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"Squola" e "istrussione" in Italia

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Io non ho parlato di scuola pubblica, io metto tutto insieme, anche perché, per me, sono allo stesso livello. Quello che poi diceva Tizio o Caio non mi interessa molto, io volevo sentire la tua opinione, tutto qui.
Che poi "la colpa" sia anche dei presidi, dei programmi ministeriali o dei bidelli può darsi, ma in classe ci sono insegnanti e studenti, punto. Sarebbe bello capire cosa intendi con "nella norma", cioè sei politico?
Intendi dire che conoscevano tutti i nomi dei sette Re di Roma e sapevano recitare a memoria “La cavalla storna”? E i doc. dell’università? Quelli brillano?


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Kevin
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La mia opinione te l'ho data. Nella norma intendo che si esprimono correttamente e con chiarezza, ma si attengono troppo al programma ministeriale senza spaziare nemmeno un po'.
I docenti dell'università che ho avuto stessa storia. Ci sono quelli a cui non dai due lire (pochissimi), quelli che si attengono al testo in adozione e quelli che curano l'esposizione e le loro lezioni.

Capisco che prendersela con gli insegnanti è facile, monda la coscienza dei pessimi genitori. Ma ho già scritto cosa ne penso, è inutile ripetere.


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Non so a che ti riferisci Kevin, comunque, per la cronaca, non essendo genitore non ho nessuna coscienza da mondare. Sarebbe interessante sottoporre a qualche test gli insegnanti, non credi?


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Truman
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Non so a che ti riferisci Kevin, comunque, per la cronaca, non essendo genitore non ho nessuna coscienza da mondare. Sarebbe interessante sottoporre a qualche test gli insegnanti, non credi?

Sarebbe ancora più interessante sottoporre a qualche test i ministri, in particolare quelli che parlano male degli insegnanti. Viene sempre il dubbio che stiano cercando un capro espiatorio.
Un proverbio diffuso nel sud è "Il pesce puzza sempre dalla testa". Ecco, se è la testa che puzza può essere facile dare la colpa alla coda.


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mincuo
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@ Polm Io veramente avevo scritto questo:

"Ora delle tre l'una:
1) O erano adeguati e allora avevano 20 anni di tempo e "di impegno" per accorgersi dello sfacelo di alunni che non capivano nemeno un testo, così come descrive de Mauro. E quindi avevano tempo per "impegnarsi" almeno saltuariamente anche in qualcosa di diverso dal tirare 10 EUR di più di stipendio.
2) O erano inadeguati al punto da non accorgersene nemmeno.
3) O se ne erano accorti ma allora tanto impegno per cambiare le cose (800.000 persone, non uno solo) non ce l'hanno poi messo più di tanto..."

-I 20 anni non significa un solo insegnante ma una categoria, che sono 20 anni.....ma potevo dire anche 40.....
-800.000 persone significa che qualcuno di 800.000 poteva anche fare qualcosa. Però mi avevi spiegato in effetti che:

Perchè, scusa, esistono altre categorie che, come tali, protestano per cose diverse da stipendi, orari, carriera e condizioni di lavoro?

Ed ero rimasto basito francamente.
Poi hai spiegato che era tutta colpa dei presidi. o dei Provveditori. O dei bidelli.
Infine che:

all'impegno e alla disponibilità che ci mettono e non a qualità e competenze. Su 100 che ne ho conosciuti, 85-90 rispettano quel criterio.

Bene, mi assicuri che avete praticamente tutti molto impegno ed etica. (100 è un campione significativo). Complimenti.

Argumentum, quod in pueris elucet spes plurimorum: quae cum emoritur aetate, manifestum est non naturam defecisse sed curam. "Praestat tamen ingenio alius alium." Concedo; sed plus efficiet aut minus: nemo reperitur qui sit studio nihil consecutus.
N.B. Lo metto lo stesso anche se capisco perfettamente Polm che non sia, a gusto odierno, stilisticamente e più ancor come come contenuto, attraente ed educativo quanto un comunicato dei COBAS...
Lo capisco benissimo.

