OGM e superstizione
 
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OGM e superstizione

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Stodler
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OGM e superstizione: parole di un Nobel

Richard Roberts è il vincitore del premio Nobel per la medicina del 1993 per la scoperta che il patrimonio genetico degli esseri viventi è suddiviso in due parti: una piccola, “codificante”, e una grande, in origine denominata come “spazzatura”, ma che con il passare del tempo si sta rivelando sottilmente depositaria di informazione di alto livello.

Roberts è attivamente impegnato nella diffusione del sapere scientifico, e al meeting interdisciplinare dei premi Nobel tenuto nel 2015 a Lindau ha lanciato un appello ai suoi colleghi affinché si coalizzino contro una delle grandi superstizioni del mondo moderno: l’idea, cioè, che gli “organismi geneticamente modificati” (OGM) siano da demonizzare, sulla base di argomentazioni non scientifiche proposte dagli ambientalisti e amplificate dai media.

Lei sostiene che la propaganda anti-OGM Sia orchestrata dagli ambientalisti, ma quali sarebbero le loro motivazioni?

Molto semplicemente, la politica e l’economia: cioè, il potere e i soldi. Greenpeace, ad esempio, è un’organizzazione non governativa che riceve finanziamenti enormi. Infatti, c’è molta gente che giustamente si preoccupa dell’ambiente, e ogni volta che trova una causa che sembra essere favorevole all’ambiente la sposa.

E perché concentrarsi sugli OGM?

Perché erano una causa perfetta. Gli europei non volevano che la Monsanto diventasse il gestore alimentare dell’Europa, ma sarebbe stato difficile bloccarla in maniera convenzionale. Certo non si poteva boicottare direttamente qualunque suo prodotto, perché anche la maggior parte delle sementi convenzionali arriva dalla Monsanto. E allora si è trovato l’angolo giusto da cui attaccarla.

Questa dovrebbe essere una preoccupazione della concorrenza, più che degli ambientalisti.

Non c’è molta concorrenza in quel campo, che è praticamente un monopolio statunitense da molto tempo. La Monsanto esiste come colosso chimico dagli inizi del Novecento ed è attiva in Europa da più di un secolo, anche se ha iniziato a produrre sementi transgeniche solo una trentina di anni fa. E dopo la fusione con la Seminis Incorporated, una decina di anni fa, è anche diventata la prima produttrice di sementi convenzionali.

Quando è iniziata la protesta?

Non appena la Monsanto cercò di introdurre i primi OGM in Europa. La tecnologia che li ha resi possibili è stata sviluppata negli anni ’70, e negli anni ’80 la Monsanto ha ottenuto i primi grossi brevetti per le sementi. Uno famoso riguardava il modo di impiantare dei geni terminatori che impedissero il riutilizzo delle sementi, il che obbligava i consumatori a ricomprarli ogni anno e a pagare ogni volta i diritti per l’uso. Anche se questo è un falso problema, perché i contadini preferiscono usare sementi nuove piuttosto che sementi riciclate e degenerate.

Lei ha parlato dell’Europa, ma il movimento ambientalista non è solo europeo!

No, si è ormai diffuso in tutto il mondo, ed è forte anche negli Stati Uniti. Si cerca ad esempio di obbligare i produttori a dichiarare l’eventuale presenza degli OGM nei loro prodotti, per scoraggiarne il consumo. In tal caso la richiesta arriva dai produttori di prodotti cosiddetti “biologici” o “organici”, con l’obiettivo di alzarne i prezzi a causa della certificazione, e di aumentarne le vendite a causa della loro supposta qualità.

Io ho sempre trovato divertente la pretesa che in certi prodotti non ci siano “ingredienti chimici”. Come se ci potesse essere qualcos’altro di “non chimico”, invece.

Effettivamente, è incredibile. Io invece vado nei negozi di cibi “biologici” e chiedo dov’è la sezione di cibi geneticamente modificati, con grande imbarazzo di mia moglie. Perché mi fido di più del trasferimento di uno specifico gene in condizioni controllate di laboratorio, che non di un trasferimento incontrollato di centinaia di geni avvenuto mediante una selezione casuale “naturale”.

