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"Nuove prove che il Covid-19 è fuoriuscito da Fort Detrick, USA"

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LuxIgnis
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Una strada ben poco battuta anche da parte della sedicente opposizione, presa ad attaccare anch'essa la "dittatura" cinese, ma che ha degli elementi che messi  in fila la rendono secondo me molto plausibile. E spiega molte cose anomale che son accadute.

 

Circa due anni fa avevamo pubblicato un libro collettivo, di cui alleghiamo in fondo una parte, sull’origine statunitense del coronavirus, partendo innanzitutto dall’eclatante chiusura del settore più pericoloso del famigerato laboratorio biologico di Fort Detrick proprio nel periodo luglio 2019-febbraio 2020 e, in seconda battuta, dalla misteriosa epidemia scoppiata sempre negli USA e sempre nell’estate 2019, per la presunta causa delle innocue sigarette elettroniche (innocue ovviamente in assenza di un’epidemia alle vie respiratorie come il coronavirus).

In ogni caso durante gli ultimi due anni sono emerse numerose altre prove a sostegno della pista rivolta verso gli Stati Uniti e Fort Detrick.

Partendo dall’Italia, l’insospettabile Corriere della Sera ha pubblicato sulle sue pagine, in base ad autopsie compiute a Milano dall’Istituto di medicina legale e dalla Statale, che sono emersi ben tre casi di covid-19 tra le morti analizzate tra il 2 ottobre 2019 e gli inizi di dicembre dello stesso anno.

Ottobre-dicembre 2019.

Un periodo che anticipa l’epidemia di coronavirus a Wuhan di circa due mesi, prendendo in esame i due casi milanesi sopracitati dell’inizio di ottobre; un dato che tra l’altro conferma i risultati già forniti dall’Istituto nazionale dei tumori di Milano il quale, quasi due anni or sono, aveva confermato la presenza del covid-19 in Lombardia nel mese di ottobre 2019: ossia sempre due mesi prima degli eventi di Wuhan.

Ma non solo: a conclusione analoghe giunge anche uno studio dell’Istituto superiore di sanità riguardo alle acque reflue di Milano e Torino.  

“Il coronavirus circolava silente in Italia già da settembre 2019, ben prima non solo dell’ormai famoso paziente 1 del 21 febbraio, ma anche prima di dicembre, come indicato dallo studio dell’Istituto superiore di sanità sulle acque reflue di Milano e Torino. Lo dichiara una ricerca dell’Istituto dei tumori di Milano e dell’università di Siena che, analizzando i campioni di sangue prelevati tra settembre 2019 e marzo 2020 ai partecipanti ad uno screening sul tumore al polmone, ha trovato gli anticorpi al SarsCov2 nell’11,6%, di cui il 14% già a settembre.” 

Un’altra clamorosa verifica viene dall’insospettabile paese NATO della Norvegia, visto che anche nel paese scandinavo in oggetto si sono trovati anticorpi contro il covid-19 risalenti al dicembre 2019.

Secondo Euronews, “i ricercatori dell’Akershus University Hospital hanno trovato anticorpi contro il Covid-19 nei campioni di sangue di donne in gravidanza risalenti al dicembre 2019, un mese prima che il primo caso fosse rilevato in Europa. I risultati sono stati pubblicati il 13 gennaio sulla rivista Epidemiology & Infection della Cambridge University Press.

I ricercatori hanno individuato gli anticorpi in campioni di sangue conservati in modo anonimo. I campioni erano stati prelevati da donne al primo trimestre di gravidanza come parte dei normali controlli medici e conservati per monitorare potenziali malattie infettive. Gli anticorpi sono stati rilevati in 98 dei 6.520 campioni analizzati.

Secondo Anne Eskild, responsabile del progetto, queste scoperte “molto sorprendenti” cambiano la storia della pandemia di coronavirus sia in Norvegia che nel mondo”.

