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Mister Taylor e il compagno Lenin

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Anonymous
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Vabbè GM. Ti sei spiegato bene.
Grafici e dati non ti interessano. Chi era Gastev e cosa faceva nemmeno. (N.B. Chiamò anche un consulente USA, esperto, che poi ficcarono in galera per un anno, se non ricordo male).

Si parla di quadri e il "circolo culturale della 'Nuova Destra Internazionale' " risponde a picche ... naturalmente con la solita aria di sufficienza dall'alto della loro frastagliata cultura certificata dalle decine di lauree appese ai muri che gli consentono di trattare con disprezzo chiunque (es. Tonguessy) che, pur senza lauree, ha dimostrato in cento occasioni di avere una cultura e un'intelligenza che questii boriosi Yesman laureati non riusciranno mai ad avere pur con tutti i loro master in questo e quell'altro.
Io dico che Lenin non introdusse affatto "da subito" il taylorismo e il "circolo culturale" risponde citando uno sconosciuto che di sicuro non applicò il taylorismo se Lenin, ancora nel '19 faceva semplicemente un discorso del tipo riferito.
E poi ho detto che non mi frega niente di questo Gastev e dei grafici del "circolo culturale" in risposta al "non mi frega niente di Lenin".

Non interessano i dati salvo un sondaggio su un "sentiment" su alcuni leader del passato. Quello diventa preziosissimo. Quello è basilare. Però un attimo:
GM ha scritto:
Si fa rilevare anche il significativo consenso allo zar Nicola ? intanto è significativamente inferiore a quello di altri personaggi storici (stalin compreso),

Ho parlato di "significativa differenza" tra il consenso di nicola e quello di altri personaggi storici tra i quali è compreso, ad es., Breznev col suo grado di gradimento "significativamente superiore" al beneamato Zar Nicola.
Constato che siamo al solito sistema della deformazione dei fatti e delle affermazioni altrui a cui oramai ci ha abituati il "circolo culturale".
Lenin comunque ha un indice di gradimento superiore al caro Nicola, così come lo stesso Stalin... e il "margine di errore del 3.4% dei sondaggi" a cui il "circolo culturale" ora si appliglia può benissimo essere utilizzato nel senso che il sondaggio non sia riuscito a rilevare per Lenin un consenso addirittura maggiore di quello riportato.
Poi ho detto che il sondaggio non ci dice niente riguardo alla tipologia sociologica dei nostalgici di Nicola.
Poi, aggiungo anzi ripeto, che - anche tenendo conto delle accuse rivolte a Lenin di essere stato un violentatore criminale degli stessi proletari - mi interessa più quello che pensano i ceti popolari su Lenin che non quello che pensano altre categorie sociali più vicine alle preferenze del "circolo culturale".
Considerato, inoltre, che ora esce fuori che il campione del sondaggio è stato solo di 1600 persone (e non 1.6 milioni) allora a maggior ragione do peso a quello che a me ed altri risulta anche per esperienza più o meno diretta riguardo al sentimento popolare "largamente diffuso" - proprio così - di apprezzamento nei confronti di Lenin e addirittura dello stesso Stalin!
Come al solito il "circolo della 'Nuova Destra' " non riesce mai a collegare i vari fatti ma prende di mira solo quello che al momento gli fa più comodo ... e si ritengono "intelligenti"!
Infine, aggiungo, che se al "circolo culturale" interessano soprattutto i "voti" sfavorevoli a lenin ecc per me allora è legittimo dare invece importanza ai voti "favorevoli".

Ma è risaputo oramai che a loro è consentito rigirare e interpretare i dati ... e i sondaggi solo a modo loro!


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Anonymous
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... apprezzo molto mincuo quando picchia sulla propaganda e sul fatto che uno deve leggere e farsi un'idea. Apprezzo meno chi dopo pagine e pagine di discussione non ha ancora portato un dato che sia uno o una fonte che sia una e usa tecniche dialettiche e sarcasmo un poco scarso che forse va bene con gli amici che magari lo reputano molto acuto e sagace, ma che a me lascia perplesso. quantomeno, per l'insistenza nel pensare di essere un interlocutore furbo...

