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Sostenibilità del servizio sanitario


Tao
 Tao
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Omnibus - La Sette, puntata del 28 novembre, il giornalista coordinatore della trasmissione chiede al prof. Borghi, ospitato come economista, cosa ne pensa della dichiarazione di Monti circa l'insostenibilità del sistema sanitario nazionale.

Risponde il professore che il problema non si pone solo sulla sanità, ma su tutto il welfare italiano, in quanto avendo firmato e votato in Parlamento, il fiscal compact senza nemmeno leggerlo, è necessario trovare 50 miliardi di euro ogni anno per abbattere il debito.

Quindi è inutile che i politici, soprattutto di sinistra, insorgano contro le politiche economiche e sociali di Monti dopo aver votato il fiscal compact assieme alla destra. Borghi rincara la dose dicendo che forse i parlamentari hanno votato il provvedimento in perfetta ignoranza oltre che quasi segretamente.

Per cui ora non resta che tagliare, e Borghi offre ai politici ospiti tre possibili capitoli di spesa: sanità, pubblico impiego e pensioni. E non si tratta di tagliare solo sprechi, ma nella "carne viva" del welfare.

Mentre il professore diceva queste inevitabili verità, i politici in studio sono rimasti ammutoliti. Impagabile il volto contorto da una strana smorfia di Livia Turco che aveva appena fatto una tirata retorica sull'intangibilità della spesa sanitaria.

Ripresisi dal colpo, e dalle sottolineature colorite di Liguori a sostegno di quanto detto da Borghi, sono arrivate le repliche dei politici.
Da sinistra si continua a ribadire che si era in un momento di emergenza, ed in pratica si votava qualsiasi cosa proponesse Monti. Sottinteso che l'emergenza è stata colpa degli avversari.

Che poi, per quanto mi riguarda, penso che tutta questa emergenza e default imminente sono stati una panzana assurda. Continuare a dire che si rischiava di non pagare gli stipendi del pubblico impiego a causa dello spread è puro terrorismo mediatico. Lo spread di Berlusconi ci è costato probabilmente 5 miliardi (largheggiando), considerando che l'interesse più alto si paga sulle nuove emissioni di debito. Non su tutto il debito storico. Il fabbisogno dello Stato si colloca tra 700 e 800 miliardi: non c'è alcuna attinenza fra le cifre della spesa statale e gli eventuali maggiori costi di spread.

Tornando al dibattito di Omnibus, il rappresentante dei "renziani" ha raggiunto che si..., ma..., forse il fiscal compact è insostenibile, però il futuro governo dovrà rinegoziarlo. Come fosse facile, aggiungo io, in un'Europa in cui tutti i problemi (vedi Grecia) sono continuamente rimandati. E tutto quello che decide la Germania è insindacabile.

Il rappresentate centrista naturalmente considera il fiscal compact inevitabile, come pure l'euro irreversibile, e la giornalista del Sole24ore afferma che anche solo parlare di reversibilità dell'euro potrebbe provocare un attacco dei mercati. Quindi zitti, muti e avanti così, con il piede schiacciato sull'acceleratore dell'austerità fino all'impatto inevitabile.

L'euro sui media continua ad essere un tabù. Ma un po' alla volta la verità viene fuori. Del resto non potranno nasconderla all'infinito contro ogni evidenza. La verità è che il sistema dell'euro è insostenibile. I paesi che vi partecipano hanno caratteristiche troppo diverse.

Inoltre rimanere nell'euro, per noi, significa fare i conti con la dura matematica. Tanto entra e tanto esce come in qualsiasi bilancio aziendale. L'Italia per la gioia dei berlusconiani e assimilabili, non è più uno Stato, ma è diventata un'azienda che deve combattere per rimanere sul mercato. Non si può fare deficit oltre il 3%, non si può stampare moneta.

La matematica è un fatto, non un'opinione politica di qualche colore particolare. Per cui affannarsi a controbattere alle verità spiacevoli del prof. Borghi, non ha molto senso. A meno che si neghino le più elementari nozioni di conto.

Non c'è una terza via tra l'uscita da questa situazione assurda ed il sottostare alle leggi crudeli della moneta unica. Si potrebbero evitare interventi di pura follia come il fiscal compact. Ma i problemi legati alle risorse insufficienti per certi paesi dell'euro continuerebbero a permanere: un bilancio pubblico a queste condizioni, è sottoposto ai capricci del mercato. Si può fare fuoco solo con la legna che si ha.

Forse una terza via c'è. Ma non è di tipo economico, è di tipo politico. O l'Europa diventa uno Stato vero, come gli Usa, dove prezzi, tasse, regolamentazioni economiche, politiche industriali ecc. sono uguali (o con una base comune) per tutti i paesi, oppure l'Europa collasserà.

