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Per l'indipendenza della grande patria mediterranea


stefanodandrea
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Giampiero Marano
http://www.riconquistarelasovranita.it/?p=968

L’Italia può fare a meno dell’Unione Europea. Ma non può rinunciare al Mediterraneo.

Al mare che la circonda per quasi ottomila chilometri l’Italia è legata in una comunità di destino e deve forse il suo stesso nome: Atalu, “terra del tramonto” nella lingua semitica parlata da ignoti navigatori medio-orientali del III millennio a. C.

La decadenza dell’Italia, cominciata con l’età moderna e con il declino del Mediterraneo, terminerà con la fine della modernità e con la rinascita del Mediterraneo. L’Italia ridotta a provincia periferica dell’impero atlantico risorgerà dal e nel Mediterraneo. A sua volta, il Mediterraneo ha un debito di non poco conto nei confronti dell’Italia, e di Roma in particolare, centro di irradiazione ecumenica delle grandi civiltà nate sulle sue rive.

Ma questo fa parte del passato indimenticabile.

Oggi gli uomini del Mediterraneo ingrossano le file dei dannati della terra, oppressi da un mostro a tre teste: neoliberista in Europa meridionale, modernista in Nord Africa (di qui la reazione wahabita e salafita), sionista nel Levante. Nessuna di queste distorsioni mentali è autoctona. Ma tutte e tre, in compenso, attentano con violenza inaudita alla cultura di popolazioni che si conoscono, si incontrano e – fecondamente – si scontrano da millenni. Genti che nelle varianti di un unico idioma fondamentale esprimono l’identica gioia di vivere fuori dai dettami del profitto e dell’utile.

Nei porti e nelle piazze del Mediterraneo i princìpi del più sano relativismo culturale e della tolleranza sono stati inventati e messi in pratica secoli prima che li formulassero gli illuministi. Le civiltà mediterranee hanno plasmato uno spazio comune dal volto inconfondibile, che non ha pari in nessun’altra macroregione del globo per concentrazione di opere d’arte. Questo spazio ha radici molto solide e più profonde delle ovvie differenze sociali, economiche, religiose. Il piacere della convivialità, dell’otium contemplativo e della bellezza, la ricerca dell’equilibrio fra gli estremi, che confligge frontalmente con l’inclinazione ‘oceanica’ per l’informe e per la violazione di ogni limite, sono doni elargiti nella stessa misura a Napoli come a Tunisi o a Giaffa.

L’intera storia del Mediterraneo è compendiata nei poemi di Omero.

Sotto le mura di Troia lottano due popoli fratelli, con la stessa lingua e con gli stessi dèi: l’Iliade è il racconto di una guerra civile, come tutte le guerre combattute sulle sponde di questo mare. All’etnologia del Mediterraneo nel suo insieme va esteso ciò che Omero dice a proposito di Creta: “vi vivono / molti popoli, un numero enorme: novanta città! / Le lingue sono mescolate le une alle altre: gli Achei, / gli Eteocretesi generosi, i Cìdoni, / le tre stirpi dei Dori e i Pelasgi gloriosi”.

Queste parole non descrivono soltanto la normalità di un’epoca remota. Esse suonano anche di buon auspicio per il futuro, perché nel cerchio del tempo il principio e la fine coincidono. L’indipendenza dell’Italia significherà simultaneamente indipendenza del Mediterraneo. E viceversa: il mare libererà l’Italia, restituendole prestigio, memoria, coraggio.

Quanto è diversa e lontana da Bruxelles, infine, la città santa, la ‘capitale’ e il simbolo della nazione mediterranea: Gerusalemme!


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ireneo
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per quanto possa avere ragione,
ti informo che purtroppo
le veri radici di Bruxelles ( nel senso di chiarire chi sono i reali manovratori del progetto europeista)
stanno proprio a Gerusalemme ( o Tel Aviv)
........
e mi sa che loro di concedere a Roma la centralità non hanno proprio intenzione,
sono già centralissimi,
in tutto il mondo.


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Black_Jack
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Quanto è diversa e lontana da Bruxelles, infine, la città santa, la ‘capitale’ e il simbolo della nazione mediterranea: Gerusalemme!

Prego?


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Anonymous
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[quote="stefanodandrea"]Giampiero Marano
http://www.riconquistarelasovranita.it/?p=968

L’Italia può fare a meno dell’Unione Europea. Ma non può rinunciare al Mediterraneo.

Al mare che la circonda per quasi ottomila chilometri l’Italia è legata in una comunità di destino e deve forse il suo stesso nome: Atalu, “terra del tramonto” nella lingua semitica parlata da ignoti navigatori medio-orientali del III millennio a. C.

E' la prima volta che sento che il nome " Italia " deriva da " Atalu " e tantomeno derivasse dalla lingua semitica ...

Mi fai ridere...

A voi basta parlare di Bibbie, Sem, Noè...

Ma per favore...


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stefanodandrea
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Black_Jack

L'articolo non è mio ma complessivamente mi è piaciuto. Quindi non so dirti nemmeno cosa intendeva Giampiero. Anche a me quel punto è parso dubbio. Me lo farò spiegare.


