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Menenio Agrippa

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mincuo
Illustrious Member
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Un racconto va benissimo, ma per diventare un fatto storico ha bisogno di avere delle caratteristiche, quello intendevo. La notorietà, non è quello il punto.
Se lei sostituisce a Napoleone un soldato sconosciuto di Napoleone, che comunicava via Internet, in un racconto, io dubito che questo possa diventare un fatto storico. Ma come racconto, novella, va bene.
Sul fatto della "verità" questa si può solo approssimare, ed appunto come qualunque disciplina scientifica la storia è una revisione continua, alla luce di nuove evidenze, scoperte e conoscenze. Non diversamente dalla fisica. Se la bloccava per legge a quella classica non avrebbe avuto quella quantistica, avrebbe avuto la dottrina della fisica classica. Non è più scienza però.


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Solounintervento
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Si, certo; ma ciò non significa che non vi siano fatti che possano sfuggire alla vivisezione degli storici. Tonguessy nel racconto che fece di nonno Attilio descrisse quello che il nonno permise che egli percepisse. Racconto' e basta. Racconto' di un'esperienza che aveva provato e segnato per sempre la vita di una persona a lui molto cara. Il racconto può convincere o non convincere: ma è un dato di fatto su cui nessuno potrà mai apporre il sigillo o il non sigillo della storia: nonno Attilio non lo ha permesso. Tonguessy non è stato un mistificatore, ma un testimone del muto dolore di nonno Attilio e credo non sia stato gradevole veder cavillare qualcuno sull'affidabilita' del racconto di un grandissimo dolore che ha turbato irrimediabilmente la vita di un proprio caro. Ne' credo sia gradevole che quel qualcuno continui a mettere in dubbio in ogni occasione di discussione la buonafede di quel racconto. A volte bisognerebbe essere più tolleranti e cercare di non ferire la sensibilità e la dignità altrui. Leggo con interesse i suoi post; ma leggo con altrettanto interesse i post di Tonguessy e di tantissimi altri utenti; tutti meritevoli di stima e rispetto. Una discussione dovrebbe essere occasione di crescita per tutti e non un regolamento di conti fino all'ultimo insulto o all'ultima parola.
Ma è' sempre e solo il mio modestissimo parere.


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mincuo
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Io non ho fatto nessuna analisi del racconto, signora, e non ho alcun interesse, nè vedo perchè dovrei farla. E' un racconto, per me, e va bene, come racconto.
Basta che uno non lo imponga, a me, come fatto storico. Ho qualche perplessità, ma se nessuno mi impone nulla non vedo alcun motivo di star lì a discuterne. Va bene così, per me. Per un altro va bene come vuole lui.


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Anonymous
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-La gente con calma può andare a vedere come nasce e come si sviluppa la questione e chi inizia con "eccellente idiota " e "nasssiiissta ". Perchè sta scritto. E salvato.

