Da quel poco che il superficiale mondo dell'informazione fa trapelare si capisce che gli studenti propongono cambiamenti altrettanto superficiali. Si, certo, il governo Berlusconi ha fatto molto poco o nulla per i giovani e va abbattuto. Ma, vediamo bene. Agli studenti non va giù la riforma Gelmini, non vogliono che vengano tolti fondi al mondo dell'istruzione. Allora per gli studenti il punto da difendere sono gli stanziamenti che c'erano prima? No. Vogliono più "stanziamenti"? Gli studenti pare non abbiano capito che una scuola più efficiente e, se è il caso, meglio finanziata è prima di tutto nell'interesse dei capitalisti.
Gli studenti, i più colpiti dal sistema capitalistico, dovrebbero lottare per una società più giusta nel suo complesso. E una società più giusta dovrebbe eliminare tutte le ingiustizie, prima fra tutte quella dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo. Poi una società liberata dallo sfruttamento potrà difendere tutti i suoi cittadini. Per dirlo con parole che Marchionni definirebbe "da uomini delle caverne" la lotta degli studenti dovrebbe essere una lotta di classe. E' la povera gente prima di tutto che ha bisogno di stanziamenti!
E poi la concretezza. Da dove pensano gli studenti che un governo come quello di Berlusconi, di Bersani o di Vendola prenderebbe i soldi per soddisfare i veri obiettivi di classe degli studenti?
Ci vorrebbe un vero e proprio cambiamento del sistema economico.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=31131
Innanzitutto, vorrei proporti questo topic aperto oggi da un altro utente di CDC al riguardo di conflitti, scontri etc etc.. in cui si tratta anche di studenti universitari.
In secondo luogo, poichè anch'io sono uno studente universitario che ha partecipato alle manifestazione studentesche di dicembre a Roma, vorrei rispondere ai quesiti posti in questo topic. Credo che, come hai sottolineato tu, ci sia un bel po' di caos all'interno del movimento studentesco. Questo lo dico sinceramente perchè, avendo partecipato anch'io come detto poco prima, ho notato negli slogan e nei ragazzi che hanno manifestato un tono molto demagogico e poco consapevole.
Far partire la manifestazione con l'intento di "arrivare a Montecitorio" può essere un'idea se però fosse correllata da altri obiettivi nel momento in cui si arrivi realmente alla Camera. Non come è successo nel corso della prima manifestazione (quella pacifica, prima del 14-12, ndr) quando, arrivati all'ingresso della piazza di Montecitorio, alcuni ragazzi si sono messi i caschi ed hanno tirato qualche sacco di farina e verdura alle camionette della Polizia per poi andarsene e far ripartire il corteo in direzione Lungotevere. Questo sminuisce completamente la possibile compattezza del gruppo e rende il tutto una mini-farsa poichè non si oppone ad un sistema corrotto che qualche uovo marcio e tanta rabbia.
I giovani, come me e come tanti altri, devono avere il carattere (qualcuno direbbe gli attributi) di prendersi delle responsabilità ed iniziare, affianco alla lotta per apparire nel mainstreaming mediatico tramite manifestazioni, occupazioni etc etc.., la stesura di una carta comune. Gettare insomma le basi per quello che possa essere un documento ufficialmente riconosciuto per riformare questo paese partendo dal basso, dall'umiltà del lavoro di tanti giovani studenti e precari e di chi, con loro, voglia partecipare all'emancipazione di un paese che per troppo tempo è stato preda di un grande conflitto di interessi.
In più, voglio aggiungere due parole sugli stanziamenti e su quello che hai scritto al riguardo dei capitalisti. Credo che gli amministratori delegati delle aziende siano molto ben educati ed abbiamo ricevuto un'educazione altissima per poter ricoprire determinati ruoli, però, non tutti hanno l'opportunità di mandare i propri figli nelle stesse strutture scolastiche frequentate dai più facoltosi. Con questo cosa intendo dire? Che il potere sa perfettamente che le classi povere e medie possono essere facilmente controllabili mantenendo un basso livello d'istruzione e di conoscenza, bombardando quotidianamente il popolo di messaggi subliminali tramite i mezzi di comunicazione ed operando un generale spostamento dell'attenzione da problemi importanti a questioni da "baretto", come diremmo a Roma.
Per questo, io sono a favore di un taglio netto delle spese ai bilanci militari a favore della cultura e della ricerca perchè se un paese come il nostro vuole sopravvivere tra USA e Cina deve avere grandi conoscenze tecnologiche e culturali.
