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Proviamo a fare un poco di chiarezza nel Maremagnum della confusione mercantile (voluta, dichiarata)


GioCo
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https://piccole-dritte-per-barcellona.com/wp-content/uploads/sites/4/2018/12/maremagnum-exterieur-1.jpg

Da dove partire? Mi accingo a uno di quei lavori mastodontici che al solito, non credo di essere all'altezza di poter trattare. Tuttavia siccome non lo fa nessuno e il mio demone spinge come non mai, sono qui a provarci con tutti i limiti del caso.

Credo che ci siano diversi fili che andrebbero riannodati a questo punto, sia tra quello di cui spesso scrivo e magari lascio sotto inteso tra un POST e l'altro, sia tra quello che viene percepito nell'assoluto caos mediatico di cui subiamo gli effetti.

Individuo due macro-aree da tenere distinte. La prima in assoluto è l'aspetto militare e geopolitico che riguarda la difesa in senso lato, non solo dei paesi ma anche e soprattutto delle élite che hanno riposto i loro interessi superiori in certi paesi piuttosto che altri.

La lettura "moderna" della difesa infatti, non può prescindere dal tenere conto che l'aspetto privato dell'interesse prevale su quello pubblico in tutti gli ambiti che contano, in ogni angolo del pianeta e a prescindere poi dalle istituzioni e dagli ordinamenti considerati. Dove prima c'erano eserciti, territori e nobiltà, oggi ci sono giochi di finanza e contractors che operano in modo liquido e apolide, dove prima c'erano gli armamenti e nuove tecnologie a creare deterrenza, oggi ci sono le guerre ibride asimmetriche condotte con alta tecnologia a basso costo di proprietà di multinazionali (che spesso hanno dietro i militari a gestire brevetti e conoscienze tecnologiche) e i sistemi bancari che li gestiscono con assoluta amoralità fuori controllo, entro scenari di una complessità in frenetica evoluzione caotica.

Da qui nasce la seconda macro-area, il secondo aspetto legato a doppio filo al primo che è quello di portare avanti, per tramite di un consesso di qualche tipo che ora non ci interessa definire meglio, una certa ideologia, un pensiero che incorpora obbligatoriamente anche un credo, capace di potersi evolvere in una fede di tipo religioso, in grado di agire socialmente da collante con gli interessi d'élite e generare "l'impressione" che vi sia un senso compiuto generale, anche se esaminata con attenzione nessuna parte passa l'esame minimo del buon senso, rimandando il senso al loro interno, come in labirinto di specchi. Ciò che conta è illudere che tale ideologia vada a parare da qualche parte. Faccio un esempio stupido di "trappola" degli specchi cognitiva vecchia e abusata, solo per capirci: il Re è investito da un volere divino, se no non sarebbe Re, tu se non nasci Re non hai il favore divino, quindi un Re ha sempre il favore divino. Se non esci dal circolo vizioso del pensiero Re-divino, sei costretto ad ammettere che tu al cospetto di un Re o sei Re o non sei un ca%%o.

Diciamo per semplicità che il primo rappresenta l'aspetto materiale della faccenda, il secondo quello più spirituale o egoico, cioè identificativo (Chi sono? A seconda di come rispondo mi colloco in un certo contesto identificativo sociale, per esempio un medico, piuttosto che un padre).

Ora caliamolo nella realtà. Se considero l'America, considero una élite (quella che ora è prevalente e che ha origine da quella neocon) che odia l'istituzione pubblica e in particolare quella democratica che pure fornisce loro quel potere che esercitano, in quanto con le armi e la deterrenza militare essi possono vantare i loro possedimenti e far pesare la loro volontà sul Mondo (tipo Exxon?). Detto così suona contraddittorio e in certa misura è così, ma è necessario fare un passo ulteriore per capire l'arcano e risolvere l'apparente paradosso. Prendiamo il governo della Cina. Anche in quel caso abbiamo un élite che però non odia affatto l'istituzione di cui si riveste, anzi, si spertica ogni santo giorno per lodarne le incredibili virtù e ti obbliga a farlo con la forza se necessario. Il sistema cinese non è democratico. Dal confronto, un appartenente alle élite occidentali non può che convenire che il sistema cinese è molto meglio. Perché semplicemente garantisce un ritorno di potere più diretto e appagante, non perché sia necessariamente migliore per governare o perché effettivamente è in grado di donare un potere maggiore. Anche perché è davvero difficile quantificare qualitativamente un potere, solo la storia retrospettivamente ci riesce.

Governare la Cina non è affatto semplice. Ma governare in occidente è proprio un altra cosa e se è l'occidente che ha in mano la conoscenza e da sempre, questo non è altro che il frutto della differente modalità con cui viene gestito il potere, cioè il frutto del differente rapporto tra cittadino e governanti. Il cosiddetto "contratto sociale" con cui questi ultimi governi occidentali si sono fatti il bidet.

Prendiamo ora la Russia che sta in mezzo. Alla élite russa il limite cinese rimane cristallino. Infatti tutte le ultime innovazioni tecnologiche di punta in campo militare sono russe, nonostante il più alto grado cinese di scolarizzazione e di "laureati di alto profilo" e anche qui non è un caso. Il sistema russo è un connubio relativamente recente di discreto successo tra le integrazioni del pensiero occidentale e la conservazione delle rigide oligarchie interne di vecchio stampo. Diciamo che "si fa diversamente finta di essere democratici". Lo spirito, l'idea di libertà, che poi è sempre una libertà concessa ma comunque vissuta come tale dalla maggioranza della popolazione, incorpora poi le spinte innovative e la volontà di preservare l'esistente, meglio di come era accaduto nel passato russo, con un regime dittatoriale che alla fine è collassato su se stesso e sempre per la solita ragione, che viene soffocata la spinta interna all'innovazione. Si crea quello strano effetto duplice, un altro paradosso, per cui il potenziale produttivo e creativo aumenta a dismisura e in via sempre maggiore anche lo spreco dello stesso fino ad avere "Ferrari che rombano fino a far scoppiare timpani e pistoni" stando ferme. L'esempio russo di ferrari è la bomba Zar.

Il drago e i suoi sodali, di tutto questo non vedono nulla. Questa generazione di plutocrati occidentali si riferisce a un consesso formatosi in ambienti a porte girevoli, dove si coltiva con il potere un rapporto specifico, fluido e unico al Mondo e nella Storia umana. Un rapporto per cui si decide in via superficialmente democratica, sentendo parti scelte all'uopo (i "consigli di amministrazione") ma per il solo motivo che ogni decisione deve rimanere sempre e comunque scevra da ogni responsabilità. Non importa se si deve incendiare mezza Africa, licenziare 100mila persone e chiudere un intero comparto considerato improduttivo, oppure comprare e vendere carne umana, schiavi della nuova normalità, come cavie per le farmaceutiche o per i campi di pomodori, importa solo che le decisioni prese non comportino alcuna conseguenza, cioè nessuna attribuzione di responsabilità. E' una formazione integralmente e radicalmente pavida.

Tra le due macro-aree ne sorge una terza che sta in mezzo ed è "minore". L'ignoranza. Non dottrinale evidentemente e non data da carenze cognitive, altrettanto evidentemente. Immensi database e calcolatori di capacità elaborativa quantica possono promettere di sopperire poi a ogni eventuale carenza residua. Rimane però che se con la montagna partorisco il classico topolino, tutta quella potenza di fuoco a cosa serve?

Le cose non funzionano se non (al solito) per paradossi.

Ciò che manca, il tipo specifico di ignoranza a cui mi riferisco, riguarda la capacità di osservare e comprendere i fenomeni e le dinamiche, avendo pazienza di rimanere a osservare, indipendentemente da quello che accade, distinguendo tra il desiderio (il potenziale) di sfruttare il fenomeno per un nostro tornaconto e il fenomeno osservato. Cioè cercando di ridurre al minimo il condizionamento emotivo che comunque subiremo che cerca sempre di piegare la realtà ai desiderata, di interferire.