Bravo sig. mincuo ! salvi nel suo archivio anche quello che sto per scrivere … anch’io qualche volta amo fare l’archivista e ho salvato un bel po’ di cose !
Cominciamo col vedere, per l’appunto, “chi ha iniziato” con gli insulti dei quali il sig. Mincuo si sente e si lamenta vittima.
A questo scopo, per evitare di risalire troppo a ritroso nel tempo - quando già il sig. Mincuo si dilettava a darmi, e a ripetermi ossessivamente, del “bolscevico indottrinato” a proposito delle mie obiezioni sulla validità da dare ai “documenti” del suo amico ex-bolscevico Yakovlev - mi sono limitato a partire da un recente post di pietroancona sulla Corea per poi proseguire solo con la prima pagina di questa discussione introdotta da Tonguessy su Menenio Agrippa.
Ne ho fatto una SINTESI quanto più FEDELE possibile e prestando particolare attenzione proprio alla successione temporale dei vari commenti sia del sig. Mincuo, sia miei, sia di altri commentatori.
Chi avrà pazienza potrà scorrere tutti i vari commenti che ho messo alla fine di queste mio Post.
Per chi non ha troppa pazienza consiglio di andare direttamente al mio commento n. 1.3 in cui m’ero limitato a fare delle considerazioni di stampo esclusivamente “politico” . Ebbene al commento n. 1.4 , dove il Mincuo apre il suo coro di insulti, mi prendo i primi “rapa indottrinata” ; “scimmia militante e analfabeta” ; ”le persone della tua risma” (tralasciamo il “Metodo giudeo-bolscevico” che possiamo considerare come semplice (s)valutazione “politica” … che però è legittima quando la fa il sig. Mincuo ma lo è molto meno quando la fanno gli altri parlando di “nazismo” o “fascismo”).
Se qualcuno dei lettori avrà la pazienza di leggersi tutti gli altri commenti, troverà sicuramente più di una lamentela del sig. Mincuo sul fatto che i suoi avversari (tra i quali anche io stesso) non gli risponderebbero con “argomenti” ma solo con apprezzamenti o “insulti personali”.
I lettori, quindi, giudichino pure se – come il Mincuo ha fatto nel commento n.1.4 “compulsando” il suo ricco vocabolario di contumelie - dare della “rapa indottrinata”, della “scimmia” e quant’altro a qualcuno (il sottoscritto) è un “argomento” o non, piuttosto, un “insulto personale”!
Andiamo adesso al mio commento n. 1.6
Qui, dove naturalmente cominciavo ad essere già un po’ incazzato per il “rapa” e quant’altro elargitomi dal sig. Mincuo, gli dico “…con i quelli del tuo stampo, con la croce uncinata nel cervello non voglio averci niente a che fare ecc.”
Si tratta, da parte mia, ancora di reazioni tutto sommato pittoresche ma su un piano di reazione “politica” , e non di “insulti personali” come quelli già citati del sig. Mincuo.
Leggete adesso il suo commento n. 1.7 e constatate come si scatena il sig. Mincuo . Troverete quest’altro bel complimento indirizzato a me: “un idiota e un analfabeta simile” , apprezzamento poi anche ripetuto (“Corre quella versione di solito per i GM. Tanto sono degli analfabeti, funziona la qualunque”) e accompagnato da altri analoghi non propriamente lusinghieri nei miei riguardi (“Non sanno dire altro. E te credo, degli automi allevati appositamente”; “Lenin stesso (che non era certo stupido) che li chiamava appunto "utili idioti". Nel tuo caso "utile" sembra davvero un po' eccessivo.”)
Anche in questo caso i lettori giudichino se – come il Mincuo ha già fatto nel commento n.1.4 - dare dell’ “idiota analfabeta” e tutto il resto a qualcuno (il sottoscritto) è un “argomento” o non, piuttosto un “insulto personale”!
E’ solo nel mio commento n.1.8 che, stufo degli insulti del Mincuo, e dopo avergli già più volte detto inutilmente che non volevo aver niente a che fare con lui e di non “continuare a rompermi le palle”, comincio anch’io a suonargli la stessa musica (anche se in modo sicuramente molto meno dirompente e limitandomi a dargli del “deficiente incallito”) .
Mi sembra di tutta evidenza che sia stato proprio il sig. Mincuo quello che , diciamo così, ha dato l’avvio alle polveri e non il sottoscritto come sostiene da … bugiardo qual’ è!
Aggiungo solo qualche altra cosa per attirare l’attenzione dei lettori su un particolare: come si potrà facilmente verificare, nel commento n. 1.7 il sig. Mincuo è stato proprio lui ad attribuirmi per primo la qualifica di “idiota”… ma siccome gli piace anche recitare la parte della vittima (si ricorda, sig. Mincuo, la fiaba del “lupo e dell’agnello” che le dedicai tempo fa?), nell’introduzione al suo ultimo commento (presente non sulla discussione riguardo alla Corea di cui stiamo discutendo ma a quella successiva introdotta da Tonguessy su Menenio Agrippa) , che ho riportato all’inizio di questo mio commento, se ne esce affermando: ” La gente con calma può andare a vedere … chi inizia con eccellente idiota”
Appunto, sig. Mincuo! La gente, che è molto meno “cogliona” di come lei è abituato a credere, potrà verificare di persona “Chi ha iniziato con “l’idiota” prima, e col resto poi!
Non voglio tediare ancora i lettori con analoghe considerazioni sui vari Post del Tread (spero di scrivere giusto) su Mennenio Agrippa iniziato da Tonguessy e che ho sintetizzato nei punti che vanno dal 2.1 al 2.20 rispettando anche in questo caso l’ordine cronologico dei vari commenti.
Chi sarà curioso di vederli potrà scorrersi i vari commenti.
Per chi non ha pazienza mi limito a far notare che nel post n. 2.2 il sig. Mincuo ritorna alla carica e mi elargisce un “analfabeta di ritorno che parla di Nazisti. “ oltre a un altro “l'idiota-medio” mentre è solo nel mio post n. 2.3 che io finalmente mi decido a definirlo come un “eccellente idiota” …
Quindi, per riassumere:
- nel post 1.7 del tread sulla corea mi aveva già definito una prima volta “idiota”;
-nel post 2.2 , e dopo una serie di altri insulti precedenti, me lo ripete definendomi “l'idiota-medio”
- solo nel mio post 2.3 io ricambio e lo definisco un “eccellente idiota” … e tuttavia il sig. Mincuo ha la sfrontatezza di affermare e di lamentarsi che io sarei stato il primo ad attribuirgli questo titolo! mistificatore e imbroglione!