Passando dalla Norvegia agli Stati Uniti, è probabile che “alcuni dei pazienti colpiti dalla misteriosa malattia polmonare correlata allo svapo che è comparsa in tutti i 50 Stati degli Stati Uniti nel 2019 fossero in realtà pazienti Covid-19, secondo il parere di un gruppo di scienziati e radiologi cinesi che hanno esaminato circa 250 scansioni TC del torace da documenti pubblicati. Questi scienziati hanno esortato gli Stati Uniti a iniziare lo screening per i pazienti Covid-19 nei pazienti con danno polmonare associato all’uso della sigaretta elettronica o dello svapo (EVALI) del 2019.

Il Global Times ha appreso da fonti vicine alla materia che dopo aver studiato 250 scansioni TC del torace di 142 pazienti EVALI selezionati da circa 60 studi correlati che sono stati pubblicati, gli scienziati cinesi hanno scoperto che 16 pazienti EVALI presentavano infezioni virali, il che indica che avrebbero potuto avere il Covid-19. Cinque dei casi sono stati definiti “moderatamente sospetti”.

I 16 pazienti EVALI provenivano tutti dagli Stati Uniti e in 12 pazienti i sintomi sono iniziati prima del 2020.

Hanno concluso che ci sono stati casi di infezione virale tra le infezioni EVALI segnalate negli Stati Uniti nel 2019 e la possibilità di Covid-19 nella malattia polmonare correlata allo svapo negli Stati Uniti non può essere esclusa, hanno affermato fonti”.

Merita attenzione anche la società statunitense Graphika.

“Graphika, una società finanziata dal Pentagono, ha iniziato a monitorare la “disinformazione” sul Covid il 16 dicembre 2019, due settimane prima che l’OMS sapesse dell’esistenza del Covid

Graphika, una società che monitora le comunità online per le agenzie governative, ha iniziato a raccogliere dati sugli utenti dei social media che condividevano “disinformazione” sul Covid-19 due settimane prima che l’Organizzazione mondiale della sanità venisse a conoscenza dell’epidemia. L’azienda, che ha ricevuto milioni di sovvenzioni e contratti dal Pentagono, è composta da ex funzionari del DOD, della CIA e della NSA e ha svolto un ruolo chiave nella censura della pandemia tramite il Virality Project, in collaborazione con il governo federale.

Graphika Inc., una piccola ma influente società di monitoraggio e censura dei social media, che ha ricevuto quasi 7 milioni di dollari in sovvenzioni e contratti dal Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti (DOD), ha iniziato a monitorare le “teorie complottiste” online sul Covid-19 il 16 dicembre 2019, appena quattro giorni dopo che i primi pazienti avevano riportato sintomi a Wuhan, in Cina, e due settimane prima che l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) fosse informata dell’epidemia del virus.

Come rivelato dal rapporto pubblico di 35 pagine di Graphika pubblicato nell’aprile 2020, Graphika ha iniziato la “raccolta di dati” di “conversazioni globali” contenenti “teorie complottiste” sulle origini di Covid il 16 dicembre 2019:

La timeline ufficiale di CDC.gov mostra che il primo gruppo di pazienti a Wuhan, in Cina, ha iniziato a soffrire di una malattia simile alla polmonite atipica il 12 dicembre 2019, il che significa che il lavoro di “raccolta di dati di disinformazione” sui social media da parte di Graphika è iniziato solo quattro giorni dopo. L’OMS non è stata informata dell’epidemia di Wuhan fino al 31 dicembre 2019, due settimane intere dopo che Graphika aveva già monitorato le teorie complottiste sul virus atipico sui social media”.

Le autorità cinesi di Wuhan non hanno identificato sintomi simili alla polmonite nei pazienti ospedalieri di Wuhan come un nuovo coronavirus prima del 7 gennaio 2020:

L’OMS ha definito il virus “Covid-19” solo l’11 febbraio 2020 e non ha dichiarato ufficialmente una pandemia fino all’11 marzo 2020. Tuttavia, prima che tutti questi eventi si verificassero, Graphika stava già monitorando da vicino e lavorando per neutralizzare quello che oscure comunità Twitter e Facebook stavano scrivendo online in merito alle origini del virus. Il tutto classificando gli account dei cittadini in base alla loro affiliazione politica, apparentemente per monitorare il loro potenziale di mobilitazione politica sulla base di convinzioni condivise.