La realtà è solo la realtà ed è perfetta in quanto manifesta. Accettarla così però è tutta un altra faccenda e il problema (assicuro) è tanto di un cuorenero come di uno più puro che invece è cosciente che in pericolo è l'essenza stessa, il concetto di umanità da sempre in discussione, prima con la divinità oggi con la macchina. Con tutti gli effetti a cascata che saranno a loro volta paradossi. Ad esempio il cuorenero mostrerà un saldo controllo di sé (nel fare ca%%ate) come se sapesse quello che sta facendo e tutti gli andranno dietro, mentre chi sa perfettamente quello che andrebbe fatto mostrerà al rovescio un timore costante di perdere il controllo di una situazione difficile e di contro quindi cercherà di porre un freno alle ca%%ate.

Ogni riferimento a situazioni o persone è puramente casuale, ma comunque molto coerente.

Se seguiamo quindi questa sottotraccia e non quella del pavido/cuorenero avremo un altro risultato "bizzarro". La cosiddetta infodemia, eterodiretta e guidata da menti non proprio lucide, ha un fondamento sottostante più preoccupante delle derive dittatoriali tecnocratiche.

Una guerra. Non dichiarata ufficialmente, ma tutt'ora in corso.

Perché vi sia una guerra è obbligatorio vi siano gli interessi per combatterla. Nessuna guerra può essere sostenuta senza interessi. Smetterebbe ancora prima di cominciare. Detto in altra maniera: se la guerra è la politica gestita con altri mezzi, allora senza la guerra a prevalere sarà comunque e sempre la politica.

Bene, gli interessi in @GioCo qui sono lapalissianamente IMMENSI. Sufficienti non per una ma per tutte le guerre che siano mai state combattute fin'ora. Anche quelle epiche e mitiche forse solo narrate.

Si tratta banalmente del controllo A PRESCINDERE di qualsiasi cosa futura sia immaginabile. Ripeto, di qualsiasi cosa futura sia immaginabile. Ergo, ogni appartenente ad ogni consesso elitario o combatte per vincere la guerra o verrà cancellato dalla storia. Punto e a capo.

Gli effetti che ciò produce, cioè quello che realmente significa, le ricadute sul genere umano e i rischi che ciò comporta, sono ancora poco compresi. Perché se no le cose evolverebbero in modo completamente diverso.

Cerchiamo quindi bene di capire di cosa si tratta, cosa c'è in @GioCo e cosa alimenta l'aria di guerra.

Ora, abbiamo una Cina che ha degli interessi particolari maturati in questi decenni. Da tempo ha smesso di guardare al mercato estero e ha iniziato a rivolgere sempre maggiore attenzione al suo mercato interno, uno dei più ricchi e vasti del pianeta. Vi ricordo che da sempre le risorse primarie siamo noi, persone umane, non le macchine. Un motivo ci sarà, no?

La Cina però è anche il paese che si è assicurato più di tutti il controllo sulle materie prime strategiche per la produzione industriale. Teniamo conto che quando parliamo di industria, parliamo sempre di intrecci affaristici speculativi con il comparto militare. In specie in Cina dove un cinese non è considerato mai un civile. Non c'è distinzione, sono tutti "militari". Quindi parliamo sempre di guerre condotte per alimentare non solo l'industria, ma la ricerca a scopi bellici. Sempre.

Nella misura in cui tutto ciò può suonare buono e giusto, nel senso che vale per tutte le maggiori potenze del pianeta, anche quelle regionali, ci sono un sacco di fattori da considerare. Il primo è il necessario indebitamento che un economia pubblica utilizza per far circolare ricchezza, ad esempio nel finanziare infrastrutture come ponti o strade e l'edilizia urbana, come le case popolari. Se la ricchezza circola l'economia cresce e con essa il paese e la sua capacità produttiva a spirale positiva. Teoricamente non ci sono limiti di indebitamento per uno Stato che sia prestatore di ultima istanza e abbia la propria moneta e il suo pieno controllo. Il livello di quel debito indica unicamente la massa di denaro circolante. Diciamo che è un "debito buono" per la collettività. Tuttavia la faccenda inizia a cambiare se il debito è privato o coinvolge il privato. In buona approssimazione cioè tutte le volte che ci si affida al "famigerato" mercato e quindi alla finanza. Peggio che peggio, se lo fa uno Stato.

Un privato che si rivolge alla finanza per condurre transazioni, è come una persona che si appresta a fare un crimine (che ne sia o meno consapevole poco importa) legalizzato. Ad esempio, ammazzi qualcuno ma per quell'omicidio mai nessuno ti perseguiterà (Grillo docet). Tenetelo bene a mente, perché è da questo humus che nasce uno come il drago e plasma la sua esperienza disumana.

Quindi in finanza, non importa quale è il tuo crimine, dalle miniere spaventosamente inquinogene per produrre batterie per i telefonini ai confini con la Mongolia, fino ai bambini sfruttati in massa per estrarre coltan in Africa, non importa. Il crimine è il valore aggiunto solo e soltanto se non ne c'è un responsabile che sia chiamato a rispondere dei danni. Badate bene che abbiamo conoscenze tecnologiche sufficienti a fare tutto con le macchine senza inquinare e guadagnandoci sopra, ma è proprio specificatamente l'atto criminale che occorre perché la transazione finanziaria abbia un senso compiuto. Lo so, subito l'idea corre alla concorrenza e al fatto che abbassando i costi... Ma non è così. Mi dispiace, non è così. Ricordate quando ho detto che c'è un debito buono? Se avessi una miniera di coltan che non sfrutta nessuno o una per produrre batterie in Mongolia dove la gente può persino coltivare biologico e vivere e in modo sano delle risorse attorno al sito estrattivo, il ritorno di ricchezza come lo quantifico? Davvero il prodotto "costa di più", oppure ho solo evitato di scaricare i costi addosso alla comunità per rendere competitivo il prezzo sul mercato privato? Eh?

Come sempre, la risposta è difficile da accettare, non da capire. Chi capisce, capisce e guarda basso perché ci si può solo vergognare profondamente da umano a umano di vivere in un Mondo fatto in questa maniera. Per ciò se collassa questo modo di gestire le economie, anche chiedesse la mia Vita, non mi metterò a piangere perché finisce. Vorrei fosse ben chiaro. Detto questo, finché dipendiamo da Satana per vivere, non c'è scelta e si procede. Quindi andiamo avanti.

Dicevamo la Cina. Che è nata ed è stata concepita SOLO tramite finanza privata di investitori esteri. Formalmente possiede la sua propria economia, ma c'è ben altro oltre il suo debito estero. Per esempio i privati di mezzo mondo che hanno finanziato opere pubbliche e progetti mastodontici di ogni tipo. Ricorda niente il crack della Lehman? Debito tossico, ma attenzione che tutto il debito privato e tossico per antonomasia, soprattutto quando l'investimento è elevato. Cioè il debito se privato non ha lo stesso valore etico di quello pubblico e non è esattamente "denaro circolante". Non si preoccupa affatto di cose molto importanti come la solvibilità, ne tanto meno della distribuzione di ricchezza che può far circolare valore in una comunità e creare ritorni positivi per tutti gli investitori. Si scarica la conseguenza su chiunque capiti e non centri nulla. La massa di quel denaro rappresenta per ciò meglio il "livello criminale" che rimarrà impunito e nascosto. Non è un bene collettivo un investimento di quel genere ed è eticamente conforme a una mentalità profondamente disumana che DEVE manifestarsi in qualche modo. Nel caso migliore, totale indifferenza per la sofferenza provocata. Di più, c'è una specifica cricca che si forma alle alte sfere di questo giro perverso e di Inferno dantesco, quelle che hanno in mano le leve per il controllo della massa monetaria. Quelle che il denaro "lo creano" dal nulla.