Disponibile a qualsiasi confronto,
Alessio
i finanziamenti in "favore della cultura" non potranno che essere in favore della cultura "dominante". Praticamente, una iattura.
Ciao a tutti,
caro Decino, io non ho detto che la cultura non serve alla gente. Ma sopratutto la cultura aiuta un'economia capitalistica a crescere e a sfidare la concorrenza internazionale. Quanto alle azioni violente di alcuni gruppi nella manifestazioni studentesche dei giorni scorsi, ti dico che in questo caso non voglio parlare di violenza, ma del bisogno di far crescere un movimento comunista dal basso puntando soprattutto alla formazione di quadri istruiti e desiderosi di accrescere la propria preparazione in campo economico e politico. Il movimento dei quadri deve essere in grado di mobilitare milioni di persone quando sarà arrivato il momento storico.
Le occasioni per il vero cambiamento non si presentano una volta sola nel regime capitalistico. Ed è indispensabile non fermarsi al primo tentativo se questo risulta vano. E se restiamo fermi non ci aspettano che sofferenze, catene e guerre.
Penso che non ti posso dire altro per ora. Se vuoi sapere di più è meglio che ti guardi intorno. Forse troverai per strada degli uomini, spesso dei giovani, che vendono un giornale comunista o che passano per le case a parlare di Marx. Essi potrebbero spiegarti molte altre cose e appagare le tue giuste curiosità.
Forse troverai per strada degli uomini, spesso dei giovani, che vendono un giornale comunista o che passano per le case a parlare di Marx. Essi potrebbero spiegarti molte altre cose e appagare le tue giuste curiosità.
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Ma non ti è bastato il fallimento totale del comunismo in TUTTI i paesi che sono finiti sotto quel regime sciagurato ?
Ma non ti è bastato che tutti i regimi comunisti abbiano dovuto assassinare milioni di cittadini per restare al potere ...e che alla fine siano crollati dopo avere ridotto tutti in miseria ?
Io ho smesso di credere alle favole molti anni fa...vedi di aprire gli occhi.
quoto l'articolo di giorgio, ed i commenti di tobuz e pellegrino, in pieno, aggiungo:
Si chiedessero sti giovani "bene, ho tanti titoli di studio e poi?"
Avere infinità di indirizzi universitari con 3 iscritti a chi serve? Agli studenti?
Siamo sicuri?
Ma sull'equazione ignoranza=controllo più facile ma siete certi?
E se quella cosiddetta ignoranza venisse denominata "kultura" mainstream, quella politically correct come avviene nelle scuole, si trata di accrescimento culturale vero o INDOTTRINAMENTO?
Un'altra cosa, riguardo al topic precedente, link postato da decino, quando si interroga quell'attivista degli anni 80, una replica tutta infarcita di lotta per la sinistra, intanto si rivolge agli studenti di sinistra, come dire, gli altri se proprio vogliono si accodino, quasi come piacere personale.
E poi ci si chiede perché certi movimenti falliscono, quando ancora si basa un discorso su destra/sinistra automaticamente mi cade l'interesse, non sopporto sta retorica faziosa.
ps anche sta litania su più ricerca:
quale ricerca?
Quella per Big pharma che ci inocula vaccini di nascosto?
Per quella scienza che ci impesta di nanotecnologia e nanopolveri tossiche?
Ma di per sé, la parola ricerca, è per forza qualcosa di buono?
Ma ancora non si è capito che la scienza al soldo del capitale è un mostro?
Quante innovazioni scientifiche sono veramente cercate ed usate eper il bene collettivo e della salute delle persone?
Ecco quando la scienza recupererà il senso del benessere collettivo allora sarà degna di essere finanziata, fino a che come oggi cerca solo di speculare e corrompere per piazzare i loro dubbi brevetti vada a cagare.
dana sei fantastica, ottima per altro la riflessione:
"... sull'equazione ignoranza=controllo più facile, ma siete certi?"
Credo che tu, dana, abbia ragione. In fondo, si tratta di cultura assorbita quasi completamente all'interno di uno schema sociale ben definito. Però perchè allora noi siamo qui a trattare di società, cultura, politica, economia?
Non siamo anche noi dentro un ambiente ormai completamente pregno di una cultura dominante?
Io, ad esempio, sto studiando Scienze politiche alla Sapienza di Roma. Reputo che, grazie a questa facoltà, a quello che sto studiando, io mi sia avvicinato moltissimo a temi che, fino a poco tempo fa, disprezzavo o sottostimavo.