Spesso la gente non capisce che anche i prodotti “naturali”, ad esempio i funghi velenosi, possono essere non solo pessimi, ma letali! Comunque, mi sembra che la sua sia una battaglia circoscritta, e non genericamente antiambientalista.

Esatto! Greenpeace persegue molti altri ottimi obiettivi, ai quali sono assolutamente favorevole. Ma sugli OGM si sbagliano, semplicemente, e lo sanno anche loro. Patrick Moore, ad esempio, che oltre a essere uno dei loro fondatori è anche uno scienziato, se ne è distanziato proprio quando il movimento ha virato su quel genere di campagne politico-ideologiche.

Si può dire che poi, a farne le spese, siano i paesi del Terzo Mondo?

Assolutamente sì, e la responsabilità è degli ambientalisti. Anche perché l’Europa non ha bisogno degli OGM e può farne a meno, ma il Terzo Mondo no! Ad esempio, il Golden Rice che contiene la vitamina A è stato inventato nel 1999, e avrebbe potuto salvare dalla morte in tutti questi anni dieci milioni di bambini con deficienza di vitamina A, ma il suo uso è stato finora impedito dai falsi argomenti contrari della propaganda ambientalista. Quanti altri bambini dovranno morire, prima che questo diventi un “crimine contro l’umanità” da perseguire penalmente?

Come mai, però, questi falsi allarmi sono così efficaci?

Perché appena qualcuno grida al lupo, subito la gente si agita e diventa paranoica. Ad esempio, prima dell’11 settembre i controlli di sicurezza erano inesistenti, e ora praticamente ci denudano prima di lasciarci passare. Ma io certo non mi sento più sicuro a causa di quelle sciocche procedure, che solo negli Stati Uniti ci costano ben un miliardo di dollari all’anno e causano un incredibile spreco di risorse! Il rischio del terrorismo non è così grande, ma il pubblico è facile preda dei discorsi dei politici sulla sicurezza, così come di quelli degli ambientalisti sugli OGM.

Dietro questa stupidità generalizzata non c’è forse una semplice mancanza di educazione scientifica?

Certo. E noi scienziati ne siamo in parte responsabili, perché non abbiamo voglia di avere a che fare con i giornalisti e con il pubblico, e preferiamo parlare fra noi. Io dico sempre ai miei studenti che se vogliono lavorare con me devono passare il “test della nonna”: devono essere in grado, cioè, di spiegare alla propria nonna cosa fanno. Se riescono a farglielo capire, bene, e se no, devono trovare un altro modo di dirglielo, perché è importante riuscire a comunicare agli altri cosa si fa.

Ma con gli OGM non c’è anche l’idea che, manipolando il genoma, si sta “giocando a fare Dio”?

Ma lo stiamo facendo da diecimila anni, con la selezione artificiale! La quale, oltre agli incroci, ha spesso usato a casaccio radiazioni e agenti chimici mutageni, alla faccia del “naturale”. La manipolazione genetica oggi ci permette di fare la stessa cosa, ma procedendo non a caso e per tentativi ed errori, bensì in maniera pianificata e controllata. Non vedo cosa ce la possa far considerare peggiore, e non preferibile, se non l’ottusità.

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2016/01/06/ogm-e-superstizione-parole-di-un-nobel/


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SanPap
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OGM e superstizione: parole di un Nobel

Richard Roberts è il vincitore del premio Nobel per la medicina del 1993 per la scoperta che il patrimonio genetico degli esseri viventi è suddiviso in due parti: una piccola, “codificante”, e una grande, in origine denominata come “spazzatura”, ma che con il passare del tempo si sta rivelando sottilmente depositaria di informazione di alto livello.

Roberts è attivamente impegnato nella diffusione del sapere scientifico, e al meeting interdisciplinare dei premi Nobel tenuto nel 2015 a Lindau ha lanciato un appello ai suoi colleghi affinché si coalizzino contro una delle grandi superstizioni del mondo moderno: l’idea, cioè, che gli “organismi geneticamente modificati” (OGM) siano da demonizzare, sulla base di argomentazioni non scientifiche proposte dagli ambientalisti e amplificate dai media.

