"condivisione dei reciproci doni"
Chi ha donato?
Primadellesabbie, e' imparare ad imparare unitamente ad empatia e compassione. Credo sia la più' alta espressione della Cultura. Senza empatia e compassione qualsiasi forma di apprendimento rimane sterile nozionismo. Avrei voluto che le conoscenze nascoste di cui parli fossero padronanza di tutti e non solo di un élite spiritualmente eletta. Saper vedere oltre e' un dono troppo pesante e doloroso da custodire. Solo chi è' veramente colto e saggio può essere all'altezza di quel dono. Non è' certamente un dono adatto alla mia persona, che annaspa ancora nella ricerca. È' davvero piacevole scambiare questo genere di opinioni con te. Nel quotidiano, nel reale, questo tipo di argomento e' sistematicamente evitato nelle discussioni. Le persone hanno nulla da dire.
Io però resisto, chi mi fornice la forza e' l'assoluto. Ne ho sempre sentito la forza dentro di me, incrollabile, che mi fa piegare,ma spero mai spezzare. Lo cerco in tutte le cose che osservò e che apprendo e lo intravedo in tutto ciò' che è' creato. È' strano, ma per me e' così . I greci pervennero alla fisica,alla filosofia e alla matematica solo perché figlie della metafisica, dell'assoluto intorno al quale essi si interrogavano......
Empatia,Umilta e Compassione sono relegati spesso a principi di serie B dalla morale comune,non meritevoli di iscrizione diretta all'etica universale (nel senso di condivisa a maggioranza)..e spesso addirittura derisi con appellativi quali "buonismo/moralismo".
addirittura si induce spesso alla vergogna nel parlare in termini soggettivi quali buono/cattivo...giusto/sbagliato..anche quando il giudizio non e'propriamente dicotomico,ma semplicemente giudizio del caso specifico
il sig. Mincuo ha votato il M5* per il "cambio di cultura" di cui il movimento sarebbe alfiere. Ora mi sembra che sia giustamente deluso.
Tuttavia io vorrei concedere qualche chance al M5* di salvarsi dalla debacle totale suggerendo al movimento e a grillo di mettere il sig. Mincuo tra i candidati nelle prossime elezioni.
Lo dico seriamente. Nonostante io non condivida alcune sue posizioni, nè lo voterei, credo che il sig.Mincuo sarebbe capace di dare al movimento almeno quel grado di cultura che gli manca e , soprattutto, di evitare sbandate del tipo di quella già sperimentata a proposito dell'elezione del presidente del senato.
Ma temo che grillo non lo farà perché forse è vero che ha bisogno di circondarsi di stupidi.
Pur non votando M5S, mi trovo d'accordo con l'utente gm sulla candidatura dell'utente Mincuo, anche altri utenti qui mi sembrano piuttosto ben preparati o quantomeno dotati di buona conoscenza e di buona volontà e sarebbe il caso di candidarli.
La comunicazione per immagini. La parola stessa, immagine, io l'associo a i- mago. Ha a che fare con il mago, con la magia del mago. Si, può' essere la droga delle emozioni. Ma se si è in grado di riflettere una controimmagine all'immagine percepita l'effetto droga viene neutralizzato. Imparare a memoria la tavola pitagorica, eseguire operazioni aritmetiche a mente, memorizzare poesie, allena e plasma la mente. Padroneggiare la matematica e la geometria in forme dinamiche, ancora più' potenti attraverso le immagini dovrebbe essere conditio sine qua non per potere essere in grado di costruire uno schermo logico di contro immagine alla droga delle emozioni.
Ma proprio le conoscenze che assurgono a plasma simbolico per la mente-matematica e geometria- sono sempre più' vituperate ed escluse dalla scala dei valori delle conoscenze. Per l'italiano medio, anche laureato, e' un vanto non capire e non sapere niente di matematica e geometria; ma chissà' perché' è un onta essere ignoranti in letteratura o sugli scrittori alla moda.
..Senza empatia e compassione qualsiasi forma di apprendimento rimane sterile nozionismo...
Nel suo bel intervento mincuo non cita empatia e compassione, ma la pietà che é una dimensione che le comprende, e ne lamenta l'assenza causata da trambusti sociali. Non posso che essere d'accordo. Aggiungo che se osservi le persone durante i momenti più intensi di un funerale, ti accorgi che l'espressione indica che cercano qualcosa, ma non trovano. Hanno smarrito la familiarità con gli accordi che corrispondono a questo o quel sentimento. Credo sia lo stesso per la pietà che si dovrebbe sottintendere in ogni pensiero, invece il vuoto é palpabile.
...Avrei voluto che le conoscenze nascoste di cui parli fossero padronanza di tutti e non solo di un élite spiritualmente eletta. Saper vedere oltre e' un dono troppo pesante e doloroso da custodire. ...
Riguardo le conoscenze nascoste credo tu alluda al mio richiamo alla frase da "Asterix" che, in francese, é la più affascinante (ai miei occhi) ed elegante raccolta di luoghi comuni usati con disinvoltura, doppi sensi e riferimenti ironici a fatti storici veri ma spostati nel tempo, richiami letterari e via sorprendendo, che si possa immaginare.
In questo caso riferisce una regola vera, da quel poco che si conosce dei celti.
Riguardo al "troppo pesante e doloroso" credo possiamo stare tranquilli. La nostra unicità (che facciamo l'impossibile per ignorare) ci protegge anche in questo. Ciascuno di noi é dotato di una potenzialità che non é uguale a nessun'altra e che può realizzare appieno se, nel corso della vita, fa le cose giuste che riguardano lui e solo lui. Sia che abbia delle qualità innate sia che le ottenga durante le prove della vita, sarà strutturato in modo da godere l'eventuale dono, sarà il SUO dono. Quindi niente paura, salvo ammettere la possibilità di qualsiasi sviluppo per noi inimmaginabile, ma di tutta evidenza nella possibilità dell'assoluto (mi pare che per te sia l'assoluto).
Scusami la leggerezza con la quale ho ritenuto di trattare queste cose.
La comunicazione per immagini. La parola stessa, immagine, io l'associo...
Ho sbagliato! Volevo riferirmi alla fotografia, ai giornali in un contesto di comunicazioni. All'emozione improvvisa ed incontrollabile che suscitano molto spesso immagini fotografiche scelte ad arte.
I simboli sono altro. Avessimo la familiarità con i simboli ed i loro significati, impossibili da trasmettere altrimenti, che avevamo ancora ai tempi dei Greci!