Mi dirai, è l'eccezione che conferma la regola. Però devi ammettere che ci sono ancora molte persone che, per fortuna o per cultura (è proprio il caso di dirlo), non si sono lasciate imbambolare da tutto quello che le circonda e anzi si confronta su CDC o tanti altri luoghi più o meno reali.
Bella discussione no? =)
PS. Per quanto riguarda l'equazione "ignoranza=controllo masse", potremmo dilungarci molto perchè non è tema di poco conto. La storia ha dato esempi altalenanti. Io, comunque, vorrei farti vedere quello che la deculturalizzazione ha creato, specialmente in USA, tramite qualche video.
http://www.youtube.com/watch?v=cihaicpr4Rk
quoto l'articolo di giorgio, ed i commenti di tobuz e pellegrino, in pieno
dana74,
condivido il tuo post, ma come fai ad approvare il mio post e quello di tobuz insieme?
Forse troverai per strada degli uomini, spesso dei giovani, che vendono un giornale comunista o che passano per le case a parlare di Marx. Essi potrebbero spiegarti molte altre cose e appagare le tue giuste curiosità.
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Ma non ti è bastato il fallimento totale del comunismo in TUTTI i paesi che sono finiti sotto quel regime sciagurato ?
Ma non ti è bastato che tutti i regimi comunisti abbiano dovuto assassinare milioni di cittadini per restare al potere ...e che alla fine siano crollati dopo avere ridotto tutti in miseria ?Io ho smesso di credere alle favole molti anni fa...vedi di aprire gli occhi.
ciao,
chi ha fallito è sempre il capitalismo. Infatti quello che si ebbe in Russia con l'avvento di Stalin era capitalismo di Stato, con tanto di accumulazione.
E poi pensa alla miseria che il capitalismo ha sempre portato nel mondo e a ben due guerre mondiali nel'900 volute sempre dal capitalismo.
essere contro una riforma(di chicchessia), non significa assolutamente difendere l'esistente 😮 e poi dicono sempre che gli studenti non propongono nulla; per forza! non glielo hanno mai chiesto 😯 fateci caso; nei dibattiti chiedono sempre agli studenti cosa pensano dei black block, a quale partito fanno riferimento, perchè non restano in casa a studiare, e altre cavolate del genere. invece, mai, o quasi mai, gli hanno chiesto quale riforma vorrebbero 🙁
essere contro una riforma(di chicchessia), non significa assolutamente difendere l'esistente 😮 e poi dicono sempre che gli studenti non propongono nulla; per forza! non glielo hanno mai chiesto 😯 fateci caso; nei dibattiti chiedono sempre agli studenti cosa pensano dei black block, a quale partito fanno riferimento, perchè non restano in casa a studiare, e altre cavolate del genere. invece, mai, o quasi mai, gli hanno chiesto quale riforma vorrebbero 🙁
Per quanto mi riguarda io credo che all'interno del movimento studentesco, che abbiamo conosciuto nel dicembre appena passato, non ci sia una forza comune. I ragazzi che sono andati da Napolitano non li abbiamo scelti noi studenti, molti, anzi, non li conoscono neppure.
Questo ti fa capire come, finchè il movimento di protesta non possiede un corpo unico, queste manifestazioni saranno destinate al fallimento e verranno insabbiate dalla maggior parte della popolazione italiana. In parole povere, poca coscienza di gruppo, tanta demagogia.
ciao,
chi ha fallito è sempre il capitalismo. Infatti quello che si ebbe in Russia con l'avvento di Stalin era capitalismo di Stato, con tanto di accumulazione.
E poi pensa alla miseria che il capitalismo ha sempre portato nel mondo e a ben due guerre mondiali nel'900 volute sempre dal capitalismo.
Quale può essere una sana alternativa al capitalismo? Comunque, secondo me, è il caso di additare la colpa dei mali mondiali anche alla finanza.
Spero di leggere una tua risposta al riguardo.
... vorrei farti vedere quello che la deculturalizzazione ha creato, specialmente in USA.....
c'è una differenza enorma tra gli esiti di un indottrinamento (o acculturazione) e di una successiva "deculturalizzazione", e una cultura popolare nativa e "tradizionale". La seconda , a suo modo, profonda e "simbolica" la prima destinata a tristezza e squallore.
I miei nonni, pevalentemente contadini, erano davvero "uomini liberi".