Statali, ovvero la ...
 
Notifiche
Cancella tutti

Statali, ovvero la cattiveria dei poveri

Pagina 1 / 4

Tao
 Tao
Illustrious Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 33516
Topic starter  

Il lavoro, aldilà della sua funzione di riproduzione delle dinamiche del capitale, e della sua rappresentazione più diretta dello sfruttamento dell'uomo sull'uomo, può essere considerato una categoria etica indipendente dalle dinamiche sociali. L'attaccamento al lavoro insomma è la manifestazione di una moralità intrinseca, che prescinde dalla valenza sociale e politica del lavoro stesso. 

Quelli della generazione di mio padre, come ho avuto di dire in altre occasioni, consideravano il lavoro come una benedizione e come un dovere imprescindibile. Mio padre bancario non ha mai saltato un giorno di lavoro se non quando si è ammalato seriamente e non ha mai pensato che lavorare in banca significasse essere un servo del capitale. Il lavoro era lavoro e basta. 

L'esempio estremo di questa concezione dell'etica del lavoro ce lo offre il servo fedele di Fëdor Pavlovič, il vecchio Karamazov, Grigorij, che considera la fedeltà al padrone, malgrado le sue nefandezze, come un valore assoluto, e allo stesso tempo considera un'ignominia il venir meno al proprio dovere di servitore. Un po' come un samurai che fa del servire un padrone lo scopo della sua esistenza e della sua realizzazione umana, proprio in forza della purezza assoluta del gesto, indipendente dalle qualità morali del padrone che si è trovato a servire e sufficiente a se stesso. Il dovere per il dovere.

Cosa c'entra tutto ciò con gli statali è presto detto. La maggioranza degli statali lavora sodo e con il suo lavoro fa muovere la macchina dello stato. Senza gli statali sarebbe la paralisi di qualsiasi attività amministrativa. La paralisi totale dello stato insomma, e se consideriamo il welfare nel suo complesso, la morte di qualsiasi garanzia di sicurezza. Oggi però, diversamente da ieri, una parte degli statali e dei lavoratori in generale ha smarrito il senso di un'etica del lavoro, vuoi per l'indebolirsi in sé della fibra morale della società, vuoi per il rifiuto ideologico del lavoro stesso, rifiuto spesso usato goffamente come alibi, senza distinzione fra il lavoro come sfruttamento e il lavoro come auto-realizzazione. A tutto ciò va aggiunto che la forte spinta al consumo, indotta dalla pervasività di modelli di comportamento sociali veicolati dai media e la gratificazione personale ridotta alla pura fruizione di merci, pone il lavoro come un fastidio necessario e mal tollerato, una pausa greve, che si frappone fra la tua brama di consumo e la merce. 

E' vero alcuni comportamenti degli statali, come di tutta la classe lavoratrice sono sgradevoli: timbrare il cartellino e poi darsi alla macchia, fare straordinari fasulli per raggranellare qualche lira, mettersi in malattia in giorni strategici per andare in vacanza, fare male il prorpio lavoro scaricandone il peso su altri, timbrare al posto del collega assente ecc. ecc. sono cose irritanti per chi possiede un minimo di etica. Potrei andare avanti a lungo, ma non servirebbe a nulla. Sappiamo tutti di cosa stiamo parlando. Stiamo parlando unicamente delle cattiverie dei poveri. Granelli di polvere in un mare di sabbia. Al confronto delle cattiverie dei ricchi queste cattiverie fanno persino sorridere. Il fatto è che i ricchi odiano i poveri, li hanno sempre odiati, li considerano una massa di fannulloni oziosi, ignoranti e neghittosi, che trascorrono il proprio tempo a bearsi nell'inedia o a trastullarsi con le proprie bassezze. Gentaglia che ti striscia ai piedi giurandoti amore e rispetto, ma pronta a pugnalarti alle spalle se poco poco cadi in disgrazia. Questa feccia tecnocratica che ci governa è l'esempio lampante di quest'odio. Sono sempre gli stessi, anche se cambiano le facce e le epoche. Sono i ricchi liberali, gli stessi che hanno considerato e considerano tuttora un dovere colonizzare i selvaggi, specie se hanno la faccia nera, così come considerano un dovere educare i poveri ad una sana moralità, moralità dalla quale ovviamente essi sono esentati.

