Operazione contro i secessionisti: un monito per tutti coloro che non ci stanno
Sgombriamo subito il campo: non mi interessa farne una questione personale, ho subito una perquisizione in casa e nel box da parte di sette o otto carabinieri che si sono presentati alle cinque del mattino. Sono stati anche molto gentili e hanno cercato di non creare disordine. Loro eseguivano un mandato e basta. A casa mia, come nelle abitazioni degli altri 51 indagati, cercavano (secondo il decreto di perquisizione): armi, munizioni, veicoli blindati o comunque modificati, divise di tipo militare e attrezzatura idonea al compimento dell’azione quali cannocchiali, visori notturni e ricetrasmittenti, disegni tecnici per la costruzione di armi artigianali, documenti e targhe false e via discorrendo. Se ne sono andati con il mio pc personale sul quale lavoravo per tenere aggiornato questo giornale. Non poteva essere diversamente, perché io non sono associato a nessun gruppo o sigla di quelle di cui parlano i magistrati, nemmeno a un club di bridge per il vero.
Quel che solleva più di un sospetto è la tempistica di questa operazione contro i secessionisti: essa matura dopo il plebiscito veneto che tanta attenzione, soprattutto internazionale, ha richiamato su ciò che sta avvenendo in quella regione; dopo il pronunciamento di ieri della Commissione del consiglio regionale che ha votato il pdl per l’indizione del referendum consultivo sull’indipendenza; nell’anno in cui la Scozia e la Catalogna si apprestano a votare per la loro autodeterminazione; a ridosso di elezioni europee dove il malcoltento e la rivolta verso l’Europa che si è andata configurando sono in continua crescita.
L’effetto di tutto questo quale può essere? Spostare l’attenzione dei media e dei cittadini dal malessere profondo della gente del Nord e dall’aspirazione di molti di essi a volere l’indipendenza verso le presunte imprese di un “gruppo di esaltati” che progettavano azioni definite violente dagli inquirenti. Un bel messaggio da parte dello Stato per mandare a dire ai cittadini: guardate cosa succede a tutti coloro che solo immaginano e pensano di ribellarsi all’ordine costituito.
Gianluca Marchi
Fonte. www.lindipendenza.com
2.04.2014
non possono perdere il Veneto, fino a che l'ultima azienda non sarà fatta chiudere, DEVONO SUCCHIARE.
E colpiscono a colpo sicuro, certo non vanno a bussare dove non c'è nulla da succhiare
Scherzare col fuoco è pericoloso.........loro hanno i cani da guardia che sparano.........non ce lo vedo un italiota a fare la rivoluzione... ma quando mai? eppoi a Maggio c'è la finale di Champion League, poi le ferie....a settembre la scuola dei bambini.....suvvia.
Lega Nord punita per campagna anti €.
Secondo me il "potere" non centraun tubo in questa "grande" operazione antiterrorismo, anzi il "potere" sa benissimo come comportarsi con gli italioti, e porre al centro dell'attenzione l'indipendentismo veneto di cui nessuno, o al massimo l'uno per cento della gente, ha mai sentito parlare non mi pare una manovra degna del "potere". Trattasi solamente di una operazione di qualche magistrato ansiosissimo di porsi al centro dell'attenzione, nessun complotto, nessuna persecuzione, ma la solita cialtroneria italiota. Nessuno si indignerà, nessuno farà rivoluzioni, qualche magistrato avrà una promozione accellerata (e relativo aumento di stipendio) ed il popolo italiota sarà tutto davanti alla TV per vedere i mondiali di calcio, caro Martinelli, non la CL dove le squadre italiane hanno fatto come al solito, dopo il triplete, schifo.