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stefanodandrea
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Kefos

tu sei un povero imbecille.

Credo che tutti lettori hanno sentito per la prima volta quella ipotesi ("forse").
Gli intelligenti e i curiosi ne prendono stimolo per una ricerca. Gli altri si fanno una risata.

Poi dialogare fingendo che una affermazione sia considerata certa, quando si tratta di un'ipotesi ("forse") è l'atteggiamento più miserabile che sio possa assumere.

A non risentirci


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Black_Jack
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@Kefos

Guarda che semitico non è detto che significhi ebraico.
Atalu per esempio è accadico.

Certo che si venga a dire che la capitale della "nazione" mediterranea sarebbe Gerusalemme è un po' forte; io non sono un credente di religioni monoteiste e non mi riconosco nemmeno minimamente in quella affermazione.
La nazione mediterranea non ha capitali fra l'altro, non è qualcosa che "nasce" e si tramanda ma è un "creole"* culturale e spirituale che si è formato in seguito a una contiguità spesso conflittuale ma sempre meravigliosamente affettiva (carattere del tutto estraneo ai germanici per esempio).
Un'affermazione peraltro un po' improvvida per un movimento al suo nascere, lasciatemelo dire...

*) Il "Creole" è il termine con cui si definiscono le lingue franche dei caraibi formate da un mélange di vocaboli e strutture sintattiche di lingue e dialetti diversissimi.


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[quote="Black_Jack"]@Kefos

Guarda che semitico non è detto che significhi ebraico.
Atalu per esempio è accadico.

Non ho mai parlato di " Ebrei "
Ebreu, o Hibiru, significava " erranti ", senza dimora, senza patria...

E preferisco essere imbecille, va be' !


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Anonymous
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Kefos

tu sei un povero imbecille.

Credo che tutti lettori hanno sentito per la prima volta quella ipotesi ("forse").
Gli intelligenti e i curiosi ne prendono stimolo per una ricerca. Gli altri si fanno una risata.

Poi dialogare fingendo che una affermazione sia considerata certa, quando si tratta di un'ipotesi ("forse") è l'atteggiamento più miserabile che sio possa assumere.

A non risentirci

Io sarò imbecille, purtroppo tu sei ebreo e neanche serio, io ne conosco abbastanza e molto in gamba.


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Black_Jack
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Kefos

tu sei un povero imbecille.

Credo che tutti lettori hanno sentito per la prima volta quella ipotesi ("forse").
Gli intelligenti e i curiosi ne prendono stimolo per una ricerca. Gli altri si fanno una risata.

Poi dialogare fingendo che una affermazione sia considerata certa, quando si tratta di un'ipotesi ("forse") è l'atteggiamento più miserabile che sio possa assumere.

A non risentirci

Io sarò imbecille, purtroppo tu sei ebreo e neanche serio, io ne conosco abbastanza e molto in gamba.

Come dicevo questa di Gerusalemme capitale della nazione mediterranea non è una buonissima idea.

Cerchiamo almeno in prima battuta di non stabilire preminenze o precedenze che siamo già abbastanza messi male.

Forse a qualcuno non piacerà ma ci converrebbe riflettere sul fatto che "mediterraneo" significa sintesi di culture e quindi ovviamente c'è l'Ebraismo con tutta la sua grande tradizione di tolleranza, il Cristianesimo, l'Islam (tre religioni a volte molto ispirate a volte un po' meno), il mondo Greco-Romano e se vogliamo andare fino in fondo i Berberi, i Visigoti e via dicendo.

Oggi però ci siamo noi e dovremmo fare qualcosa di nuovo basandoci sulla tradizione ma riuscendo a elaborare e andare oltre.


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stefanodandrea
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Io ebreo?

Sei più imbecille di quanto pensassi.
E probabilmente sei uno di quelli che è in paranoia con gli ebrei.


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Anonymous
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Io ebreo?

Sei più imbecille di quanto pensassi.
E probabilmente sei uno di quelli che è in paranoia con gli ebrei.

Tu puoi pensare che io sono imbecille ed io non posso pensare che sei straniero ? E che cappio !


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terzaposizione
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Ebreo = Straniero mi sembra un concetto da imbecille, scusa.Siete troppo permalosi, fatevi un porrito


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Ebreo = Straniero mi sembra un concetto da imbecille, scusa.Siete troppo permalosi, fatevi un porrito

Certo, hanno la carta di identità Italiana, Francese, USA ma si comportano da stranieri ed anche se sono parlamentari.


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c'è l'Ebraismo con tutta la sua grande tradizione di tolleranza

A me risulta che l'ebraismo originalmente (e di conseguenza per chi lo segue ancora oggi in maniera ortodossa) sia la religione meno tollerante di tutte, visto che considera praticamente subumana, quindi meritevole di sterminio, qualsiasi stirpe o etnia al di fuori della propria. Anche socialmente, l'ebraismo ortodosso include una forte discriminazione di genere, come in tutte le religioni di radice semitica.
Un altro discorso si apre se consideriamo gli ebrei "secolarizzati", che per motivi storici sono indubbiamente la maggioranza. Ma, appunto, è un altro discorso, e non voglio essere OT. Era solo per puntualizzare...


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