Per tutti gli altri miei cosiddetti insulti “ruspanti” (o volgari!) che il sig. mincuo avrebbe subito , a parte che li ho usati solo dopo le insistenti, ripetitive offese del mincuo e dopo averlo inutilmente diffidato dal continuare a citarmi nei suoi commenti o dal continuare nei “botta e risposta” , a parte che mi sono visto costretto a usarli anche nella speranza che il mincuo desistesse dal fare ulteriori commenti offensivi, sono forse da considerare più gravi di quelli che il sig. mincuo mi ha affibbiato fin dall’inizio e in quasi ogni suo commento?
Dare dell’ “idiota”, “deficiente”,”rapa” e via di questo passo è forse “meno” offensivo del dire “vaffanculo” o “coglione” (termine , quest’ultimo, peraltro da lui stesso ampiamente abusato in altre occasioni) ?
E questo chi lo stabilisce? Lo stabilisce lui o qualche suo avvocato?
Per me è molto “più” offensivo o almeno “altrettanto” offensivo dare del “deficiente” a una persona e cercare con questi mezzi di ridicolizzarla , umiliarla per poi costringerla alla resa!
Per terminare su questa questione dei presunti “insulti” personali diretti al sig. mincuo, chi avrà voglia di leggere i vari post potrà facilmente constatare anche con quanta solerte acredine non si sia risparmiato dall’indirizzarli non solo a me ma anche a vari altri commentatori e senza che anche questi si fossero mai “macchiati” di iniziali insulti nei suoi confronti …. addirittura è arrivato a dare del “farabutto” anche a
Umberto Eco, citato per nome e cognome!
Quanto agli argomenti di “merito” dell’ultimo commento che il sig. mincuo mi ha voluto dedicare - argomenti in parte riciclati da suoi precedenti interventi ai quali ho già obiettato (vedasi la questione del termine “socialisti” usurpato a suo tempo dai nazisti per le ragioni già dette in qualche altro mio post), in parte arricchiti da ulteriori insulti e talune falsificazioni (ad es. sostiene che io avrei “scritto dieci volte VERA e AUTENTICA per un personaggio falso e inventato” quando invece ne ho parlato solo un paio di volte e a breve distanza l’una dall’altra) - vorrei fare alcune considerazioni.
Solo ora, per ammissione dello stesso autore del romanzo in questione – ammissione però mai citata dal Mincuo ma scovata proprio da me stesso - e per l’assenza del nome di quella donna kapò (o come preferisce chiamarla) tra quelli delle più conosciute kapò (o come preferisce chiamarle) condannate e riportate su Wikipedia – possiamo ragionevolmente dire che il personaggio principale (la donna Hanna) del romanzo e film “The Reader” è “immaginario”.
Però … però né Wikipedia né l’autore del romanzo ci dicono se anche la storia (quella dell’incendio della chiesa) sia immaginaria.
Perciò, se proprio fossi stato interessato alla polemica col sig. Mincuo … e se come lui fossi stato interessato a difendere il mio “score”, avrei potuto sentirmi legittimato a dire che “almeno la storia dell’incendio alla chiesa forse è sostanzialmente reale”!
Invece, per un eccesso di onesta obiettività, non l’ho fatto e, avendo ammesso di essere caduto in un errore, ho spontaneamente esteso il carattere “immaginario” anche alla storia stessa della chiesa bruciata con le prigioniere dentro.
Credete che questo sia stato sufficiente per far cessare le polemiche, anzi le vere e proprie aggressioni verbali, del sig. Mincuo? Macché! Diventato ancora più arzillo e tronfio per la mia ammissione e pregustando il pasto come un avvoltoio o uno sciacallo, eccolo lanciarsi sulla preda e accusarmi, questa volta, di aver barato! È vero che chi la fa la pensa! Se così fosse stato, se io avessi barato, avrei potuto tranquillamente continuare a farlo almeno riguardo alla questione centrale dell’incendio della chiesa … e almeno fino a prova contraria!
Infatti, il sig. Mincuo si erge a “storico” e pretende con forza che, a sostegno delle proprie affermazioni e tesi, si usino sempre “argomenti” sostenuti da “documenti” inoppugnabili (per carità! non parlategli di “testimonianze autobiografiche” alla “nonno Attilio” e neppure di altre relative a qualche “autobiografia” afro-americana). Io non mi azzardo certo a disconoscere l’estensione della sua “cultura storica” ma gli “argomenti documentati” portati dal sig. Mincuo - che mi sembrarono limitarsi al solo carattere “immaginario” della donna kapò del romanzo che risultava in qualche parte di Wikipedia e alla considerazione che si trattava di un “romanzo” o di un “film” o di una “fiction”… finendo così col trascurare del tutto l’ aggettivo “autobiografico” che classifica il romanzo - ai quali è ricorso per argomentare il carattere “immaginario” dell’intero romanzo “the reader”, erano davvero così decisivi, come ha preteso, per affermare la totale inattendibilità storica del romanzo ?
Il problema è che per lo “storico” Mincuo, i “fatti” , gli “argomenti” da me citati a favore della mia tesi
( (1)carattere autobiografico del romanzo; (2) somiglianza sia di quando descritto che dei personaggi del romanzo con altri fatti e personaggi di cui anche decine di sentenze avevano accertato l’autenticità) valevano meno di zero mentre valevano solo i suoi “fatti” e i suoi “argomenti” .
Fatti e argomenti che, volendoli ora riportare nel dettaglio meglio di come almeno in parte mi sembra che abbia fatto inizialmente, sono stati:
1) quello già ricordato della “non menzione della kapò Hanna tra le donne processate”
2) “nessun vocabolario ovviamente dice che un romanzo autobiografico implica la veridicità dei fatti e delle persone”
3) “la stessa parola romanzo era già sufficiente, in logica testuale”
4)” Ho fornito esempi di romanzi autobiografici completamente fasulli, il che significa che ci sono anche casi in cui addirittura tutta la vicenda autobiografica è inventata”
5) “ho messo pure un link che lo classifica come personaggio (ndr. Il personaggio Hanna) di fiction, differenziandolo esplicitamente da quelli reali che sono a loro volta elencati.
6) “chi conosce storia è in grado di vedere immediatamente un racconto se è immaginario o no”

Ora aggiungo io un’altra sua possibile obiezione:
7) “una volta dimostrata la falsità del personaggio chiave (la kapò Hanna) ne deriva la falsità anche della storia descritta e, quindi, anche quella della chiesa bruciata con le prigioniere”

