Spero che così sia ...
 
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Spero che così sia chiaro.

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mincuo
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Faccio questo post nella tenue speranza che nessuno mi tiri eternamente in ballo a sproposito.
Chiarisco il MIO (modesto) pensiero, sul quale uno ha tutto il diritto di essere in disaccordo, di osteggiarlo, condannarlo, trovarlo sciocco, ridicolo, malvagio, blasfemo o sacrilego, ma almeno ha capito qual'è e si riferisce a quello e non ad altro.

-Io del liberismo tanto quanto del socialismo per la precisione dico che sono due buone teorie.

-Dico che la gente crede di votare liberismo ma poi ha monopolismo, e che la gente crede di votare socialismo ma poi ha monopolismo.

-Cioè vota un'idea o l'altra ma poi ha sempre la stessa minestra circa, che non corrisponde nè a una nè all'altra delle due idee votate.
Cioè come dare scelta tra pesce e carne ma poi avere comunque verdura, al meglio verdura gusto-pesce o verdura gusto-carne.

-Ora uno può essere d'accordo o meno con quello che io dico, questo è un altro discorso, e non c'è nessun problema.

-Ma capire almeno il senso di quello che dico NON DOVREBBE ESSERE IMPOSSIBILE avendolo detto 100 volte e in tutte le salse.

-Quindi io non ce l'ho col liberismo cattivo o il socialismo cattivo, NON SONO PRO O CONTRO l'uno o l'altro, dico solo che uno crede di votare uno o quell'altro e invece nella pratica poi ha un'altra cosa, sempre quella, che non è nè l'uno nè l'altro.

Cioè lo fanno sempre fesso.
In un modo o nell'altro. A scelta.

E infatti lui sceglie sempre. E quando va al Governo il "liberismo" siccome fa del male dato che è monopolismo allora si scaglia contro il liberismo (ora anche nella variante neo-liberismo, per variare un pò, e poi fa molto "colto") dopodichè avrà il "socialismo" che farà male altrettanto o peggio (perchè è monopolismo) e quindi dopo un pò di anni bisognerà cambiare perchè ora sarà colpa del "socialismo" (o magari "neo-socialismo" pure quello un domani) e quindi tornare al "liberismo", che però è monopolismo.
E giragiragiragira chi è l'unico contento? Il monopolista. Che paga entrambi da sempre infatti per raccontare alle scimmie da sempre la stessa storia, per farli litigare eternamente l'un con l'altro, mentre lui sta sopra.
Se poi qualcuno individua queste cose e ha un'analisi diversa allora contro di lui si scagliano immediatamente entrambi, il finto liberista e il finto socialista, all'unisono.
Quello non deve MAI parlare. E sarà coperto di ogni insulto possibile e immaginabile, e siccome l'insulto viene da entrambi la scimmia può stare ancora più tranquilla che è la verità.
Difatti magari non su tante, ma su alcune cose la scimmia è arcisicura.
Al 100%.
Quelle gliele hanno stampate nella zucca uguali identiche entrambi da sempre, che per avventura poi non si sbagli.
Amen.


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Santos-Dumont
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Faccio questo post nella tenue speranza che nessuno mi tiri eternamente in ballo a sproposito.
Chiarisco il MIO (modesto) pensiero, sul quale uno ha tutto il diritto di essere in disaccordo, di osteggiarlo, condannarlo, trovarlo sciocco, ridicolo, malvagio, blasfemo o sacrilego, ma almeno ha capito qual'è e si riferisce a quello e non ad altro. (...continua)

Mincuo, se sono come affermi entrambe buone teorie, perché entrambe soccombono e anzi servono il monopolista?
Qualcosa non quadra: come minimo sono incomplete.


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Anonymous
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Faccio questo post nella tenue speranza che nessuno mi tiri eternamente in ballo a sproposito.
Chiarisco il MIO (modesto) pensiero, sul quale uno ha tutto il diritto di essere in disaccordo, di osteggiarlo, condannarlo, trovarlo sciocco, ridicolo, malvagio, blasfemo o sacrilego, ma almeno ha capito qual'è e si riferisce a quello e non ad altro. (...continua)

Mincuo, se sono come affermi entrambe buone teorie, perché entrambe soccombono e anzi servono il monopolista?
Qualcosa non quadra: come minimo sono incomplete.

Perché tu non hai capito chi è il monopolista...comunque uno soccombe anche per questioni di protocollo.

