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Se l’Occidente è condannato al Porno

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helios
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Se l’Occidente è condannato al Porno
14/05/2016 Daniele Frisio LIBRI

Tra i luoghi comuni che si ripetono più spesso per descrivere la società occidentale contemporanea ve n’è uno particolarmente falso: la vulgata secondo cui staremmo vivendo in un’era “post-ideologica”. I mostri totalitari del Novecento sono stati sconfitti e l’umanità sorta dalle rovine del muro di Berlino sarebbe dunque caratterizzata da un grado di libertà di pensiero mai sperimentato prima. Fabrizio Fratus, sociologo, e Paolo Cioni, eminente psichiatra che si ricorderà specialmente per “Euroschiavi”, intaccano questa presunta verità svelandoci le ombre di uno dei principali capisaldi dell’impianto ideologico contemporaneo.

Godere: un verbo che rappresenta uno dei dogmi più radicati nelle ansie e nelle frustrazioni dell’umanità occidentale, orizzonte ideale di ogni agire. Un vero imperativo categorico di cui l’industria pornografica è l’emblema più immediato: basti pensare che il circolo di affari legato al porno si aggira sui 57 miliardi di dollari l’anno, con oltre 4,2 milioni di siti hard consultabili e più di 372 milioni di contenuti presenti sul web.

Ebbene, senza scadere in un facile moralismo, ma anzi adottando piuttosto uno stile ironico e scanzonato, L’ideologia del godimento (Circolo Proudhon Edizioni, pp. 130, 13,00 euro) ci trasporta all’interno di questo mondo mostrandoci l’impatto culturale che ne è scaturito. Ciò che emerge infatti dall’analisi condotta nel libro è che esiste un nesso causale molto forte – Cioni ci spiegherà, tra l’altro, cosa avviene sul piano chimico in un cervello dipendente da porno – tra la diffusione fuori controllo della pornografia e la crisi di coppia, un fenomeno che sta dilagando inesorabilmente nella nostra società. Basti pensare ai sempre più preoccupanti dati relativi ai tassi di natalità fra le popolazioni europei: una realtà che rispecchia il crescente disagio verso la sessualità da parte dei giovani.

Pornografia è infatti sinonimo di masturbazione, l’attività individuale per eccellenza. Una combinazione che si sposa perfettamente con l’ideologia dell’individuo assolutizzato, vittima dell’illusione di poter bastare a se stesso: caratteristiche che mai come oggi sono spinte dalla comunicazione mediatica, spesso proprio attraverso immagini che richiamano la pornografia, per stimolare l’appetito sessuale del fruitore. La nostra è quindi una società saturata dal sesso, inteso come ideale costruito sull’immaginazione, il cui scopo è la ricerca del piacere fine a se stesso.

Non può quindi scandalizzarci la tesi provocatoria presentata da Fratus: la pornografia crea dipendenza e si alimenta di fantasie sempre più spinte, che allontanano il sesso dal semplice rapporto uomo-donna trasformandolo in piacere puro, estensibile a qualunque tipo di rapporto. Il risultato è una visione totalmente falsata del sesso e della sessualità, in cui l’individuo si auto-reclude in una gabbia fatta di immagini e di aspettative irreali che contribuiranno ulteriormente alla crescita delle sue frustrazioni.

L’ideologia del godimento è un libro che tratta di un argomento fin troppo presente nel mondo in cui viviamo, dandocene però una prospettiva totalmente differente, di cui potrà fruire solo chi sarà disposto a mettere in discussione i propri preconcetti sul tema. Corredato da dati oggettivi ed esperienze di vita reali (si pensi a quella di Michael Glatze, ex co-fondatore di “Giovani gay in America”), questa nuova pubblicazione edita dal “Circolo Proudhon” si pone come lettura assolutamente irrinunciabile per chiunque voglia addentrarsi nella selva culturale della nuova ideologia occidentale.

http://ilgiornaleoff.ilgiornale.it/2016/05/14/lideologia-del-godimento/


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Anonymous
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Sono balle.

Il porno e' NECESSARIO al maschio delle societa' europee. Le donne sono diventate dei mostri, dal suo punto di vista, mostri che possono mandarlo in galera, prendere tutti i suoi beni, e dettare legge nella sua vita, che evitarle per quanto si puo' e' oggi una necessita' vitale.