Spero che il sig. Mincuo vorrà consentire a un “criceto analfabeta” le seguenti puntuali obiezioni:
1)“la non menzione (ndr: in Wikipedia) della kapò Hanna tra le donne processate” potrebbe semplicemente essere attribuita al fatto che, proprio perché si tratta di un “romanzo”, l’autore ha voluto cambiare i nomi degli eventuali protagonisti reali con nomi “immaginari”. Perciò la kapò (o sorvegliante, se preferisce) Hanna non è in elenco perché il nome attribuitole dall’autore è diverso da quello che la donna aveva nella realtà.
2)“nessun vocabolario ovviamente dice che un romanzo autobiografico implica la veridicità dei fatti e delle persone” … ma è anche vero che nessun vocabolario implica che un romanzo, proprio perché “autobiografico”, debba ESCLUDERE la veridicità almeno di una parte più o meno consistente del suo contenuto
3)“la stessa parola romanzo era già sufficiente, in logica testuale” … e questo chi lo dice? La SUA “logica testuale”? Per la mia “logica testuale” , oltre che per gli “analfabeti” come me, la parola “romanzo” significa semplicemente che in un romanzo ci sono elementi “immaginari” ma il termine ulteriore di “autobiografico” non consente affatto di affermare che gli elementi del romanzo siano “tutti immaginari” perché se così fosse, se cioè tutti gli elementi di un “romanzo autobiografico” fossero “immaginari” , non si potrebbe, a rigore, nemmeno parlare di romanzo “autobiografico” ma solo di “romanzo”)
4)” Ho fornito esempi di romanzi autobiografici completamente fasulli, il che significa che ci sono anche casi in cui addirittura tutta la vicenda autobiografica è inventata” … il fatto che alcuni romanzi autobiografici siano falsi comporta necessariamente che lo siano TUTTI? Proprio una bella logica, non c’è che dire!
5)“ho messo pure un link che lo classifica (ndr: Il personaggio Hanna) come personaggio di fiction, differenziandolo esplicitamente da quelli reali che sono a loro volta elencati”…. Questo mi sembra che sia stato già detto con parole solo diverse al punto 1) e, quindi, valgono le mie precedenti valutazioni fatte per quello specifico punto.
6)“chi conosce storia è in grado di vedere immediatamente un racconto se è immaginario o no” …. Questo mi sembra un argomento indegno della fama di “storico” che il sig. mincuo si attribuisce perché se si pretende di farsi guidare dai “fatti” allora non dovrebbe essere lasciato spazio a personali “intuizioni”.
7) si tratta dell’obiezione ulteriore che ho simulato di poter aggiungere a quelle specificatamente mosse dal sig. mincuo: “una volta dimostrata la falsità del personaggio chiave (la kapò Hanna) ne deriva la falsità anche della storia descritta e, quindi, anche quella della chiesa bruciata con le prigion
iere”
… quindi la Sua Logica è così che procede: se il personaggio Hanna è falso è falso anche tutto il resto e, quindi, è falsa la stessa storia della chiesa in fiamme con le ebree dentro. In altre parole sarebbe come a dire che se A = falso anche B = falso! Una logica stupenda che non fa una piega, non c’è che dire! Ma secondo Lei, sig. Mincuo, non sarebbe possibile ipotizzare che l’autore, conoscendo una storia vera di incendio di una chiesa con le prigioniere dentro e tra l’indifferenza di tutte le SS poste a guardia delle prigioniere, abbia poi costruito la sua trama immaginando di aver conosciuto una di quelle donne e di averci avuto una relazione? In questo caso A sarebbe=falso ma B sarebbe=vero!

Quanto ad altre affermazioni del sig. mincuo (che non so neppure lontanamente chi sia o non sia, dove stia o dove non stia) , non riesco proprio a cogliere a quali altri fatti alluda con espressioni tipo “Ma in realtà i Naaasssisti non c'entrano molto, sono una scusa, e spiegherò bene anche quello.”
Men che meno riesco a capire a cosa si riferisca quando dice: “Come ho detto non basta ignoranza o poca intelligenza o malafede.
E' una cosa precisa.
E c'è già abbastanza. Anche per un'altro fatto, che non riguarda i protagonisti della questione nè la questione del film.
Ma è molto interessante e indicativa riguardo ad alcuni parametri generalmente adottati.”

boh! ???????

Per concludere:
Al sig. Mincuo, per puro ed esasperato spirito di polemica e sopraffazione, è sfuggito il semplice fatto che io , ANCHE perché indotto in errore dalla definizione (o aggettivo) “autobiografico” usata da Wikipedia (errore riconosciuto prontamente da me stesso dopo aver letto qualche stralcio di qualche intervista all’autore - intervista che il mincuo non ha mai citato e che probabilmente non conosceva) , avevo inizialmente considerato “veriterio” sia il personaggio che la storia della chiesa bruciata, senza con questo negare mai che nel romanzo e nel film ci fossero anche altri elementi più da “romanzo” vero e proprio! In questo senso, quindi, quel romanzo era “romanzo” - e quindi fatto di elementi “immaginari” - ma era anche “autobiografico” - e, quindi, fatto anche di elementi reali appartenenti alla vita dell’autore.
In pratica avevo commesso un errore analogo a quello commesso dallo stesso sig. Mincuo con Umberto Eco (quello definito “farabutto” … ma intelligente) quando, dando rilevanza soprattutto al termine “storico” scritto sul frontespizio di un’opera di quello, e obiettando quindi a quello che nel suo romanzo alcuni fatti o personaggi “storici” erano stati travisati, Eco gli rispose giustamente che in quello stesso frontespizio il termine “storico” era preceduto dal termine “romanzo” e non da quello di “saggio”!
Io, nella definizione di “romanzo autobiografico” fattane da Wikipedia, ho fatto, mi sembra, lo stesso errore dando rilevanza innanzitutto al termine “autobiografico” piuttosto che anche a quello di “romanzo”.
La successiva deduzione che il romanzo narrasse sostanzialmente una storia vera non era quindi affatto arbitraria come vorrebbe dare a intendere il sig. mincuo ma scaturì semplicemente dal fatto di voler riempire il termine “autobiografico” con contenuti che sembrava legittimo utilizzare (veridicità di personaggi e storia della chiesa) anche alla luce di altri fatti simili oltretutto giuridicamente sanciti in decine di processi.
Ma si sa, allo storico Mincuo è permesso sbagliare ma lo stesso non vale per i “criceti analfabeti e idioti”!
Sarà che il sig. mincuo è il vero allievo preferito dei “Papov” per i suoi gagliardetti?