Il signore a cui si riferisce questo commentatore mi sembra che picchi sulla propaganda degli "altri" solo per dare più spazio alla "propria".

Quanto all' uso di "tecniche dialettiche" e, soprattutto, di "sarcasmo" contro il signore in questione, si vede che questo commentatore ha trascurato di leggersi le decine, centinaia di commenti in cui quel signore fa sfoggio di un sarcasmo al cui confronto quello di altri (spesso solo in risposta e reazione) è solo una parte infinitesimale.
Quanto poi alle "argomentazioni" ne sono state portate a iosa ... ma se uno non vuol sentire e capire continuerà a dire che "non ne è stata portata una che fosse una"!


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Solounintervento
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Quest'ultima tua importantissima riflessione, Tonguessy, sottolinea la verità storica che spiega gli avvenimenti odierni. E' proprio come tu affermi.
L'oligarchia capitalista che ha conquistato la Russia ha segnato la fine di quei giochi, di cui il sud Europa era beneficiario.
Discussioni articolate che comprendono diversi punti di vista, come è la presente, sono molto importanti; perché rare. E volente o nolente Mincuo ne è un ispiratore fondamentale. Sebbene abbia un caratteraccio, contribuisce a far si che tale discussione abbia sviluppi non banali; proprio perché consente interventi che comprendono punti di vista e spiegazioni che un internauta minimamente è in grado di reperire altrove.
Uno studente che fa ricerca nel web su questo tema, scopre aspetti nuovi, non contemplati nei manuali scolastici grazie a tutti voi. E' per questo che devi portare pazienza, e ignorare la supponenza di certe frasi di Mincuo;affinché questo discutere non divenga sterile e lasci quindi un'impronta significativa!


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Raziel79
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Vedi Istwine, io VERAMENTE "apprezzo molto mincuo quando picchia sulla propaganda e sul fatto che uno deve leggere e farsi un'idea" senza nessun sarcasmo. Figurati che mi son comprato "Storia dei crimini monetari" su sua segnalazione, per dire.
Per questo però mi balza all'occhio quando spara giudizi pesanti su un autore e poi (oltretutto tentando goffamente di portare una prova a proprio carico) dimostra di non essersi letto l'autore che sta criticando.
Diciamo che in questi casi lo apprezzo un po' meno.
Per il resto mi associo alla replica di gm.
A proposito di "tecniche dialettiche" mi spieghi cos'è questo:
"Apprezzo meno chi dopo pagine e pagine di discussione non ha ancora portato un dato che sia uno o una fonte che sia una e usa tecniche dialettiche e sarcasmo un poco scarso che forse va bene con gli amici che magari lo reputano molto acuto e sagace, ma che a me lascia perplesso"
se non un tentativo di delegittimare l'autorevolezza dell'interlocutore senza entrare nel merito della discussione?
(considerando anche che qualche dato e fonte a supporto del mio ragionamento mi pare di averli portati)
Io direi che per non cadere nel "grottesco" sarebbe il caso di chiuderla qui.. che dici?
P.S. Sulla prima parte del tuo intervento, se non mi ricordo male (l'ultima volta che ho sfogliato il capitale è stato almeno 15 anni fa) non ero molto convinto della sua definizione di velocità di circolazione della moneta, però dovrei rileggermelo..


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Kevin
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Ah, in quanto a Gagarin, era così minima quella cosa che gli USA hanno dovuto inventarsi l'allunaggio. Con tanto di sala pose in puro stile hollywoodiano.

Non solo. Negli anni 60 gli americani avevano così tanti complessi per il livello scientifico raggiunto dai sovietici che dovettero riscrivere interamente i libri per gli studenti americani:

http://en.wikipedia.org/wiki/New_Math


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Kevin
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E ancora: mai passato per la testa che praticamente tutte le conquiste sociali avvenute in Europa (ma specialmente in Italia) fossero figlie della paura di uno spostamento dell'interesse delle masse verso l'URSS?
Non a caso dopo la caduta del muro di Berlino hanno cominciato a rimangiarsi tutto per arrivare al punto in cui siamo, ovvero disoccupazione impressionante, continua erosione dei diritti dei lavoratori nonchè del potere di acquisto dei salari. E non è ancora finita. Ci fosse ancora l'URSS, ci fosse......