“Se dessimo un reddito di cittadinanza agli italiani se lo spenderebbero in pastasciutta”. Queste parole descrivono l'odio e il disprezzo dei ricchi verso i poveri meglio di qualsiasi trattato. Ed è così che gente malvagia, che considera la libertà di arricchire come il bene supremo e incondizionato e la proprietà come un legittimo trofeo di chi è più forte e si crede più intelligente, è così che questa gente si attacca alla cattiveria dei poveri come pretesto per smantellare tutte le conquiste che gli stessi poveri hanno ottenuto in secoli di lotte sanguinose, e per rintuzzare il loro potere, sempre eccessivo a parere dei ricchi. Che si credono questi, che il lavoro è un diritto, mangiare, avere una casa, divertirsi, amare è un diritto? No, tutto costa e quindi tutto va guadagnato, eppoi ognuno a casa sua senza disturbare, che la feccia non imbratti il paesaggio. 

I ricchi fanno schifo e non ho ritegno a dirlo, né ho il timore di essere ritenuto una sorta di giapponese imprigionato nel novecento. Mi duole soltanto sentire i lavoratori del settore privato compiacersi se gli statali vengono bastonati, facendo il gioco di questi governanti infidi: "perché dobbiamo togliere garanzie e diritti solo ai lavoratori del privato? Non è equo, giusto?", disse la strega cattiva, e i poveri si fecero la guerra.
E' per questo motivo che difendo la cattiveria dei poveri, anche se non mi piace.

Franco Cilli
Fonte: http://doppiocieco.blogspot.it
Link: http://doppiocieco.blogspot.it/2012/07/statali-ovvero-la-cattiveria-dei-poveri.html>
9.07.2012


Citazione
misunderestimated
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 434
 

Tante belle parole, però io non ho mai visto gli statali difendere i diritti di metalmeccanici, artigiani e "liberi professionisti" dipendenti con partita IVA.
Anzi, si banfavano dei loro buoni pasto, dell'illicenziabilità, del fingere di lavorare quando il lavoro non c'era, tanto lo stipendio a fine mese arriva comunque.
Ora però il vento cambia anche per loro.
Un operaio a 1050 euro per 40 ore alla settimana, per pranzo un panino, dovrebbe ora solidarizzare con un passacarte statale pagato 1350 per 36 ore la settimana con 7 euro al giorno di buono pasto solo perché questo ora rischia il posto?
Sguazzi anche lui nel privato, così potrà cianciare di rigore, competitività e produttività con cognizione di causa.

PS: conosco bidelli che aprono pub o che nei mesi estivi lavorano in nero come giardinieri, so di professori che si fanno pagare fino a 40 euro all'ora per dare ripetizioni, sempre in nero. L'evasore però è l'operaio che preferisce farsi dare lo straordinario fuori busta per evitare che i suoi soldi finiscano per acquistare un drone militare o sovvenzionare l'ennesimo assessorato, ministero, falso invalido, lsu, forestale in esubero ecc.


RispondiCitazione
dotaste
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 50
 

MA SI, CONTINUAMO A FARE I SOLITI DISCORSI....QUELLO NON LAVORA, QUELL'ALTRO FA IL NERO, ETC ETC.
DICEVA MORETTI NEL FILM BIANCA - CONTINUAMO COSì, FACCIAMOCI DEL MALE -
QUESTI MASSACRANO TUTTO E TUTTI, E SI DEVE ASSISTERE AL TRISTE SPETTACOLO DI CHI GONGOLA DELLE DISGRAZIE DI ALTRI, ANCHE TENENDO PRESENTE CHE MOLTE DELLE PERSONE CHE SARANNO IMPLICATE NEI TAGLI NON L'AVRANNO MERITATO. DIVIDE ET IMPERA, DICEVANO I ROMANI....FINCHE' CI SARANNO QUESTE PERSONE DOTATE DI UN ANIMO GREVE E RANCOROSO, SARA' SEMPRE PIU' FACILE IL DOMINIO SU DI NOI.


RispondiCitazione
Stopgun
Prominent Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 920
 

In effetti i ricchi odiano i poveri, mentre i poveri amano i ricchi : ne fanno esempi da cercare da imitare e ne giustificano ogni nefandezza.