P.S. Io mi auguro di non ricevere più le sue "attenzioni" e altrettanto farò nei suoi confronti.
Ma l'avverto, sig. Mincuo, che nel caso in futuro io dovessi ricevere altre sue "attenzioni" men che corrette (cioè con insulti di carattere personale per la mia persona o per i miei familiari) mi sentirò quanto meno legittimato ad usare lo stesso sistema nei suoi confronti ed anche in termini più "rozzi" e meno "sofisticati" o "cammuffati" dei suoi ... poi vada pure a piangere dalla mamma o da chi altro vorrà preferire.

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Post sulla corea:

'1.1') Mincuo: (qui mi cita)
Consiglio anche i resoconti sul New York Times di Walter Duranty (alias Durante), che era il corrispondente da Mosca, che faranno estasiare qui GM, Cduser, Ancona ecc..
'1.2') mincuo: (rivolto a Tonguessy, gli da praticamente del deficiente)
Chi ha avuto la sfortuna di assaggiare non il comunismo …ecc …. Solo una mente impercettibile come la tua può pensare ecc.
'1.3') Mio: (qui gli dico di non citarmi)
Non ti azzardare più a citarmi.
…. Quando si tratta di marx, di comunismo, di russia, cina, cuba, corea e quant’altri sei bravissimo a tirare fuori dal tuo immondezzaio del “politically correct” il peggio del peggio spesso proveniente solo da fonti di miserabili detrattori alla Yakoviev o pagati a tempo pieno, con o senza Pulitzer (conferiti da altri venduti).
Quando invece si tratta del tuo amico hitler allora – come altri più o meno fascistodi - ti dai da fare a farlo passare, poverino, solo come vittima delle frottole che di lui si sono dette e scritte!
'1.4') Mincuo: (qui mi definisce “rapa indottrinata” e “scimmia militante e analfabeta”)
Non trovi che dire un sacco di scemenze ad personam, ma dalle rape indottrinate non c'è nulla da sperare.
Io citavo Duranty per i 6 o 7 milioni. Non cosa "credo" io. Quello me lo attribuisci tu, come fanno le persone della tua risma.
Ti confondi con le scimmie militanti e analfabete con cui sei abituato … Metodo giudeo-bolscevico, appunto
'1.5') mincuo: (qui risponde a chi ha messo un post descrivendo un suo viaggio in corea e, a lui come ad altri come lui, attribuisce “squallore morale” ecc.)
Poi un altro o degli altri offrono racconti e resoconti di qualche viaggio in cui è tutto bello, ordinato. Sono gli immancabili "testimoni" questi…. Ma questi qui invece, e da sempre, non si accontentano della sofferenza altrui.E siccome argomenti non ne hanno, diventano lividi di rabbia, e allora immancabilmente passano al fassista rassista ecc...cioè alla persona….Sul loro mondo miserabile fatto di fedeli e infedeli, di diffamazioni e condanne e censure, condito da un'ignoranza e obbedienza cieca pari solo al loro squallore morale e alla menzogna elevata a sistema, non mancano mai l'occasione di apporre un altro autografo.
'1.6') Mio (qui ripeto l’invito a non citarmi come ha fatto quando mi definisce “rapa indottrinata”)
Ti avevo detto di non citarmi mai più.
Con gentaglia del tuo stampo non voglio averci niente a che fare.
Di argomenti te ne ho citati a bizzeffe sia ora che in altre occasioni e anche a proposito del tuo omologo Yakovliev.
Di argomenti te ne hanno citati a bizzeffe anche decine di altri.
Ma con i quelli del tuo stampo, con la croce uncinata nel cervello, pieni di bile per i “bolscevichi” e tutto quanto in odore di “comunismo” , abituati a sciorinare solo gli storici e i dati che gli fanno comodo, intolleranti verso chi osa contestare la loro propaganda velenosa, non serve a niente, anzi serve solo ad attizzare le loro reazioni isteriche.
Sei solo un miserabile mentitore e mistificatore.
Non ti ho mai attribuito niente che tu non avessi detto e che poi fingi di non aver detto o che gli altri non hanno capito e via col gioco delle tre carte o con quelle del sarcasmo e col fare la parte della vittima.
Quel giornalista dei 6 milioni di affamati l’hai citato mettendoci la tu
a firma sotto e poi osi dire che non hai mai detto “io credo”!
'1.7') mincuo: (qui mi cita di nuovo e mi dà dell’”idiota analfabeta” e mi tratta da deficiente)
E chi ti ha citato. Non ti allargare.
E perchè mai ci terrei tanto a parlare con un idiota e un analfabeta simile, che non è capace di un solo argomento, oltre a essere un caso tipico da De Mauro, come dimostra quella degli "USA e la Russia" e sa solo dire fassista, nassista, Americani, padroni..... oltre che a dire un tot di menzogne.