Lei sostiene che la propaganda anti-OGM Sia orchestrata dagli ambientalisti, ma quali sarebbero le loro motivazioni?

Molto semplicemente, la politica e l’economia: cioè, il potere e i soldi. Greenpeace, ad esempio, è un’organizzazione non governativa che riceve finanziamenti enormi. Infatti, c’è molta gente che giustamente si preoccupa dell’ambiente, e ogni volta che trova una causa che sembra essere favorevole all’ambiente la sposa.

E perché concentrarsi sugli OGM?

Perché erano una causa perfetta. Gli europei non volevano che la Monsanto diventasse il gestore alimentare dell’Europa, ma sarebbe stato difficile bloccarla in maniera convenzionale. Certo non si poteva boicottare direttamente qualunque suo prodotto, perché anche la maggior parte delle sementi convenzionali arriva dalla Monsanto. E allora si è trovato l’angolo giusto da cui attaccarla.

Questa dovrebbe essere una preoccupazione della concorrenza, più che degli ambientalisti.

Non c’è molta concorrenza in quel campo, che è praticamente un monopolio statunitense da molto tempo. La Monsanto esiste come colosso chimico dagli inizi del Novecento ed è attiva in Europa da più di un secolo, anche se ha iniziato a produrre sementi transgeniche solo una trentina di anni fa. E dopo la fusione con la Seminis Incorporated, una decina di anni fa, è anche diventata la prima produttrice di sementi convenzionali.

Quando è iniziata la protesta?

Non appena la Monsanto cercò di introdurre i primi OGM in Europa. La tecnologia che li ha resi possibili è stata sviluppata negli anni ’70, e negli anni ’80 la Monsanto ha ottenuto i primi grossi brevetti per le sementi. Uno famoso riguardava il modo di impiantare dei geni terminatori che impedissero il riutilizzo delle sementi, il che obbligava i consumatori a ricomprarli ogni anno e a pagare ogni volta i diritti per l’uso. Anche se questo è un falso problema, perché i contadini preferiscono usare sementi nuove piuttosto che sementi riciclate e degenerate.

Lei ha parlato dell’Europa, ma il movimento ambientalista non è solo europeo!

No, si è ormai diffuso in tutto il mondo, ed è forte anche negli Stati Uniti. Si cerca ad esempio di obbligare i produttori a dichiarare l’eventuale presenza degli OGM nei loro prodotti, per scoraggiarne il consumo. In tal caso la richiesta arriva dai produttori di prodotti cosiddetti “biologici” o “organici”, con l’obiettivo di alzarne i prezzi a causa della certificazione, e di aumentarne le vendite a causa della loro supposta qualità.

Io ho sempre trovato divertente la pretesa che in certi prodotti non ci siano “ingredienti chimici”. Come se ci potesse essere qualcos’altro di “non chimico”, invece.

Effettivamente, è incredibile. Io invece vado nei negozi di cibi “biologici” e chiedo dov’è la sezione di cibi geneticamente modificati, con grande imbarazzo di mia moglie. Perché mi fido di più del trasferimento di uno specifico gene in condizioni controllate di laboratorio, che non di un trasferimento incontrollato di centinaia di geni avvenuto mediante una selezione casuale “naturale”.

Spesso la gente non capisce che anche i prodotti “naturali”, ad esempio i funghi velenosi, possono essere non solo pessimi, ma letali! Comunque, mi sembra che la sua sia una battaglia circoscritta, e non genericamente antiambientalista.

Esatto! Greenpeace persegue molti altri ottimi obiettivi, ai quali sono assolutamente favorevole. Ma sugli OGM si sbagliano, semplicemente, e lo sanno anche loro. Patrick Moore, ad esempio, che oltre a essere uno dei loro fondatori è anche uno scienziato, se ne è distanziato proprio quando il movimento ha virato su quel genere di campagne politico-ideologiche.