A quel punto infatti, quale è il crimine che più di ogni altro è disumano e che se commesso restituisce potere nella misura esatta per la quale rimane impunito? Quello ritenuto in assoluto umanamente inaccettabile. Come la pedofilia e l'uso del corpo umano (anche neonato) per fini e scopi totalmente irrisori, "capricciosi". Come sacrifici rituali ad esempio. Oppure cibarsene, ma non perché ci sia l'idea di chissà quale atto superiore, solo perché il livello di immoralità equivale a una dimostrazione diretta e inequivocabile di potere sul prossimo. Tutto qui. Quindi più potere più disumanità.

Semplice, no? Bene, anzi no malissimo, ma andiamo avanti lo stesso.

La cricca cinese quindi, statene certissimi anche se non lo so, non ho prove e nemmeno le voglio e le cerco, perché tutta la coerenza URLA solo che è così, fa della pedofilia un DOGMA di fede. Se vuoi far parte di certa élite, sei così o sei fuori. Non c'è l'opzione B. Ma mica solo quella, tutte le élite legate al mondo della finanza globale al TOP è obliterata alla stessa "chiesa di Satana" e deve sottostare a una o più infamie di sto genere. Tutta appartiene allo "spirito del drago" che è sta schifezza qui. Semplice. Ma inaccettabile. Per ciò nonostante la solare evidenza evidente, ci diciamo che così non è e andiamo avanti come se tutto fosse normale.

Ora, sta chiesa, sto pensiero, questa fetecchia di idea comune e condivisa a certi livelli, non mette però d'accordo "in automatico". Non è fatta perché tutti si abbraccino e si considerino fratelli disumani. Semplicemente non funziona così. Ci si riconosce benissimo e si sa di fare parte o meno della stessa cricca di malandrini fetenti, ma come in ambienti mafiosi ogni alleanza basata sulla fiducia (leggi "ogni accordo") è solo un possibile tradimento da consumare nel momento in cui conviene. Cioè se trovi il modo di passarla liscia. Ci sono dei distinguo però. Ad esempio in Russia vige il rispetto per la regola. In America vige quello per la forza. In Israele vige la superiorità morale che dipende dalla gerarchia e parte da Israele come etnia. In Cina vige l'idea di collettività. Vige, significa che è ciò su cui poi viene stabilito un ordinamento più generale esteso al cittadino, il quale NON deve essere tradito a nessun costo su quel punto di accordo, se no sarebbe solo un merdaio ingestibile e ogni attribuzione di potere verrebbe meno. In sostanza su questa base è IMPOSSIBILE qualsiasi accordo trasversale stabile tra cerchie di questa genia e lo capirebbe anche un bambino.

Bene, passo ulteriore nell'Averno, cioè sta cloaca di Mondo qui. Diciamo che un giorno mi invento una nuova tecnologia e sono il Signor Accidente d'Occidente. Quella atomica. Con cui inizio a pensare al concetto di deterrenza globale, sempre con quel profilo satanico. Cioè in sostanza se avete capito la musica, minaccio tutti quelli che mi capitano a tiro se non fanno quello che ca%%o voglio e concepisco il resto del Mondo come il mio personale cortile di casa, dove vado a farci i miei porci comodi quando e come voglio. Che come sopra significa "ci vado a fare affari creativamente sporchi, quelli che riesco a inventarmi e con il solito proposito di rimanere impunito", ben sapendo che più la combino sporca e la passo liscia, più aumenta il mio prestigio sia sociale che economico. Cioè vengo temuto e rispettato proprio come un mafioso. Non è facile, anche con l'atomica. Perché il rischio è di uscirne con l'immagine sporcata. Per ciò nasce nel paese un fiorentissimo comparto di marketing che inizia a possedere ogni ambito della comunicazione. OGNI AMBITO. Con lo stesso solito fine, coprire le porcherie. Ogni ambito significa anche quello di intelligence e da qui MK-Ultra e porcherie simili. Come Internet nato da Arpanet un modo per criptare comunicazioni segrete poi usato per vendere pizze e oggi per gestire i tuoi dati biometrici.

Se abbiamo capito l'antifona, non c'è bisogno di dire che qualsiasi tecnologia particolarmente pericolosa per l'umanità è nelle mani peggiori possibili per antonomasia. Ma, dato che vige qualcosa, quel qualcosa argina. Poco ma argina. In particolare per le biotecnologie. Zio Sam non aveva interesse a "piegare il Mondo" alla sua volontà con un arma che esce facilmente dal controllo dell'attaccante e quindi è un cattivo uso della forza. L'atomica fa questo molto meglio per un paese in cui vige il principio dello sparone bombone che più è bombone meglio è perché incute più "spettacolare paura" e allo studio ci sono armi a energia diretta e il controllo dello spazio intorno al pianeta che rinnoverebbero efficacemente la capacità di deterrenza. Cioè rialzerebbero l'asticella della minaccia, facendo tacere velleità di "equipollenza" di altri attori geopolitici.

Ma per la Cina, l'arma biologica è una opportunità straordinaria a buon mercato. Non c'è un problema etico nel bilancio di un rispetto della collettività, se si spaccia per fatto naturale. Per questo la Cina non può e non deve dichiarare guerra ma "fare finta" di essere pacifica e desiderosa solo di "fare affari" lucrosi e vantaggiosi per tutti. Così siamo tutti felici e sorridenti come i cinesi e amiamo la bella vita. No? In più facciamo pubblicità al partito che ci ringrazia. Il rispetto della sovranità altrui, certo, tanto è il patogeno naturale a invaderti, mica la Cina. Ma allora perché st'accidente di occidente gli va dietro dicendo che è naturale? Non lo fa, ma non può dire nemmeno che è un arma. Deve balbettare che "potrebbe esserlo non si sa". Perché è stato l'occidente a permettere alla Cina di sviluppare quell'arma. Lo ha fatto pensando di poterla controllare e per un calcolo sbagliato. Lo ha fatto perché sicura della propria deterrenza. Lo ha fatto perché gli conveniva dato che in quel paese non c'è da rispettare alcun limite morale. Lo ha fatto con l'idea di confinarla a un uso militare contro animali o piante. Lo ha fatto confidando che i cinesi avrebbero ben compreso che un arma del genere era pericolosa anche per loro se ingegnerizzata conto l'Uomo e che non era una cosa da fare in nessun caso. Non abbiamo tecnologie per arginare patogeni fuori controllo che possono scatenare un ecatombe potenziale futura. Ma questi hanno fatto i conti e si sono detti: è più pericoloso gestire un patogeno creato da noi o "la deterrenza" del bullo di quartiere? Se il problema è passarla liscia, la risposta era ovvia. L'occidente non si sarebbe mai tradito scoprendo le carte dei suoi intrallazzi che devono rimanere impunibili essendo colluso ed era l'unico modo di mettere al muro e dietro la sbarra la Cina, l'autoaccusa. Quindi la Cina la sta passando liscia e acquista potere e prestigio sulla pelle dell'Occidente IN AUTOMATICO e questo indispettisce la gente SBAGLIATA.

Da qui i rumoreggiar di cannoni.

Questa storia finirà. Ma solo quando avremo la tecnologia che disinnesca la pericolosità del patogeno, facendolo rientrare nell'alveo degli agenti biologici circolanti non pericolosi per l'Uomo. Faccio un esempio cretino per completezza. Se avessimo una tecnologia che dal miscuglio del materiale genico estratto da una persona, gli esosomi, può individuare un singolo patogeno e isolarlo, come fosse una specie di "cacciatore" di virus, per esempio andando alla ricerca di sequenze geniche di virus attivi riconoscendoli, come una specie di "bioscanner", l'arma perderebbe di efficacia e interesse militare. Perché sarebbe impossibile infettare senza passare anche il patogeno fisico, da cui poi è relativamente facile concepire una contromisura in grado di spegnere l'infezione. Penso che una cosa del genere si potrà fare con qualcosa che misura a livello energetico il patogeno. Tipo impronta elettromagnetica. Ma siamo lontani dal creare qualcosa del genere.