Estou falando bobagens meu amigo, você nem tem que me ler 8)


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mincuo
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Quadra benissimo. Ti rispondo in modo scherzoso, ma non troppo.
Sarò anche un pò volgare, me lo perdonerai spero, perchè faccio parte anch'io della categoria che stigmatizzo.
Il popolo è fatto di coglioni. Il suo ruolo da sempre è di essere un coglione. E' allevato ed educato per essere un coglione.
In migliaia di anni quello è sempre stato il suo ruolo.
E' un coglione anche perchè non può essere altro.
-La cultura e l'informazione che ha sono completamente fasulle, ma non se ne rende conto, perchè è un coglione e la cultura e gli strumenti che ha sono appositamente fatti perchè non lo capisca. La cultura e l'informazione che gli hanno servito quelli che si occupano di allevare coglioni è appunto studiata a quello scopo, a farne un coglione.
-Non è organizzato, e se lo è non è lui che si organizza, ma lo organizza chi si occupa di organizzare dei coglioni. E i coglioni poi seguiranno quello che li organizza come dei coglioni, appunto.
-Non ha mezzi rilevanti. Se li avesse non sarebbe un coglione. Ai coglioni non si danno mezzi rilevanti, e da solo un coglione non è capace di procurarsi mezzi rilevanti.

Fino a 200 anni fa il coglione era un pò meno coglione, perchè almeno una cosa la capiva e cioè che era un coglione. Poi gli hanno inventato una favola, e cioè che il coglione non è un coglione, anzi è un protagonista, è lui che decide, e lui essendo un coglione la crede a tutt'oggi.

Fu creata con pieno successo. Un coglione è un coglione e perciò non ha strumenti, intelligenza, cultura, organizzazione, mezzi, strategie.
Non preoccupa.
L'unica cosa che aveva però era il numero. Cioè i coglioni sono coglioni ma tantissimi, e questa era l'unica cosa che preoccupava, e aveva anche dato qualche piccolo grattacapo.
Quindi si è inventata una favola per evitare che i coglioni fossero uniti, unica preoccupazione, per quanto modesta.
Perciò si è creato il coglione di estrema sinistra, il coglione di sinistra, il coglione di centro sinistra, il coglione di centro, il coglione di centro destra, il coglione di destra, il coglione di estrema destra, il coglione verde, il coglione ambientalista, il coglione pacifista ecc....
Una varietà cioè di coglioni, non più il coglione unico.
Inoltre si è spinto un coglione contro un altro coglione, e ogni coglione sinistro pensa infatti di essere diverso e meglio del coglione destro, e viceversa.
Con questo anche quel piccolo problema si è così risolto.
Una volta il coglione normale sapeva che c'era una monarchia, una corte, una burocrazia e poi lui, il coglione.
Poi invece gli hanno fatto credere che è lui, il coglione, che comanda, basta che voti.
Alle volte il coglione di sinistra alle volte il coglione di destra.
Ma per quale ragione, per quale logica mai dovrebbero essere i coglioni a comandare? Senza cultura, senza mezzi, senza informazione, senza organizzazione.
Il coglione, essendo un coglione non se lo è mai domandato.
Se no che coglione sarebbe.
Se il coglione avesse consapevolezza di essere un coglione, e verificasse che nella storia ha sempre fatto il coglione, che fa il coglione e che farà il coglione allora lo accetterebbe come un'evidenza di 3000 anni e si preccuperebbe di avere il miglior status di coglione possibile, e l'unica cosa che potrebbe mettere in pista il coglione sono i numeri.
Tutti i coglioni uniti. L'unica cosa.
Così da poter contrattare con la monarchia un suo ruolo più accettabile di coglione.
Saprebbe cioè contro chi prendersela, e potrebbe sempre trovare qualcuno che ha interesse a sostituire il monarca e la corte, con ciò costiutuendo una piccola minaccia nei confronti del monarca in essere, che cercherà di trattare un pò meno peggio il coglione.

Ma è molto regredito come coglione, gli hanno trovato la favola apposita, la democrazia, per regredirlo, la sinistra e la destra.
Essendo un coglione le ha bevute d'un fiato.
E così va diviso da due secoli.
Proprio come un coglione.


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Pellegrino
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Fino a 200 anni fa il coglione era un pò meno coglione, perchè almeno una cosa la capiva e cioè che era un coglione. Poi gli hanno inventato una favola, e cioè che il coglione non è un coglione, anzi è un protagonista, è lui che decide, e lui essendo un coglione la crede a tutt'oggi.

perfetto!


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affossala
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non è questione di liberismo o non liberismo l'economia o la società,come non è questione di classe o di caste , è questione di trovare basi etiche di riferimento certe per tutti .


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Anonymous
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Troppo compiaciuto del tuo pessimismo e auto consolato dal fatto di poter dire io almeno ho capito e voi nemmeno quello.

Così come lo hai scritto è il testamento un po' mesto e un po' rabbioso di uno che vuole solo "naufragar nel suo mare", anzi vuole che gli altri lo guardino mentre va dolcemente alla deriva.