Si può dire che poi, a farne le spese, siano i paesi del Terzo Mondo?

Assolutamente sì, e la responsabilità è degli ambientalisti. Anche perché l’Europa non ha bisogno degli OGM e può farne a meno, ma il Terzo Mondo no! Ad esempio, il Golden Rice che contiene la vitamina A è stato inventato nel 1999, e avrebbe potuto salvare dalla morte in tutti questi anni dieci milioni di bambini con deficienza di vitamina A, ma il suo uso è stato finora impedito dai falsi argomenti contrari della propaganda ambientalista. Quanti altri bambini dovranno morire, prima che questo diventi un “crimine contro l’umanità” da perseguire penalmente?

Come mai, però, questi falsi allarmi sono così efficaci?

Perché appena qualcuno grida al lupo, subito la gente si agita e diventa paranoica. Ad esempio, prima dell’11 settembre i controlli di sicurezza erano inesistenti, e ora praticamente ci denudano prima di lasciarci passare. Ma io certo non mi sento più sicuro a causa di quelle sciocche procedure, che solo negli Stati Uniti ci costano ben un miliardo di dollari all’anno e causano un incredibile spreco di risorse! Il rischio del terrorismo non è così grande, ma il pubblico è facile preda dei discorsi dei politici sulla sicurezza, così come di quelli degli ambientalisti sugli OGM.

Dietro questa stupidità generalizzata non c’è forse una semplice mancanza di educazione scientifica?

Certo. E noi scienziati ne siamo in parte responsabili, perché non abbiamo voglia di avere a che fare con i giornalisti e con il pubblico, e preferiamo parlare fra noi. Io dico sempre ai miei studenti che se vogliono lavorare con me devono passare il “test della nonna”: devono essere in grado, cioè, di spiegare alla propria nonna cosa fanno. Se riescono a farglielo capire, bene, e se no, devono trovare un altro modo di dirglielo, perché è importante riuscire a comunicare agli altri cosa si fa.

Ma con gli OGM non c’è anche l’idea che, manipolando il genoma, si sta “giocando a fare Dio”?

Ma lo stiamo facendo da diecimila anni, con la selezione artificiale! La quale, oltre agli incroci, ha spesso usato a casaccio radiazioni e agenti chimici mutageni, alla faccia del “naturale”. La manipolazione genetica oggi ci permette di fare la stessa cosa, ma procedendo non a caso e per tentativi ed errori, bensì in maniera pianificata e controllata. Non vedo cosa ce la possa far considerare peggiore, e non preferibile, se non l’ottusità.

http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2016/01/06/ogm-e-superstizione-parole-di-un-nobel/

Argomento troppo vasto: occorrerebbe fare una quantità infinità di distinguo.
Solo un piccolissima testimonianza: da quando il grano tradizionale (alto circa un 1,2 m) è stato sostituito con tipi di grano più bassi (0,7 m), e quindi più resistenti ai venti e al cattivo tempo in generale, ottenuti mediante selezioni in laboratorio, un numero sempre crescente di persone, tra cui mia moglie, si sta dimostrando intollerante alle loro farine; qualcuno mi ha suggerito di usare le farine derivate dal grano "senatore Cappelli", ossia il vecchio tipo di grano; l'ho cercato e da quando lo usa le intolleranze le sono passate.


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Maria Stella
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ogm ... se si fosse meno avidi e stupidi..li si studierebbe senza fregole e senza usare i popoli come cavie.Se si fosse intelligenti e non stupidi ed avidi.. si capirebbe che i pesticidi, da chiunque usati sono dannosi.Se si fosse intellettualmente onesti.. si ammetterebbe che minare le biodiversità è da sconsiderati criminali... e chi se ne frega della opinione di Odifreddi e di chiunque può fare fruttare le proprie opinioni trasformandole in soldi..legittimo lo faccia..ma io non mi faccio convincere per nessun argomento, nè da Odifreddi, nè dai Benigni, nè da altri santinì straricchi.. arricchiti per lo più dal potere..usando i soldi nostri.. non sono di quei fessi che vanno dal fruttivendolo e gli chiedoni se la frutta che vende ..è buona..lo ho imparato che ero ancora all'asilo e seguivo al mercato chi faceva la spesa..non si faceva servire dal venditore.. ma saggezza si è persa ed intelligenza...non si sa cosa sia...