In ogni caso mi scuso ugualmente se ti ho urtato. Ma io parlavo non di Polm ma di una categoria, i cui comportamenti e i cui risultati, diciamo almeno questo, non sono proprio brillantissimi.
Un'autentica merda anzi, "prodotta da degli irresponsabili e da dei miserabili cialtroni, dei VIGLIACCHI, senza la minima dignità, coscienza, senza il minimo onore e la minima etica. Degli squallidi servi sciocchi, paraculi e profittatori che si dovrebbero vergognare COME DEI LADRI IN ETERNO di fronte alla società di cui sono responsabili e alle generazioni future di cui sono responsabili ancor più" mi dice testuale un perfido ex-insegnante della vecchia scuola, di mia conoscenza.

Intanto approfitto e metto qualcosa di "ideologico" e da fonti rigorosamente "fascio-leghiste". Europa e Unesco.

L'indicatore è definito come la percentuale di persone di età compresa tra 25-64 anni che hanno completato con successo almeno l'istruzione secondaria superiore. Questo livello di istruzione si riferisce all' ISCE (International Standard Classification of Education) 2011 Livello di 3-8 per i dati dal 2014 in poi e per ISCE 1997 livello 3-6 per i dati fino al 2013.

Come si vede siamo come al solito ultimi (questa volta per colpa prevalentemente dei cognati delle mogli dei bidelli).

Poi metto qualche indirizzo fascio-leghista:
http://ec.europa.eu/eurostat/ramon/nomenclatures/index.cfm?TargetUrl=DSP_GEN_DESC_VIEW_NOHDR&StrNom=ISCED_1997&StrLanguageCode=EN

http://www.uis.unesco.org/Education/Pages/isced-new-classification.aspx
http://www.uis.unesco.org/Education/Pages/international-standard-classification-of-education.aspx

http://ec.europa.eu/education/policy/higher-education/bologna-process_en.htm
https://webgate.ec.europa.eu/fpfis/mwikis/eurydice/index.php/Publications_Bologna_Process_Implementation_Report
http://europa.eu/legislation_summaries/education_training_youth/vocational_training/ef0018_en.htm
http://ec.europa.eu/eqf/home_en.htm

Che certo non valgono quello che uno "sa perchè lui vede" però insomma qualcosina...

N.B. Si muovono dalle altre parti. Noi qui non ne abbiamo bisogno.
Ci sono già i COBAS qui. A posto.


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mincuo
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Poi ci sarebbe questo (In Italiano) della fascio-leghista Commissione Europea.

http://ec.europa.eu/education/policy/vocational-policy/eqavet_it.htm
Ha parecchi links (cioè collegamenti).

Qui un sunto:

Il quadro europeo di riferimento per la garanzia della qualità dell'istruzione e della formazione professionale (EQAVET) è uno strumento che intende aiutare i paesi dell'UE a promuovere e controllare il continuo miglioramento dei rispettivi sistemi di istruzione e formazione professionale sulla base di riferimenti concordati di comune accordo. Il quadro intende non soltanto contribuire al miglioramento qualitativo dell'istruzione e formazione professionale, ma anche - creando una fiducia reciproca tra i sistemi - agevolare l'accettazione e il riconoscimento, da parte di un paese, delle qualifiche e competenze acquisite in altri paesi e ambienti di apprendimento.

I paesi dell'UE si avvalgono del quadro di riferimento per migliorare i rispettivi sistemi di certificazione della qualità con la partecipazione di tutte le parti interessate. Ciò comporta:

fissare punti di riferimento nazionali per la garanzia della qualità
partecipare attivamente alla rete costituita a livello europeo
definire un approccio nazionale finalizzato a migliorare i sistemi di certificazione della qualità e fare il miglior uso possibile del quadro di riferimento.

EQAVET è un sistema volontario a disposizione delle pubbliche amministrazioni e di altri organi interessati alla certificazione della qualità.

N.B. A noi non interessa. Abbiamo già i COBAS qui. A posto.


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mincuo
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Comunque non siamo sempre ultimi.

Questi sono quelli che al massimo hanno la terza media. Comprendono anche chi non ce l'ha e chi non ha neanche la licenza elementare.

PRIMI!!!!!!!!

Qui però è colpa dei cugini (fascio-leghisti) delle nuore dei presidi.


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Primadellesabbie
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Quindi, se il quadro é questo (e lo é non solo riguardo l'alfabetizzazione), guardiamoci bene da qualsiasi tentazione di sovranità.

O vogliamo ricominciare il giro dell'oca.

Meglio puntare a divenire protettorato del Togo.