Un po' di democrazia in questo doppio scambio di odio-amore, please!

Sopratutto, non fate la guerra tra i poveri....


RispondiCitazione
yakoviev
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1671
 

MA SI, CONTINUAMO A FARE I SOLITI DISCORSI....QUELLO NON LAVORA, QUELL'ALTRO FA IL NERO, ETC ETC.
DICEVA MORETTI NEL FILM BIANCA - CONTINUAMO COSì, FACCIAMOCI DEL MALE -
QUESTI MASSACRANO TUTTO E TUTTI, E SI DEVE ASSISTERE AL TRISTE SPETTACOLO DI CHI GONGOLA DELLE DISGRAZIE DI ALTRI, ANCHE TENENDO PRESENTE CHE MOLTE DELLE PERSONE CHE SARANNO IMPLICATE NEI TAGLI NON L'AVRANNO MERITATO. DIVIDE ET IMPERA, DICEVANO I ROMANI....FINCHE' CI SARANNO QUESTE PERSONE DOTATE DI UN ANIMO GREVE E RANCOROSO, SARA' SEMPRE PIU' FACILE IL DOMINIO SU DI NOI.

Quoto totalmente


RispondiCitazione
Tonguessy
Membro
Registrato: 2 anni fa
Post: 2779
 

MA SI, CONTINUAMO A FARE I SOLITI DISCORSI....QUELLO NON LAVORA, QUELL'ALTRO FA IL NERO, ETC ETC.
DICEVA MORETTI NEL FILM BIANCA - CONTINUAMO COSì, FACCIAMOCI DEL MALE -
QUESTI MASSACRANO TUTTO E TUTTI, E SI DEVE ASSISTERE AL TRISTE SPETTACOLO DI CHI GONGOLA DELLE DISGRAZIE DI ALTRI, ANCHE TENENDO PRESENTE CHE MOLTE DELLE PERSONE CHE SARANNO IMPLICATE NEI TAGLI NON L'AVRANNO MERITATO. DIVIDE ET IMPERA, DICEVANO I ROMANI....FINCHE' CI SARANNO QUESTE PERSONE DOTATE DI UN ANIMO GREVE E RANCOROSO, SARA' SEMPRE PIU' FACILE IL DOMINIO SU DI NOI.

Quoto totalmente

Mi associo.
D'altronde da chi si permette di dire "E' un dovere prendere le difese di chi?" riferendosi ad un bambino di 5 anni maltrattato, cosa si può pretendere? Che difenda qualcuno che non siano i soliti?


RispondiCitazione
misunderestimated
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 434
 

MA SI, CONTINUAMO A FARE I SOLITI DISCORSI....QUELLO NON LAVORA, QUELL'ALTRO FA IL NERO, ETC ETC.
DICEVA MORETTI NEL FILM BIANCA - CONTINUAMO COSì, FACCIAMOCI DEL MALE -
QUESTI MASSACRANO TUTTO E TUTTI, E SI DEVE ASSISTERE AL TRISTE SPETTACOLO DI CHI GONGOLA DELLE DISGRAZIE DI ALTRI, ANCHE TENENDO PRESENTE CHE MOLTE DELLE PERSONE CHE SARANNO IMPLICATE NEI TAGLI NON L'AVRANNO MERITATO. DIVIDE ET IMPERA, DICEVANO I ROMANI....FINCHE' CI SARANNO QUESTE PERSONE DOTATE DI UN ANIMO GREVE E RANCOROSO, SARA' SEMPRE PIU' FACILE IL DOMINIO SU DI NOI.

Quoto totalmente

Mi associo.
D'altronde da chi si permette di dire "E' un dovere prendere le difese di chi?" riferendosi ad un bambino di 5 anni maltrattato, cosa si può pretendere? Che difenda qualcuno che non siano i soliti?

Referto medico, please.
Sentiamo poi, chi sono i soliti che difendo?

Continuate a rosicare, altro non fate che stuprare il principio di non contraddizione.
Se avete esultato per i blitz della finanza a Cortina, esultate anche per questo:

http://www.ilgiornaledivicenza.it/stories/Home/381265_vicenza_ripetizioni_in_neroarriva_maximulta_per_il_docente/

Siete bravi a fare i distinguo quando l'acqua arriva a lambire anche la vostra gola...


