Pensioni e politici a porte chiuse.

Vediamo di immaginare un ragionamento tra politici a porte chiuse (scherzo quindi c'e' il diritto di satira): "Cari colleghi, abbiamo rubato a man bassa, ci siamo fatti fregare dai paesi alleati un diluvio di miliardi, le nostre aziende scappano all'estero per poter lavorare decentemente e non pagare tasse da rapina. I nostri migliori cervelli cercano lavoro all'estero perche' qui non solo non c'e' lavoro, ma il popolo disprezza le persone intelligenti perche' noi li abbiamo aizzati, ma ogni genio che se ne va' sono tanti posti di lavoro regalati ad altri stati. Siamo sottomessi a forze enormi come il Vaticano, la Mafia, gli Usa, gli interessi della Nato, gruppi massonici, i crescenti interessi cinesi, lobby finanziarie e multinazionali. Abbiamo preso tangenti per uccidere la nostra agricoltura perche' altri paesi potessero vendere, altrimenti il nostro clima favorevole ci avrebbe imposto sul mercato del cibo. Sempre per non sviluppare la produzione agricola stiamo disincentivando orti ed abbiamo lasciato scarseggiare l'acqua potabile. Non ci sono piu' soldi per le pensioni, le casse sono vuote ma ci servono 50 miliardi per opere pubbliche che rimarranno incompiute. Dobbiamo ben rubare da qualche parte per pagarci la nostra vita lussuosa, la nostra droga, i nostri vizi pedofili ed il mercato dei voti che ci terra' in piedi alle prossime elezioni. Cari colleghi, dobbiamo abbassare le pensioni" - Badate che e' solo uno scherzo, sia chiaro!