Ora veniamo al Pass e alla politica che ruota attorno alle "bizzarre" soluzioni per "la gestione pandemica". Servono per la gestione sanitaria? No. Hanno lo scopo di militarizzare prima possibile i paesi, cercando di produrre il malcontento popolare più basso possibile. Perché? Perché è guerra gente, GUERRA.

Poi è chiaro che si è attaccata anche l'agenda transumanista che era GIA IN ATTO DA ANNI. A questi non gli è sembrata nemmeno vera la finestra di opportunità che la Cina gli ha offerto su un piatto d'argento. Si sono dati un agenda in fretta e furia, sapendo che un piano in atto che era previsto e aveva durata ancora lunga, fatta a colpi di austerità, poteva ridursi in pochi anni. Di fatto l'accelerazione che abbiamo visto dal 2020 ad oggi è la realizzazione di interventi che avrebbero richiesto almeno altri 30 anni per non scatenare le reazioni peggiori della popolazione!!!

Bene, mi fermo qui perché se no diventa troppo lunga, ma ci sarebbe ancora tantissimo da dire. Fatemi sapere quali dubbi vi suscita questa analisi e vedrò se riesco di chiarirli, facendo uscire anche il resto.

 

P.S.

IMPORTANTE!!! Con l'idea di darvi un suggerimento, vorrei confutare l'attacco che più spesso viene rivolto a chi dissente. Essendo favorevole ai sieri genitici ma non all'informazione che li circonda, non mi si può dire "no-qualcheccosa" quindi dato che dissento per il resto (tipo GP) la domanda (aggressiva) è immediata: "ti sei punturato?"... Dato sensibile non a caso e che crea uno specifico problema: è la domanda che NON dovrebbe esistere ed è esattamente quella che deve essere combattuta!!! Se l'ho già detto in passato, niente paura, comunque può cambiare ogni secondo dato che le dosi aumentano ogni 3 mesi, basta smettere di aggiornare chi lo chiede ossessivamente e informarlo che "il nostro stato può essere tecnicamente qualsiasi ma è importante smettere di chiderlo". Qualsiasi altra battaglia politica è priva di senso una volta che viene data la risposta affermativa o meno e in specifico a chi non abbia facoltà legale per richiedere quel dato. Per questo Paragone dichiara di voler usare il suo corpo per resistere alla imposizione, perché chiede apertamente in questo modo a chi gli va dietro che il dato sia reso pubblico; è un gatekeeper e non c'è dubbio su questo. Quindi come difendersi? Semplice, si risponde (là dove possibile, perché è evidente che il superGP dove siamo costretti a esibirlo risponde alla domanda) che la tutela della salute del mio prossimo sta esattamente nel non dare quell'informazione, perché? Banale, tutti sanno che il siero non protegge le vie aree e che questo non limita quindi la diffusione del patogeno (casomai il dato empirico non bastasse) quindi non dare l'informazione costringe la gente a non abbassare la guardia, perché la nostra migliore garanzia sanitaria nel limitare la diffusione corrisponde alla corretta autogestione in caso di sintomi, nient'altro. Per il resto dispiace per gli ippocondriaci, ma la malattia circola e nessuno ci può fare nulla. Secondo attacco classico: i non punturati agevolano la diffusione delle varianti quindi è bene saperlo (per aggredirli come irresponsabili, è implicito). Risposta banale: le varianti sono agevolate dagli asintomatici, il siero riduce i sintomi... E li si manda in cortocircuito.


Citazione
Simsim
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Purtroppo mi  resta complicato risponderti sulla mole di informazioni circa la Cina e la suddivisione degli interessi che tu fai. Per la veritá le mie risposte sono sempre "di pancia", intese come dettate da ció che mi suscita il pezzo nell´insieme, oltre che ovviamente da quelli che sono gli argomenti che penso di poter trattare.

Io qui la sottolineatura la vorrei fare sull´ultimo paragrafo, e so di andare fuori tema e fuori punto, ma questo é. Io di partenza sono contrario al toccare la genetica in laboratorio. Il nostro dna é influenzato da milioni di input,tutti al di fuori del nostro controllo. Resta di fatto al di fuori del nostro  controllo anche la manipolazione in laboratorio, perché di fatto ignoriamo la logica prima con cui il DNA opera all´interno delle sue mutazioni, tant´é che si parla di casualitá. Non possiamo sapere se facendo una modifica introdurremo un "bug" che fra qualche tempo causerá l´estinzione della razza umana, non possiamo controllare in alcun modo neanche il margine di errore dell´inserzione genetica stessa, dando per acclarato che succederá esattamente quello  che abbiamo pianificato in  termini teorici. Ne comprendo la portata affascinante che questo puó esercitare su una mente scientifica, ma lasciami dire...tutto il concetto in sé non suona tanto diverso da quello di uno scommettitore che punta i suoi soldi su un cavallo, sperando che corra piú degli altri. C´é lo stesso gradiente di controllo che puoi avere, pensando di sapere tutti gli ultimi risultati di quel cavallo, i suoi risultati sulla superficie su cui correrá, i suoi tempi e  quant´altro. Il cavallo la mattina della corsa ha un problema intestinale di cui nessuno ti da notizia, e ti  corre due secondi piú lento a giro: hai perso i tuoi soldi.

Questo era per fare un esempio terra terra  e comprensibile. Il DNA umano cambia anche in base ai tuoi comportamenti in vita, alla  tua maturazione personale, a come impari a gestire lo stress quotidianamente, a quello che mangi prevalentemente, a come vivi. Ed é praticamente certo che,  a livello di comprensione  umana, a noi manchi uno strato di comprensione che non ci é dato raggiungere  al  momento. Fino ad allora...io starei lontano da qualunque questione genetica  che non sia analitica.


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GioCo
Noble Member
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Pubblicato da: @simsim

Purtroppo mi  resta complicato risponderti sulla mole di informazioni circa la Cina e la suddivisione degli interessi che tu fai. Per la veritá le mie risposte sono sempre "di pancia", intese come dettate da ció che mi suscita il pezzo nell´insieme, oltre che ovviamente da quelli che sono gli argomenti che penso di poter trattare.

Io qui la sottolineatura la vorrei fare sull´ultimo paragrafo, e so di andare fuori tema e fuori punto, ma questo é. Io di partenza sono contrario al toccare la genetica in laboratorio. Il nostro dna é influenzato da milioni di input,tutti al di fuori del nostro controllo. Resta di fatto al di fuori del nostro  controllo anche la manipolazione in laboratorio, perché di fatto ignoriamo la logica prima con cui il DNA opera all´interno delle sue mutazioni, tant´é che si parla di casualitá. Non possiamo sapere se facendo una modifica introdurremo un "bug" che fra qualche tempo causerá l´estinzione della razza umana, non possiamo controllare in alcun modo neanche il margine di errore dell´inserzione genetica stessa, dando per acclarato che succederá esattamente quello  che abbiamo pianificato in  termini teorici. Ne comprendo la portata affascinante che questo puó esercitare su una mente scientifica, ma lasciami dire...tutto il concetto in sé non suona tanto diverso da quello di uno scommettitore che punta i suoi soldi su un cavallo, sperando che corra piú degli altri. C´é lo stesso gradiente di controllo che puoi avere, pensando di sapere tutti gli ultimi risultati di quel cavallo, i suoi risultati sulla superficie su cui correrá, i suoi tempi e  quant´altro. Il cavallo la mattina della corsa ha un problema intestinale di cui nessuno ti da notizia, e ti  corre due secondi piú lento a giro: hai perso i tuoi soldi.