…. Del tuo santino Lenin cosa vuoi che me ne freghi.
Che poi magari alla sezione speciale del Partito per corsi di recupero t'avranno raccontato pure che era proletario.
Corre quella versione di solito per i GM. Tanto sono degli analfabeti, funziona la qualunque.
E se anche poi gli dici laureato in matematica il padre, allora casomai lui diventa "figlio di modesto insegnante".
E se poi gli dici importante funzionario Czarista, e upper class, con casa a Simbirsk, 5 persone di servitù, e due tenute agricole di cui la più conosciuta quella a Kokushkino, con un tot di contadini, (Lenin teneva la contabilità) allora attaccano di nuovo con la tiritera fasssisssta nasssisssta Americani padroni.
Sempre quella. Quella almeno alla sezione recupero del Partito per teste di legno speciali, dai e dai, finalmente l'hanno imparata.
Non sanno dire altro. E te credo, degli automi allevati appositamente.
D'altronde era Lenin stesso (che non era certo stupido) che li chiamava appunto "utili idioti".
Nel tuo caso "utile" sembra davvero un po' eccessivo.
'1.8') Mio:(qui insisto a dirgli di non citarmi)
Vedo che nonostante inviti e diffide, non molli l’osso e continui imperterrito a rompere le palle perché ci sguazzi dentro e così sfoghi anche le tue nevrosi.
Pezzo di deficiente incallito, poiché non ci arrivi da solo, te lo dico facile facile: non solo mi hai citato esplicitamente assieme ad altri una prima volta ma , se continui a rispondermi perché vuoi avere l’ultima parola, non fai che continuare a citarmi … proprio quello che ti ho diffidato dal continuare a fare.
Quanto al “fassssista” , tranquillizzati e vatti a rileggere più adagio che così capisci meglio: ti considero molto peggio.
Tu hai detto tutto quello che avevi da dire con la tua lingua biforcuta non meno che sulla ignoranza e stupidità mia e di tutti quelli ai quali sai replicare solo come un disco rotto, ora basta … Wc in fondo a destra, prego.

Post su Menenio Agrippa:

'2.1') mio:( senza alcun riferimento a mincuo):
….. Date ai plebei l’organizzazione e le armi con cui fronteggiare le loro elites e nel giro di un quarto d’ora tutto cambia: i plebei diventeranno il braccio, la mente e la pancia ... che caca le elites e i nazisti loro compari!
'2.2') Mincuo: ( non mi cita esplicitamente ma riferendosi al mio “nazisti” del mio post precedente comincia a elargirmi i suoi “complimenti” parlando di “analfabeta” e di “idiota-medio”)
c'è sempre qualche analfabeta di ritorno che parla di Nazisti. Avendoli studiati sul manualetto "corretto".
Ma si chiamavano Nazional Socialisti. SOCIALISTI.
Nazisti fu propagandato dopo e appunto per quello, perchè l'idiota-medio non associasse il termine a SOCIALISTI. (Fu imposto nel dopoguerra a tutti i giornali, case editrici, radio ecc..,)
Ed ebbero, al di là del bene e del male, una grande rappresentanza di strati popolari nei ruoli di governo, e di quadri, a differenza dei dirigenti Bolscevichi che furono medio ma soprattutto alto-borghesi, con spruzzate di nobiltà, come Dzerzhinsky, ad esempio. Di proletari pochini proprio.
'2.3') Mio: (qui la mia definizione di “eccellente idiota” nei suoi confronti viene dopo che il signore (sic!) in questione mi ha precedentemente definito analfabeta e idiota-medio)
I nazisti (di cui purtroppo c'è qualche residuato anche su CDC) ai quali - in termini a dir poco "benevoli" e col dotto supporto di una pseudo "obiettiva" documentazione di "storici" nazisti o generosamente compensati per i loro servigi - non cessa mai di riferirsi qualche spregevole eccellente idiota e mascalzone col cervello a svastica (del quale, per fortuna, non potrò mai raggiungere le vette di imbecillità con la mia media-idiozia), furono nient'altro che rigattieri monnezzari con la svastica sul braccio e il cervello uncinato nonché tra i più miserabili, rozzi e criminali complici delle loro "elites" alle quali si affiancarono in allegra compagnia.
'2.4') Mincuo:
Ecco, un film appunto. E nonno Attilio niente, neanche citato?
'2.5') Mio:
Le "citazioni" le lascio ai "dotti eruditi" tuoi pari ...
'2.6') Mio: (qui esprimo per la prima volta il mio convincimento sul carattere reale della storia narrata nel film)
Una premessa per chi ha voluto far sfoggio di frettolosa derisione per la mia citazione di un film …
Da una ricerca su Wikipedia sono risalito al titolo e quant'altro del film citato:
"A voce alta - The Reader" (nell'originale in lingua tedesca: Der Vorleser) tratto
da un romanzo di ispirazione autobiografica dello scrittore tedesco Bernhard Schlink, già docente universitario di diritto e magistrato
'2.7') Mincuo: (altri “complimenti” nei miei confronti e di Tonguessy)
Proprio uno che più ottuso è perfino inimmaginabile.
Che riporta: che è un film tratto da "un romanzo autobiografico".
Questi pensano che siano tutti della loro tacca da terza media ripetenti e che si possa sempre prendere in giro chiunque con ogni balla e ogni sorta di paccottiglia e poi tanto basti mettersi a ululare fassissta nasssisssta rassissssta.
'2.8') Mio: (mia reazione)
nazista psicopatico, se io ululo contro la teppaglia del tuo stampo è solo e dopo aver dovuto leggere qua sopra i tuoi quotidiani grugniti maialeschi contro tutto quello che non elogia il tuo amico con la svastica.

