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Papa Francesco ci tiene ad andare all'inferno... di Paolo Barnard


riefelis
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PAPA FRANCESCO CI TIENE AD ANDARE ALL’INFERNO. CON QUESTA CE LA FA.
di Paolo Barnard
http://www.paolobarnard.info/intervento_mostra_go.php?id=2008

Adesso siamo certi che Papa Francesco, dopo l’annuncio di ieri, andrà all’Inferno. Le ha davvero provate tutte, e ok, ora ci va.

Ci sono tre gradi di giudizio anche al tribunale di Cristo, e se vai male al terzo passi ‘in giudicato’:

Primo grado: LA MENZOGNA

Secondo grado: LA MISTIFICAZIONE

Terzo grado: L’IPOCRISIA

Se vieni condannato in primo grado, sei messo maluccio, ma puoi rimediare. Se ti va male anche in secondo grado, è gravissimo, ti ci vuole la misericordia di Lui in persona. Una condanna in terzo grado, è l’Inferno garantito.

Come avrete letto, il Pontefice ha da poco approvato la beatificazione del Vescovo francese Pierre Claverie e di sette monaci trappisti francesi, tutti trucidati, sembra, da guerriglieri islamici in Algeria durante l’abominevole guerra civile dal 1992 al 2013. E qui il Grande Giudice in cielo ha chiuso il fascicolo Francesco, gli ha stampato sopra “Inferno” e fine. Francesco è condannato in terzo grado per ipocrisia. Leggete più sotto. Ora un cenno al casellario giudiziario del Papa.

Francesco era stato condannato, come Bergoglio, in primo grado dal Grande Giudice per aver sempre mentito sul suo ruolo di collaboratore dei torturatori argentini dell’ESMA nei casi di Orlando Yorio and Francisco Jalics, sacerdoti vicini alla Teologia della Liberazione arrestati dalla dittatura e torturati selvaggiamente. Già che c’era in quell’inferno, Bergoglio stette muto su uno dei peggiori torturatori della storia moderna e suo sottoposto, l’infame padre Christian Von Wernich cappellano del campo di concentramento che era l’ESMA.

In secondo grado Bergoglio/Francesco è condannato per la reiterata mistificazione di una “Chiesa riformata”. Riformata dddé ché? direbbero a Roma, visto che il Vaticano per i poveri, gli affoganti, i migranti e compagnie cantanti, scuce spiccioli, mentre carezza oltre 7 miliardi in investimenti finanziari (dollari), e nessuno sa quanti miliardi in immobili di lusso nel mondo. E poi visto anche che il Papa mantiene ottime relazioni coi suoi decennali istruttori ultra-Neoliberisti al Fondo Monetario Internazionale a Washington… Insomma, mistifica alla grande, e a sto punto, come detto sopra, solo l’intercessione di Lui in persona l’avrebbe salvato, magari se Francesco avesse mai detto un bel “Sodoma & Gomorra” in riferimento ai suoi ex consulenti del FMI coi loro milioni di morti di fame sulla coscienza.

Ora Papa Francesco è pure ipocrita, e qui i giochi vanno a zero. La cosa sbalorditiva è che lui è il primo a saperlo, e si può solo concludere che sto Pontefice ce l’ha messa tutta per finire arrostito in eterno. Sì, perché va a beatificare 8 vittime pacifiste francesi (un totale di 19) di una sanguinaria barbarie algerina, ma non dice una parola su 200 vittime pacifiste algerine di una sanguinaria barbarie francese, oltre tutto in piena Parigi.

I fatti sono questi: la buona Francia cattolica, com’è noto, macellò l’Algeria nella guerra del 1956-1962 con eccidi, torture e sadismi che avrebbero rovinato la cena a Goebbels. Quando centinaia di cittadini francesi di origine algerina marciarono pacificamente a Parigi nel 1961 per chiedere la fine delle atrocità, 200 di loro furono arrestati, molti torturati al Palais des Sportes, e gettati nella Senna morti o agonizzanti. La Chiesa di Francesco beatifica oggi 8 pacifisti francesi vittime della storia d’Algeria, non una parola su quegli altri 200 pacifisti, vittime della medesima storia. Perché? Non siamo forse tutti figli di Dio? Almeno li avesse ricordati ‘in corner’. Ma non solo.

Le 8 vittime francesi, il Vescovo e i Trappisti, si trovarono nel mezzo di una mattanza interamente sostenuta da Francia, Stati Uniti, Italia, Gran Bretagna, quando nel 1991 il Fronte Islamico di Salvezza algerino vinse pacificamente e democraticamente le elezioni in Algeria. Ma no, quella era la democrazia ‘sbagliata’, e il voto fu annullato, il regime di Chadii Bendjedid passò la palla ai militari che iniziarono a massacrare, sotto l’attenta supervisione di Parigi e soci. Ma questi crimini contro l’umanità dei bravi cristiani con la targa FR-USA-IT-GB, sono del tutto assenti dal cerimoniale Vaticano. E poi, sempre per far imbestialire Lui con sta reiterata ipocrisia…

… chiediamoci perché Francesco beatifica oggi vittime cattoliche di presunti criminali islamici del 1994-1996, quando in una tristissima lista d’attesa ancora ammuffiscono nel dimenticatoio vittime cattoliche di veri criminali cattolici del 1989? Qualcuno si ricorda che nella mia inchiesta L’Altro Terrorismo (Report), e nel mio libro Perché ci Odiano (Rizzoli) raccontai della strage a El Salvador di sei Teologi della Liberazione gesuiti dell’università UCA, più cuoca e bambina di questa? I nomi sono: Ignacio Ellacuría, Ignacio Martín-Baró, Segundo Montes, Juan Ramón Moreno, Joaquín López y López, Amando López, Elba Ramos, Celina Ramos. Furono trucidati dal battaglione Atlacatl, esercito di regime cattolico, il 6 Novembre 1989.

Francesco, mi perdoni, non è che la differenza fra i due grassetti sopra spiega amnesie e ritardi in sto mare d'ipocrisia?

E non mi tiri fuori che lei nel 2015 ha beatificato l’altro salvadoregno Oscar Romero (Arcivescovo dei poveri e disubbidiente da Roma, nda), sempre assassinato da cattolici. Ci avete messo 35 anni per farlo, 35 anni di silenzio talmente imbarazzante da essere superato solo dai vostri 45 anni di silenzi sui preti cattolici pedofili in tutto il mondo. Il vostro silenzio su Romero si sentiva dalla Luna, e siete stati costretti a calci a farlo beato. Mentre invece...

... la psicotica Madre Teresa – la suora che delirava sul dolore corporeo dei morenti indiani come purificazione per Dio, che non li curava mentre era zuppa di milioni di dollari in donazioni, che rasava a zero le donne come nei Lager, che baciò le mani del genocida Ronald Reagan e protagonista del reportage “Angelo dell’Inferno” dello stimato politologo Tariq Ali – con quella ci avete messo solo 6 anni a beatificarla… Cos’è, che con sta suora i protocolli rotolavano in discesa?

Ai lettori: strano Papa questo. Credo non volesse proprio ritrovarsi solo lassù, visto che tutti i suoi colleghi stanno al caldo, con forse una sola eccezione. (nda: io ste cose le scrivo da molti anni… a buon intenditor poche parole)


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