Tu dici che i coglioni si devono unire, ma in nome di che? In nome di quella religione o mondo "ancien régime" che comunque gli veniva fornito e brutalmente imposto bell'e pronto dalla nascita, proprio come adesso? E allora che differenza ci sarebbe per il coglione a essere sottomesso dall'ancien o dal nouveau liberal?

Il coraggio e la propositività senza compiacimenti decadentisti è nell'identificare quello "stare uniti", nel trovarne la ragione fondamentale.

E non ci si dovrebbe stupire troppo di scoprire che questa ragione è in un senso di appartenenza basato sulla capacità di interpretare il mondo secondo categorie condivise.

INTERPRETARE INSIEME...non vi ricorda il compito immane millenario che si sono dati certi signori molto uniti?
E cos'è la religione se non l'ipostatizzazione di questo senso di appartenenza, come l'opera esegetica di quel popolo ampiamente dimostra?

Perché non possiamo anche noi?
Perché chi può, chi ha i mezzi culturali ed ermeneutici SI CONTENTA DI AVERLI invece di scendere in mezzo alla gente per risvegliargli proprio la voglia di "capire insieme", di trovare insieme altri punti di vista, di dubitare, di ritrovare le certezze ma tutto questo "insieme", non come surrogato di un misero "profitto individuale" consistente nell'illudersi di essere meno coglione dei coglioni.

E soprattutto ricordiamoci del messaggio più importante della nostra di religione: NON SONO i mezzi, la cultura, l'organizzazione le chiavi ma la capacità di soffrire, di immedesimarsi negli altri e per gli altri, il sacrificio di sé.

Se ci focalizzassimo su questi tre punti e non sui lamentosi ammonimenti o altre inezie già cominceremmo a essere meno coglioni.


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mincuo
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Faccio questo post nella tenue speranza che nessuno mi tiri eternamente in ballo a sproposito.
Chiarisco il MIO (modesto) pensiero, sul quale uno ha tutto il diritto di essere in disaccordo, di osteggiarlo, condannarlo, trovarlo sciocco, ridicolo, malvagio, blasfemo o sacrilego, ma almeno ha capito qual'è e si riferisce a quello e non ad altro. (...continua)

Mincuo, se sono come affermi entrambe buone teorie, perché entrambe soccombono e anzi servono il monopolista?
Qualcosa non quadra: come minimo sono incomplete.

Le teorie soccombono? E perchè? Chi ha mai detto. E chi le ha mai usate?
Il monopolista? Ma che dici, mica è scemo lui. Quelle vanno bene per te, paga fior di intellettuali e giornalisti ecc.. per fartelo credere. Lui fa il monopolista, vuoi scherzare?


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mincuo
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Io non sono compiaciuto Baron Corvo. Nè mi interessa poi molto. Osservo. E ho detto in modo scherzoso. Ma puoi prendere un tema qualunque, e non trovi unità. Le elites hanno mezzi, organizzazione, cultura e valori (molto diversi dai tuoi) e sono uniti. Il popolo non ha niente di tutto questo, ed è così coglione da non avere nememno unità. Poi nemmeno comprende che unità può significare anche solo su dei temi, di base. Invece anche su quelli il coglione ha il suo divisivo.


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yago
 yago
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Chiunque approfondisce gli scritti di Marx scopre cose affascinanti , ma molto fascino è presente anche nelle teorie della scuola austriaca. Eppure sono teorie completamente divergenti ed inconciliabili. Entrambe hanno prodotto disastri se si pensa al comunismo ed al liberismo, ma i disastri sono conseguenze di uno stravolgimento applicativo delle teorie non delle teorie in se. Tralasciando, per brevità il comunismo, si tende a classificare l'attuale capitalismo nel liberismo teorizzato dalla scuola Austrica. L'attuale capitalismo non ha niente a che vedere con le teorie liberiste ,è una cosa completamente diversa , stravolta dall'ingerenza e commistione degli stati con i capitali e dei capitalisti con i politici.
Questo , a mio modo di vedere, è la confusione che necessarimente si genera quando si confondono le teorie con la realtà. Sono semplicemente cose diverse.


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Io non sono compiaciuto Baron Corvo. Nè mi interessa poi molto. Osservo. E ho detto in modo scherzoso. Ma puoi prendere un tema qualunque, e non trovi unità. Le elites hanno mezzi, organizzazione, cultura e valori (molto diversi dai tuoi) e sono uniti. Il popolo non ha niente di tutto questo, ed è così coglione da non avere nememno unità. Poi nemmeno comprende che unità può significare anche solo su dei temi, di base. Invece anche su quelli il coglione ha il suo divisivo.

