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Spin first. Lo strano caso di Thomas Mair


Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 3 anni fa
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La sindrome del Reichstag. Le false bandiere. I pazzi solitari. Gli avvoltoi che schiumano rabbia appena osi far notare il tempismo sconcertante con il quale questi provvidenziali individui dalle biografie sempre più improbabili escono dalle fottute pareti. Non abbiamo ancora smaltito l'incredibile spree killer del gay club di Orlando, musulmano ma forse criptogay, esecutore di un massacro compiuto tutto da solo senza mancare un colpo verso le sue più di cinquanta vittime, uccise mentre controllava su Facebook quanti like si accumulavano sui suoi post sul massacro in corso. Non siamo ancora riusciti a capacitarci di come si possa compiere un macello simile senza essere almeno un Navy Seal e forse in tre o in quattro, nonostante frotte di Poracci Snipers giurassero che si fa tutto con un solo caricatore (gente che non ha mai visto un morto nemmeno al funerale del nonno). Eppure, schiattato un pazzo solitario, se ne fa subito un altro. 

Ieri a Birstall nello Yorkshire, in Inghilterra, la deputata laburista Jo Cox è stata aggredita a colpi di pistola e coltellate, apparentemente da un cinquantino risultato noto come insano di mente, tale Thomas Mair. Secondo alcune ricostruzioni, la Cox, intervenuta in un litigio tra Mair e un'altro individuo più anziano per dividere i contendenti, sarebbe rimasta vittima della reazione di Mair. Secondo altre voci al vaglio degli inquirenti la Cox sarebbe stata oggetto di minacce da almeno due mesi ma da parte di un altro sconosciuto. La deputata stava facendo campagna referendaria nel suo collegio a favore del Remain, ovvero contro l'ipotesi di uscita della Gran Bretagna dalla UE.

Trasportata all'ospedale in fin di vita per le ferite riportate, la Cox è morta poco dopo ma, nel frattempo, i media mainstream, incluso perfino un giornale online australiano, avevano già scritto che era rimasta vittima di un attentato da parte di un sostenitore del Brexit. Altri deputati twittavano (salvo poi cancellare in seguito i tweet) che "un testimone aveva udito l'assalitore gridare "Britain First" prima di colpirla. Veniva fatto anche il nome del testimone, tale Hicham Ben Abdallah che però, successivamente, come riportato dal sito Breitbart ( http://www.breitbart.com/london/2016/06/16/breaking-labour-mp-jo-cox-shot-stabbed-constituency-surgery-yorkshire/ )  (da seguire perché costantemente aggiornato sugli sviluppi del caso), risultò aver smentito categoricamente di aver udito il grido "Britain first", mentre un altro testimone riferiva di aver udito, forse, "put Britain first".
Tenendo conto che esistono i crisis actors ( http://crisiscast.com/ ) e che la psicologia della testimonianza è materia più controversa delle superstringhe, non avrei dato tanto importanza a voci incontrollate nate nella concitazione degli eventi.
Eppure la percezione di un testimone oculare, vero o imboccato, reale o inventato, è diventata il Verbo.

Ecco come il giornale di Bruxelles "Le Soir" ha rilanciato tra i primi, con la Cox ancora all'ospedale in lotta con la morte, la storia del "Britain First", associandolo inequivocabilmente al Brexit.

CONTINUA QUI http://ilblogdilameduck.blogspot.it/2016/06/spin-first-lo-strano-caso-di-thomas-mair.html


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mda1
 mda1
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Post: 341
 

sta granny non la leggo da quando il giorno della memoria fece uscire un articolo commentato a due con il solito amico che ha avuto 30 antenati morti ad aushwitz e 30 che si sono salvati e gli hanno raccontato gli orrori (che lui naturalmente racconta a noi poveri goym).


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