'2.9') mincuo: (qui mi tratta di nuovo da deficiente)
Sei troppo divertente GM. Ti deve scoppiare la bile. Naassissta fasssissta rasssissta.
Tranquillo, poi il Partito ti da il gagliardetto con falcetto e martello.
In similoro.
E in più un vocabolario dove si trova il significato di "romanzo".
Il Commissario Politico Popov ti darà poi il permesso speciale di arrivare alla lettera S dove trovi "Storia".
'2.10') Tonguessy: (fa solo un accenno ai “nazisti”)
Chissà come mai quando si guarda il tuo profilo psicologico si finisce a parlare sempre di nazisti......
'2.11') Mincuo: (qui si rivolge a Tonguessy e lo definisce “analfabeta” ecc. poi arriva al “cretino-tipo semianalfabeta” in cui, naturalmente comprende anche me e mi assegna un punteggio di 90)
E' la legge di Godwin, analfabeta. Quando la discussione su un blog si prolunga, specie proveniente dai cervelli pieni di segatura come il tuo, qualunque sia l'argomento di partenza, si arriva invariabilmente a Hitler e ai Nasssiiisti. …E' inteso che essendo quello l'identificazione moderna del Male Medioevale il cretino-tipo semianalfabeta (che sarei anche io oltre a tutti gli altri) , ricorre sempre a quella prima o poi, e tanto più cretino-semianalfabeta e indottrinato tanto prima.
Comunque interessante. Sopra 90 è raro. 100 è solo teorico.
Il manichino in pratica.
'2.12') Mio: (qui riporto le sue definizioni dei rivoluzionari russi come “merda” e “psicopatici” , io lo definisco “idiota” e lo mando affanculo)
Tu sei solo un diffamatore patentato peggiore dei "criminali bolscevichi" che disprezzi allo stesso modo in cui disprezzi le persone e i popoli che definisci "ignoranti" e"coglioni".
vai distrubuendo e propagandando a piene mani senza neppure minimamente tener conto della situazione in cui quei rivoluzionari , che definisci merda e psicopatici dovettero agire. Né pronunci mai una parola sui campi di concentramento nazisti in polonia, francia e in altri paesi occupati e allestiti dai tuoi referenti "culturali" con la svastica sul braccio e il cervello uncinato. Ti atteggi a storico ma sei solo un rigattiere monnezzaro.
p.s. ho detto "Romanzo AUTOBIOGRAFICO" , idiota!…. E poi fai lo spiritoso da 4 soldi se uno ti considera un nazista! Forse non lo sei nel senso politico del termine, ma come impostazione mentale e propagandista sei pari pari ai nazisti.
E ora vaffanculo!
'2.13') Mincuo: (qui mi tratta ancora da quasi deficiente)
Sei interessante, l'ho già detto. Un 93 risulti.
Quasi inimmaginabile…. Solo un 93....
Interessante infatti, l'ho detto.
'2.14') Mincuo: (qui definisce “farabutto” umberto eco e definisce “criceti” me e Tonguessy)
@Rejo. … Ti racconto un aneddoto.
Molti anni fa Umberto Eco presentava un libro poi famoso, "Il nome della
Rosa"
Umberto Eco è un farabutto. Ma colto e intelligente.
Lui è un farabutto, ma è un farabutto colto e intelligente, non è mica due
che insieme non fanno la cultura e l'intelligenza di un criceto.
'2.15') Mio:
Non distingue neppure tra romanzo "autobiografico" (al quale mi sono riferito) e "romanzo" di un signore (umberto eco) che non ho mai considerato stupido ma che è un romanzo punto e basta , per quanto con alcuni personaggi storici.
Se il termine "autobiografico" ha un significato, la storia di quella donna del romanzo di cui ho fatto cenno è invece una storia VERA e neppure del medioevo ma dell'altro ieri!
Ha subito effettivamente un processo ed è stata effettivamente condannata.
'2.16') Mincuo: (di nuovo mi da del “criceto”)
Non romanzo. Romanzo storico. Umberto Eco. Diverso. Salvo che per un criceto.
….
Il solo termine romanzo era già sufficiente, ma è sopra 25. E comunque non spiego perchè, così intanto ne sento qualche altra. E' un divertimento, e poi resta scritta).
'2.17') Walterkurtz: (qui un altro commentatore rileva l’atteggiamento provocatorio e deridente di mincuo)
@Tonguessy e gm
Lasciate perdere. Gli interventi di mincuo in questo post sono stati fatti col solo scopo di provocare, ormai la discussione è stata portata offtopic.
Leggo con interesse gli interventi di mincuo in materia economica, in questo caso però vedo solo provocazione e derisione.
'2.18') Mio: (qui parlo di nuovo della mia convinzione sull’autenticità della storia del film e gli dico di stare lontano da me)
….. Di umberto eco e del “romanzo storico” non mi frega un bel niente. Resta il fatto che quello è solo un romanzo mentre la storia di quella donna kapò che ho riportato è autentica e, se tu non fossi l’imbroglione che sei, visto che sei tanto bravo nelle tue ricerche "storiche" avresti dovuto smentire questo fatto con altri dati di fatto anziché nasconderti dietro espedienti. E’ chiaro coglione?
Ti ho già detto in altre occasioni che non ti considero un “fasssista” ma molto peggio: solo un mucchio di merda ... che più la si rigira più puzza.
E tanto per ristabilire un minimo di quella verità alla quale non sei abituato, se ti ho equiparato ai “nasssiiisti” l’ho fatto solo dopo che ti sei sbizzarrito in più occasioni a darmi del “bolscevico” e dell’”indottrinato”… a trascurare d’altro. E’ chiaro imbroglione?
Ti ho detto che devi stare alla larga da me e di non rompere le palle. Con quelli del tuo stampo no è possibile nessun dialogo ...e sai farti solo pippe mentali e non.
Vai a farti fottere che poi forse ti sentiraii meglio.
'2.19') A: (questo utente qui si limita a sfottere mincuo in modo non offensivo)
ah ah ah ragioniere dica qualcosa, è voluto venire....
a me il ragioniere fa schiantare dal ridere. sopratutto, quando dice e non dice. sembra sempre che lui conosce, lui sa... la verità... cose che voi umani... voi coglioni... voi scimmie... voi ferrovieri... ma questa verità non può dirla perchè.... infatti non dice mai un cazzo. però non dice un cazzo un pò alla volta. vive nel terrore, non si sa bene di cosa, ma è certamente in pericolo il ragioniere... ambisce all' elite lui.... quindi sa tutti i nomi degli ebrei a ritroso da marx fino a neanderthal passando da via del babbuino perchè.... non si sa mai.... si ma cosa? perchè non lo può dire... perchè... e perchè non si capisce. un pò alla volta. un pò alla volta non si capisce e quando si capisce sono grandi risate... come quando andò a votare con grandi proclami per flagellarsi subito dopo. secondo me è fantastico. ha mandato fuori di testa pure barnard, e ce ne vuole.... tiratelo giù dalla ghigliottina dai...
'2.20') Mincuo: (qui mi tratta da deficiente che non sa fare neanche un riassuntivo e definisce il precedente commentatore “A” come “scimmiotto”)
E poi immagino che basterà appena cercare su Wikipedia Binjamin
Wilkormirsky e Misha Defonseca, non sarà poi così difficile, anche se
io non so, non ho guardato.
poi magari fai fare un riassunto a Tonguessy, che
sarebbe quello colto dei due, e poi dai da leggere ad "A" che così
si alza in piedi e applaude a "piene mani".
Lo fa sempre.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=58785
Uno scimmiotto ci vuole, per completezza.
Per un riassunto è ancora prestino per te, che hai letto finora "Pimpa e
l'anatroccolo Alì". Oltre al manualetto semplificato, quello con tutti i
disegnini da colorare, del Commissario Politico Popov.


