Essendo abbastanza naif in giurisprudenza, chiedo l'aiuto di qualcuno in grado di fare chiarezza.
Consultando il DL 105 del 23 luglio mi sono trovato davanti a un puzzle di modifiche e rimandi degno della "Settimana enigmistica". Con pazienza sono risalito a quanto segue:
Il DL 52 del 22 apr 21, modificato con il DL 105 del 23 luglio 2021, all'art. 9 comma 9 asserisce che
"Le (precedenti) disposizioni dei commi da 1 a 8 (che riguardano zone colorate varie) continuano ad applicarsi ove compatibili con i regolamenti (UE) 2021/953 e 2021/954 del Parlamento europeo e del Consiglio del 14 giugno 2021"
Non capisco la necessità di una tale precisazione, dato che un DL di per sé deve sempre essere conforme ai regolamenti del parlamento europeo. Sembrerebbe che il resto del decreto possa invece infischiarsene allegramente. Infatti viene inserito l'articolo 9-bis che dal 6 agosto discrimina chi non è munito di green-pass, in aperta violazione del regolamento europeo che all'art. 36 recita:
"È necessario evitare la discriminazione diretta o indiretta di persone che non sono vaccinate, per esempio per motivi medici, perché non rientrano nel gruppo di destinatari per cui il vaccino anti COVID-19 è attualmente somministrato o consentito, come i bambini, o perché non hanno ancora avuto l’opportunità di essere vaccinate o hanno scelto di non essere vaccinate."
A questo punto mi chiedo quale sia la effettiva validità del decreto 105 del 23 luglio e in particolare quale autorità giudiziaria è in grado di decidere in merito.
Il DL cui ti riferisci ha la stessa identica Valenza dei precedenti DPCM.
Carta da culo.