La società di ricerca sulla disinformazione ha utilizzato i dati raccolti sui cittadini statunitensi e sulle voci di tutto il mondo per creare una “mappa della rete” della “conversazione online globale che circonda la pandemia di coronavirus”.

Una diversa anomalia, sempre con una presunta “chiaroveggenza” statunitense, riguarda l’indiscutibile accordo stipulato, nel dicembre 2019, tra la multinazionale americana Moderna e l’università della Carolina del Nord.

 In documenti riservati e pubblicati dal blog inglese Daily Expose nel 2021, risulta chiaro che il 12 dicembre 2019 – venti giorni prima della segnalazione del coronavirus a Wuhan – la grande società Moderna «insieme al National Institute of Allergy and Infectious Diseases (NIAID), il 12 dicembre 2019 aveva inviato alla University of North Carolina a Chapel Hill vaccini candidati mRNA per un coronavirus – cosa questa che dovrebbe far scattare subito un campanello d’allarme. Come riportato da The Daily Expose:

“Cosa sapevano Moderna [e il NIAID] che noi non sapevamo? Nel 2019 non c’era nessun nuovo coronavirus che rappresentasse una minaccia per l’umanità da giustificare [la necessità di] un vaccino e l’evidenza suggerisce che non c’è stato nessun nuovo coronavirus che rappresentasse una minaccia per l’umanità neanche nel 2020 e 2021”.

Il vaccino candidato COVID-19 era stato realizzato prima della pandemia

Il protocollo di divulgazione confidenziale riporta un accordo di trasferimento di materiale tra i fornitori – Moderna, il NIAID e il National Institutes of Health (NIH) – e la University of North Carolina at Chapel Hill. I fornitori avevano accettato di trasferire “vaccini candidati mRNA per un coronavirus sviluppati e posseduti congiuntamente dal NIAID e da Moderna” ai ricercatori dell’università.

“L’accordo sul trasferimento di materiale era stato firmato il 12 dicembre 2019 da Ralph Baric, PhD, presso l’Università della Carolina del Nord a Chapel Hill, e controfirmato da Jacqueline Quay, direttrice del servizio Licensing and Innovation Support presso l’Università della Carolina del Nord, il 16 dicembre 2019,” ha osservato Daily Expose.»

Ma la molto presunta “preveggenza” dimostrata dagli enti statunitensi non finisce ancora di sbalordire.

Nel settembre del 2019, infatti, e dunque tre mesi prima dei fatti di Wuhan, il Johns Hopkins Center for health security produsse e pubblicò uno studio dedicato guarda caso ai pericoli di una pandemia derivante da un agente patogeno in grado di colpire le vie respiratorie.

Nel capoluogo della provincia di Hubei, in Cina, dal 18 al 27 ottobre del 2019, si è tenuta la rassegna riservata agli sportivi che indossano la divisa. Vi presero parte 10mila atleti provenienti da un centinaio di paesi.

«Ai mondiali militari di Wuhan ci siamo ammalati tutti, 6 su 6 nell’appartamento e moltissimi anche di altre delegazioni. Tanto che al presidio medico avevano quasi finito le scorte di medicine, raccontava al quotidiano ‘Il Messaggero’ nel maggio del 2020 lo spadista Matteo Tagliarol, già olimpionico a Pechino 2008, che ai giochi di Wuhan ha gareggiato nella prova a squadre.

E se il Covid fosse stato portato a Wuhan dagli atleti statunitensi? A tal proposito nel marzo scorso il giornalista investigativo di Washington George Webb – ricorda Radio Cina Internazionale – ha sottolineato in un video pubblicato su un social media che alcuni sportivi statunitensi partecipanti ai Giochi mondiali militari di Wuhan nel 2019 sarebbero stati i “pazienti zero” che hanno provocato la diffusione dell’epidemia di Covid-19 nella città cinese e successivamente nel mondo intero.

