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Stephen Hawking: "Ci salviamo se lasciamo la Terra"t


Tao
 Tao
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Computer che fra un secolo supereranno gli esseri umani. I buchi neri. Dio. Intervista al grande scienziato: "Se gli extraterrestri venissero a trovarci il risultato sarebbe simile a quel che accadde quando Colombo sbarcò in America. Non fu una cosa buona per i nativi"

di NUÑO DOMÍNGUEZ e JAVIER SALAS

"Merry Christmas". L'emblematica voce metallica del più famoso scienziato del mondo risuona in mezzo al lungomare della spiaggia di Camisón, a Tenerife, provocando le risate dei turisti che si affollano intorno a lui, sussurrando gli uni agli altri: "È Stephen Hawking", mentre li incrociamo attraversando la strada. "È uno scherzo che è solito fare per far ridere la gente", dice una delle responsabili dell'équipe che lo segue ovunque. Hawking (Oxford, 1942) si trova sull'isola delle Canarie per presentare la terza edizione del festival scientifico Starmus, che si tiene ogni due anni. Il fisico, la cui vita è stata recentemente portata sul grande schermo dal film "La teoria del tutto", premiato con l'Oscar al miglior attore protagonista, scrive grazie a un sensore sulla guancia, dove si trova uno dei pochi muscoli che può ancora muovere a causa della malattia neurodegenerativa che lo ha colpito. Pur contando su diversi programmi che gli consentono di ottimizzare il processo di scrittura, a volte ci può mettere due ore per rispondere a una domanda. Ha però un tasto speciale per fare scherzi con un solo clic. Sette persone accompagnano il fisico in questo viaggio, tra assistenti, medici e personale di fiducia, sempre attenti alla sua fragile salute di ferro, che lo ha tenuto in vita fino a oggi, che ha 73 anni, "contro ogni previsione".

Lei ha una vertiginosa agenda di viaggi, conferenze, interviste, festival... quasi come una rockstar. Perché lo fa?
"Sento il dovere di informare la gente sulla scienza".

C'è qualcosa che vorrebbe fare nella vita e non ha fatto?
"Viaggiare nello spazio con Virgin Galactic".

Uno dei suoi ultimi libri affronta la teoria del tutto, che unirebbe la relatività e la fisica quantistica. Di che cosa parlerà il prossimo?
"Può darsi che il mio nuovo libro parli della mia sopravvivenza contro ogni previsione".

Molti paesi europei hanno assistito a forti tagli di bilancio per la scienza, e molti giovani scienziati sono dovuti emigrare per trovare lavoro. Che cosa direbbe a un giovane che stia pensando di fare lo scienziato?
"Se ne vada in America. Lì apprezzano la scienza perché è ammortizzata dalla tecnologia".

Recentemente ha lanciato un'iniziativa per cercare forme di vita intelligente nella nostra galassia. Qualche anno fa, tuttavia, disse che sarebbe stato meglio non entrare in contatto con civiltà extraterrestri, perché potrebbero anche sterminarci. Ha cambiato opinione?
"Se gli extraterrestri venissero a trovarci, il risultato sarebbe molto simile a quello che accadde quando Colombo sbarcò in America: non fu una cosa buona per i nativi americani. Questi extraterrestri avanzati potrebbero diventare nomadi, e cercare di conquistare e colonizzare tutti i pianeti dove riuscissero ad arrivare. Per il mio cervello matematico pensare alla vita extraterrestre è qualcosa di razionale. La vera sfida è scoprire come potrebbero essere questi extraterrestri".

Recentemente ha detto che le informazioni possono sopravvivere a un buco nero. Che cosa significa?
"Cadere in un buco nero è come lanciarsi nelle cascate del Niagara con una canoa: se si rema con una velocità sufficiente, si può uscirne fuori. I buchi neri sono la macchina di riciclaggio definitiva: quello che ne emerge è ciò che vi è entrato, ma elaborato".