Questo era per fare un esempio terra terra  e comprensibile. Il DNA umano cambia anche in base ai tuoi comportamenti in vita, alla  tua maturazione personale, a come impari a gestire lo stress quotidianamente, a quello che mangi prevalentemente, a come vivi. Ed é praticamente certo che,  a livello di comprensione  umana, a noi manchi uno strato di comprensione che non ci é dato raggiungere  al  momento. Fino ad allora...io starei lontano da qualunque questione genetica  che non sia analitica.

Alla faccia della risposta "di pancia"! Mi permetto di sottolineare sillaba per sillaba. Certamente @simsim, al solito ho dato forse per scontato qualcosa di troppo significativo.

D'altronde il pezzo in oggetto che ho scritto, ti dirò, non mi soddisfa affatto. A volte fatico troppo a scegliere le cose da dire tra le millanta mila, perché aggredire "il mare magnum", cioè il complesso coerente, è come tentare di svuotare il mare con un cucchiaino, cioè sempre un impresa disperata. Nella mia testa tutto rimane abbastanza chiaro, non so se è vero ma almeno è chiaro. Tutta una altra faccenda e tirarlo fuori da lì e scriverlo... Forse ci riuscirebbe meglio un artista e come miserabile quale mi riconosco poi, raramente stendo una prosa semisoddisfacente.

Come ho scritto tante volte, i motivi che mi spingono, a parte il demone quando non mi lascia in pace, sta nell'insopportabile penuria di questo genere di riflessioni. Non vedendo nessuno che ne parla, cerco nel mio piccolo di integrare come posso, tutto qui.

Ma veniamo alla tua ottima integrazione perché voglio aggiungere qualcosa per metterla (se mi permetti) meglio in evidenza.

Spesso parlo di come la cricca di Davos non sapesse quel che stava facendo (parlo al passato perché ora le cose appaiono un po' più chiare a più gente). Poi passo a parlare di come il Billo Cencelli è "vile affarista" con formazione tecnica. Sa fare affari con la tecnologia. Un po' come il drago che sa fare affari con le banche. Poi aggiungo il problema del cuore che è l'ago della bilancia, il modo per determinare la misura.

Chiunque abbia in mente cos'è un mercante, cioè cosa archetipicamente rappresenta, sa che il suo cruccio è controllare il cuore (del prossimo) manipolando l'ago della bilancia (=trucco). Oltre certi limiti lo si può fare solo rinunciando al proprio o bisogna non averlo nativamente (certe "specie" umane non hanno quel "centro vitale", è atrofizzato). Non averlo, significa non avere quel complesso emotivo, cioè chimico-nervoso, non che non c'è l'organo corporeo, ovviamente.

Questo cosa significa? Banalmente che al mercante interessa convincere il prossimo per un tornaconto personale, un profitto che poi è una "paga" emotiva squilibrata. Senza l'ago della bilancia. Per ciò è destinato sempre a esagerare ed è il metro con cui si può riconoscere. Egli avrà poi un rapporto privilegiato con la paura e con la seduzione. Era ad esempio molto seduttivo il "racconto" del Billo Cancelli che con la genetica si poteva programmare il corpo umano a fare quello che le farmaceutiche desideravano, ma poi si esagera sempre... In particolare i mercanti di farmaci si sono lasciati "prendere la mano". Meno i militari che avevano già misurato il problema, da troppo tempo studiano la questione e pur non avendo una visione più "umana", per lo meno ne hanno una più pragmatica e sanno bene come la genetica sia tutto tranne che una promessa di controllo sugli schemi evolutivi.

D'altronde qui non si parla tanto e solo di controllo dello schema evolutivo, ma di inserire un agente del caos "obbligatorio" per rendere difficile la gestione organica del corpo. Per ciò si tratta di creare un problema per fare in modo che la soluzione divenga "necessaria". Soluzione che dovrebbe poi spingere verso il transumanesimo, renderlo quantomeno appetibile. La coerenza però ci dice che non sanno quello che fanno e per ciò non hanno la minima idea di quale merdaio hanno scatenato e dove ci porterà esattamente. Quindi, si, è una scommessa e chi la sta giocando lo sa perfettamente. Ma come ogni buon giocatore d'azzardo, sa anche che non può farne a meno e la sua unica speranza di ricevere una soddisfazione effimera è convincere gli altri che i propositi siano buoni e giusti.

Non che è in fregola da scommessa compulsiva e sta facendo un magheggio alla Copperfield...

 

 


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Simsim
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Pubblicato da: @gioco
Pubblicato da: @simsim

Purtroppo mi  resta complicato risponderti sulla mole di informazioni circa la Cina e la suddivisione degli interessi che tu fai. Per la veritá le mie risposte sono sempre "di pancia", intese come dettate da ció che mi suscita il pezzo nell´insieme, oltre che ovviamente da quelli che sono gli argomenti che penso di poter trattare.

Io qui la sottolineatura la vorrei fare sull´ultimo paragrafo, e so di andare fuori tema e fuori punto, ma questo é. Io di partenza sono contrario al toccare la genetica in laboratorio. Il nostro dna é influenzato da milioni di input,tutti al di fuori del nostro controllo. Resta di fatto al di fuori del nostro  controllo anche la manipolazione in laboratorio, perché di fatto ignoriamo la logica prima con cui il DNA opera all´interno delle sue mutazioni, tant´é che si parla di casualitá. Non possiamo sapere se facendo una modifica introdurremo un "bug" che fra qualche tempo causerá l´estinzione della razza umana, non possiamo controllare in alcun modo neanche il margine di errore dell´inserzione genetica stessa, dando per acclarato che succederá esattamente quello  che abbiamo pianificato in  termini teorici. Ne comprendo la portata affascinante che questo puó esercitare su una mente scientifica, ma lasciami dire...tutto il concetto in sé non suona tanto diverso da quello di uno scommettitore che punta i suoi soldi su un cavallo, sperando che corra piú degli altri. C´é lo stesso gradiente di controllo che puoi avere, pensando di sapere tutti gli ultimi risultati di quel cavallo, i suoi risultati sulla superficie su cui correrá, i suoi tempi e  quant´altro. Il cavallo la mattina della corsa ha un problema intestinale di cui nessuno ti da notizia, e ti  corre due secondi piú lento a giro: hai perso i tuoi soldi.

Questo era per fare un esempio terra terra  e comprensibile. Il DNA umano cambia anche in base ai tuoi comportamenti in vita, alla  tua maturazione personale, a come impari a gestire lo stress quotidianamente, a quello che mangi prevalentemente, a come vivi. Ed é praticamente certo che,  a livello di comprensione  umana, a noi manchi uno strato di comprensione che non ci é dato raggiungere  al  momento. Fino ad allora...io starei lontano da qualunque questione genetica  che non sia analitica.

Alla faccia della risposta "di pancia"! Mi permetto di sottolineare sillaba per sillaba. Certamente @simsim, al solito ho dato forse per scontato qualcosa di troppo significativo.

D'altronde il pezzo in oggetto che ho scritto, ti dirò, non mi soddisfa affatto. A volte fatico troppo a scegliere le cose da dire tra le millanta mila, perché aggredire "il mare magnum", cioè il complesso coerente, è come tentare di svuotare il mare con un cucchiaino, cioè sempre un impresa disperata. Nella mia testa tutto rimane abbastanza chiaro, non so se è vero ma almeno è chiaro. Tutta una altra faccenda e tirarlo fuori da lì e scriverlo... Forse ci riuscirebbe meglio un artista e come miserabile quale mi riconosco poi, raramente stendo una prosa semisoddisfacente.