Quoto. Quegli anni sono stati cruciali.
Nel 1989 cade il muro di Berlino, nel 1989 viene fatto fuori Ceausescu (che accusava Gorbaciov-Bush di essersi messi d'accordo per scalzarlo in un incontro a Malta avvenuto poco prima). Nel 1991 si dissolve la CCCP e nel 1992 salta fuori Tangentopoli (forse i politici della Prima Repubblica erano giudicati troppo statalisti da Washington).
Sempre in quell'anno viene firmato il Trattato di Maastricht che ci ha regalato questa bella Europa.
In soli 3 anni è stato cancellato il socialismo in tutta Europa.
La CCCP aveva tutti i suoi difetti. Ma sarebbe stato meglio riformare un sistema socialista, piuttosto che farlo cadere, senza lasciare alcuna alternativa.
Io dico sempre che per vedere chi era dalla parte del torto basta vedere cosa ha lasciato.
Basta vedere i paesi caduti sotto influenza americana come li hanno lasciati. Il Sudamerica ad esempio.
E poi basta confrontarlo con Cuba, secondo paese al mondo per tasso di alfabetizzazione, ad esempio.
E chissà perchè tutti i paesi dell'ex blocco sovietico sono i primi paesi al mondo oggi per tasso di alfabetizzazione.

http://it.wikipedia.org/wiki/Stati_per_tasso_di_alfabetizzazione

Artisti, scienziati, studiosi eccezionali che ho avuto il piacere di studiare.
Peccato non possa dire altrettanto delle nazioni che gli Stati Uniti hanno dissestato con la loro inutile presenza.


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Solounintervento
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Aspetto con impazienza il Mincuo-pensiero sulle importantissime verità storiche che Tonguessy e Kevin, a mio parere, hanno esposto con grande capacità di sintesi, cogliendone gli aspetti fondamentali
Mincuo, la tua replica sull'allunaggio lascia di stucco! Integrare con riprese non effettuate sul luogo? E perché mai? Rovinare qualcosa di vero integrando con qualcosa di falso? Inconcepibile dal punto di vista politico e strategico.
Se ci fosse veramente stato l'allunaggio non si sarebbe inficiata la verità di una ripresa durata anche pochi secondi con dei falsi. Inoltre gli USA avrebbero replicato l'impresa per rinforzare il risultato raggiunto. E invece niente di niente e son passati 44 anni da allora. Riconoscere che le osservazioni altrui non sono proprio da infimo livello intellettuale e di grado di istruzione è un esercizio di modestia che ogni tanto, a mio parere, occorrerebbe fare, non credi Mincuo?


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Anonymous
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Aspetto con impazienza il Mincuo-pensiero sulle importantissime verità storiche che Tonguessy e Kevin, a mio parere, hanno esposto con grande capacità di sintesi, cogliendone gli aspetti fondamentali
Mincuo, la tua replica sull'allunaggio lascia di stucco! Integrare con riprese non effettuate sul luogo? E perché mai? Rovinare qualcosa di vero integrando con qualcosa di falso? Inconcepibile dal punto di vista politico e strategico.
Se ci fosse veramente stato l'allunaggio non si sarebbe inficiata la verità di una ripresa durata anche pochi secondi con dei falsi. Inoltre gli USA avrebbero replicato l'impresa per rinforzare il risultato raggiunto. E invece niente di niente e son passati 44 anni da allora. Riconoscere che le osservazioni altrui non sono proprio da infimo livello intellettuale e di grado di istruzione è un esercizio di modestia che ogni tanto, a mio parere, occorrerebbe fare, non credi Mincuo?

