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dana74
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Oltre i Parafulmine
di Anticorpi

Viste le manifestazioni studentesche? Si sono mobilitati un pò ovunque per urlare il loro dissenso contro i tagli agli stanziamenti e gli aumenti delle tasse.

Succede sempre così. Si progetta una riforma con cui si danneggia il settore, scoppia il caso, la gente si infuria e scende in piazza, la polizia mette su le tutine ed incomincia il ballo.

Maria Stella Gelmini è diventata il bersaglio prediletto delle invettive della gioventù studentesca italiana. Per la gran parte dei manifestanti, infatti, sarebbe lei la principale responsabile della ingiustizia che si sta perpetrando. Lei e il Governo. Il ministro della istruzione per i tagli alla università, quello della cultura per i tagli allo spettacolo, quello delle finanze per l'aggravio delle imposte, quello delle attività produttive per i tracolli economici ... e così via.

Il che - sia chiaro - è esattamente ciò che noialtri ragazzi delle oligarchie ci aspettiamo che accada. Tutta quella brutta gente in giacca, cravatta ed auto blu non sta lì per decidere cose importanti, ma solo per 'gestire' la situazione, cercare di mascherare i magheggi con cui il nostro sistema controlla le masse mediante il debito e la paura. Tutta roba politica. L'economia non è che lo strumento di una precisa direttrice politica. Nulla di più.

Dopotutto se vengono assunti provvedimenti destinati a degradare la cosiddetta 'cultura' di massa, non è per una carenza di buona volontà da parte delle 'istituzioni', nè tanto meno perché una diabolica classe politica stia tramando affinché le genti precipitino nella ignoranza.

Credi forse che a suo tempo noialtri mitici oligarchi diffondemmo la alfabetizzazione e la istruzione di massa per bontà d'animo e filantropia? Per risvegliare le coscienze e magari un giorno ritrovarcele contro?

Suvvia, siamo seri.

La verità è che attraverso i diversi gradi di istruzione la gente lo diventa, ignorante, facendo propri i capisaldi culturali che noialtri furbacchioni spacciamo per rispettabili discipline accademiche. Più vai avanti negli studi, più ti assoggetti alle nostre regole. Sicché, una volta per tutte: a noi la cosiddetta 'istruzione' conviene, perché legittima i paradigmi sistemici con cui controlliamo il mondo.

Nel Bel Paese i pupazzetti politici lavorano di forbice solo perché i conti pubblici (perfettamente abbinati allo impoverimento etico e morale) dicono che l'Italia è un paese defunto. Kaput. Andato. Goodbye. Aufidersen. E' stato spolpato dallo interno, e adesso che è solo un guscio vuoto, a forza di erodere gli ultimi strati, la superficie sta incominciando a venir giù.

Lo fanno per cercare di recuperare qualche manciata di spiccioli con cui tamponare le enormi falle nello scafo. Lo fanno per adempiere il compito che la loro funzione richiede, cioè impersonare il potere nella versione filmica della realtà e fungere da parafulmine nel caso in cui qualche bue smarrisca la trebisonda e si metta in testa di dare una lezione al responsabile delle proprie miserie.

Sono molto compiaciuto nel prendere atto che le masse studentesche stiano mettendo a soqquadro mezza Italia per fare uno sgarbo a miss Maria Stella. E' bello sapere che certe strategie conservino la loro efficacia anche a distanza di secoli dalla loro originaria utilizzazione.

Sarebbe stato più antipatico se gli studenti avessero diretto le loro rimostranze verso il fondo monetario internazionale e le banche centrali, attraverso la combinazione dei quali noialtri ciucciamo la linfa vitale degli Stati e delle popolazioni grazie a signoraggio, inflazione e strozzinaggio. Te lo immagini? Una infinita distesa di cartelli e striscioni contro il gatto e la volpe. Che imbarazzo!

Oppure se - ad esempio - gli studenti si fossero riversati in massa nella città di Ginevra, tutti intorno alla sede della organizzazione mondiale del commercio (WTO), mediante cui noialtri abbiamo mandato al macero le ingenue certezze accumulate in duemila anni di economia internazionale, assestando un colpo mortale ai conti privati dei paesi che si reputavano indefinitivamente 'ricchi.'

Un bel girotondo sul grande prato intorno al palazzone ginevrino. Un girotondo messo in atto da mezzo milione di studenti imbufaliti. Un girotondo stringente, che dallo interno dello edificio i distinti signori in giacca e cravatta che sorseggiando caffettini decidono le sorti delle economie, avrebbero percepito come un minaccioso accerchiamento. Questo si, che sarebbe stato spiacevole.