Come ho scritto tante volte, i motivi che mi spingono, a parte il demone quando non mi lascia in pace, sta nell'insopportabile penuria di questo genere di riflessioni. Non vedendo nessuno che ne parla, cerco nel mio piccolo di integrare come posso, tutto qui.

Ma veniamo alla tua ottima integrazione perché voglio aggiungere qualcosa per metterla (se mi permetti) meglio in evidenza.

Spesso parlo di come la cricca di Davos non sapesse quel che stava facendo (parlo al passato perché ora le cose appaiono un po' più chiare a più gente). Poi passo a parlare di come il Billo Cencelli è "vile affarista" con formazione tecnica. Sa fare affari con la tecnologia. Un po' come il drago che sa fare affari con le banche. Poi aggiungo il problema del cuore che è l'ago della bilancia, il modo per determinare la misura.

Chiunque abbia in mente cos'è un mercante, cioè cosa archetipicamente rappresenta, sa che il suo cruccio è controllare il cuore (del prossimo) manipolando l'ago della bilancia (=trucco). Oltre certi limiti lo si può fare solo rinunciando al proprio o bisogna non averlo nativamente (certe "specie" umane non hanno quel "centro vitale", è atrofizzato). Non averlo, significa non avere quel complesso emotivo, cioè chimico-nervoso, non che non c'è l'organo corporeo, ovviamente.

Questo cosa significa? Banalmente che al mercante interessa convincere il prossimo per un tornaconto personale, un profitto che poi è una "paga" emotiva squilibrata. Senza l'ago della bilancia. Per ciò è destinato sempre a esagerare ed è il metro con cui si può riconoscere. Egli avrà poi un rapporto privilegiato con la paura e con la seduzione. Era ad esempio molto seduttivo il "racconto" del Billo Cancelli che con la genetica si poteva programmare il corpo umano a fare quello che le farmaceutiche desideravano, ma poi si esagera sempre... In particolare i mercanti di farmaci si sono lasciati "prendere la mano". Meno i militari che avevano già misurato il problema, da troppo tempo studiano la questione e pur non avendo una visione più "umana", per lo meno ne hanno una più pragmatica e sanno bene come la genetica sia tutto tranne che una promessa di controllo sugli schemi evolutivi.

D'altronde qui non si parla tanto e solo di controllo dello schema evolutivo, ma di inserire un agente del caos "obbligatorio" per rendere difficile la gestione organica del corpo. Per ciò si tratta di creare un problema per fare in modo che la soluzione divenga "necessaria". Soluzione che dovrebbe poi spingere verso il transumanesimo, renderlo quantomeno appetibile. La coerenza però ci dice che non sanno quello che fanno e per ciò non hanno la minima idea di quale merdaio hanno scatenato e dove ci porterà esattamente. Quindi, si, è una scommessa e chi la sta giocando lo sa perfettamente. Ma come ogni buon giocatore d'azzardo, sa anche che non può farne a meno e la sua unica speranza di ricevere una soddisfazione effimera è convincere gli altri che i propositi siano buoni e giusti.

Non che è in fregola da scommessa compulsiva e sta facendo un magheggio alla Copperfield...

 

 

Io faccio fatica a non pensare che invece sappiano benissimo di aver iniziato una catena di eventi incontrollabile per quelle che sono le nostre conoscenze e capacitá attuali. C´é peró il loro sottinteso interiore, cioé che arriveranno ad essere in grado di farlo, se non loro direttamente, i loro discendenti. E c´é la certezza (sempre da parte loro) che riusciranno persino a passare da eroi quando accadrá.

Ma come hai detto tu, il tutto é stato fatto di corsa, raffazzonato, e ha svegliato troppa gente, o se preferisci ne ha convinta in maniera profonda troppo poca e non é riuscita a coinvolgere tutte le nazioni insieme come avrebbe  dovuto. Troppe "mele marce" sono rimaste nel cestino, e questo fará "marcire" anche le altre a lungo andare. Poi c´é un piano meno legato ai fatti e legato a faccende piú alte, sul quale non entro in questa sede. C´é del lavoro ancora da fare da parte di tutti per destabilizzare quest´architettura, ma é solo questione di tempo ormai.


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dallafleidars
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Io non riesco a fare delle analisi così ampie non ne ho ne la capacità ne il tempo, però nel mio piccolo quando mi dicono che non sono uno scienziato gli mostro tutta la scienza che posso mettere in campo. 60 mln diviso 140000 fa 482. Il mio comune fa 9000 abitanti diviso 482 fa 21 morti in 23 mesi. Poi applico i numeri del mondo 7.9 mld diviso 5.6 mln fa 1410 nel mio comune, 9000 diviso 1410 fa 6.3 morti. Gli dimostro che due anni di delirio sono per 21 morti in 23 mesi di 80 anni di media e che un virus mondiale, gli ricordo che è arrivato anche in Antartide,nell’Italia dei migliori è più mortale di oltre il 300%. Poi si divertono coi mondi complessi.


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arbaman
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Pubblicato da: @dallafleidars

 Gli dimostro che due anni di delirio sono per 21 morti in 23 mesi di 80 anni di media e che un virus mondiale, gli ricordo che è arrivato anche in Antartide,nell’Italia dei migliori è più mortale di oltre il 300%. Poi si divertono coi mondi complessi.

Semplificando ulteriormente, è come se in un paese di mille abitanti fosse morto un ottantenne ogni anno a causa di questa terribile "pandemia", brrr..panico..

Numeri da far tremare i polsi, moriremo tutti..

Bisogna fare presto, iniettare farmaci sperimentali agli altri 998 abitanti 3/4 volte l'anno è imperativo per scongiurare questa catastrofe.


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Simsim
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Pubblicato da: @dallafleidars

Io non riesco a fare delle analisi così ampie non ne ho ne la capacità ne il tempo, però nel mio piccolo quando mi dicono che non sono uno scienziato gli mostro tutta la scienza che posso mettere in campo. 60 mln diviso 140000 fa 482. Il mio comune fa 9000 abitanti diviso 482 fa 21 morti in 23 mesi. Poi applico i numeri del mondo 7.9 mld diviso 5.6 mln fa 1410 nel mio comune, 9000 diviso 1410 fa 6.3 morti. Gli dimostro che due anni di delirio sono per 21 morti in 23 mesi di 80 anni di media e che un virus mondiale, gli ricordo che è arrivato anche in Antartide,nell’Italia dei migliori è più mortale di oltre il 300%. Poi si divertono coi mondi complessi.

Ti faccio un´osservazione banale, ma credo veritiera. Ciascuno analizza in base a quello che é il suo carattere e alla sua struttura di pensiero, nonché al tempo che riesce o vuole dedicare all´analisi. Ecco perché in ultimo, e se facciamo un discorso coi piedi piantati per terra, si puó e si deve naturalmente criticare chi é caduto nel tranello, ma é anche comprensibile perché tanti ci siano caduti. Pensa a che vita si faceva normalmente e in media prima che tutto scoppiasse e a cosa é diventata ora. Ti alzi la mattina presto, un´ora di traffico per direzione verso l´ufficio, ottimisticamente 8 ore di lavoro (ma anche chi 10, chi 12) e poi via di ritorno. Figli, famiglia, moglie, marito, problemi, sonno...che é il serbatoio di  tempo cui il 99% della gente ruba spazio per fare una vita un pó meno da automa. Il tempo per analizzare oltre la superficie o te lo ritagli o non c´é.

Nel tuo caso, la tua mente ha trovato la via piú diretta tramite la matematica per analizzare un problema complesso. Anche io avrei fatto lo stesso ragionamento a stringere, ma poi in realtá ho avuto  bisogno di cercare motivazioni logiche e fattuali piú profonde. Gioco ha i suoi interessi generali ed ha probabilmente letto decine di scritti in giro ed ha avuto la capacitá di farne un corpus argomentativo piú o meno coerente ed esaustivo. Io leggo molto in giro, e altrettanto facilmente interiorizzo il significato e dimentico i dettagli. Ma il vero punto é che nessuno dei grandi temi sul tavolo nel mondo é veramente sconnesso da tutti gli altri. E personalmente, quando trovo la connessione, non perdo piú il senso.