PS - Forse avremmo una chance se riuscissimo a coalizzarci contro la televisione, ad abolirla. Si può fare anche essendo analfabeti.


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Rosanna
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Visto che i grafici che trova mincuo sono sempre funzionali alle sue tesi faziose, utili alla dimostrazione che la scuola pubblica italiana fa veramente schifo, vorrei ricordare che i grafici mutano a seconda delle fasce di età di riferimento analizzate, del rapporto tra nord e sud della penisola, della media nazionale, penalizzata appunto dall'arretratezza delle scuole del centro sud, della qualità della formazione, ed anche dall'agenzia responsabile che sforna i dati.

Come ho detto precedentemente i dati Istat sono pilotati dall'Ocse,succursale del Fmi, che affama i popoli della terra, quindi l'intento dell'Ocse è quello di privatizzare la scuola pubblica, rivolta a tutti i ceti sociali, non classista, libera e democratica, unica nel suo genere in tutta Europa e organo costituzionale.

Invece mincuo odia e disprezza tutto ciò che è pubblico, dato che è un neoliberista convinto, odia e disprezza tutto ciò che puzza di sinistroide, dato che lui è fondamentalmente destroide e negazionista, odia e disprezza ciò che rimane del welfare state, voluto appunto dalle riforme degli anni '60 e '70: scuola media unica, organi collegiali, scuola pubblica, diritto di sciopero, Istituti tecnici, sindacati ...

esistono altri grafici che riportano una realtà un po' diversa, ma naturalmente saranno contestati dal re dei complottisti allo sbaraglio, che non accetta di confrontarsi perché lui è l'unico detentore della verità ...

quindi mincuo la smetta di raccontare le sue fandonie, ne esistono altri di grafici e almeno la correttezza e l'onestà intellettuali esigerebbero che venissero confrontati ...

http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1 [id_pagina]=34

25-64enni con livello di istruzione non elevato

Oltre il 40 per cento della popolazione adulta ha al massimo il diploma di scuola media

UNO SGUARDO D'INSIEME
Il livello di istruzione della popolazione adulta (25-64 anni) rappresenta una buona proxy delle conoscenze e delle competenze associabili al capitale umano di ciascun paese. Bassi livelli di istruzione espongono le persone adulte a una minore inclusione nel mercato del lavoro e riducono le probabilità di accesso ai programmi di formazione continua nel corso della vita. In Italia, nel 2013, il 42,2 per cento della popolazione tra i 25 e i 64 anni di età ha conseguito come titolo di studio più elevato la licenza di scuola media (denominata "scuola secondaria di primo grado" nella "riforma Moratti", varata con la Legge n. 53 del 2003). Nel periodo 2004-2013 il livello di istruzione della popolazione adulta mostra un progressivo miglioramento, pari a circa un punto percentuale all'anno.

Nella graduatoria dell’Unione europea l’Italia continua ad occupare la quarta peggiore posizione, dopo Spagna, Malta e Portogallo, e mostra un valore ben al di sopra della media Ue28 (24,8 per cento). Gli scarti tra paesi sono comunque elevati, andando da circa il 60 per cento di popolazione meno istruita per Portogallo e Malta a poco meno del 7 per cento in Lituania. Più in generale, molti paesi dell’Est Europa si distinguono per bassi valori dell’indicatore, segnalando quindi un grado di istruzione mediamente più elevato, mentre valori più alti si rilevano nei paesi dell’area mediterranea. Una performance nettamente migliore di quella media si osserva in Germania (13,7 per cento), mentre Francia e Paesi Bassi si attestano intorno al valore medio.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-06/italia-fanalino-coda-spesa-145728.shtml?uuid=Abq1XnkH

Italia ultima nella spesa pubblica per scuola e cultura. Peggio solo la Grecia

L'Italia è all'ultimo posto in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1% a fronte del 2,2% dell'Ue a 27) e al penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (l'8,5% a fronte del 10,9% dell'Ue a 27). È quanto emerge da uno studio pubblicato da Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011.