In piu', dagli anni 90 in poi la paranoia delle malattie sessuali, AIDS in primo luogo, ha contribuito a far diffidare da ogni contatto intimo.

Piuttosto che essere attirati in una prigione o in un ospedale, la maggior parte dei maschi ha deciso che la pornografia e la masturbazione sono alternative accettabili. Alcuni sono persino diventati invertiti, tanto oggigiorno e' non solo facile, ma propagandato, ed hanno scoperto che il sesso con altri uomini e' piu' facile che quello con le donne, e piu' frequente.

Le donne hanno seguito a ruota. Visto che non necessitano piu' del maschio per essere mantenute, e ci pensa il Governo o un malcapitato che hanno spogliato dei suoi averi, le donne, che non hanno mai cercato il rapporto sessuale con il maschio con una frequenza paragonabile alle esigenze dell'altro sesso, si sono rinchiuse in un loro mondo quasi asessuato e occasionalmente coadiuvato da sofisticatissimi giocattoli e pornografia.

Come se non bastasse, il fatto che ora la gente possa fare a meno di contatti personali per condurre una vita fatta da contatti elettronici, ha dato lo spunto per una effettiva mancanza di richiesta per contatti personali ed una base elettronica di supporto per il consumo senza problemi della pornografia.

Cosi', non e' stato l'individuo il motore di questi cambiamenti, ma alcune leggi volute dalle elites, che ha probabilmente pianificato il tutto molto tempo fa.


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Anonymous
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C'era una filastrocca che gia' preannunciava la situazione.

"Il mago disse alla strega, dammi la frega, dammi la frega.
La strega disse al mago, non te la dago, non te la dago.
Il mago disse alla strega, chissenefrega, chissenefrega, vado nel bosco e mi faccio una sega!"
😆


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helios
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C'era una filastrocca che gia' preannunciava la situazione.

"Il mago disse alla strega, dammi la frega, dammi la frega.
La strega disse al mago, non te la dago, non te la dago.
Il mago disse alla strega, chissenefrega, chissenefrega, vado nel bosco e mi faccio una sega!"
😆

la situazione però se l'è voluta il mago e se allo stesso serviva il sesso, invece che andare da altra strega ha preferito il bosco e la se..

Per cui di streghe ce ne sono sempre state, se il mago non va da streghe vuole dire che preferisce altro.

Infatti l'articolo parla di nuova ideologia occidentale.

Come se la se.. fosse anche una ideologia.

Povero occidente non capisce proprio 'na se..


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mago
 mago
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PikeBishop ha scritto:

Cosi', non e' stato l'individuo il motore di questi cambiamenti, ma alcune leggi volute dalle elites, che ha probabilmente pianificato il tutto molto tempo fa.

Ottima analisi,ma io non riesco a capire quel " tutto molto tempo fa "
Nel senso che le dinastie passano,le mode pure e gli uomini e i popoli che ieri erano amici oggi sono nemici,i gruppi industriali e quanto altro...per proseguire e perseguire questo intento che cozza secondo la mia logica umana non saprei dare una collocazione a questi uomini (?) o setta anche per l`arco temporale in cui questo esperimento di massa dovrebbe essere terminato.


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Anonymous
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Ovviamente tutto questo comincio' quando il femminismo prese piede e le donne furono dotate di diritti senza avere corrispettivo adeguato di doveri. In pratica i Governi vollero favorire la parte della popolazione che e' piu' facile intrattenere e convincere facendo leva su pulsioni istintive e irrazionali, e che e' sempre stata piuttosto neofoba e senza una visione che vada oltre l'immediato.

E' anche la parte della popolazione che era coinvolta nella crescita dei figli, che ora sono abbandonati nelle mani rapaci della propaganda statale. La distruzione della famiglia fu programmata, probabilmente fin dai tempi della fondazione della Fabian Society. Per un approfondimento su questi figuri, leggere lo storico articolo di Santaruina sul suo blog Tra Cielo e Terra.


