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ONU studio shock:nel 2050 in Italia 120mln migranti

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helios
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Ecco come gli immigrati invaderanno il nostro Paese
Pubblicato in ELEZIONI&SONDAGGI da L'Euroscettico il 22 ottobre, 2014

Studio schock delle Nazioni Unite. Nel 2050 l’Italia ospiterà 120 milioni di immigrati che “serviranno a sostenere l’economia”.

Secondo uno studio effettuato dal dipartimento degli affari sociali ed economici nel 2050 oltre un terzo della popolazione italiana sarà composta da immigrati. La ricerca è stata effettuata seguendo modelli matematici che hanno preso in esame il flusso migratorio a partire dal 1995 e che portano alla conclusione che per l’Italia ci sarà un’invasione straniera per rimpiazzare i lavoratori italiani. Invece di far fronte al declino economico e sociale cercando di spingere per politiche a favore delle famiglie al fine di favorire le nascite le nazioni unite stanno analizzando come sostituire i lavoratori dei paesi membri dell’Ue in modo da non far crollare il mondo del lavoro ed il sistema pensionistico. Nel 2050 in Italia saremo solo 169 mila persone in più rispetto a quanti eravamo 64 anni fa. Dal 1995 in poi, data in cui si è registrato il più alto tasso demografico, abbiamo assistito ad un lento a inesorabile declino della popolazione accompagnata da un progressivo invecchiamento ed un calo delle nascite.

In Europa si registra un tasso di natalità pari a 1.5 bambini per ogni donna, una media insufficiente per i livelli di sviluppo attuali. Il problema principale è che meno nascite significa che alla lunga ci sarà meno forza lavoro disponibile e che non riusciranno a reggere il paese schiacciato dalla macchina pensionistica. Ecco perché le Nazioni Unite stanno studiano come sostituire la “vecchia” Europa, portando “gente fresca” dall’Asia, Africa ed Oceania. L’Italia, secondo i programmi, si trasformerà in un “melting pot”, un insieme di razze culture e religioni dove tra 40 anni faticheremo ad essere in maggioranza.

Come scrive il dipartimento degli affari sociali ed economici “In Francia, Germania e Gran Bretagna – scrive il Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu – il numero di immigrati necessari per mantenere costante sia la popolazione totale che la popolazione in età lavorativa varia irregolarmente nel tempo a causa di strutture di età specifiche . Questi numeri sono paragonabili al numero di immigrati ricevuto nel corso degli ultimi dieci anni. In Germania e in Italia, invece, lo scenario porterebbe tra il 30 e il 40 per cento la popolazione immigrata nel 2050, che è molto più alta di quella attuale”.

I dati che arrivano dalla Guardia Costiera fotografano bene la pessima situazione. Il 45% di tutti gli sbarchi segnalati negli ultimi 20 anni è avvenuto nel 2014. Addirittura chi è riuscito ad entrare nel paese vivendo in clandestinità per mesi ed anni è riuscito a trovare lavoro molto più facilmente degli italiani. L’obiettivo finale, secondo il palazzo di vetro di New York è quello di far raggiungere all’Europa il rapporto di due lavoratori per ogni pensionato, cercando di seguire il modello Usa dove il rapporto è di 2.8 per ogni ex lavoratore.

Sempre secondo l’Onu L’immigrazione di rimpiazzo è tra le possibili politiche di risposta da considerare per mantenere adeguati livelli di crescita senza fare un minimo cenno ai milioni di lavoratori disoccupati ne italiani ne europei. Ormai stiamo diventando cittadini di serie B a casa nostra.