Secondo l'Istituto di statistica europeo in Italia è più alta la percentuale di spesa per i servizi pubblici generali (che comprendono gli interessi sul debito pubblico) con il 17,3% a fronte del 13,5% medio dell'Ue a 27 (in Grecia questa voce pesa per il 24,6% su tutta la spesa pubblica). La spesa per protezione sociale in Italia è invece ancora superiore a quella Ue a 27 con il 41% della spesa pubblica complessiva a fronte del 39,9%. La protezione sociale nel nostro Paese resta però sbilanciata su quella per le pensioni mentre arranca la spesa per coloro che perdono il lavoro, per la casa e l'esclusione sociale.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-06/italia-fanalino-coda-spesa-145728.shtml?uuid=Abq1XnkH


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Visto che i grafici che trova mincuo sono sempre funzionali alle sue tesi faziose, utili alla dimostrazione che la scuola pubblica italiana fa veramente schifo, vorrei ricordare che i grafici mutano a seconda delle fasce di età di riferimento analizzate, del rapporto tra nord e sud della penisola, della media nazionale, penalizzata appunto dall'arretratezza delle scuole del centro sud, della qualità della formazione, ed anche dall'agenzia responsabile che sforna i dati.

Come ho detto precedentemente i dati Istat sono pilotati dall'Ocse,succursale del Fmi, che affama i popoli della terra, quindi l'intento dell'Ocse è quello di privatizzare la scuola pubblica, rivolta a tutti i ceti sociali, non classista, libera e democratica, unica nel suo genere in tutta Europa e organo costituzionale.

Invece mincuo odia e disprezza tutto ciò che è pubblico, dato che è un neoliberista convinto, odia e disprezza tutto ciò che puzza di sinistroide, dato che lui è fondamentalmente destroide e negazionista, odia e disprezza ciò che rimane del welfare state, voluto appunto dalle riforme degli anni '60 e '70: scuola media unica, organi collegiali, scuola pubblica, diritto di sciopero, Istituti tecnici, sindacati ...

esistono altri grafici che riportano una realtà un po' diversa, ma naturalmente saranno contestati dal re dei complottisti allo sbaraglio, che non accetta di confrontarsi perché lui è l'unico detentore della verità ...

quindi mincuo la smetta di raccontare le sue fandonie, ne esistono altri di grafici e almeno la correttezza e l'onestà intellettuali esigerebbero che venissero confrontati ...

http://noi-italia.istat.it/index.php?id=7&user_100ind_pi1 [id_pagina]=34

25-64enni con livello di istruzione non elevato

Oltre il 40 per cento della popolazione adulta ha al massimo il diploma di scuola media

UNO SGUARDO D'INSIEME
Il livello di istruzione della popolazione adulta (25-64 anni) rappresenta una buona proxy delle conoscenze e delle competenze associabili al capitale umano di ciascun paese. Bassi livelli di istruzione espongono le persone adulte a una minore inclusione nel mercato del lavoro e riducono le probabilità di accesso ai programmi di formazione continua nel corso della vita. In Italia, nel 2013, il 42,2 per cento della popolazione tra i 25 e i 64 anni di età ha conseguito come titolo di studio più elevato la licenza di scuola media (denominata "scuola secondaria di primo grado" nella "riforma Moratti", varata con la Legge n. 53 del 2003). Nel periodo 2004-2013 il livello di istruzione della popolazione adulta mostra un progressivo miglioramento, pari a circa un punto percentuale all'anno.

Nella graduatoria dell’Unione europea l’Italia continua ad occupare la quarta peggiore posizione, dopo Spagna, Malta e Portogallo, e mostra un valore ben al di sopra della media Ue28 (24,8 per cento). Gli scarti tra paesi sono comunque elevati, andando da circa il 60 per cento di popolazione meno istruita per Portogallo e Malta a poco meno del 7 per cento in Lituania. Più in generale, molti paesi dell’Est Europa si distinguono per bassi valori dell’indicatore, segnalando quindi un grado di istruzione mediamente più elevato, mentre valori più alti si rilevano nei paesi dell’area mediterranea. Una performance nettamente migliore di quella media si osserva in Germania (13,7 per cento), mentre Francia e Paesi Bassi si attestano intorno al valore medio.

http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-04-06/italia-fanalino-coda-spesa-145728.shtml?uuid=Abq1XnkH

Italia ultima nella spesa pubblica per scuola e cultura. Peggio solo la Grecia

L'Italia è all'ultimo posto in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1% a fronte del 2,2% dell'Ue a 27) e al penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (l'8,5% a fronte del 10,9% dell'Ue a 27). È quanto emerge da uno studio pubblicato da Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011.