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Tonguessy
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Topic starter  

Come sarebbe interessante la discussione senza insulti!e non sia comunque verità' e storia?

Hai assolutamente ragione e mi scuso per avere offeso la sensibilità dei frequentatori del forum. Cercherò di contenermi, ma quando il tenzone passa dal fioretto ai bazooka mi viene abbastanza naturale sfoderare le mie armi pesanti. Chiedo nuovamente scusa.

La discussione da Menenio Agrippa, ovvero da chi ha il compito di convincere i plebei a lavorare per i patrizi è prevedibilmente scivolata su altri versanti. Intanto, visto che sono stato tirato in ballo, voglio precisare che una volta lasciato il liceo (ancora oggi mi ritrovo saltuariamente con i miei ex-compagni di liceo) ho studiato elettronica, in un istituto professionale: al mattino studiavo, al pomeriggio lavoravo in un'officina meccanica e alla sera studiavo arti grafiche, che mi interessavano parecchio. Dopo avere finito di frequentare il conservatorio ho frequentato un corso alla scuola internazionale di Grafica di Venezia, un'istituzione nel campo. Questo per alcuni anni fino a quando, finiti gli impegni di studio e di lavoro, me ne sono andato in Olanda. Poi sono ritornato in Italia, e ho cominciato a lavorare come tecnico elettronico. Quindi tecnicamente ho la terza media, più un pacco di altri attestati (non li ho elencati tutti). Non vedo motivo di vergogna, anzi sono fiero delle scelte che ho portato avanti nella mia vita: mi sono rifiutato di studiare cose che non mi interessavano e ho preferito dedicarmi a ciò che mi piaceva, e che ancora mi piace.
Detto questo vorrei capire se ha diritto di parola solo chi ha una qualche certificazione.
Vorrei capire perchè un esperto di economia può liberamente parlare di storia (inventandosi di sana pianta presunte scientificità) mentre un esperto di elettronica non può parlare di epistemologia, argomentando.
E vorrei anche sapere perchè

I titoli non necessariamente significano

eppure alla fine chi ha la terza media non può dire a chi ha un diploma di ragioneria che non ne capisce nulla di filosofia perchè

quello sembra un po' eccessivo.

Eccessivo in base a quali parametri? Quale legge decide quanto può dire chi ha la terza media? Perchè questo ragioniere si permette di abolire in questo sito la Costituzione che garantisce la libertà di pensiero per chiunque e indipendentemente dal titolo di studio?


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esca
 esca
Noble Member
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Detto questo vorrei capire se ha diritto di parola solo chi ha una qualche certificazione.

Domanda: stai scherzando?

Risposta: stai scherzando!

E' sufficiente avere cuore e cervello ben funzionanti e collegati 😉


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