RispondiCitazione
misunderestimated
Reputable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 434
 

MA SI, CONTINUAMO A FARE I SOLITI DISCORSI....QUELLO NON LAVORA, QUELL'ALTRO FA IL NERO, ETC ETC.
DICEVA MORETTI NEL FILM BIANCA - CONTINUAMO COSì, FACCIAMOCI DEL MALE -

Bravo, per anni con Berlusconi al potere avete buttato fango sulle partite IVA (molte delle quali corrispondono a lavoratori a progetto!), imprenditori, artigiani, idraulici con il BMW ecc.
Questi sono i SOLITI DISCORSI...
Da che pulpito pensate di predicare?

QUESTI MASSACRANO TUTTO E TUTTI, E SI DEVE ASSISTERE AL TRISTE SPETTACOLO DI CHI GONGOLA DELLE DISGRAZIE DI ALTRI, ANCHE TENENDO PRESENTE CHE MOLTE DELLE PERSONE CHE SARANNO IMPLICATE NEI TAGLI NON L'AVRANNO MERITATO.

I lavoratori del privato lo sanno già da un decennio buono.
Dagli statali orecchie da mercante su temi come delocalizzazione, immigrazione, contratti atipici, sicurezza sul lavoro ecc.

DIVIDE ET IMPERA, DICEVANO I ROMANI....FINCHE' CI SARANNO QUESTE PERSONE DOTATE DI UN ANIMO GREVE E RANCOROSO, SARA' SEMPRE PIU' FACILE IL DOMINIO SU DI NOI.

Gli statali sono stati sempre tutelati alla faccia di chi era esposto ai venti gelidi della competitività, quindi il DIVIDE ET IMPERA, caro mio, lo aveva già operato questo stato infame a vostro favore da molti anni, ormai.


RispondiCitazione
totalrec
Trusted Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 87
 

Come diceva un sindacalista mio conoscente - assai saggio, come spesso lo sono le persone veramente corrotte - i nemici più odiati dagli ultimi non sono certo i primi, bensì i penultimi.

Lui pensava che l'odio feroce dell'affamato contro chi possiede ancora un tozzo di pane fosse ciò che contraddistingue la categoria, immensa, degli individui destinati alla subordinazione. Io penso che questo atteggiamento non si limiti a contraddistinguere tale categoria, ma che ne rappresenti l'origine ontologica.

(GF)


RispondiCitazione
DaniB
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 224
 

Quoto misunderestimated.
E' facile parlare utilizzando apoditticamente concetti cari ai "colti dell'anti sistema" quali "divide et impera", "guerra tra poveri". E' facile restare in alto, dove l'aria è rarefatta e non si rischia di entrare nel merito... Invece io, che ho esperienza di lavoro statale, preferisco scendere, spogliarmi degli astrattismi e provare a fare un po' di domande ai commentatori che ogni volta difendono a spada tratta una categoria che non merita di essere difesa.

1) è plausibile pensare che i lavoratori statali vengano trattati in modo molto più "gentile" (vedasi ultimamente riforma dell'articolo 18 ) perchè considerati IL PIù GRANDE BACINO ELETTORALE IN CUI CREARE CONSESO POLITICO?

2) è plausibile pensare che i diritti e privilegi di cui godono gli statali (rimborsi pasti, Kilometri, settimana alla francese per quasi tutte le categorie - io sono a stretto contatto con una delle ULSS più funzionali del Veneto, potete immaginarvi in altre parti di Italia, non venitemi a dire che al venerdi pomeriggio si lavora) siano frutto di un sistema di gestione e amministrazione del lavoro nato in un periodo storico (all'incirca il 2° dopoguerra) in cui si pensava che pian piano gli stessi diritti e privilegi potessero essere estesi alle altre catgegorie di lavoratori?

3) è plausibile utilizzare come criterio di analisi la contingente (ed oggettiva, a mio parere) sproporzione fra i privilegi dei lavoratori privati e quelli dei lavoratori statali, al posto di astratti, ideologici ed apodittici concetti quli “l’odio degli ultimi verso i penultimi”, “persone destinate alla subordinazione (sic)…” ecc…?