Per questo l’emittente radiofonica di Pechino in lingua italiana, sulla scia di quanto già fatto da altri media cinesi, chiede agli Stati Uniti di fare chiarezza. Soprattutto in questa fase dove Washington è tornata a parlare con forza, ma senza fornire nessuna evidenza, della teoria del complotto secondo cui il nuovo coronavirus sarebbe stato creato artificialmente nel laboratorio di Wuhan.

Sono quattro le domande al governo statunitense.

Domanda 1: che malattia hanno contratto gli atleti dell’esercito nordamericano? Ad ottobre 2019 gli USA hanno inviato oltre 300 atleti alla settima edizione dei Giochi mondiali militari. Durante l’evento sportivo alcuni di loro hanno presentato sintomi di malattie infettive come febbre, tosse e diarrea, e sono stati trasportati urgentemente al Wuhan Jinyintan Hospital, un famoso centro per il trattamento delle malattie infettive. Lì sono stati sottoposti a cure cliniche. I risultati preliminari di allora hanno indicato che avevano preso la malaria, ma ciò non è riuscito ad eliminare i dubbi dell’opinione pubblica: sia negli USA che in Cina la malaria è stata fondamentalmente eradicata. Come hanno fatto i militari statunitensi ad infettarsi?

Domanda 2: come mai gli USA hanno subito mandato un aereo militare per trasportare le cinque persone nel loro territorio? Alcuni hanno messo in dubbio che se queste persone fossero state infettate dalla malaria, avrebbero potuto guarire in Cina dopo le cure mediche e non avrebbero avuto bisogno di tornare negli USA. Se proprio volevano rimpatriare, avrebbero potuto prendere un volo civile. Perché la parte nordamericana ha deciso di mandare un aereo militare, con costi elevati, per farli rientrare nel Paese?

Domanda 3: perché non sono stati resi pubblici i rapporti diagnostici dei 5 militari malati? La cosa più sospetta è che dopo che i 5 militari sono rientrati negli USA, non sono state riportate altre notizie su di loro. La parte statunitense ha bloccato le informazioni all’esterno e non ha pubblicato i loro rapporti diagnostici.

Domanda 4: perché gli USA non hanno ottenuto nessuna medaglia d’oro? Un altro dubbio è: tra gli oltre 300 atleti partecipanti ai Giochi non erano pochi quelli capaci, perché infine gli USA non hanno vinto nessuna medaglia d’oro?»

Rimaniamo sugli Stati Uniti, ma questa volta collegati strettamente all’Ucraina: più precisamente ai laboratori biologici situati in Ucraina e massicciamente finanziati dagli Usa, nonostante le false smentite iniziali dei circoli dirigenti di Washington.

Ancora una volta, menzogne USA e virus sponsorizzati dagli USA fin dal marzo del 2022.

“Laboratori biologici.  Poco fa a Washington Victoria Nuland ha riconosciuto la presenza di laboratori per le ricerche biologiche in Ucraina. Gli Stati Uniti adesso lavorano per non far finire i materiali che hanno accumulato nelle mani dei militari russi. “Sì, l’Ucraina dispone di laboratori per la ricerca biologica, noi siamo molto preoccupati del fatto che l’esercito russo possa prendere questi laboratori sotto il proprio controllo e perciò lavoriamo con gli ucraini per fare in modo che nessun materiale di ricerca finisca nelle mani dei russi”, ha così sottolineato la Nuland.

Il ministero della Difesa della Federazione Russa ha dichiarato ieri che gli Stati Uniti hanno speso più di 200 milioni di dollari per mettere in piedi i laboratori in Ucraina, che hanno partecipato al programma americano militare-biologico.

La Russia, in relazione al fatto dell’attività militare-biologica degli Stati Uniti in Ucraina, non ha escluso di avviare le consultazioni nell’ambito delle Convenzioni sul divieto delle armi biologiche e tossiche. La Cina aumentando questa informazione sul finanziamento americano dei laboratori biologici in Ucraina ha esortato gli Stati Uniti a chiarire la loro attività di militarizzazione biologica all’interno del paese e all’estero.”

Attingiamo ora ai massmedia statunitensi, per mostrare in originale tre interessanti articoli, rispettivamente della televisione ABC, della CNN, e New York Times rispetto agli stranissimi casi che si verificarono nell’estate 2019 in terra americana, tra le case di riposo della Virginia e il vicino laboratorio di Fort Detrick.