E ancor meno piacevole sarebbe stato se gli studenti italiani, consci che l'Italia sperpera annualmente (ufficialmente) circa 15 miliardi di euro per scopi militari (vedi dossier in coda), avessero deciso di dirigere le loro proteste non contro il ministero della pubblica istruzione, ma contro quello della difesa, pretendendo che tutti quei quattrini fossero investiti in istruzione, ricerca e cultura, piuttosto che in armamenti e derivati.

E se magari gli studenti - consapevoli che a seguito della disastrosa Seconda guerra mondiale la ricostruzione della Italia fu finanziata da un gran bel mucchio di dollaroni, e che tutti quei soldi non le furono elargiti gratuitamente - si fossero chiesti se in effetti, anche volendo, l'Italia abbia la facoltà di tagliare le spese militari, magari inviando una ingiunzione di sfratto a tutte le basi e bombe atomiche straniere che si ritrova in giardino. Se l'Italia sia effettivamente artefice del proprio destino o se invece la adesione (non esattamente spontanea) al Patto Atlantico risalente a qualche decennio fa, non la obblighi a sottomettersi in tutto e per tutto alle esigenze militari (e non solo) dei paesi NATO, pena l'inimicizia di Zio Sam e della Regina.

Ma peggio di qualsiasi altra cosa sarebbe stato se gli studenti, consci di un tale stato di cose, avessero deciso di indirizzare le loro proteste direttamente contro la NATO, le industrie belliche ed i numerosi think tank sparsi per il globo, che giocano a Risiko con i carrarmatini veri.

Se rivolgendosi a tali potentati avessero chiesto a gran voce che il loro paese fosse liberato dal debito economico e 'morale' che lo costringe da tempo immemore a tallonare l'impero britannico-americano nelle sue campagne di esportazione forzata della 'democrazia', buttando nel gabinetto miliardi di euro che - specie di questi tempi - farebbero molto comodo alla popolazione.

Se tutta l'energia spesa dagli studenti per dare della stronza alla Gelmini fosse stata indirizzata alla sensibilizzazione della opinione pubblica riguardo lo spreco di risorse pubbliche (e vite umane) derivante dalle missioni militari, la cosa sarebbe stata alquanto seccante. Non dico che noi oligarchi non saremmo comunque riusciti a venirne fuori. Nello immediato ci saremmo inventati qualcosa. Voglio dire, le nostre armi di distrazione di massa riescono a fare questo e altro.

Tuttavia non nego che alla lunga un simile atteggiamento avrebbe potuto arrecarci qualche grattacapo.

Già, perché se un brutto giorno la gente incominciasse a rivolgere le proprie rimostranze verso le reali fonti dei problemi, e non più contro i parafulmine che abbiamo predisposto per assorbire la sua rabbia, prima o poi il mondo potrebbe perfino ampliare le proprie vedute, vedere il trucco, scavalcare il finto interlocutore politico e smettere di collaborare al funzionamento del nostro giochetto.

Per il momento tutto ciò resta un brutto sogno, e noialtri sovrani del mondo possiamo continuare a goderci lo spettacolo dall'alto delle nostre torri inespugnabili.

Buona protesta a tutti, e alla prossima.

http://www.anticorpi.info/2010/12/oltre-i-parafulmine.html


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Truman
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Sarebbe stato più antipatico se gli studenti avessero diretto le loro rimostranze verso il fondo monetario internazionale e le banche centrali, attraverso la combinazione dei quali noialtri ciucciamo la linfa vitale degli Stati e delle popolazioni grazie a signoraggio, inflazione e strozzinaggio. Te lo immagini? Una infinita distesa di cartelli e striscioni contro il gatto e la volpe. Che imbarazzo!

Eccone un altro che non ha capito un tubo. Uno di quelli che propongono un obiettivo "vero" per le proteste, non i fantocci.

Nei periodi di crisi la domanda principale è sempre "che fare?" e la risposta è sempre opinabile.
Eppure una possibile strategia c'è e proviene dal motto dei no-global: bisogna pensare a livello globale ed agire localmente. La Gelmini sarà pure un pupazzo dei banchieri, ma se ai banchieri bruciamo tutti i loro pupazzi, uno dopo l'altro, alla lunga qualche risultato si ottiene. Se invece prepariamo striscioni contro le banche forse li imbarazziamo, ma finchè tutto resta lì sono soddisfatti.

Non che le azioni a livello globale siano sempre inutili, ma devono avere forte visibilità mediatica e notevole contenuto simbolico. E possono servire dei martiri. L'azione della Freedom flotilla a fine maggio è stata molto utile per mostrare al mondo intero la barbarie israeliana. Ma è solo un caso particolare.