In sostanza, questi sono pagati TANTO (in proporzione agli stipendi di operai e altri lavoratori) fanno POCO (ma siete mai stati dentro ad un comune, ad una provincia, ad un consultorio, ma di che cosa stiamo parlando?) hanno un contratto che li porterà alla pensione, non c’è aggiornamento delle competenze professionali perché una volta assunti sanno appunto che non c’è valutazione, non c’è verifica, se qualcuno fa di più lo boicottano subito perché ogni perturbazione di un sistema istituzionalizzato viene subito sedata e ricondotta alla paludi stagnanti quali sono le istituzioni pubbliche, e noi doveremmo anche girarci dall’altra parte perché senno siamo cattivi? Perché non si possono tagliare posti dato che anche loro TENGONO FAMIGLIA? Perché poverini anche loro sono poveri e noi dobbiamo pernsare a colpire Monti e Draghi. No, please, cominciamo dalle piccole ingiustizie.

Rovesciamo la cosa, perché non possono essere loro i cattivi? Perché non riescono a rendersi conto che, rispetto agli altri lavoratori, con contratti a termpo determinato, con stipendi da fame, senza rimborsi, ecc… loro sono privilegiati? Non possono auto-decurtarsi i privilegi sull’onda della loro famosa bontà e superiorità etica? Sarebbero capaci di riequilibrare in questo modo un sistema che li vede al di sopra delle miserie che invece accompagnano il resto di poveri cristi che non hanno avuto la fortuna di entrare nella grande famiglia di Papà-Stato?
O continuiamo a fingere di vivere nel mondo fantastico di Pippi Calzelunghe dove un giorno sarà possibile avere tutti lo stipendo da 1500 euri “lavorando” 30/25 ore alla settimana (quando va bene) con indennità, rimborsi, ecc…


RispondiCitazione
Giancarlo54
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2622
 

MA SI, CONTINUAMO A FARE I SOLITI DISCORSI....QUELLO NON LAVORA, QUELL'ALTRO FA IL NERO, ETC ETC.
DICEVA MORETTI NEL FILM BIANCA - CONTINUAMO COSì, FACCIAMOCI DEL MALE -
QUESTI MASSACRANO TUTTO E TUTTI, E SI DEVE ASSISTERE AL TRISTE SPETTACOLO DI CHI GONGOLA DELLE DISGRAZIE DI ALTRI, ANCHE TENENDO PRESENTE CHE MOLTE DELLE PERSONE CHE SARANNO IMPLICATE NEI TAGLI NON L'AVRANNO MERITATO. DIVIDE ET IMPERA, DICEVANO I ROMANI....FINCHE' CI SARANNO QUESTE PERSONE DOTATE DI UN ANIMO GREVE E RANCOROSO, SARA' SEMPRE PIU' FACILE IL DOMINIO SU DI NOI.

Quoto totalmente

Mi associo.
D'altronde da chi si permette di dire "E' un dovere prendere le difese di chi?" riferendosi ad un bambino di 5 anni maltrattato, cosa si può pretendere? Che difenda qualcuno che non siano i soliti?

Ancora???????????????????????

Noooooooooooooooooooo, non è possibile, non ci posso credere!


RispondiCitazione
andreapound
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 145
 

Quoto misunderestimated.
E' facile parlare utilizzando apoditticamente concetti cari ai "colti dell'anti sistema" quali "divide et impera", "guerra tra poveri". E' facile restare in alto, dove l'aria è rarefatta e non si rischia di entrare nel merito... Invece io, che ho esperienza di lavoro statale, preferisco scendere, spogliarmi degli astrattismi e provare a fare un po' di domande ai commentatori che ogni volta difendono a spada tratta una categoria che non merita di essere difesa.

1) è plausibile pensare che i lavoratori statali vengano trattati in modo molto più "gentile" (vedasi ultimamente riforma dell'articolo 18 ) perchè considerati IL PIù GRANDE BACINO ELETTORALE IN CUI CREARE CONSESO POLITICO?