[...]

 

Prosegue qui (è molto lungo ed è corredato di foto, video e riferimenti):

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-nuove_prove_che_il_covid19__fuoriuscito_da_fort_detrick_usa/38822_49801/


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Pfefferminz
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Nell'articolo si dà la caccia ad un patogeno temibile mentre sappiamo che il SARS-CoV-2 circolava in Italia già a settembre 2019, che una certa percentuale della popolazione in Italia aveva già gli anticorpi e che nessuno si era accorto di niente. L'impressione è che si siano creati ad hoc dei fatti per gettare  polvere negli occhi all'opinione pubblica. Il SARS-CoV-2 era sì ingegnerizzato, ma non pericoloso, se non per anziani e immunodepressi. C'è da chiedersi se sia veramente importante stabilire da quale laboratorio proveniva il virus, perché nel frattempo abbiamo appreso che c'erano laboratori anche in Ucraina. Inoltre a Wuhan non c'erano solo scienziati cinesi. La domanda veramente cruciale è, secondo me, se il rilascio sia stato accidentale o deliberato e questo rimanda alle dichiarazioni di D. Martin. 


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LuxIgnis
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Ma appunto l'articolo dice che il virus era già presente ben prima dei fatti di Wuhan. Se questo è vero la narrazione cambia e di molto.

Non ha importanza se fosse poi pericoloso o meno, ha importanza sapere che è stato ingegnerizzato, e questo lo renderebbe pericoloso di per sé, poiché non se ne possono conoscere gli effetti che potrebbe avere, e diventa automaticamente una minaccia.


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Pfefferminz
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Ci sono due punti fermi: il virus era in giro mesi prima ed è ingegnerizzato. Su quest'ultimo punto non ci sono più dubbi. Nel virus c'è una sequenza brevettata da Moderna! (confermato dalla microbiologa Prof. Kämmerer di MWGFD). Il virus può essere ingegnerizzato e al tempo stesso non pericoloso (esclusi i vulnerabili), ammettendo che il virus originario fosse potenzialmente più pericoloso delle varianti successive. I virus hanno questa caratteristica di diventare sempre meno pericolosi. Nella variante Omicron manca la sequenza relativa alla furina (qualcuno l'ha tolta?).

Condivido il tuo punto di vista che un virus ingegnerizzato è di per sé pericoloso perché non se ne conoscono gli effetti, ma sulla base di tutto quello che ho letto finora, il virus non era particolarmente pericoloso. Infatti in Italia è circolato senza che nessuno se ne avvedesse. Anche sulla faccenda del Long Covid e sul fatto che anche la proteina Spike del virus causa dei danni: è vero, ma in condizioni normali il virus viene bloccato nelle vie respiratorie e non passa nel sangue. Infatti hanno avuto bisogno del tampone PCR per creare la "pandemia". Poi quello che è successo a Bergamo è ancora un mistero. In teoria avrebbero potuto raggiungere lo stesso obiettivo anche con un virus non ingegnerizzato. Se hai i media dalla tua parte e un test PCR puoi fare quello che vuoi. Strano, ad esempio, che in quel periodo sia scomparsa l'influenza. Il Dr. Wolfgang Wodarg ha detto che anche nelle influenze ci sono dei coronavirus. Non esiste un'influenza causata da un solo patogeno, sono sempre diversi patogeni che concorrono allo scoppio della malattia, anche se uno risulta poi preponderante.

Quindi, a mio avviso, la domanda più importante resta: rilascio accidentale o deliberato?

La relazione del Dr. David Martin mi sembra degna d'attenzione, molti pezzi del puzzle vanno a posto. 


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LuxIgnis
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Dipende da quello che intendiamo con pericoloso. Se pericoloso intendiamo la peste del XXI secolo come ce l'hanno fatta passare allora assolutamente no. Ma, se prendiamo per buono il sospetto che le cosiddette polmoniti da svapo siano state in realtà provocate dal Sars2 allora una certa pericolosità comunque l'aveva. Sempre di una forma di polmonite si tratta e le polmoniti sono pericolose. Poi mettiamo anche che come hai giustamente sottolineato tu che un virus man mano si attenua e la pericolosità scema notevolmente.