Secondo l'Istituto di statistica europeo in Italia è più alta la percentuale di spesa per i servizi pubblici generali (che comprendono gli interessi sul debito pubblico) con il 17,3% a fronte del 13,5% medio dell'Ue a 27 (in Grecia questa voce pesa per il 24,6% su tutta la spesa pubblica). La spesa per protezione sociale in Italia è invece ancora superiore a quella Ue a 27 con il 41% della spesa pubblica complessiva a fronte del 39,9%. La protezione sociale nel nostro Paese resta però sbilanciata su quella per le pensioni mentre arranca la spesa per coloro che perdono il lavoro, per la casa e l'esclusione sociale.

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Però Mincuo ha chiesto scusa a Polm, tanto di cappello 😉


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Rosanna
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Visto che i grafici che trova mincuo sono sempre funzionali alle sue tesi faziose, utili alla dimostrazione che la scuola pubblica italiana fa veramente schifo, vorrei ricordare che i grafici mutano a seconda delle fasce di età di riferimento analizzate, del rapporto tra nord e sud della penisola, della media nazionale, penalizzata appunto dall'arretratezza delle scuole del centro sud, della qualità della formazione, ed anche dall'agenzia responsabile che sforna i dati.

Come ho detto precedentemente i dati Istat sono pilotati dall'Ocse,succursale del Fmi, che affama i popoli della terra, quindi l'intento dell'Ocse è quello di privatizzare la scuola pubblica, rivolta a tutti i ceti sociali, non classista, libera e democratica, unica nel suo genere in tutta Europa e organo costituzionale.

Invece mincuo odia e disprezza tutto ciò che è pubblico, dato che è un neoliberista convinto, odia e disprezza tutto ciò che puzza di sinistroide, dato che lui è fondamentalmente destroide e negazionista, odia e disprezza ciò che rimane del welfare state, voluto appunto dalle riforme degli anni '60 e '70: scuola media unica, organi collegiali, scuola pubblica, diritto di sciopero, Istituti tecnici, sindacati ...

esistono altri grafici che riportano una realtà un po' diversa, ma naturalmente saranno contestati dal re dei complottisti allo sbaraglio, che non accetta di confrontarsi perché lui è l'unico detentore della verità ...

quindi mincuo la smetta di raccontare le sue fandonie, ne esistono altri di grafici e almeno la correttezza e l'onestà intellettuali esigerebbero che venissero confrontati ...

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25-64enni con livello di istruzione non elevato

Oltre il 40 per cento della popolazione adulta ha al massimo il diploma di scuola media

UNO SGUARDO D'INSIEME
Il livello di istruzione della popolazione adulta (25-64 anni) rappresenta una buona proxy delle conoscenze e delle competenze associabili al capitale umano di ciascun paese. Bassi livelli di istruzione espongono le persone adulte a una minore inclusione nel mercato del lavoro e riducono le probabilità di accesso ai programmi di formazione continua nel corso della vita. In Italia, nel 2013, il 42,2 per cento della popolazione tra i 25 e i 64 anni di età ha conseguito come titolo di studio più elevato la licenza di scuola media (denominata "scuola secondaria di primo grado" nella "riforma Moratti", varata con la Legge n. 53 del 2003). Nel periodo 2004-2013 il livello di istruzione della popolazione adulta mostra un progressivo miglioramento, pari a circa un punto percentuale all'anno.

Nella graduatoria dell’Unione europea l’Italia continua ad occupare la quarta peggiore posizione, dopo Spagna, Malta e Portogallo, e mostra un valore ben al di sopra della media Ue28 (24,8 per cento). Gli scarti tra paesi sono comunque elevati, andando da circa il 60 per cento di popolazione meno istruita per Portogallo e Malta a poco meno del 7 per cento in Lituania. Più in generale, molti paesi dell’Est Europa si distinguono per bassi valori dell’indicatore, segnalando quindi un grado di istruzione mediamente più elevato, mentre valori più alti si rilevano nei paesi dell’area mediterranea. Una performance nettamente migliore di quella media si osserva in Germania (13,7 per cento), mentre Francia e Paesi Bassi si attestano intorno al valore medio.

