Natale fa schifo e noi siamo delle merde !

c'è di peggio: finanziaria 2009, settecentocinquatamilioni di euro per le missioni italiane all'estero... soldi per ammazzare

Dal titolo avevo sospettato che un utente di Luogocomune fosse capitato qui a scrivere qualcosa contro il Natale. Un utente che è solito usare termini escrementizi e altre volgarità. Lo stile era quello, ma per fortuna si tratta di un’altra persona, di una donna. Una volta, le parolacce non stavano bene né in bocca agli uomini, né tanto meno in bocca alle donne. Tuttavia, capisco che i tempi cambiano e che per descrivere il proprio disgusto nei confronti di certe situazioni sia necessario usare termini forti. Però, a criticare il natale, ormai si mettono in tanti e sta diventando quasi un luogo comune farlo. Capisco lo sdegno. Lo spreco di luci non è l’unica cosa scandalosa, com’è stato fatto notare da Sacrabolt. Ne siamo circondati e tutti gli scandali che registriamo, generano una reazione sdegnata di disfattismo, sport che sta diventando nazionale in Italia. Insomma, per quanto mi sforzi di ricordare, negli anni scorsi non c’era, nella società, quel piagnisteo che sto riscontrando al giorno d’oggi.
Con questo non voglio sminuire l’importanza del tema trattato (gli sprechi consumistici), né mancare di rispetto a Giosby, la cui rabbia capisco e condivido, ma almeno vorrei che l’autrice della lettera sapesse di far parte di una moltitudine di sdegnati che la pensano come lei, ma che tale moltitudine non ha ancora raggiunto quella soglia critica necessaria per attuare un capovolgimento di Consapevolezza. La domanda che Giosby giustamente si porrà, a questo punto, è: “quanti bambini ancora dovranno morire di fame prima che il mondo ricco acquisisca questa Consapevolezza?”. Io, è da anni che mi pongo la stessa domanda, con una piccola variante: al posto di “bambini” metto “animali”. Ovvero, quanti animali dovranno essere massacrati ancora prima che l’umanità diventi vegetariana? Normalmente, quando ragiono in questi termini, non vengo capito e i miei interlocutori si sentono scandalizzati e offesi dalla mia, a loro vedere, mancanza di rispetto per i bambini che muoiono di fame nel mondo. Mi aspetto, senza polemica ma serenamente, come si aspetta la pioggia da una nuvola grigia nel cielo, che anche lei, Giosby, abbia la stessa reazione. Tuttavia, tornando alla sua lettera, temo che ancora molti bambini (e molti animali) dovranno morire di fame nel mondo, perché l’Occidente, se si considera la furibonda battaglia in difesa delle radici cristiane (il crocifisso) è molto attaccato alle proprie tradizioni, compreso il Natale con le sue luci. Così vuole la Chiesa, e così vuole la gente. Guai a toccargli le luminarie. L’unico effetto che encomiabili lettere di denuncia come la sua ottengono, è quello di far levare uno sbarramento di difesa e un rifiuto verso qualsiasi argomentazione etica. L’ho imparato per esperienza. Comunque, vale sempre la pena di lottare.

basta fare un giretto nel mio blog per scoprirlo.

Per il resto davvero ci danniamo e sembra tutto inutile, ma tra le righe si puo`trovare una proposta:

organizzare un Natale diverso!
Certe istituzioni sembrano davvero intoccabili, nel senso che sono rituali che siamo abituati a rispettare fin da bambini e sono quasi "scolpiti nel DNA" di ognuno di noi.

E poi un natale diverso comporta mettere in gioco i bambini, i nostri bambini, che mai e poi mai vorremmo vedere soffrire per le nostre scelte.

Non sovviene neanche il dubbio che potremmo organizzare nuovi e veri divertimenti meno consumistici e piu`sociali.

La nostra capacita` di protesta e di ribellione di fronte a certe cose diventa totale impotenza.

Questo potrebbe suscitare davvero un movimento concreto proprio per un altro natale per i bambini, per gli animali e in generale per i deboli.

Abbiamo solo l´imbarazzo della scelta.