http://www.euroscettico.com/come-gli-immigrati-invaderanno-paese/#more-860


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OlausWormius
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Ricordiamoci che per decenni chiunque parlava di politiche favorevoli alla natalità veniva deriso ed era accusato di essere reazionario e di ogni sorta di infamia. Ormai è inutile piangere lacrime di coccodrillo perché i danni che sono stati fatti anche dal punto di vista culturale sono pressoché irreversibili.
Ad ogni modo alle Nazioni Unite certi piani non li stanno studiando "adesso". L'Onu si era portata avanti da molto tempo. Era già stato deciso decenni fa che la popolazione mondiale doveva decrescere. Almeno a partire dalle riunioni del Club di Roma negli anni '70 ma anche prima.
Ovviamente il depopolamento nei paesi del terzo mondo (c'è anche lì da tempo ad eccezione di una manciata di paesi del centroafrica) per il momento li lascia nettamente al di sopra della soglia di sostituzione mentre i popoli dei paesi che già in passato avevano una natalità appena al di sopra della soglia di sostituzione si stanno rapidamente avviando all'estinzione..
E quindi abbiamo e avremo il melting pot.


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Giancarlo54
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120 milioni? Minkia!


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yago
 yago
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La lega di sicuro è spacciata.


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Truman
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Studio schock delle Nazioni Unite. Nel 2050 l’Italia ospiterà 120 milioni di immigrati che “serviranno a sostenere l’economia”.

Su dati di questo tipo sarebbe bene avere le fonti. Anche l'articolo originale non riporta link. Se non è capace nemmeno di mettere un link questo euroscettico mi convince poco. Molto poco.


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OlausWormius
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Su dati di questo tipo sarebbe bene avere le fonti. Anche l'articolo originale non riporta link. Se non è capace nemmeno di mettere un link questo euroscettico mi convince poco. Molto poco.

La fonte è lo studio «Replacement Migration: is it a solution to declining and ageing populations?», redatto dal Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu.


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gigio
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Già ci sono 60 milioni di cittadini su un piccolo paese ... ospitarne anche solo 60 milioni, la metà degli stranieri preventivati, sarebbe insostenibile; i servizi, sia sanitari che di sicurezzera, sarebbero talmente insufficienti da risultare inestistenti. Il Bel Paese si trasfromerebbe in un inferno.


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Truman
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Su dati di questo tipo sarebbe bene avere le fonti. Anche l'articolo originale non riporta link. Se non è capace nemmeno di mettere un link questo euroscettico mi convince poco. Molto poco.

La fonte è lo studio «Replacement Migration: is it a solution to declining and ageing populations?», redatto dal Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu.

www.un.org/esa/population/publications/migration/migration.htm

Trovo sei diversi scenari, dei quali solo il sesto corrisponde al dato fornito e dal rapporto ONU il sesto scenario appare come un caso estremo.


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helios
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Su dati di questo tipo sarebbe bene avere le fonti. Anche l'articolo originale non riporta link. Se non è capace nemmeno di mettere un link questo euroscettico mi convince poco. Molto poco.

La fonte è lo studio «Replacement Migration: is it a solution to declining and ageing populations?», redatto dal Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu.

Così gli immigrati occuperanno il Paese
Dossier choc delle Nazioni Unite: serviranno a sostenere l’economia. Fino al 2050 l’Italia dovrà ospitarne 120 milioni. L’Unione Europea 700

Nel 2050 un terzo della popolazione italiana sarà composta da immigrati. Stranieri sbarcati nel Belpaese per lavorare e figli e nipoti dei migranti che in questi giorni il Mediterraneo sta rovesciando sulle nostre coste.b] Nello studio «Replacement Migration: is it a solution to declining and ageing populations?», redatto dal Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu vengono analizzati i movimenti migratori a partire dal 1995 e, attraverso modelli matematici, vengono prospettati diversi scenari che disegnano per l’Italia la “necessità” di far entrare tra i 35.088.000 e i 119.684.000 di immigrati per “rimpiazzare” i lavoratori italiani. Visto che tra 36 anni gli over 65 saranno il 35% della popolazione e presupposto che il tasso di natalità per donna resti fermo a 1,2 bambini (negli Anni Cinquanta la media era 2,3).[/b]