Non siamo tutti fatti (non ne sono degno nemmeno io in fondo) per trattazioni iper-complesse. Ma la complessitá é semplicemente il connettere ad un livello piú profondo le nozioni base. Il significato di superficie resta accessibile a tutti, e a volte basterebbe quello per farsi un´idea complessiva delle cose e di quale direzione auspicare. Ed in ogni caso il vero atteggiamento che fa la differenza é l´apertura mentale ad apprendere lá dove fino a quel momento eri rimasto in superficie. Su questo punto c´é la vera differenza fra noi "sorcetti" e quel 90% (numero per me gonfiato) che é corso a farsi punturare.


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dallafleidars
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Sono talmente terra terra che la sera ho il nero sotto le unghie, la mia non è una critica o uno sminuire le analisi complesse che leggo spesso ed a volte capisco a volte meno ma un integrazione. Se ho a che fare con un dubbioso o un convinto non posso parlargli di fabian society o di grafene che ammetto candidamente il mio blocco morale stenta ad accettare, ma lavoro su cose semplici perché andare a vaccinarsi era la cosa più semplice. Se poi uno è convinto che in questi due anni le misure adottate siano state proporzionate ed efficaci ai 21 morti di 80 anni in 23 mesi gliela lascio. Condividevo solo il mio approccio ai fedeli alla narrazione.


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sarah
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Anche in questa sua analisi, che leggo con un poco di ritardo, lei affronta con mentalità stoica la complessità del presente cercando di evitare di dare alle sue considerazioni la forma delle sue speranze, se posso chiamarle semplicemente così. Preso atto di questa premessa e sperando di non sbagliarmi in proposito, devo dire che sono tanti gli aspetti che lei mette in relazione e mi viene difficile un commento complessivo. Devo necessariamente sceglierne uno augurandomi di non andare fuori tema. Trovo interessante il paragone, attualissimo, tra le forme di governo "occidentale", cinese e russo e noto che lei mette in evidenza un elemento interpretativo fondamentale che spesso sfugge nel dibattito. Mi riferisco al rapporto che i governi ( fatti di uomini ) hanno con il loro stesso stato, con le istituzioni che permettono loro di esercitare il potere stesso: ebbene, è vero, mentre nell'"occidente" i politici quasi palesemente disprezzano le istituzioni o per lo meno le trattano con fredda indifferenza, in Cina, ad esempio, il governo tiene a manifestare pubblicamente il proprio "amore" per l'apparato pubblico senza distinzione netta tra aspetto civile e militare. Questa differenza ha evidenti e tangibili ricadute sulla percezione che la popolazione ha del potere stesso. Se dunque in occidente si profila più o meno chiaramente l'alba di una politica post democratica con caratteristiche dispotiche, eterodiretta da un potere genericamente finanziario e apolide, si potrebbe pensare che i nostri attuali uomini politici abbiano avuto una trovata geniale, un'intuizione vincente che consiste nel poter raggiungere un elevato livello di controllo ed autonomia decisionale rispetto alle istituzioni rappresentative ( parlamento ) senza sporcarsi le mani con precise responsabilità, senza nemmeno apparire palesemente "colpevoli". Allora se lei pensa ai regimi definiti ufficialmente dittatoriali di oggi, potrà pensare alla Nord Corea ad esempio, noterà come lì lo stato abbracci tutti quanti gli aspetti della vita pubblica con il pieno coinvolgimento dell'apparato militare ( osannato ed ostentato nelle pubbliche piazze ) e con una cultura di guerra ( quella vera, in senso storico ) che è presente ovunque, ad esempio con le maschere antigas presenti anche nelle camere d'albergo raramente occupate da ospiti stranieri. Allora, sperando di non averla annoiata, mi chiedo: questa nostra svolta post democratica senza padri né padroni ufficiali, questo nostro partecipare alla guerra con un piede di fuori può funzionare? Gli obblighi surrettizi, la militarizzazione dello stato con falsi pretesti, il "there is no alternative" potranno essere considerati atti di una vera guerra? Se i politici in questione ( troppo snob, apolidi e culturalmente elitari e separati dalle masse ) non faranno lo sforzo di assumersi responsabilità dirette, dichiarare chi sono i loro nemici assumendo un potere che si identifichi davvero con le istituzioni che essi sfruttano in modo distorto, beh, dubito che potranno combattere guerre ( anche non convenzionali ) perché il loro agire rischia di rivelare la propria natura, ossia quella di una colossale ed esagerata manipolazione. Se in Cina più di un miliardo di persone ancora vede lo stato come un soggetto eticamente corretto e ne condivide i fini, in occidente chi combatterà la guerra? Presto o tardi potrebbe risolversi anche la difficile "dissonanza cognitiva" dello stato garante di bene comune e diritti e lo stesso che ti paga lo stipendio e ti illude di farti cooperare per fini condivisibili ( e solo temporaneamente sospesi a causa di un "incidente" ) potrebbe rivelare il suo vero volto oggi, ossia quello che ti vuole "morto".


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GioCo
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Pubblicato da: @sarah

[...] Allora, sperando di non averla annoiata, mi chiedo: questa nostra svolta post democratica senza padri né padroni ufficiali, questo nostro partecipare alla guerra con un piede di fuori può funzionare? Gli obblighi surrettizi, la militarizzazione dello stato con falsi pretesti, il "there is no alternative" potranno essere considerati atti di una vera guerra? Se i politici in questione ( troppo snob, apolidi e culturalmente elitari e separati dalle masse ) non faranno lo sforzo di assumersi responsabilità dirette, dichiarare chi sono i loro nemici assumendo un potere che si identifichi davvero con le istituzioni che essi sfruttano in modo distorto, beh, dubito che potranno combattere guerre ( anche non convenzionali ) perché il loro agire rischia di rivelare la propria natura, ossia quella di una colossale ed esagerata manipolazione. Se in Cina più di un miliardo di persone ancora vede lo stato come un soggetto eticamente corretto e ne condivide i fini, in occidente chi combatterà la guerra? Presto o tardi potrebbe risolversi anche la difficile "dissonanza cognitiva" dello stato garante di bene comune e diritti e lo stesso che ti paga lo stipendio e ti illude di farti cooperare per fini condivisibili ( e solo temporaneamente sospesi a causa di un "incidente" ) potrebbe rivelare il suo vero volto oggi, ossia quello che ti vuole "morto".

@sarah, sono domande che obbiettivamente non possono avere risposte semplici e poi, credo le aspettative circa la mia miserabile persona sono un po' sovrastimate.

Ma non voglio evitare di rispondere, quindi ci provo. Se può funzionare o meno, a mio avviso, dipende da cosa intendi per "funzionare". Parto come ho detto tante volte dall'assunto che non abbiamo scelta, non c'è una scelta, quello che deve accadere accade. Questo fa sorgere il sospetto che sia un fatalista ma anche qui tante volte ho spiegato che il problema è concentrare l'attenzione nei significati e non in ciò che accade, perché di certo su quelli abbiamo libertà piena e non sono secondari nell'evolversi delle cose, tutt'altro! Sono solo ignorati dalla maggioranza, cioè non considerati come il punto del contentere tra noi e il potere, qualsiasi potere e dalla notte dei tempi. Quindi la risposta potrebbe essere "si e no", si, se utilizzeremo quanto accade per riflettere e trovare dei significati più in accordo con le nostre esisgenze, sia private che collettive, no, se ci faremo travolgere e nella misura in cui ci faremo guidare da coscienze aliene rispetto la nostra che non cercano e non vogliono accordi se non la cieca obbedienza.

Circa ciò che può essere considerato guerra non sono certo di aver compreso la domanda. La guerra si muove sulla falsariga delle politica, certamente, ma un conto sono gli atti politici e un altro quelli della difesa. Si muovono in parallelo ma non sono sovrapponibili. La militarizzazione è un processo che riguarda l'esigenza di rispondere a uno stato di emergenza, che sia vero o falso poco importa, anche se rimane un processo politico che può o meno stare dentro una strategia militare più ampia. Mi spiego meglio: il passaggio alla dittatura dei colonnelli in Grecia non è un atto militare, ma politico dei militari che prendono il potere. L'ingresso in guerra delle nazioni europee a seguito dell'agressione nazifascista porta sempre i militari a gestire la situazione e di fatto governare, ma per una questione più generale di difesa e con l'intento del ripristino dell'ordine pre-esistente, quindi con uno "spirito" molto differente.

Qui siamo dentro una guerra che costringe i paesi a riorganizzarsi militarmente per i contrasti in essere (=gli interessi in @GioCo enormi per il controllo futuro delle società) e in parte questa situazione (che riguarda le nuove tecnologie e le potenzialità che dischiudono e la volontà della élite cinese di usarle a proprio vantaggio "eliminando" la concorrenza) si è sposata con l'agenda transumanista delle élite occidentali che ha cercato di cavalcarla "forzando i tempi" di un suo progetto (che non ha niente a che vedere con la Cina) e questo li ha costretti a esagerare (come sempre) pisciano fuori dal vaso. Ma la finestra operativa per quella agenda si è chiusa e le cose non sono andate come sperato. Si dovrà adesso gestire una doppia situazione spiacevole, dentro e fuori i confini dei paesi e le evoluzioni saranno evidentemente caotiche. Da una parte la guerra ibrida asimmetrica dovrà includere nuovi scenari (e già vediamo che sta accadendo) allargandosi e facendo un altro pericoloso passo verso la guerra "tradizionale" e dall'altra si dovranno trovare modi per risolvere in fretta il problema della sfiducia e dell'immagine compromessa, sfruttabile da agenzie "nemiche". In questa condizione bisogna sempre stare molto attenti a non farsi trascinare da questo o da quel pensiero politico, sullo stile "Putin risponde solo alle aggressioni dei cattivoni NATO". Sicuramente ha dimostrato di essere una spanna più furbo e capace rispetto alla massa dei governati nostrani, ma questo non lo rende in atomatico meno pericoloso o meno interessato alla compressione dei diritti, magari mascherati in altro modo e più da "buon samaritano".

Allo stato attuale per paradosso, preferisco un evidente drago incapace e il suo fido spettro disperazione che uno come Putin, che possiede (almeno in patria) un potere e un indice di consenso infinitamente maggiori. Lì è più difficile vedere e combattere "il Male", si nasconde molto meglio.

L'occidente è certamente stanco e vecchio. Troppi lo danno per morto ma il processo per la sua dissoluzione è ben lungi dall'essere alla fine, ci vorranno secoli. Non farei quindi drammi sul fatto che il Signori del Caos che mai hanno goduto di grandi seguiti nella storia, se non nelle parentesi molto circostanziate e limitate territorialmente dei nazionalsocialismi, non godono della visibilità dei regimi come quello cinese, regimi che loro ammirano, se di ammirazione si può parlare. La Cina ha le sue belle gatte da pelare e non sono nemmeno piccole. Un regime di quel tipo è cieco al suo stesso volere, esagera e tende a implodere secondo le sue stesse linee di demarcazione, come quello della "migliore giustizia che colpisce i ricchi e difende i poveri", una delle immagini che a Xi piace dare al Mondo e ai suoi cittadini. Prendiamo ad esempio la necessità di fare le olimpiadi di Beijing, combattere per difendere l'immagine di una Cina ancora sulla cresta dell'onda produttiva e al contempo contenere il problema dell'uso fuori controllo del carbone da parte dei cittadini della città che non si possono permettersi gas o elettricità perché costano troppo e farli morire di freddo senza dargli altre opportunità. Questo è lo specchio di un paese che sconta un problema di dimensioni che rendono qualsiasi cosa difficile da gestire e che finisce per ciò per inciampare sui suoi stessi piedi.
Se e quando ci sarà guerra aperta e dichiarata, vedrai che ogni diatriba e dissidio sarà messo da parte, anche perché il richiamo per la sopravvivenza è infintamente più forte e domina. Poi a guerra finita tutto torna come prima e i dissidi ricominciano. Da noi ha sempre funzionato così...

Non illuderti troppo sulla soluzione per la dissonanza. Gli strascichi di sta storia ce li porteremo a lungo ed è più probabile che a un certo punto dovremo metterli da parte, come sempre accade, senza averli risolti.

Certo è che una parte del castello dovrà cedere, ormai è certo, lo ammette lo stesso Gates in penoso ed evidente affanno, come il drago d'altronde. Questo significa che la campagna di propaganda non ha dato i frutti sperati e a un certo punto ci saranno capri espiatori da dover mettere sul patibolo, al fine di esaurire le tensioni critiche più aggressive e voltare pagina.

Più rapidamente si concretizzerà l'esigenza di procedere per sopravvenute "questioni di forza maggiore", più saranno sospesi "sine die" le faccende irrisolte, il che spinge certamente verso la guerra aperta. Ora come ora per noi, si apre la necessità di far crollare il GP e la narrativa che il dissidente è l'untore. Se sarà destino e le cose evolveranno in positivo, verrà accantonato per poterlo riattivare in futuro, quando la condizione politica sarà più favorevole alla progaganda e le situazioni sovrannazionali più urgenti saranno superate ed è il meglio che si può ottenere alle condizioni attuali. Il peggio è che dovremo affrontare tutto con la situazione caotica attuale. Ma è più probabile un ibrido tra le due.


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Simsim
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Pubblicato da: @dallafleidars

Sono talmente terra terra che la sera ho il nero sotto le unghie, la mia non è una critica o uno sminuire le analisi complesse che leggo spesso ed a volte capisco a volte meno ma un integrazione. Se ho a che fare con un dubbioso o un convinto non posso parlargli di fabian society o di grafene che ammetto candidamente il mio blocco morale stenta ad accettare, ma lavoro su cose semplici perché andare a vaccinarsi era la cosa più semplice. Se poi uno è convinto che in questi due anni le misure adottate siano state proporzionate ed efficaci ai 21 morti di 80 anni in 23 mesi gliela lascio. Condividevo solo il mio approccio ai fedeli alla narrazione.

Capisco perfettamente il punto. Ma ti  faccio una metafora: la realtá é come un grosso e complesso mobile di Ikea, solo che ti arriva spesso senza manuale o con un manuale sbagliato. Il fatto di avere una spiegazione complessiva non da una veritá a nessuno, perché nessuno ce l´ha, probabilmente neanche Speranza ce l´ha per intero, ma é esattamente un tentativo di creare un manuale. Se ad un decimo  della  costruzione  ti accorgi che non stai  costruendo un letto ma un armadio, intanto sai che quello NON é un letto.

Dopodiché é chiaro. Se parli con un tuo amico e gli parti coi massimi sistemi, otterrai derisioni. Si tratta sempre di comprendere che strumenti ha in mano la persona con cui parli e capire fino a dove puoi spingerti senza destabilizzarlo al punto di rifiutare per intero quanto dici. Creare le premesse per una domanda successiva significa giá aver aperto una piccola crepa. Il resto lo fa la veritá, la quale ci sta dimostrando che opera come l´acqua,  s´infila in ogni pertugio fregandosene delle toppe che si provano a mettere. Il tarlo del dubbio é la forza piú grande che esista. Pensa solo a cosa fanno le  persone per scoprire la veritá quando entrano nell´ordine di idee che il partner li tradisce.


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