Ovviamente sei compiaciuto perché sennò non ti limiteresti a esporre dei "terribili dati di fatto" (verissimi, però fra virgolette) ma ogni tanto parleresti anche delle soluzioni, troveresti parole di slancio e empatia mentre invece attorno alla tua corretta visione del mondo erigi delle mura che suppongo si siano alzate con gli anni.

Una prova? Parti dalla convinzione che nessun altro possa capire il tuo punto di vista che di volta in volta è "copernicano" o "lontano anni luce" o "molto diverso dai tuoi".

Lo sai cosa sveglierebbe la gente? Solo una cosa, vedere che c'è qualcuno che è disposto a soffrire con lei, persone competenti o ricche o piene di iniziativa ma che gli vadano incontro parlandogli della dignità che si riacquista solo nella condivisione, nella lotta insieme, del fatto che si vince tutti insieme o si perde tutti insieme.

La colpa non è del monopolista che numericamente è inferiore ma degli intermedi fra lui e i coglioni che sono i discendenti reali o ideali di una classe aristocratica che non ha mai saputo evolversi e ha preteso di creare un mondo statico e immutabile. Come statica e immutabile è la tua visione della storia degli ultimi 200 anni.
Se il difetto dei coglioni è di tipo "divisivo" quello dei meno coglioni intermedi è "auto isolante", nostalgico con lo stesso vizio di quella aristocrazia traditrice e fallimentare: il disprezzo come scusa per la propria ignavia, per la propria incapacità di pensare un mondo diverso nonostante le difficoltà.

Intanto il primo passo è una questione di linguaggio e di voglia di condividere


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mincuo
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@Baron Corvo. Ho fatto parecchio io qui. Ma alcune cose sono impossibili.
Realmente. Non che non lo sapessi.


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Truman
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è molto regredito come coglione, gli hanno trovato la favola apposita, la democrazia, per regredirlo, la sinistra e la destra.
Essendo un coglione le ha bevute d'un fiato.
E così va diviso da due secoli.

mincuo dice cose interessanti, con molte verità, ma nel suo compiacimento perde importanti dettagli della realtà. Forse perchè la sua visione è sempre elitaria e non concepisce altre forze che agiscano nella realtà sociale oltre alle elites.

Un elemento non marginale da considerare è che il suo discorso è fuori dalla storia: le masse hanno avuto qualche guadagno negli ultimi due secoli.
A parte questo, qualsiasi sociologo potrebbe notare che per alcuni decenni c'è stata una netta prevalenza delle classi medie, che svolgevano compiti sostanziali e avevano qualche potere reale. Adesso c'è un arretramento a favore delle elites, ma ancora restano elementi intermedi tra elites e masse.

Insomma lo schemino di mincuo ha un suo indubbio valore, ma perde degli elementi e non riesce a fare alcuna proposta seria.

E allora ritorniamo alla tradizione marxista e riprendiamo Zizek, che qualcosa riesce a dire, ad esempio:

Come hanno dimostrato ampiamente Claude Lefort ed altri la democrazia non è mai semplicemente rappresentativa, nel senso di rappresentare adeguatamente (esprimere) un preesistente insieme di interessi, opinioni, ecc., perché questi interessi ed opinioni si costituiscono solo attraverso tale rappresentazione. In altre parole l’articolazione democratica di un interesse è sempre un po’ realizzativa: attraverso i suoi rappresentanti democratici il popolo stabilisce quali sono i suoi interessi e le sue opinioni. Come Hegel già sapeva, la "democrazia assoluta" può solo attualizzare se stessa nella forma della sua "determinazione oppositiva", come terrore. Così qui bisogna fare una scelta: accettiamo l’imperfezione strutturale e non accidentale della democrazia o dobbiamo anche accettare la sua dimensione terroristica?

( http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=1612 ).

Il discorso è lungo, ma chi sa osservare vede nella storia anche delle forze che non sono elites.

A volte la storia si muove in modo inarrestabile come un fiume che straripa e le elites riescono solo a fare una faccia intelligente come quella di una triglia (un esempio o abbiamo con Mario Monti).


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Anonymous
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@Truman

Monti non è élite, è un'altra cosa.

Ci sarebbe il modo di mettere dei filmati nei post in modo che cliccandoci sopra parta restando nella pagina del post?
Volevo illustrare una cosa del professore.


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mincuo
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Come uno ripeta subito quello che dice un altro. Ora è il compiacimento. Ma io ho scritto parecchi post, anche perdendo un pò di tempo, su moneta, debito, lavoro, comunicazione, Wikipedia, storia ecc...quasi sempre un pò tolti fuori, oltre a tanti commenti, spesso polemici. Per compiacimento?
E sullo "schemino" non sarei proprio sicuro, ma va bene lo stesso.
Comunque anche qui in questo post ho dato un taglio un pò scherzoso e duretto per aprire qualche riflessione, evidentemente.
Anzi, non proprio evidentemente.


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