Se c’è chi chiede se per far fronte ad un declino economico e sociale inevitabile non sarebbe meglio promuovere politiche a favore delle famiglie per supportare chi vuole far figli, dall’altra le Nazioni Unite stanno studiando come “sostituire” ai lavoratori italiani, francesi, inglesi, tedeschi, spagnoli quelli provenienti dal Terzo Mondo per non far crollare l’economia e il sistema pensionistico. Nel 2050, secondo il dossier, saremo in 41.197.000, solo 194mila in più di quanti eravano 64 anni fa. Il livello demografico più alto dal dopoguerra l’Italia l’ha toccato nel 1995, con 57.338.000 residenti registrati. Da allora una lenta e progressiva discesa, accompagnata dal calo della natalità e dal costante invecchiamento della popolazione. Fenomeno che condividiamo con quasi tutti i paesi europei. Ad esempio la Francia, che nel 1901 vedeva nascere per ogni matrimonio 7,8 figli. Mezzo secolo dopo era già scesa a 2,7 per poi attestarsi a 1.7. In Germania per ogni coppia ci sono 1,30 bambini e in Gran Bretagna 1,78. Nell’Unione Europea la media è di 1,5 nascite per ogni donna. Troppo poco per mantenere gli attuali livelli di sviluppo. Meno nascite, alla lunga, significano meno lavoratori attivi che, quindi, non ce la faranno a sostenere con i contributi il peso delle pensioni. Come evitare che la «macchina» s’inceppi? Che milioni di anziani si ritrovino senza indennità? Come mantenere stabili le entrate per i tributi da tradurre in welfare, soldi da spendere per sanità, trasporti e servizi pubblici? Le soluzioni potrebbero essere molte. Le Nazioni Unite intravedono come via principale quello di «rimpiazzare» (come riportato nel titolo del dossier) l’Europa e l’Occidente che invecchia con una massiccia iniezione di immigrati da Asia, Africa e Oceania. Lo studio prende in considerazione quelli in età lavorativa, tra i 15 e i 64 anni, che dopo lo sbarco molto probabilmente si stabiliranno dalle Alpi alla Sicilia. Vivranno con noi, si sposeranno, faranno figli e nipoti. Così che, anno dopo anno, l’Italia degli italiani si trasformerà in un «melting pot», un’insieme di razze, culture, religioni dove tra quarant’anni a stento saremo ancora maggioranza.

Ventiseimilioni di immigrati e i loro discendenti risiederanno a Roma, Milano, Napoli e nei mille Comuni della Penisola nel 2050. Ora sono 4,4 milioni contro i 7,8 presenti in Germania. Il primo ministro inglese David Cameron ha annunciato misure restrittive per gli stranieri in materia di accesso ai sussidi di disoccupazione e alle liste d’attesa per le case popolari. Londra nello scenario più «spinto» dovrà farsi carico di altri 59 milioni di migranti nei prossimi 36 anni, per sostituire i lavoratori che andranno in pensione e quelli che moriranno. Dovranno sostituire pure i connazionali che verranno seppelliti all’ombra dell’Union Jack, che di fatto sono nati nel Regno Unito e lì resteranno. Così accadrà in Italia e nei 27 Stati dell’Ue. «In Francia, Germania e Gran Bretagna - scrive il Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu - il numero di immigrati necessari per mantenere costante sia la popolazione totale che la popolazione in età lavorativa varia irregolarmente nel tempo a causa di strutture di età specifiche . Questi numeri sono paragonabili al numero di immigrati ricevuto nel corso degli ultimi dieci anni. In Germania e in Italia, invece, lo scenario porterebbe tra il 30 e il 40 per cento la popolazione popolazione immigrata nel 2050, che è molto più alta di quella attuale». L’immigrazione, come testimoniano i dati della Guardia Costiera e della Marina Militare che hanno soccorso 150mila stranieri con l’Operazione Mare Nostrum, non segue modelli stabili di crescita ma esponenziali. Di tutti gli sbarchi segnalati negli ultimi vent’anni nel Mediterraneo il 45% è avvenuto nel 2014. E il 48% di chi non ce l’ha fatta, è morto tra le onde quest’anno. Chi è riuscito ad entrare in Italia, dopo mesi, anni di clandestinità pare riesca a trovare lavoro più facilmente degli italiani. Il 60,1% degli stranieri presenti nel Belpaese risulta occupato contro il 59,5% di lombardi, veneti, romagnoli, pugliesi e piemontesi. L’arrivo di nuovi migranti da Tunisia, Egitto, Siria, Cina, Afghanistan, Pakistan, Nigeria, Somalia, Marocco propugnato dalle Nazioni Unite potrebbe essere interpretato da più di qualcuno come uno schiaffo a quel 40,5% di italiani, nella stragrande maggioranza giovani, che non ha lavoro. Milioni di «invisibili» di cui non viene fatta menzione nel dossier. Come se la disoccupazione non esistesse.