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Italia ultima nella spesa pubblica per scuola e cultura. Peggio solo la Grecia

L'Italia è all'ultimo posto in Europa per percentuale di spesa pubblica destinata alla cultura (1,1% a fronte del 2,2% dell'Ue a 27) e al penultimo posto, seguita solo dalla Grecia, per percentuale di spesa in istruzione (l'8,5% a fronte del 10,9% dell'Ue a 27). È quanto emerge da uno studio pubblicato da Eurostat che compara la spesa pubblica nel 2011.

Secondo l'Istituto di statistica europeo in Italia è più alta la percentuale di spesa per i servizi pubblici generali (che comprendono gli interessi sul debito pubblico) con il 17,3% a fronte del 13,5% medio dell'Ue a 27 (in Grecia questa voce pesa per il 24,6% su tutta la spesa pubblica). La spesa per protezione sociale in Italia è invece ancora superiore a quella Ue a 27 con il 41% della spesa pubblica complessiva a fronte del 39,9%. La protezione sociale nel nostro Paese resta però sbilanciata su quella per le pensioni mentre arranca la spesa per coloro che perdono il lavoro, per la casa e l'esclusione sociale.

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Però Mincuo ha chiesto scusa a Polm, tanto di cappello 😉

Vediamo se chiede scusa anche agi insegnanti della scuola italiana, visto che siamo anche agli ultimi posti per spesa pubblica scolastica ...

😯


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Però Mincuo ha chiesto scusa a Polm, tanto di cappello 😉

Temuchin, c’è poco da fare, Rosanna è una fuori di testa senza arte né parte. Non riuscirebbe a dire la cosa giusta nemmeno dietro suggerimento. Inadeguatezza a parte, è troppo impegnata a promuovere il suo ego. Non c’è occasione in cui abbia arricchito sé stessa o i suoi interlocutori, ogni suo commento, oltre che sballato, è fazioso e pieno di livore. Argomenti zero ma una faccia di bronzo da primato, un esempio rappresentativo di una categoria di incompetenti e di frustrati alla nascita.


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Rosanna
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Bene ... era solo per fare un semplice commento, mi dileguo immediatamente, visto che è arrivato l'altro negazionista, capace solo di offendere e ingiuriare ...

di fronte ai nazisti dell'Illinois non c'è possibilità di dialogo ...

😯


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Vediamo se chiede scusa anche agi insegnanti della scuola italiana, visto che siamo anche agli ultimi posti per spesa pubblica scolastica ...

😯

Io sarei per almeno raddoppiare gli stipendi dei docenti, a patto però che quelli come te vengano lasciati a casa, dall’oggi al domani. E senza prepensionamenti, sia chiaro! Basterebbe sottoporvi a qualche test e misurare il vostro rendimento. La qualità va riconosciuta e pagata e gli insegnanti devono tornare ad essere rispettati, come è giusto che sia per chi svolge il delicato compito di formare le nostre giovani menti e quindi guidare e promuovere lo sviluppo civile e culturale della società. I docenti sono i custodi della memoria, della tradizione e della civiltà e dal loro operato dipende il nostro futuro. In un mondo civile non dovrebbero essere gli studenti a manifestare o ad insorgere contro il sistema, non ne hanno gli strumenti, l’unica vera rivoluzione può venire dal corpo docente.

Bene ... era solo per fare un semplice commento, mi dileguo immediatamente, visto che è arrivato l'altro negazionista, capace solo di offendere e ingiuriare ...

di fronte ai nazisti dell'Illinois non c'è possibilità di dialogo ... 😯

Appunto, come volevasi dimostrare… No, con quelli come te non c'è possibilità di dialogo, l'avete dimostrato più e più volte, dovete andare a casa, punto! E, se vi riesce, provare a lavorare!


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mincuo:- Mi permetti che QUALUNQUE diverso SISTEMA dovrebbe essere in grado di insegnare questo bel tanto?

ho rifiutato l'invito a cui far giungere questi appunti che per altro erano stati scitti per il silenzio... però grazie di avermi tirato in ballo.

?!? Mi permetti che QUALUNQUE diverso SISTEMA dovrebbe essere in grado di insegnare che una sequela la si considera ciclica, lineare, matematica in quanto il pensare è soggetto a cambiamenti ciclici, lineari, matematici. a volte nello spazio di un attimo ma con questi chiari dl Luna è salutare oscurarsi.

Oh my God...


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