Fonte: http://spensierata-mente.blogspot.it
Link: http://spensierata-mente.blogspot.it/2012/11/sostenibilita-del-servizio-sanitario.html
29.11.2012


Citazione
Gattonerosso
Honorable Member Redazione
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Post: 718
 

Qui il video dal sito di La7:

http://www.la7.tv/richplayer/?assetid=50294468

appena sarà pubblicato sul canale youtube della trasmissione, vi giro il link.

ps

ECCOLO QUI:

http://www.youtube.com/watch?v=37SnFKc9IVo


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Giovina
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2001
 

La conclusione dell'intervento sopra mi lascia un po' perplessa. Naturalmente io sono piu' ignorante dei nostri politici che hanno firmato il fiscal compact.

Rimanendo sull'ignoranza.....Mi dispiace ma io non giustidfico in tal maniera nessuno dei nostri rappresentanti al governo, di tutti i responsabili.

Ed e' impossibile che si voti nell'ignoranza per un Pareggio di Stato obbligatorio nella Costituzione quando questa e' nata per il bene dei cittadini, della societa'.

Un pareggio obbligatorio fa arretrare la vita, i valori, i principi umani, in secondarie posizioni, li fa dipendere da esso, quando necessario sacrificarli, e questa necessita' e' diventata principio della Costituzione. Una conclusione del genere, se riesce a farla l'ultimo dei pensionati, l'ultimo degli operai, l'ultimo degli handicappati, l'ultimo dei malati, l'ultimo dei disoccupati, deve ben farla un laureato nelle materie giuridiche, politiche, CULTURALI ed economiche che si e' preso la responsabilita' di RAPPRESENTARE i cittadini e non il dovere di trattarli come bestiame.

In sostanza l'intervento pubblicato sopra dice il vero ma in realta' e' piu' il popolo in genere che e' stato ingannato da qualcuno che ha le sue responsabilita', che almeno sapeva cosa stava facendo , poi il ricatto del debito, del fallimento e' altro argomento ancora se si vuole.

Ora anche le pietre della strada sanno cosa e' successo.

Di qui la caduta dell'illusione sulla speranza di poter fidare su una politica economica azzeccata da praticare in vece delle fallimentari attuali.

Visto che la Costituzione obbliga al sacrificio eterno, nessuna teoria economica, la piu' perfetta, puo' salvarci se prima non si riaquista l'indipendenza reale e la sovranita' dello Stato, sovranita' che non e' solo mera e limitativa sovranita' monetaria, questo esaltato concetto e' a rafforzamento dell'ignominia che nello stesso tempo mettiamo all'indice mentre pretendiamo diritti e dignita' umane, la nostra contraddizione e' profonda e non ce ne avvediamo, rivendichiamo dei diritti che proprio noi che contestiamo e ci ribelliamo, mettiamo in secondo piano rispetto all'economia.

Uno Stato realmente completo e sovrano potra' unirsi a collaborare con altri e formare davvero una Societa' allargata di stati di cui la razza umana non dovra' vergognarsi mai.

Una vera e preziosa economia non e' perfetta teoria e pero' di impossibile applicazione, ma naturale, spontanea equilibrata funzione ed espressione delle attivita' degli uomini che perseguano lo scopo primo dello sviluppo e mantenimento costante di etica responsabile, individuale e sociale.


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Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

Omnibus - La Sette, puntata del 28 novembre, il giornalista coordinatore della trasmissione chiede al prof. Borghi, ospitato come economista, cosa ne pensa della dichiarazione di Monti circa l'insostenibilità del sistema sanitario nazionale.

Risponde il professore che il problema non si pone solo sulla sanità, ma su tutto il welfare italiano, in quanto avendo firmato e votato in Parlamento, il fiscal compact senza nemmeno leggerlo, è necessario trovare 50 miliardi di euro ogni anno per abbattere il debito.

Quindi è inutile che i politici, soprattutto di sinistra, insorgano contro le politiche economiche e sociali di Monti dopo aver votato il fiscal compact assieme alla destra. Borghi rincara la dose dicendo che forse i parlamentari hanno votato il provvedimento in perfetta ignoranza oltre che quasi segretamente.

Per cui ora non resta che tagliare, e Borghi offre ai politici ospiti tre possibili capitoli di spesa: sanità, pubblico impiego e pensioni. E non si tratta di tagliare solo sprechi, ma nella "carne viva" del welfare.

Mentre il professore diceva queste inevitabili verità, i politici in studio sono rimasti ammutoliti. Impagabile il volto contorto da una strana smorfia di Livia Turco che aveva appena fatto una tirata retorica sull'intangibilità della spesa sanitaria.