L’obiettivo che sembra preoccupare gli statisti che nel Palazzo di Vetro a New York disegnano scenari appare esclusivamente quello di far raggiungere all’Europa, sempre nel 2050, il rapporto di due lavoratori per ogni pensionato. Come modello vengono indicati gli Usa dove il rapporto è 2,8 occupati per ogni cittadino «a riposo». Nell’Ue la media è di 1,45. «L’immigrazione di rimpiazzo è tra le possibili politiche di risposta da considerare», insiste l’Onu, «per mantenere adeguati livelli di crescita». Schede zeppe di dati, analisi, grafici, tabelle. C’è di tutto nel dossier. Nemmeno una parola però, neppure un cenno, agli italiani e agli europei che ora sono senza lavoro e ci resteranno con l’arrivo di milioni di stranieri. Come se la crisi non esistesse. L’immigrazione di massa è destinata a rivoluzionare la realtà sociale, a (s)travolgere l’Europa che conosciamo, ma anche di questo non c’è traccia.Solo numeri e aride statistiche. Basta che i conti tornino.

http://www.iltempo.it/cronache/2014/10/22/cosi-gli-immigrati-occuperanno-il-paese-1.1332330


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OlausWormius
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Su dati di questo tipo sarebbe bene avere le fonti. Anche l'articolo originale non riporta link. Se non è capace nemmeno di mettere un link questo euroscettico mi convince poco. Molto poco.

La fonte è lo studio «Replacement Migration: is it a solution to declining and ageing populations?», redatto dal Dipartimento degli Affari sociali ed economici dell’Onu.

www.un.org/esa/population/publications/migration/migration.htm

Trovo sei diversi scenari, dei quali solo il sesto corrisponde al dato fornito e dal rapporto ONU il sesto scenario appare come un caso estremo.

L'autore dell'articolo ha omesso che erano descritti diversi scenari tuttavia anche gli altri non sono molto confortanti.
In pratica si sostiene che in Italia si devono fare entrare da un minimo di 35 milioni (nello scenario migliore) ad un massimo di 120 milioni (nello scenario peggiore) di immigrati.
Dopo magari mi leggerò il rapporto completo.


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Truman
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L'autore dell'articolo ha omesso che erano descritti diversi scenari tuttavia anche gli altri non sono molto confortanti.
In pratica si sostiene che in Italia si devono fare entrare da un minimo di 35 milioni (nello scenario migliore) ad un massimo di 120 milioni (nello scenario peggiore) di immigrati.
Dopo magari mi leggerò il rapporto completo.

(b) Scenario I
This scenario, which is the medium variant of the United Nations 1998 Revision, assumes that there
will be 660,000 net immigrants between 1995 and 2020, after which there will be no more migration to
Italy.

Traduco:
Questo scenario, che nella versione ONU del 1998 è quello intermedio, assume che ci saranno 660mila immigranti netti nel periodo che va dal 1995 al 2020, dopo di che non ci sarà più immigrazione in Italia.