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yago
 yago
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II sesso – diceva la Nin – perde ogni potere quando diventa esplicito, meccanico, ripetuto, quando diventa un’ossessione meccanicistica. Diventa una noia non mescolarlo all’emozione, all’appetito, al desiderio, alla lussuria, al caso, ai capricci, ai legami personali, a relazioni più profonde che ne cambiano il colore, il sapore, i ritmi, l’intensità. L’ esame al microscopio dell’attività sessuale, con l’esclusione degli aspetti che sono il carburante che la infiamma (componenti intellettuali, fantasiose, romantiche, emotive) tolgono al sesso la sua struttura sorprendente, le sue trasformazioni sottili, i suoi elementi afrodisiaci. Il mondo delle sensazioni in questo modo appassisce, muore di fame. La fonte del potere sessuale è la curiosità, la passione: il sesso non prospera nella monotonia. Senza sentimento, invenzioni, stati d’animo, non ci sono sorprese a letto. Il sesso deve essere innaffiato di lacrime, di risate, di parole, di promesse, di scenate, di gelosia, di tutte le spezie della paura, di viaggi all’estero, di facce nuove, di romanzi, di racconti, di sogni, di fantasia, di musica, di danza, di oppio, di vino…
Complicità come dicevo in un altro post.
Il testo completo in: http://www.psicolinea.it/erotismo-e-pornografia/


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yago
 yago
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Per chi volesse approfondire anche questo non è male:
http://www.lastradaweb.it/article.php3?id_article=3481


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helios
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Complicità come dicevo in un altro post.

questi richiede tempo e bisogna spendersi.

La strada del bosco è la più breve ma dipende sempre da quello che si vuole nella vita.


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Jor-el
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E poi a masturbarsi si diventa ciechi. E crescono i peli sul palmo della mano.
(di quella con cui ci se lo mena o dell'altra? Non l'ho mai capito bene)

Insomma, queste filosofie sul porno e sul sesso...

Il porno è porno, il sesso è sesso. Non sono la stessa cosa e non sono intercambiabili. Il porno sta al sesso come i documentari stanno ai viaggi. Troppi documentari tolgono la voglia di viaggiare? I documentari danno assuefazione? Cosa succede nel cervello quando guardiamo dei documentari? Che poi non possiamo più salire sui treni?


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GioCo
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Credo che scrivere certi libri, bisognerebbe avere una sensibilità "al femminile" di cui tutti siamo proprietari, ma certuni sono convinti che per argomenti come il sesso, non abbiano senso.

Il problema della pornografia è l'accezione maschile data al prodotto, dipendente dal target di consumatori. Cioè il pubblico femminile.
Secondo recenti sondaggi infatti, le ragazze (per lo più americane) guardano più spesso dei loro coetanei maschili film porno per capire come soddisfare le voglie dei loro partner e questo ha creato non tanto un industria del cinema, ma "processi produttivi del piacere", cioè codici preconfezionati di "come si fa sesso" meccanicamente. Dalla prestazione orale al coito anale, gli "esperti" (pornoattori e pornodivi) spesso finiscono per mettere in piedi scuole del sesso quando si ritirano dall'attività.

Ora, da noi in Europa questo è ben lontano dall'essere una realtà, prima di tutto perché il nostro cinema è rimasto ancorato a produzioni separate (il cinema porno è abbastanza ai margini della nostra società e non sono tanti quelli che si vantano di farne parte, vedi "Cicciolina") mentre a Hollywood è una collina che separa l'industria del porno dal resto. Ma poi anche perché la tradizione morale europea è più solida. In America (la terra dei bacchettoni morali che non sopportano i presidenti spompinati dalle segretarie) tendenzialmente non ha importanza cosa fai "con la tua moralità", se ci fai tanti soldi è una cosa buona e puoi a buon diritto vantarti di essere un pornoattore. Come accade.

Preciso che non sto denigrando il "modello morale americano" o lodando quello europeo. Solo che secondo me sarebbe splendido avere del buon cinema porno e nessuna legge morale. Peccato che quello che abbiamo è "l'industria pornografica" che è un altra cosa e riguada i processi produttivi, non il cinema del sesso o del piacere. Non riguarda il modo con cui si può raggiungere il piacere e l'infinito racconto della spettacolare complessità corporea soggiacente, equivalente alla cabina di pilotaggio di un shuttle, ma come pestare a martellate il corpo dentro dei codici comportamentali fissati dall'industria (porno), codici che devono per forza produrre godimento, altrimenti sei sbagliato tu, e questo non è semplicemente feroce e proprio Horror allo stato puro e come tale può solo evolvere in versioni tra le più disgustose ed estreme di feticismo. Come infatti accade.

