dolori della Vita così che poi solo "nella Chiesa" ciò ti viene resitutito come se fosse la Chiesa ad avere il potere di restituirtelo.
Con la demenza artificiosa esterni ciò che non hai per non far sorgere il dubbio che la tua autonomia nel frattempo è evaporata. Così sarai un "felice disabile" in una società elettivamente disastrosa perché fabbrica principalmente persone disabili.
Per sempre. Come nel mito dell'Inferno Cattolico... Spacciato per realtà... Peccato per costoro che adorano l'eternità che essa sia una retta che procede come tale all'infinito solo nell'illusione. Come nell'Orizzonte degli Eventi di un Buco Nero: tu la vivi come retta nel tuo procedere e per te è indubbiamente così, eppure è chiaro a un osservatore esterno che stai solo girando in tondo attorno allo stesso identico centro gravitazionale che è il più Oscuro che la coscienza possa concepire.
Non è nemmeno misurabile lo smodato potere che sta al centro di quel Buco Nero, ma non occorre, non è quello che nutre la coscienza e tanto basta. Inoltre ad essere preda della gravità è solo il tuo Peso...
Riflettici.