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neroscuro2014
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L'esplosione demografica che c'è stata dalla fine della seconda guerra mondiale ha portato la popolazione ad aumentare vertiginosamente, ma almeno a riempire una necessità di manodopera fortissima nel settore industriale. La popolazione si è assestata e non mi pare una iattura. Di pari passo l'industria assorbe sempre meno, anche per via della meccanizzazione e della delocalizzazione, il sogno del settore dei servizi si è vaporizzato e con esso i tanti posti di lavoro QUALIFICATI che prometteva (non certo roba per 3^ media scarsa), l'agricoltura è già stata svuotata da tempo, i posti di lavoro per famosi creativi di cui si favoleggiava il bisogno sono pochi e devono essere ALTAMENTE QUALIFICATI. Non è roba da cifre a 6 zeri. Mi dite chi ha bisogno di tutta questa manodopera semianalfabeta? Per pagare le pensioni sarebbe la scusa ufficiale, ma 1) il sistema è contributivo da diversi anni e i pensionati si riprenderanno quel che metteranno da parte, 2) mi pare che le pensioni e il benessere dei pensionati siano l'ultimo dei pensieri dei governanti. Non mi pare che con gli attuali livelli di consumi e di invivibilità delle città, raddoppiare o perfino triplicare la popolazione in Italia sia auspicabile, nemmeno se fossero tutti bianchi italiani purissimi (spero si capisca l'ironia), anche perché di pari passo sta comunque aumentando la popolazione mondiale. Ormai ogni decennio si aggiunge un miliardo di persone, altro che cali! Nel 2050 ci saranno più di 10 miliardi di persone e per come stanno andando le cose, saranno 9,99 miliardi di poveracci. A chi giova? A chi vuole aprire una fabbrichetta contando su una massa di questuanti in fila dietro la porta? A me l'ulteriore aumento di popolazione sembra un incubo igienico, sanitario, ambientale e sociale.


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Anonymous
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Tenendo conto dell'invecchiamento della popolazione italiana, uno scenario che prevede anche solo una trentina di milioni di cervelli freschi con idee nuove e muscoli scattanti mi sembra ottimo. Ricordiamoci che non si aggiungono, ma in gran parte rimpiazzano. Tutto l'allarmismo che si fa dietro a questi studi è terrorismo xenofobo.


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OlausWormius
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(b) Scenario I
This scenario, which is the medium variant of the United Nations 1998 Revision, assumes that there
will be 660,000 net immigrants between 1995 and 2020, after which there will be no more migration to
Italy.

Traduco:
Questo scenario, che nella versione ONU del 1998 è quello intermedio, assume che ci saranno 660mila immigranti netti nel periodo che va dal 1995 al 2020, dopo di che non ci sarà più immigrazione in Italia.

Come avevo detto sopra il report non l'avevo ancora letto ma so che la fonte era quella (la domanda iniziale era sulla fonte).
Avevo letto anche l'articolo de "Il Tempo" copiato poi da Helios e lì era scritto: "vengono analizzati i movimenti migratori a partire dal 1995 e, attraverso modelli matematici, vengono prospettati diversi scenari che disegnano per l’Italia la “necessità” di far entrare tra i 35.088.000 e i 119.684.000 di immigrati per “rimpiazzare” i lavoratori italiani".

Tuttavia proprio adesso leggevo il report almeno per quanto riguarda l'Italia (conosco l'inglese) ed in effetti non si fa riferimento a quelle cifre, almeno non tra gli scenari.
Forse non stanno scritte in quella sezione (ipotizzo). Sarebbe da leggerselo tutto, non credo che "Il Tempo" si sia inventato le cifre.


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spadaccinonero
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tenendo conto che l'italiano emigra e quello che resta non si riproduce mentre sciami di stranieri vengono qui mentre figliano a più non posso mi viene logico affermare che non serviva uno studio dell'onu per arrivare a determinate conclusioni

ci stanno letteralmente sostituendo chi lo nega è in malafede o ha fette spesse di salame sugli occhi

@bdurruti

gli xenofobi, i razzisti sono coloro i quali non permettono agli stranieri di poter vivere decentemente nella loro Terra

costringerli ad emigrare, costringerli a tagliare le proprie radici è quanto di più infame si possa fare ad un popolo
questo è il razzismo

ognuno nel mondo dovrebbe avere pari opportunità nel posto in cui nasce, nel posto dove ci sono i propri cari

molta gente non è in grado di comprendere ciò che dico perché non ha legami
io che non sono assolutamente nulla senza quelle poche persone che mi sono accanto potrei solo ammazzarmi se dovessi vivere senza sentirle accanto a me fisicamente


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