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spadaccinonero
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vai stod

più ogm per tutti

😆 😆 😆


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luiginox
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non riesco più ad avere miele di girasole.le operaie (api) non vogliono bottinare questi fiori (composite) e preferiscono morire di fame assieme al loro alveare.maledetto ogm e quei quattro venduti che lo giustificano


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spadaccinonero
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Post: 10314
 

non riesco più ad avere miele di girasole.le operaie (api) non vogliono bottinare questi fiori (composite) e preferiscono morire di fame assieme al loro alveare.maledetto ogm e quei quattro venduti che lo giustificano

tu vivi nel medioevo Luigi

😉

gli ogm toglieranno la fame nel mondo esattamente come l'euro e gli immigrati hanno portato ricchezza qui da noi (non a caso vengono sponsorizzati dalle stesse persone)

8)


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cedric
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Post: 1697
 

Nell'articolo di Odifreddi questa frase è il perno attorno al quale tutto dovrebbe ruotare.

Questa dovrebbe essere una preoccupazione della concorrenza, più che degli ambientalisti.

La battaglia contro gli OGM è essenzialmente una battaglia contro il monopolio del cibo, cosa che ambientalisti e fautori del naturale non riescono a capire ed accettare perchè ritengono "poco nobile" difendere il "capitale" mentre è "più nobile" difendere la "natura".

Se dico che il grano "creso" o il riso "Carnaroli-Karnak" sono OGM perchè ottenuti tramite irraggiamento con raggi gamma presso l'ENEA mi saltano tutti addosso ma se dico che il Kamut è un "marchio registrato" e non un normalissimo grano Khorasan con normalissima coltivazione biologica alzano tutti le spalle perchè non ne comprendono le implicazioni.

In Russia e Cina c'è la galera per l'uso di OGM perchè hanno ben chiaro che comporta l'assoggettarsi economicamente e per tutta la vita ad un venditore straniero e monopolista di sementi OGM e di fertilizzanti simbionti con l'OGM.


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No_Fear87
Reputable Member
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Post: 415
 

Perché mi fido di più del trasferimento di uno specifico gene in condizioni controllate di laboratorio, che non di un trasferimento incontrollato di centinaia di geni avvenuto mediante una selezione casuale “naturale”.

E pensa che su questo "trasferimento incontrollato" l'uomo ci campa da più di 2 mila anni!


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Rasna
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 634
 

Richard Roberts è uno degli esponenti dell'élite che si presta ad una intervista concordata con un giornalista disposto a vendere la propria etica per un bel bottino.
Gli ogm non sono ciò che dice il tipo, sono la sconfitta dell'umanità operata dalle multinazionali del cibo in previsione di un monopolio assoluto.
Ed è un piano variegato, quello della sconfitta, dove il controllo del cibo è solo una delle parti fondamentali per la sua realizzazione.
Ci sarebbe molto da dire, ma ora mi viene solo da pensare che le persone devono essere davvero stupide per non vedere cosa si cela dietro questa manipolazione ed il pericolo che essa rappresenta.


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spadaccinonero
Illustrious Member Guest
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Post: 10314
 

Richard Roberts è uno degli esponenti dell'élite che si presta ad una intervista concordata con un giornalista disposto a vendere la propria etica per un bel bottino.
Gli ogm non sono ciò che dice il tipo, sono la sconfitta dell'umanità operata dalle multinazionali del cibo in previsione di un monopolio assoluto.
Ed è un piano variegato, quello della sconfitta, dove il controllo del cibo è solo una delle parti fondamentali per la sua realizzazione.
Ci sarebbe molto da dire, ma ora mi viene solo da pensare che le persone devono essere davvero stupide per non vedere cosa si cela dietro questa manipolazione ed il pericolo che essa rappresenta.

bisognerebbe chiedersi se questi alimenti potranno avere la k piccola piccola tra le indicazioni

😉


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Stodler
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Spada, guarda che la neve che è venuta in Puglia è OGM anche quella...