2) è plausibile pensare che i diritti e privilegi di cui godono gli statali (rimborsi pasti, Kilometri, settimana alla francese per quasi tutte le categorie - io sono a stretto contatto con una delle ULSS più funzionali del Veneto, potete immaginarvi in altre parti di Italia, non venitemi a dire che al venerdi pomeriggio si lavora) siano frutto di un sistema di gestione e amministrazione del lavoro nato in un periodo storico (all'incirca il 2° dopoguerra) in cui si pensava che pian piano gli stessi diritti e privilegi potessero essere estesi alle altre catgegorie di lavoratori?

3) è plausibile utilizzare come criterio di analisi la contingente (ed oggettiva, a mio parere) sproporzione fra i privilegi dei lavoratori privati e quelli dei lavoratori statali, al posto di astratti, ideologici ed apodittici concetti quli “l’odio degli ultimi verso i penultimi”, “persone destinate alla subordinazione (sic)…” ecc…?

In sostanza, questi sono pagati TANTO (in proporzione agli stipendi di operai e altri lavoratori) fanno POCO (ma siete mai stati dentro ad un comune, ad una provincia, ad un consultorio, ma di che cosa stiamo parlando?) hanno un contratto che li porterà alla pensione, non c’è aggiornamento delle competenze professionali perché una volta assunti sanno appunto che non c’è valutazione, non c’è verifica, se qualcuno fa di più lo boicottano subito perché ogni perturbazione di un sistema istituzionalizzato viene subito sedata e ricondotta alla paludi stagnanti quali sono le istituzioni pubbliche, e noi doveremmo anche girarci dall’altra parte perché senno siamo cattivi? Perché non si possono tagliare posti dato che anche loro TENGONO FAMIGLIA? Perché poverini anche loro sono poveri e noi dobbiamo pernsare a colpire Monti e Draghi. No, please, cominciamo dalle piccole ingiustizie.

Rovesciamo la cosa, perché non possono essere loro i cattivi? Perché non riescono a rendersi conto che, rispetto agli altri lavoratori, con contratti a termpo determinato, con stipendi da fame, senza rimborsi, ecc… loro sono privilegiati? Non possono auto-decurtarsi i privilegi sull’onda della loro famosa bontà e superiorità etica? Sarebbero capaci di riequilibrare in questo modo un sistema che li vede al di sopra delle miserie che invece accompagnano il resto di poveri cristi che non hanno avuto la fortuna di entrare nella grande famiglia di Papà-Stato?
O continuiamo a fingere di vivere nel mondo fantastico di Pippi Calzelunghe dove un giorno sarà possibile avere tutti lo stipendo da 1500 euri “lavorando” 30/25 ore alla settimana (quando va bene) con indennità, rimborsi, ecc…

Intervento da applausi! 😉


RispondiCitazione
DaniB
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 224
 

@@@Totalrec

Forse perchè la fame è fame, e portare via un tozzo di pane ad un povero cristo come me è più facile che rubare soldi all'F.M.I.?
Guarda che tante volte basta fermarsi ad Occam, senza andare ad infilarsi dentro a ragionamenti sinceramente stucchevoli sull'ontologia (?!) delle persone.


RispondiCitazione
MM
 MM
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 1555
 

Non sono loro i cattivi perché, molto semplicemente, il privato, operaio o impiegato o che sia, al posto loro si comporterebbe allo stesso modo.


RispondiCitazione
Matt-e-Tatty
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 2484
 

Quoto misunderestimated.
E' facile parlare utilizzando apoditticamente concetti cari ai "colti dell'anti sistema" quali "divide et impera", "guerra tra poveri". E' facile restare in alto, dove l'aria è rarefatta e non si rischia di entrare nel merito... Invece io, che ho esperienza di lavoro statale, preferisco scendere, spogliarmi degli astrattismi e provare a fare un po' di domande ai commentatori che ogni volta difendono a spada tratta una categoria che non merita di essere difesa.

1) è plausibile pensare che i lavoratori statali vengano trattati in modo molto più "gentile" (vedasi ultimamente riforma dell'articolo 18 ) perchè considerati IL PIù GRANDE BACINO ELETTORALE IN CUI CREARE CONSESO POLITICO?