Oramai credo che chi usa lo pseudonimo “mincuo” non è affatto uno come tutti noi, cioè una singola persona che qui sopra dice la propria.
Quello pseudonimo in realtà è solo il paravento di un qualche collettivo che agisce qua sopra in base a un progetto preciso e che, per recente ammissione di un qualche suo stesso membro, addirittura dispone di soldi e di veri e propri dipendenti incaricati di volta in volta di fare ricerche a uso e consumo del collettivo stesso.
Ora si spiega l’ assidua presenza, in tutte le ore, di quel nick nell’elenco degli utenti in linea; si spiega la mole di interventi che i membri di questo collettivo inseriscono; si spiega la sovrapproduzione di riferimenti e link che continuamente spiattellano per sbalordirci.
D’altronde la rozzezza, la banalità e la pochezza delle loro “analisi”, specie di quelle storiche, è tale da far emergere una preparazione inferiore a quella di un qualsiasi medio utente di qui sopra e questo è un ulteriore indizio della vera natura di chi si cela dietro quello pseudonimo.
Che questo collettivo sia una cellula di un qualche partito o organizzazione politica, una sezione di una qualche azienda, una cellula di una qualche “sacra corona” o di un qualche organizzazione spionistica italiana o estera, tutto sommato è di secondaria importanza.


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Solounintervento
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D’altronde la rozzezza, la banalità e la pochezza delle loro “analisi”, specie di quelle storiche, è tale da far emergere una preparazione inferiore a quella di un qualsiasi medio utente di qui sopra e questo è un ulteriore indizio della vera natura di chi si cela dietro quello pseudonimo.

Analizzando gli scritti di Mincuo, sia in ambito storico che economico - finanziario ne emerge un unico autore, le cui analisi non sono affatto banali.
Che si avvalga di aiutanti studio a cui impartisca l'ordine di cercare tabelle e riferimenti è sembrato chiaro a molti; tant'è che qualcuno in passato non ha indugiato, scherzando, a fargliene battuta.

Ma l'autore è lui; solo lui. E' un autore che però non è ferrato in comunicazione. Pertanto è in buona fede. Da come reagisce in certe situazioni rivela non solo alta stima di se stesso, ma anche una certa egocentricità e un 'età avanzata. Credo che Mincuo parli e scriva in più lingue; non si spiega altrimenti la costruzione particolare di alcuni periodi e frasi.

Leggo volentieri gli scritti di Mincuo, anche se talvolta non ne condivido il punto di vista. L'apporto che reca al forum è notevole; perché con i suoi interventi, spesso sopra le righe, stimola la discussione.

Dovrebbe però riflettere prima di fare del sarcasmo o pessime battute; perché assai spesso sono fuori luogo e sortiscono l'effetto di dequalificare ciò che scrive; il cui contenuto non è affatto banale.

Il mio è solo un punto di vista che non vuole arrecare offesa ad alcuno.
Ho sempre creduto che ascoltare e riflettere su tutti i punti di vista possibili ed immaginabili offra prospettive di lungo respiro, che possano fungere da bussola anche nelle piccole decisioni quotidiane.

Il forum è popolato da internauti che costituiscono una nicchia della società pertanto gli interventi intesi come presunta propaganda credo davvero siano da escludere . Mincuo non scrive per propaganda; ma perché si compiace nello scrivere.

Prima o poi comprenderà che è importante controllare la sua propensione al sarcasmo e utilizzare uno stile di comunicazione meno rude.


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volturno
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Oramai credo che chi usa lo pseudonimo “mincuo” non è affatto uno come tutti noi, cioè una singola persona che qui sopra dice la propria.
Quello pseudonimo in realtà è solo il paravento di un qualche collettivo che agisce qua sopra in base a un progetto preciso e che, per recente ammissione di un qualche suo stesso membro, addirittura dispone di soldi e di veri e propri dipendenti incaricati di volta in volta di fare ricerche a uso e consumo del collettivo stesso.
Ora si spiega l’ assidua presenza, in tutte le ore, di quel nick nell’elenco degli utenti in linea; si spiega la mole di interventi che i membri di questo collettivo inseriscono; si spiega la sovrapproduzione di riferimenti e link che continuamente spiattellano per sbalordirci.
D’altronde la rozzezza, la banalità e la pochezza delle loro “analisi”, specie di quelle storiche, è tale da far emergere una preparazione inferiore a quella di un qualsiasi medio utente di qui sopra e questo è un ulteriore indizio della vera natura di chi si cela dietro quello pseudonimo.
Che questo collettivo sia una cellula di un qualche partito o organizzazione politica, una sezione di una qualche azienda, una cellula di una qualche “sacra corona” o di un qualche organizzazione spionistica italiana o estera, tutto sommato è di secondaria importanza.

Quale progetto preciso? Io non ne vedo il costrutto. Questo é un sito di c.azzari. Tolte poche lodevoli eccezioni, si capisce.


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Anonymous
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Analizzando gli scritti di Mincuo, sia in ambito storico che economico - finanziario ne emerge un unico autore, le cui analisi non sono affatto banali.

Che si avvalga di aiutanti studio a cui impartisca l'ordine di cercare tabelle e riferimenti è sembrato chiaro a molti; tant'è che qualcuno in passato non ha indugiato, scherzando, a fargliene battuta.

Ma l'autore è lui; solo lui.

Quando leggo:
"io (mincuo) uso informazioni a pagamento e quindi posso accedere sempre alle fonti originali, per qualunque cosa.
Questa piccola ricerca l'avevo data da fare a un giovane che collabora con lo studio ....
Tieni presente che io ogni riunione che faccio ribadisco l'importanza di essere certi di aver controllato le fonti originali...
E in particolare pagando parecchio per avere accesso richiedo di controllare sempre."

credo sia legittimo almeno il sospetto che ci troviamo di fronte a qualcosa di più di una semplice persona come tanti altri.
Si parla di "informazioni a pagamento"! C'è qualcun altro qui sopra, che usa "informazioni a pagamento"?
Si parla di "riunioni" ! Siamo o no di fronte a un insieme di persone che operano in sincronia per un qualche progetto?
Si parla di "ricerca data da fare a un giovane che collabora con lo studio"! Cioè si parla di qualcuno (e forse ce n'è più di uno) che viene pagato per fare delle ricerche. C'è qualcun'altro qui sopra che si serve di persone per fare ricerche? E quando ci si serve di altre persone per fare ricerche siamo o no di fronte a un qualche "collettivo" sebbene forse diretto da qualcuno in particolare?

Se queste deduzioni sono corrette e se, quindi, siamo di fronte a un vero e proprio collettivo di persone che si riunisce ed opera anche pagando altre persone per fare delle ricerche, a che scopo si fa tutto questo? Solo per passare il tempo e per divertirsi ? Non è più corretto supporre che quel collettivo agisca per un preciso scopo, intento, progetto? E quale può essere questo progetto se non quello di attrarre adesioni e simpatizzanti per un qualche scopo (che, ovviamente, posso solo immaginare). E all'interno di quel progetto, non c'è forse, anche quello di demolire ogni riferimento ideale (per così dire) alla storia del movimento rivoluzionario popolare affinché quel movimento non abbia a ripetersi?
Quanto poi alla "rozzezza e banalità" delle analisi di questo (da me e da altri supposto) collettivo, alcune delle argomentazioni alle quali ho assistito soprattutto in materia storica tipo la servitù o la macchinona di cui godeva Lenin, o qualche vignetta di un marx attorniato da capitalisti americani, in quale altro modo si possono definire se non proprio con quei termini.
E la continua pervicace decontestualizzazione dei fatti storici che viene operata oppure la falsità dell'informazione (tipo:"da subito Lenin introdusse il taylorismo) in quale altro modo si può definire se non col termine di "superficialità o pochezza di analisi"?
Io posso capire che ci siano persone che aborriscono il marxismo e il comunismo ma non posso accettare che lo facciano ricorrendo a mezzucci o metodi del tipo di quelli citati.
Posso accettare che mi si contesti la validità delle teorie marxiane in merito alla creazione del plusvalore o in merito alla tendenziale caduta del saggio di profitto ma non posso certo accettare vignette del tipo di quelle proposte e che considero degne del peggiore immondezzaio di ispirazione nazista!
Posso accettare che si dica che la rivoluzione russa sostanzialmente è fallita già a partire da alcuni anni dopo l'instaurazione del nuovo sistema, ma non posso accettare che tutto venga ridotto a un cumulo di cadaveri e di gulag imputando quei cadaveri e quei gulag solo a una presunta "criminalità" dello steso Lenin e dei "bolscevichi".
Queste non sono "analsi" da storico! questa è solo immondizia di stampo nazista (e non dico che quel collettivo sia nazista)!

Quanto alle analisi in campo finanziario di questo "collettivo" o "circolo culturale" (quelle sull'euro, quelle sui derivati e quant'altro) non nego che i membri di questo collettivo abbiano competenze molto superiori alle mie o a quelle della media di "noantri", ma quali conseguenze e proposte traggono dalle loro analisi anche condivisibili? Io ricordo quella sulla creazione di un qualche "organo di controllo" ... come se non ce ne fossero già a iosa di organi del genere, o quella sul controllo di qualche organo di informazione ... come se una cosa del genere fosse realizzabile in un sistema informativo totalmente in mano ai centri di potere ... oppure l'altra sull'uscita dall'euro ... come se ci volesse la sapiemza finanziaria del collettivo in questione per arrivare a questa conclusione!
Poi ricordo la "propaganda" (o chiamatela come volete) a favore del voto al M5s (salvo cambiare idea qualche giorno dopo le elezioni) senza aver minimamente capito la funzione politica di sostanziale "conservazione" che svolge quel movimento che in poche mosse successive alle elezioni ha dato prova solo della sua reale incapacità di essere un'alternativa credibile al sistema.
Tutto questo rappresenta ricchezza e profondità di analisi politica?
A me non sembra! Se poi altri sono affascinati da quanto proviene da quella fonte ... contenti voi!
Non parliamo poi dei metodi insultanti costantemente utilizzati da quel collettivo contro chi osa obiettare! Come minimo si viene classificati degli "idioti", dei "criceti", equiparati a dei "criminali bolscevichi" e via dicendo.
Comunque se ad alcuni tutto questo piace ... contenti voi! Io non sono in cerca di "score" come quel collettivo ebbe modo di confessare riguardo a sé stesso e alla propria attività qua sopra.
Che io abbia 1000 o 1 lettore non mi inorgoglisce nè mi avvilisce!
M'interessa solo poter dire la mia opinione senza che uno stronzo di qualche collettivo debba usare l'arma del sarcasmo, della derisione o anche peggio ... solo perché non ho soldi per far fare dotte ricerche o mettere kilate di link per impressionare i lettori.


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volturno
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Si parla di "informazioni a pagamento"! C'è qualcun altro qui sopra, che usa "informazioni a pagamento"?
Si parla di "riunioni" ! Siamo o no di fronte a un insieme di persone che operano in sincronia per un qualche progetto?
Si parla di "ricerca data da fare a un giovane che collabora con lo studio"! Cioè si parla di qualcuno (e forse ce n'è più di uno) che viene pagato per fare delle ricerche. C'è qualcun'altro qui sopra che si serve di persone per fare ricerche?

si, io
si a tutte le domande
e stai pur certo che non sono la Spectre, la Cia o il Mossad
è tutto normalissimo in un ambiente professionale, quale che sia la professione che si svolge. almeno a un certo livello.
credo che tu sia sostanzialmente fuori dal mondo, per riuscire a costruire una trama fantascientifica simile su premesse così banali


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Tonguessy
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siamo di fronte a un vero e proprio collettivo di persone che si riunisce ed opera anche pagando altre persone per fare delle ricerche, a che scopo si fa tutto questo? Solo per passare il tempo e per divertirsi ? Non è più corretto supporre che quel collettivo agisca per un preciso scopo, intento, progetto?

Questa è la domanda che mi pongo anch'io. I think tank hanno enormi risorse e accesso ad informazioni ed elaborano piani che non solo colpiscono la parte conscia ma anche quella subliminale.
"Stiamo lavorando per voi", senza averci prima chiesto quali fossero i nostri bisogni. Loro sanno già tutto, indipendentemente da ciò che possiamo pensare. Noi abbiamo di volta in volta bisogno di democrazia, di sicurezza, di libertà, di informazione.
Beh, se mi sono permesso, dal basso della mia terza media, di studiare filosofia prima ed epistemologia dopo è proprio perchè ho sempre avuto il sospetto che le argomentazioni addotte da chi voleva in qualche modo "salvarci" fossero fallaci.

Furor sanandi, lasciate che un semianalfabeta come me lo ricordi. Dietro a tale furore si cela un allucinante strappo che l'individuo ha operato nei confronti del Reale, divenuto improvvisamente sua proprietà.

Non più attento e coscienzioso osservatore, ma manipolatore nel nome e per conto di una qualche superiore Realtà o Missione, questo diventa chi viene colto dal furor sanandi.
Il che è esattamente ciò che viene contestato a chi, come Lenin, ha cercato di sottrarre l'unipolarismo al "secolo breve".
Peccato che, a ben vedere, tale missione sia riuscita: il bipolarismo che prevede punte di eccellenza da una e dall'altra parte è stato ciò che ha garantito una certa sobrietà fino alla caduta del muro. Poi è cominciato ciò che in realtà è sempre stato nei cuori puri di tali think tank, ovvero l'omologazione globale, conosciuta anche come globalizzazione.

Ciò che emerge dopo alcuni mesi di permanenza del think tank in questione (e dopo innumerevoli articoli in homepage) è che esiste un gruppo di persone che gode di privilegi che nessuno di noi (che io sappia) può vantare. Il che fa diventare la discussione molto difficile, perchè un diseguale accesso alle risorse (tale think tank si può permettere gente che lavora per cercare informazioni, e paga profumatamente enti che offrono canali informativi) non può che essere un vulnus di ogni pratica democratica, dove ognuno ha diritto di accesso alle risorse e nessuno ne ha più di altri.

Questo pone dei seri problemi di comunicazione, dato che non è possibile per un individuo dotato di limitato accesso alle risorse, competere con gruppi che invece hanno illimitato accesso alle medesime. La propaganda, in soldoni, sta tutta qui: gente che ha i mezzi per poter spacciare come verità idee che sono lontane anni luce dai fatti reali.

Goebbels ripeteva: “Ripetete una bugia cento volte, mille volte, un milione di volte, ed essa diventa una verità”. Il problema per un individuo è che l'impatto delle sue bugie è praticamente zero, mentre chi detiene un illimitato accesso alle risorse ha un impatto che permette la formazione del consenso popolare.

Mi fermo qui per brevità, ma la questione è molto lunga e coinvolge il senso più profondo di ciò che chiamiamo democrazia, ovvero potere al popolo.


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bvzm1
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Io sono abbastanza nuovo e, nonostante abbia letto molto di quello che si aggira per queste parti non posso certo dire di aver letto tutto. Quindi è possibile che le competenze economiche di questo "collettivo" (o povero mentecatto) siano di grande livello, va a sapere. Quello che posso dire è che quelle politologiche sono dilettantesche (non esiste nessuna dico NESSUNA forma di correlazione - ad esempio - tra voto alle estreme e momenti di crisi); quelle storiche piene di strafalcioni (dalla incapacità di comprendere i diversi momenti di scrittura di un testo all'idea che i "sociologi e i politologi" si interrogano sulla democrazia da secoli, pur essendo scienze molto giovani; quelle epistemologiche ideologicamente orientate e, di nuovo, ampiamente superficiali (lo sono tutte, ideologiche, ci mancherebbe, ma questa idea del "dato" che parlerebbe da solo è appunto una scemenza, parla in un modo o nell'altro a partire dalla teoria in cui lo inserisci, è quasi mortificante doverlo ricordare, nelle aule universitarie non si fa più. Non so in quelle d'economia a dire il vero ma mi dicono che anche lì, come mi sembra naturale, le cazzate di mincuo sono cazzate).
Del resto - attività di propaganda, pagamento di fonti riservate (ma non capisco bene una cosa: se queste fonti sono riservate e le conosce solo lui su cosa si fa il confronto? non si conosce l'elementare precetto della replicabilità della ricerca?), licenziamenti in tronco, mah... mi sembra più divertente in effetti.


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Noble Member
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Non so in quelle d'economia a dire il vero ma mi dicono che anche lì, come mi sembra naturale, le cazzate di mincuo sono cazzate).

Potresti scendere nello specifico. non che mi interessi sapere chi è che te lo dice. Avrai sicuramente delle fonti autorevoli. Ma di quali cazzate parli in particolare?


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