Poi aggiungiamo una certa pericolosità "emotiva". Mi spiego. Se tu stato improvvisamente hai a che fare con un virus che sai, perché lo sai, che è stato ingegnerizzato e che potrebbe quindi anche essere un attacco biologico, che fai? Reagisci col massimo dell'allerta. Questo secondo me spiega perché la Cina e poi anche altri paesi hanno reagito in maniera abnorme rispetto all'effettiva pericolosità, almeno all'inizio. Non si sapeva cosa avevano di fronte.

Poi ci sono stati tutti i giochini occidentali che ben sappiamo.

E da come sono andate le cose sembrerebbe che il rilascio sia stato voluto, o al limite che ne abbiano approfittato prontamente.

Credo ci siano più fattori in gioco che si sono sommati fra loro e che sono stati ben pilotati dai "soliti ignoti".


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Pfefferminz
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È vero quello che dici sulle polmoniti, ma esse hanno colpito in gran parte soggetti debilitati, vuoi per età o per altre malattie croniche. Questo lo vedi anche dalle statistiche dei decessi. In Italia ci sono i fatti di Bergamo, ma in Germania nel 2020 non c'è nessun eccesso di mortalità, calma piatta. E questo tenendo conto della popolazione che invecchia, ecc. (le statistiche sono molto accurate, bisogna tener conto di tanti fattori).

Del tutto d'accordo sulla pericolosità emotiva.

Sì, molti fattori, sono d'accordo. 


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LuxIgnis
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Di solito le polmoniti dai racconti di chi ho conosciuto che ce l'ha avuta, è una malattia bella tosta. Il più delle volte passa senza causare danni o portare alla morte. In soggetti come dici tu può essere fatale. In fin dei conti fa di solito 1500000 di morti all'anno nel mondo. Quelle virali sono le peggiori perché gli antibiotici non funzionano.

La Sars-2 potrebbe essere stata una forma influenzale con caratteristiche da polmonite nei soggetti più deboli.


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Teopratico
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Lo dice il nome stesso, come ho fatto sempre notare dal primo giorno: Covid '19, l'anno di uscita lo hanno scritto nel nome, 2019, che dubbi portebbero esserci?


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Pfefferminz
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@LuxIgnis

https://rumble.com/v2bkhs6-online-symposium-part-1-scientific-fact-about-covid-vaccination.html

A partire dal minuto zero/cinquantaquattro/cinquanta (in inglese)

La relazione della Prof. Dr Ulrike Kämmerer al simposio di MWGFD 

"La ricerca nel campo del guadagno di funzione. È la proteina Spike un'arma biologica?"

La Prof. Kämmerer spiega perché il SARS-CoV-2 non può essere che ingegnerizzato e mostra la sequenza brevettata da Moderna. 

La Prof. Kämmerer spiega perché il SARS-CoV-2 ha un grande potenziale di pericolosità a causa della manipolazione della proteina Spike. Il sistema immunitario di una persona sana però non reagisce solo alla proteina Spike, ma al virus completo (membrana, ecc.). La maggior parte delle persone ha quindi una pre-immunità, perché è già venuta in contatto con virus simili in precedenza. 

 