Ripresisi dal colpo, e dalle sottolineature colorite di Liguori a sostegno di quanto detto da Borghi, sono arrivate le repliche dei politici.
Da sinistra si continua a ribadire che si era in un momento di emergenza, ed in pratica si votava qualsiasi cosa proponesse Monti. Sottinteso che l'emergenza è stata colpa degli avversari.

Che poi, per quanto mi riguarda, penso che tutta questa emergenza e default imminente sono stati una panzana assurda. Continuare a dire che si rischiava di non pagare gli stipendi del pubblico impiego a causa dello spread è puro terrorismo mediatico. Lo spread di Berlusconi ci è costato probabilmente 5 miliardi (largheggiando), considerando che l'interesse più alto si paga sulle nuove emissioni di debito. Non su tutto il debito storico. Il fabbisogno dello Stato si colloca tra 700 e 800 miliardi: non c'è alcuna attinenza fra le cifre della spesa statale e gli eventuali maggiori costi di spread.

Tornando al dibattito di Omnibus, il rappresentante dei "renziani" ha raggiunto che si..., ma..., forse il fiscal compact è insostenibile, però il futuro governo dovrà rinegoziarlo. Come fosse facile, aggiungo io, in un'Europa in cui tutti i problemi (vedi Grecia) sono continuamente rimandati. E tutto quello che decide la Germania è insindacabile.

Il rappresentate centrista naturalmente considera il fiscal compact inevitabile, come pure l'euro irreversibile, e la giornalista del Sole24ore afferma che anche solo parlare di reversibilità dell'euro potrebbe provocare un attacco dei mercati. Quindi zitti, muti e avanti così, con il piede schiacciato sull'acceleratore dell'austerità fino all'impatto inevitabile.

L'euro sui media continua ad essere un tabù. Ma un po' alla volta la verità viene fuori. Del resto non potranno nasconderla all'infinito contro ogni evidenza. La verità è che il sistema dell'euro è insostenibile. I paesi che vi partecipano hanno caratteristiche troppo diverse.

Inoltre rimanere nell'euro, per noi, significa fare i conti con la dura matematica. Tanto entra e tanto esce come in qualsiasi bilancio aziendale. L'Italia per la gioia dei berlusconiani e assimilabili, non è più uno Stato, ma è diventata un'azienda che deve combattere per rimanere sul mercato. Non si può fare deficit oltre il 3%, non si può stampare moneta.

La matematica è un fatto, non un'opinione politica di qualche colore particolare. Per cui affannarsi a controbattere alle verità spiacevoli del prof. Borghi, non ha molto senso. A meno che si neghino le più elementari nozioni di conto.

Non c'è una terza via tra l'uscita da questa situazione assurda ed il sottostare alle leggi crudeli della moneta unica. Si potrebbero evitare interventi di pura follia come il fiscal compact. Ma i problemi legati alle risorse insufficienti per certi paesi dell'euro continuerebbero a permanere: un bilancio pubblico a queste condizioni, è sottoposto ai capricci del mercato. Si può fare fuoco solo con la legna che si ha.

Forse una terza via c'è. Ma non è di tipo economico, è di tipo politico. O l'Europa diventa uno Stato vero, come gli Usa, dove prezzi, tasse, regolamentazioni economiche, politiche industriali ecc. sono uguali (o con una base comune) per tutti i paesi, oppure l'Europa collasserà.

Fonte: http://spensierata-mente.blogspot.it
Link: http://spensierata-mente.blogspot.it/2012/11/sostenibilita-del-servizio-sanitario.html
29.11.2012

Non ho visto questa puntata, del resto non guardo mai i TS televisivi, questo prof. Borghi ha detto la pura verità, ce ne vorrebbero un milione di prof. Borghi per mostrare agli italiani a chi continuano e continueranno a dare il voto, delegando questa gentaglia a fare le peggiori nefandezze. A qualcuno dei tre milioni di votanti di domenica prossima sarà venuto il minimo dubbio? E agli altri 30 milioni che si recheranno alle urne nel 2013?
Per conto mio a questa gentaglia io non do più nessuna delega. Come dice qualcuno in un altro thread l'astensione non impedirà nefandezze future? Probabilmente è vero, ma almeno io non sono complice. Chi vota, si!


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Gattonerosso
Honorable Member Redazione
Registrato: 2 anni fa
Post: 718
 

Video su youtube con la puntata completa:

http://www.youtube.com/watch?v=37SnFKc9IVo

Qui invece il medesimo video dal sito di La7:

http://www.la7.tv/richplayer/?assetid=50294468


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