2) è plausibile pensare che i diritti e privilegi di cui godono gli statali (rimborsi pasti, Kilometri, settimana alla francese per quasi tutte le categorie - io sono a stretto contatto con una delle ULSS più funzionali del Veneto, potete immaginarvi in altre parti di Italia, non venitemi a dire che al venerdi pomeriggio si lavora) siano frutto di un sistema di gestione e amministrazione del lavoro nato in un periodo storico (all'incirca il 2° dopoguerra) in cui si pensava che pian piano gli stessi diritti e privilegi potessero essere estesi alle altre catgegorie di lavoratori?

3) è plausibile utilizzare come criterio di analisi la contingente (ed oggettiva, a mio parere) sproporzione fra i privilegi dei lavoratori privati e quelli dei lavoratori statali, al posto di astratti, ideologici ed apodittici concetti quli “l’odio degli ultimi verso i penultimi”, “persone destinate alla subordinazione (sic)…” ecc…?

In sostanza, questi sono pagati TANTO (in proporzione agli stipendi di operai e altri lavoratori) fanno POCO (ma siete mai stati dentro ad un comune, ad una provincia, ad un consultorio, ma di che cosa stiamo parlando?) hanno un contratto che li porterà alla pensione, non c’è aggiornamento delle competenze professionali perché una volta assunti sanno appunto che non c’è valutazione, non c’è verifica, se qualcuno fa di più lo boicottano subito perché ogni perturbazione di un sistema istituzionalizzato viene subito sedata e ricondotta alla paludi stagnanti quali sono le istituzioni pubbliche, e noi doveremmo anche girarci dall’altra parte perché senno siamo cattivi? Perché non si possono tagliare posti dato che anche loro TENGONO FAMIGLIA? Perché poverini anche loro sono poveri e noi dobbiamo pernsare a colpire Monti e Draghi. No, please, cominciamo dalle piccole ingiustizie.

Rovesciamo la cosa, perché non possono essere loro i cattivi? Perché non riescono a rendersi conto che, rispetto agli altri lavoratori, con contratti a termpo determinato, con stipendi da fame, senza rimborsi, ecc… loro sono privilegiati? Non possono auto-decurtarsi i privilegi sull’onda della loro famosa bontà e superiorità etica? Sarebbero capaci di riequilibrare in questo modo un sistema che li vede al di sopra delle miserie che invece accompagnano il resto di poveri cristi che non hanno avuto la fortuna di entrare nella grande famiglia di Papà-Stato?
O continuiamo a fingere di vivere nel mondo fantastico di Pippi Calzelunghe dove un giorno sarà possibile avere tutti lo stipendo da 1500 euri “lavorando” 30/25 ore alla settimana (quando va bene) con indennità, rimborsi, ecc…

Perchè il fatto che abbiano più previlegi, non è la stortura da raddrizzare, la stortura sono i contratti a termine, a progetto e lo sfruttamento.

Perchè il fatto che alcuni se ne siano approfittati con cartellini timbrati da altri, assenteismo, fancazzismo, nepotismo e raccomandazioni in genere è sintomo di un sistema di controllo inesistente, non di colpevolezza organica di tutta la cattegoria "lavoratore statale".

Perchè sotto lo stato hanno potuto vivere decentemente cattegorie di lavoratori che nel mondo che si va definendo avranno tristissima sorte... ho una zia sordomuta che ha fatto tutta la vita la bidella... che avrebbe fatto? Grazie stato.

Perchè non è cobattendo contro un lavoratore un po più previlegiato che si risolveranno i problemi dei più sfruttati.

Perchè se passa questa cosa andrà sparendo anche una parte consistente del residuo stato sociale e lo sfruttato a a 800€ al mese avrà ben più caro e meno efficiente un'ampia gamma di servizi.

Perchè non è giusto creare disoccupazione tra gli ex Fiat come non è giusto crearla con i lavoratori statali... non è la vendetta contro chi ha 100€ in più che ci salverà, semmai sarà uno di più in mezzo alla strada da aiutare.

Perchè qurello che vogliono non è l'efficienza e servizi meno cari sennò iniziavano a controllare seriamente, vogliono smantellare quel po che rimane per privatizzarlo e venderci il servizio.

Perchè sono altri gli "statali" che ci dovrebbero rendere conto e lo sapete.


RispondiCitazione
Pagina 1 / 4
Condividi: