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regali del "liberismo"


paolodegregorio
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- regali del “liberismo” -
a cura di Paolo De Gregorio – 21 giugno 2007

- 1.800 sono i chili di anidride carbonica che ogni passeggero in volo tra Italia e USA mette sul conto del pianeta
- l’industria dei viaggi è la seconda al mondo per profitti dopo quella petrolifera
- il traffico aereo genera 600 milioni di tonnellate annue di Co2 ossia il 12% dell’anidride carbonica responsabile dell’effetto serra (gli scarichi aerei non sono stati nemmeno considerati dal protocollo di Kyoto)
- le bassissime tariffe offerte dalle compagnie aeree “low cost” hanno creato una enorme espansione dei viaggi, soprattutto per i week-end, creando veri e propri drogati da viaggio. La sola Ryanair trasporta a pochi euro oltre 35 milioni di passeggeri l’anno in tutta Europa su 262 rotte. L’obiettivo di tutte le compagnie low-cost è naturalmente quello di crescere ulteriormente
- La Cina negli ultimi 10 mesi ha allacciato alla rete nuove centrali elettriche a carbone per un potenziale di 50.000 megawatt. Significa tanta energia quanta ne produce un paese come l’Italia
- Quest’anno si stima che l’economia cinese crescerà del 18%
- l’Alberta, regione del Canada, batte l’Arabia Saudita e diventata primo produttore al mondo di petrolio. C’è un piccolo particolare, il metodo per estrarlo a cielo aperto dalle sabbie bituminose prevede l’abbattimento delle foreste e le tecniche di estrazione sono inquinanti e costose (solo l’estrazione costa tra i 18 e i 23 dollari al barile). Il 75% di questo prodotto viene acquistato dagli USA. Al processo di raffinazione del bitume sono imputabili emissioni di gas-serra 4 volte superiori a quelle dei pozzi tradizionali.
Queste le notizie che il “liberismo” ci offre questa settimana, molto indigeste da mandare giù, anche perché a forza di sentire che è il MERCATO a risolvere tutti i problemi, i travasi di bile sono vicini.
Non solo non si inverte la tendenza e si diminuiscono produzione e consumi (facendo carta straccia di tutti i trattati), ma c’è un forte aumento delle emissioni e del conseguente riscaldamento globale, fatto che dimostra senza possibilità di smentita che viviamo in un regime dove la prima e l’ultima parola ce l’hanno l’economia e il sistema finanziario, che ignorano ogni appello della scienza e della ragione.
La politica, che pure avrebbe tutti i poteri per limitare l’economia e portarla su un terreno ecosostenibile, non decide nulla perché l’intreccio affari-politica-corruzione è un modello globale, che trova la più fulgida espressione nel sistema elettorale americano, dove se non hai dietro una lobby o un gruppo finanziario o religioso non ti sogni nemmeno di arrivare deputato al Congresso.
L’unica speranza sta nella coscienza delle persone.
Chi si rende conto del disastro verso cui ci stanno portando, adotti personalmente e collettivamente dei comportamenti nuovi, limitando tutti i consumi, di ogni genere, spostandosi il meno possibile, si faccia di ogni lastrico solare di condominio una cooperativa di produzione di elettricità dal sole, si collabori ad una raccolta differenziata dei rifiuti al 100% dove l’umido produce biogas e il resto venduto alle industrie e riciclato (basta con discariche e inceneritori), e quanto altro possa fermare questa folle corsa.
Facciamoli fallire, la sostenibilità dell’economia deve essere decisa dagli scienziati e non da cinici e irresponsabili capitalisti.
Paolo De Gregorio


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