Questo sommato alla drastica diminuzione dell'importanza sociale dello sviluppo affettivo, già bene indagato da Bowlby negli anni '60 e la cui centralità nella vita umana è ormai stranota, sommato all'indebolimento della identità famigliare, porta la fragilità umana verso nuovi livelli. In altre parole, diminuendo la costruzione di valore affettivo e aumentando quella "meccanica" dei comportamenti sessualmente derivati, si ottiene il perfetto imbecille, cioè l'individuo privo di identità certa e sicurezze emotive.

Che poi questo "prodotto post-bellico" di una generazione di perduti nella guerra simbolica e spirituale si consumi o meno di "saghe mentali" credo proprio che sia l'ultimo dei problemi da affrontare. Chiunque metta tali problemi al primo punto della sua scaletta, al mio paese "o lo fa o ci è" ... chi ha orecchie per intendere ...


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LinCad
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Basti pensare ai sempre più preoccupanti dati relativi ai tassi di natalità fra le popolazioni europei

Io avevo sentito dire che non si fanno figli perche' per poter mantenere una famiglia di 4 persone e garantire ai figli una buona educazione bisogna lavorare in due e spesso non basta.


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Alcuni sono persino diventati invertiti, tanto oggigiorno e' non solo facile, ma propagandato, ed hanno scoperto che il sesso con altri uomini e' piu' facile che quello con le donne, e piu' frequente.

PikeBishop, come mai non ha lasciato traccia nei miei post, guarda caso intitolati "Invertiti" ed il "sesso e sue devianze"?
Forse perché è un maniaco sessuale?


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bum!!! bum!!!, questo è il rumore lasciato dalla caduta del discorso da lei provocata, GioCo, e poi radisol si lamenta!! 😈


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helios
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Che poi questo "prodotto post-bellico" di una generazione di perduti nella guerra simbolica e spirituale si consumi o meno di "saghe mentali" credo proprio che sia l'ultimo dei problemi da affrontare.

non credo proprio. Visto come va avanti il business e nessuno lo nota o pensa di non notarlo o di non farlo notare a nessuno, credo che il problema esista e ci vanno di mezzo intere generazioni alle quali faranno andare in pappa il cervello con stronzate prive di ogni fondamento, ma tutte incentrate sul narcisimo imbecille di questo momento.

Basta guardare certe trasmissioni e il quoziente intellettivo delle quali sono permeate per capire che il business è andato talmente avanti che non ha piu bisogno nemmeno di una minima intelligenza nel far apparire personaggi anche giovani lobotomizzati senza alcun pensiero proprio per non parlare della morale di cui nessuno, ma proprio nessuno, si sogna e si è mai sognati di far entrare nella loro testa. Nessuno aveva tempo,tutti dovevano far soldi.

Questo grazie ai genitori, agli insegnati e anche alla presunta religione.
I giovani imparano con l'esempio e di esempi non ce ne sono al massimo qualche se.. mentale che si traduce poi nei giovani con se... vere e proprie.
Generazioni che vogliono far morire a forza si se...
Un tempo avevano escogitato la droga per tenerli buoni,adesso il business del sesso li tiene a bada molto bene tanto che non si riproducono nemmeno più. Bersaglio centrato.

Se questo è il futuro per loro o si ribellano, ma credo che non ne abbiano la forza, o soccombono come da programma.

Se poi l'occidente è condannato al porno vuole dire che l'occidente si è scelto il proprio destino grazie anche ai massacri compiuti, grazie anche alle guerre, grazie anche a tutte quelle persone occidentali che non hanno mai esitato ad ammazzare gli altri per ottenere benefici anche a nome di qualche dio inventato per il momento. Altro business di tempi passati.
Quindi si ammazzano da soli a forza di se... considerato che NOn sanno amare ma solo raccontar balle.


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