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sarah
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@ Pfefferminz. Questa che ha fatto è una ricostruzione effettivamente molto logica e coerente con quanto sappiamo. Il rilascio, se è stato intenzionale, è avvenuto come dice lei quasi certamente prima dell' ora X del febbraio 2020. E' significativo quello che lei dice sulla situazione "ante ora X": nessuno avvertiva nulla. Lo posso confermare, anche con diverse testimonianze circostanziate, vivendo in una zona molto prossima a quella, ahimè, incriminata per prima. E' plausibile, secondo me, che una certa variante di coronavirus fosse in circolazione almeno da mesi e che, al momento opportuno, sia scattato il dispositivo che l'ha trasformata in quel che sappiamo. Non dimentichiamoci poi che il tutto è avvenuto in Italia, come prima nazione coinvolta e che sul picco di mortalità del 2020 pesano come macigni tutte le contestazioni, di metodo e di merito, che con gran fatica si è cercato di far emergere. In Germania per esempio, fa bene a farcelo notare, non si è assistito a un simile picco. Quanto meno strano, specie se si pensa che una nazione come la Germania non ha di certo meno collegamenti o contatti con l'estero e in specie con la Cina, rispetto a noi. Ho un amico di vecchia data, di madre tedesca, che vive e lavora ad Amburgo e la sua azienda ha stretti rapporti commerciali con la Cina; all'epoca ( inizio 2020 ) ricordo che mi ha chiesto più volte, sbalordito, cosa diavolo succedesse in Italia. Poi, i tamponi con metodo PCR settati sul virus sars del 2003 e praticati a tappeto con metodo persecutorio, la manipolazione delle cartelle cliniche e dei certificati di morte hanno dato significatività statistica a buona parte dell'evento. Non riesco a pensare diversamente, mi dispiace, anche se il tempo che passa tende a mitigare le nostre percezioni sull'accaduto. E sul concetto di pericolosità: la polmonite è una malattia importante, su questo nessuno ha nulla da obiettare ma non è né la prima né l'unica patologia in circolazione che presenta rischi. Per quali altre patologie, pure ad alto rischio, abbiamo deciso di sacrificare un intero paese? I quadri influenzali ( magicamente spariti dai radar ) mettono a repentaglio la vita di soggetti già gravemente ammalati, ci veniva ripetuto ogni anno. Però se accettiamo l'idea di abbassare troppo la soglia di percezione del rischio stesso, infilandoci dentro anche le infezioni più comuni pur con tutte le loro possibili complicanze, commettiamo un errore. Ho sentito personalmente colleghi che, dopo aver passato 4 o 5 giorni con febbre a 38 e tosse secca, riferivano di aver vissuto un'esperienza drammatica. Chissà quante volte sarà accaduto loro nella vita... Ma tant'è, ormai la suggestione mentale aveva la meglio.


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Pfefferminz
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@sarah

"In Germania per esempio, fa bene a farcelo notare, non si è assistito a un simile picco." Ho fatto riferimento ai dati ufficiali e agli studi statistici di esperti dissidenti. I tedeschi che non si informano da fonti alternative credono ancora alla narrazione. Anche sull'Italia conosco uno studio statistico che non rileva niente di drammatico nei numeri, anche se Bergamo, come già detto, resta un mistero. 

"Ma tant'è, ormai la suggestione mentale aveva la meglio." Esatto, questo è il punto. Penso che non ci si renda minimamente conto di quanto sia forte l'influenza della psiche sul corpo. Io non riesco a credere alla pericolosità di questo virus, ma non escludo che siano stati sparsi virus diversi in diverse parti del mondo, a seconda del genoma dei destinatari. Comunque una cosa è certa: c'era un'agenda che è entrata in azione in quasi tutti i Paesi del pianeta. All'evento 201 ha partecipato anche un funzionario cinese. Oggi ho ascoltato un'intervista ad un medico svizzero. Dice apertamente di aver percepito come false e costruite le immagini provenienti dalla Cina all'inizio della "pandemia" con le disinfezioni delle strade in tuta da astronauta. Era tutto così ben predisposto che è difficile credere che il "piano" sia scattato quando il virus prescelto fugge da un laboratorio. 

 


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Pfefferminz
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Come se non bastasse... 