Salutoni dalla Monsanto 😉


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Truman
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Post: 4113
 

ma quali sarebbero le loro motivazioni?

Molto semplicemente, la politica e l’economia: cioè, il potere e i soldi.
...
Ma sugli OGM si sbagliano, semplicemente, e lo sanno anche loro.

Ben detto. Sugli OGM i premi Nobel si sbagliano, e lo sanno anche loro. E i motivi sono la politica e l'economia: nessuno prenderà mai un premio Nobel se non dimostra di essere dalla parte del sistema.

In pratica si tratta di prostituzione: chi prostituisce il proprio cervello fa carriera, fino al punto prendere il Nobel o scrivere articoli che indirizzano l'opinione del pubblico dai maggiori quotidiani.

Nel merito, al di sotto ci sono aspetti sostanziali: il progetto di un organismo alimentare fatto da un dipendente di un'organizzazione criminale non potrà mai essere comparabile all'adattamento millenario tra l'uomo e i suoi cibi preferiti, adattamento verificato in una quantità innumerevole di casi, dal quale si sono anche ricavate regole di alimentazione. Certamente esistono anche i funghi velenosi, così come esistono molte altre sostanze velenose, ma per gli alimenti tradizionali una persona comune sa come comportarsi, ad esempio le persone normalmente non mangiano i funghi che trovano nel bosco se non sono esperti.


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venezia63jr
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1229
 

Truman, io ti faccio una domanda: questi avvelenano tutto, non esiste al mondo niente che sia puro alla forma originale, se sanno che tutto e' nocivo, loro con cosa si alimentano e cosa respirano?
forse come dice Ike, sono alieni che stanno creando una ionosfera a loro ideale?


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Anonymous
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 30947
 

Richard Roberts è uno degli esponenti dell'élite che si presta ad una intervista concordata con un giornalista disposto a vendere la propria etica per un bel bottino.
Gli ogm non sono ciò che dice il tipo, sono la sconfitta dell'umanità operata dalle multinazionali del cibo in previsione di un monopolio assoluto.
Ed è un piano variegato, quello della sconfitta, dove il controllo del cibo è solo una delle parti fondamentali per la sua realizzazione.
Ci sarebbe molto da dire, ma ora mi viene solo da pensare che le persone devono essere davvero stupide per non vedere cosa si cela dietro questa manipolazione ed il pericolo che essa rappresenta.

Io ti quoto in pieno Rasna, mi è bastato leggere la risposta alla prima domanda per capire che razza di porcherie va in giro a dire sto Roberts.
Difendere gli OGM è O DA CRIMINALI OPPURE DA UN COGLIONE COME QUESTO ROBERTS che vive immerso nelle sue molecole organiche del cazzo.
Scusate lo sfogo e comunque NO OGM senza se e senza ma


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Truman
Membro Moderator
Registrato: 2 anni fa
Post: 4113
 

Truman, io ti faccio una domanda: questi avvelenano tutto, non esiste al mondo niente che sia puro alla forma originale, se sanno che tutto e' nocivo, loro con cosa si alimentano e cosa respirano?
forse come dice Ike, sono alieni che stanno creando una ionosfera a loro ideale?

Credo che "questi" siano tanta gente diversa. La maggior parte credono alla "scienza", al progresso, alla libertà e ad altri miti analoghi. Essi continuano a respirare la nostra stessa aria, magari facendo un po' di attenzione.
Gli ultra ricchi penso che curino molto la loro salute e per ora riescono a trovare ambienti sufficientemente puliti e cibi sufficientemente genuini, ma sono preoccupati per tutta questa gente sulla terra, che inquina il loro ambiente, allora creano club che hanno l'obiettivo di sfoltire la popolazione a non più del 10% di quella attuale. A Icke non riesco proprio a dar retta.


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