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Anonymous
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Sarebbe stato più antipatico se gli studenti avessero diretto le loro rimostranze verso il fondo monetario internazionale e le banche centrali, attraverso la combinazione dei quali noialtri ciucciamo la linfa vitale degli Stati e delle popolazioni grazie a signoraggio, inflazione e strozzinaggio. Te lo immagini? Una infinita distesa di cartelli e striscioni contro il gatto e la volpe. Che imbarazzo!

Eccone un altro che non ha capito un tubo. Uno di quelli che propongono un obiettivo "vero" per le proteste, non i fantocci.

Nei periodi di crisi la domanda principale è sempre "che fare?" e la risposta è sempre opinabile.
Eppure una possibile strategia c'è e proviene dal motto dei no-global: bisogna pensare a livello globale ed agire localmente. La Gelmini sarà pure un pupazzo dei banchieri, ma se ai banchieri bruciamo tutti i loro pupazzi, uno dopo l'altro, alla lunga qualche risultato si ottiene. Se invece prepariamo striscioni contro le banche forse li imbarazziamo, ma finchè tutto resta lì sono soddisfatti.

Non che le azioni a livello globale siano sempre inutili, ma devono avere forte visibilità mediatica e notevole contenuto simbolico. E possono servire dei martiri. L'azione della Freedom flotilla a fine maggio è stata molto utile per mostrare al mondo intero la barbarie israeliana. Ma è solo un caso particolare.

concordo in gran parte...le mezze "baggianate" ( io direi le baggianate tout court..) del signoraggio ed altre amenità se realmente costituissero un problema sarebbero

assimilabili a quel problema per cui avendo io un giardino dove crescono le ortiche perche probabilmente i "semi" di ortica vengono portati nel mio gairdino da un campo distante oltre un chilometro io mi metto a guardare i cagnesco il proprietario del fondo da cui provengono i semi delle ortiche senza preoccuparmi minimamente di estirpare le ortiche o erbacce dal mio giardino...mi sembra sciocco un simile comportamento...perche non risolverebbe per nulla il problema incombente delle erbacce nel mio giardino...ma potrebbe essere un diversivo che adotto perchè non ho volgia di fare il lavoro pesante e cioè l'estirpazione delle erbacce dal mio giardino...

insomma l'articolo sembra fare del "benealtrismo" ...


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dana74
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ah perché prendersela con fantocci di cui dispongono ingenti quantità e prontamente sostituibili serve a qualcosa?

Le proteste devono essere contro obiettivi concreti ed una politica precisa, non basta dire "contro la Gelmini" o Contro i tagli

Chiediamo la nostra sovranitità nazionale e monetaria, di uscire dall'euro e TORNARE AD ESSERE PADRONI delle nostre finanze, No titoli di debito italiano in mano di banche, sia italiane che straniere.
Chi decide i tagli? La Gelmini? Tremonti? In parte sì, ma chi li ordina?

Dalla riforma Berlinguer alla Gelminil la direzione è la stessa, privatizzazione scuola pubblica, se si toglie la gelmini cambia qualcosa?
Forse il nome di chi farà una riforma fac simile a questa?
Cavolo, ne vale la pena di far la "rivoluzione".

La riforma Moratti, stessa storia, un casino micidiale, poi venne Fioroni e che fece?
Non solo la mantenne, MA APRI' LE UNIVERSITA' ALLE FONDAZIONI

E gli studenti, beh evidentemente se qualcuno non li "addestra" stanno a casa.


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Anonymous
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ah perché prendersela con fantocci di cui dispongono ingenti quantità e prontamente sostituibili serve a qualcosa?

Le proteste devono essere contro obiettivi concreti ed una politica precisa, non basta dire "contro la Gelmini" o Contro i tagli

CHiediamo la nostra sovranitità nazionale e monetaria, di uscire dall'euro e TORNARE AD ESSERE PADRONI delle nostre finanze, No titoli di debito italiano in mano di banche, sia italiane che straniere.
Chi decide i tagli? La Gelmini? Tremonti? In parte sì, ma chi li ordina?

in Italia il governo è l'organo governante...sei a conoscienza di leggi formali o sostanziali che dicano diversamente ?

Se si ...puoi allegarle qui sotto ?

Chi è a capo del governo ?

Chi è a capo dei ministeri ??

É o non è il governo a fare le leggi finanziarie ?

O le fa forse un fantomatico grande Vecchio ?

Se le fa il grande vecchio fanne esplicitamente il nome e portane evidenze inconfutabilmente comprovanti...senno quello che vai dicendo è tutta fuffa...

il tentativo di difendere il governo amico tal volta può risultare palese...


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