"Possibile vaccinazione tramite mRNA nel latte" 

"Il cardiologo dott. Peter A. McCullough rivela che esistono metodi per aggiungere esosomi di mRNA al latte di mucca. I topi sono già stati immunizzati con successo per via orale con esso. Con il nuovo cibo prodotto industrialmente, la tecnologia alimentare apre possibilità inimmaginabili per dare alle persone tutto ciò che l'OMS o altre autorità centrali e incontrollabili ritengono necessario."

https://tkp.at/2023/05/31/impfung-durch-mrna-in-der-milch-moeglich/


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Pfefferminz
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Sentite questa. 

https://t.me/auf1tv/5759 (video di AUF1, Austria)

Nell'aprile 2020, quando ancora i vaccini anti-Covid non c'erano, é stato firmato un contratto fra il ministro della Sanità, Ordine dei Medici e assicurazioni sociali in cui ci si impegna a propagandare i sieri a mRNA. Si stabilisce anche che l'autorità responsabile per le indicazioni sui vaccini alla popolazione ("Nationales Gremium") avrebbe dato parere favorevole sui vaccini a mRNA.

Questo è talmente assurdo che la mente si rifiuta di accettarlo. Non si sapeva niente sui vaccini a mRNA (almeno ufficialmente), ma ci si accorda per dare delle indicazioni ai cittadini. E nello stesso tempo si nega che ci siano delle cure... 


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BrunoWald
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Penso che non ci si renda minimamente conto di quanto sia forte l'influenza della psiche sul corpo.

Esatto, credo che sia precisamente questo il nocciolo della questione. I vertici dei poteri occulti, invece, lo sanno molto bene, e si "lavorano" l'umanità a partire dall'inconscio, in base a principi e conoscenze che probabilmente sono molto antiche. Per questo ottengono successi strepitosi. Se si analizzano i loro principali capolavori, dallo sbarco sulla Luna, all'attacco alle torri, fino alla pandemia (non vado più lontano nel tempo, ma il discorso sarebbe lo stesso) si rimane addirittura ammirati dalla maestria con cui manipolano i sentimenti e la coscienza di miliardi di individui, frutto di una profonda conoscenza della psiche umana. Per questo non condivido l'opinione di chi li considera dei decadenti imbecilli, confondendo il vertice con i figuranti.

Io non riesco a credere alla pericolosità di questo virus, ma non escludo che siano stati sparsi virus diversi in diverse parti del mondo, a seconda del genoma dei destinatari. Comunque una cosa è certa: c'era un'agenda che è entrata in azione in quasi tutti i Paesi del pianeta.

Ne sono convinto anch'io. Hanno i loro agenti in ogni paese, e non c'è stata nessuna improvvisazione: sono stati attuati protocolli precisi, elaborati con largo anticipo. Qua in Perú ho notato una difficoltà iniziale dei politici nel tener dietro all'agenda, ma i livelli tecnici erano preparati e implacabili come da noi, dal terrorismo mediatico alle esternazioni degli "esperti". A un certo punto, di fronte al crescere dei dubbi e dello scontento per le restrizioni e l'imposizione del siero, il governo ha prodotto un breve video pubblicitario assolutamente magistrale, che è uscito su tutti i canali mainstream varie volte al giorno, additando i critici ("cospiranoici") al ludibrio generale, il quale tradiva un'accurata conoscenza della mentalità locale, coi suoi tipici complessi e limiti provinciali. Un lavoro di un'abilità diabolica, di gran lunga al di sopra degli standard abituali in questo paese.


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Pfefferminz
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Segnalo il seguente video. È in tedesco, ma ci dovrebbe essere la possibilità di far apparire i sottotitoli in inglese o in altre lingue. 

https://youtu.be/sAx4rUsUAdg

È un intervista al Dr. Heiko Schöning, autore del libro "Game Over", in vendita anche su Amazon (eventualmente vedere le recensioni su Amazon)

Aggiungo che anche il Prof. Bhakdi cita il libro di Heiko Schöning come uno di quelli più importanti per capire cosa ci sia dietro l'affaire Covid. Questo per dire che non è uno scappato di casa (per chi non lo conosce).

Il libro di Heiko Schöning è il risultato di minuziose ricerche condotte negli ultimi vent'anni. Schöning ha il coraggio di citare nomi e cognomi dei responsabili. 

Per Heiko Schöning il Covid-19 è stato pianificato. Se andate alla sua pagina Telegram "Heiko Schöning offiziell", vedete che fra le ultime notizie pubblicate c'è la segnalazione del video di David E. Martin al Summit dell'UE,  del cui discorso trovate la descrizione qui nel forum di CDC. 


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