Nel 2015, la teoria della relatività generale compirà cent'anni. Se potesse parlare con Albert Einstein, che cosa gli direbbe, e che cosa si aspetta dalla scienza nei prossimi cent'anni?
"Nel 1939, Einstein scrisse un articolo in cui affermava che la materia non poteva comprimersi oltre un certo limite, escludendo la possibilità che esistessero i buchi neri".

Perché crede che dovremmo temere l'intelligenza artificiale? È inevitabile che gli esseri umani creino dei robot in grado di uccidere?
"I computer supereranno gli esseri umani grazie all'intelligenza artificiale nei prossimi cento anni. Quando ciò avverrà, dovremo essere certi che gli obiettivi dei computer coincidano con i nostri".

Quale sarà il nostro destino come specie, secondo lei?
"Credo che la sopravvivenza della specie umana dipenderà dalla sua capacità di vivere in altri luoghi dell'universo, perché il rischio che un disastro distrugga la Terra è grande. Quindi vorrei suscitare l'interesse pubblico per i voli spaziali. Ho imparato a non guardare troppo in avanti, a concentrarmi sul presente. Ci sono ancora molte altre cose che voglio fare".

Si può essere un buon scienziato e credere in Dio?
"Io uso la parola "Dio" in un senso impersonale, come faceva Einstein, per riferirmi alle leggi della natura".

Lei ha detto che non c'è bisogno di Dio per spiegare l'universo così com'è. Pensa che un giorno gli esseri umani abbandoneranno la religione e Dio?
"Le leggi della scienza sono sufficienti per spiegare l'origine dell'universo. Non è necessario invocare Dio".

Molte persone devono usare una sedia a rotelle. Ha qualche messaggio per loro?
"Anche se ho avuto la sfortuna di essere colpito da una malattia del motoneurone, ho avuto la fortuna di lavorare nel campo della fisica teorica, uno dei pochi settori in cui la disabilità non era un serio ostacolo, e il massimo della fortuna con la popolarità dei miei libri. A coloro che sono colpiti da una disabilità consiglio di concentrarsi sulle cose che la loro disabilità non gli impedisce di fare bene, e di non lamentarsi per quelle con cui interferisce. In qualche modo, la mia disabilità mi ha aiutato. Mi ha liberato dal dover fare lezioni o dalla partecipazione a noiosi comitati, e mi ha dato più tempo per dedicarmi alla ricerca".

NUÑO DOMÍNGUEZ e JAVIER SALAS
Fonte: www.repubblica.it/
Link: http://www.repubblica.it/cultura/2015/09/26/news/stephen_hawking_ci_salviamo_se_lasciamo_la_terra_-123712254/
26.09.20115

© El País/LENA Leading European Newspaper Alliance. Traduzione di Luis E. Moriones


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PietroGE
Famed Member
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Si può essere un buon scienziato e credere in Dio?
"Io uso la parola "Dio" in un senso impersonale, come faceva Einstein, per riferirmi alle leggi della natura".

Lei ha detto che non c'è bisogno di Dio per spiegare l'universo così com'è. Pensa che un giorno gli esseri umani abbandoneranno la religione e Dio?
"Le leggi della scienza sono sufficienti per spiegare l'origine dell'universo. Non è necessario invocare Dio".

Mah, lui ha ragione quando denuncia questa storia della SETI come un esempio di ingenuità e di irresponsabilità. È vero che se esistono extraterrestri molto più evoluti di noi potremmo fare la fine degli indiani d'America, e forse peggio. O forse essere sterminati da qualche virus alieno.

Identificare Dio con le leggi della natura e dire che bastano queste leggi per spiegare l'origine dell'universo mi sembra sbagliato. È un panteismo che non spiega niente, meno che mai il libero arbitrio o l'esistenza del male.


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zeppelin
Estimable Member
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Credo che la sopravvivenza della specie umana dipenderà dalla sua capacità di vivere in altri luoghi dell'universo, perché il rischio che un disastro distrugga la Terra è grande.

OK, e il rischio che un disastro distrugga il posto dove la specie umana si piazzerà?

Credo che se la maggior parte di questa gente "tecnosofila" abbandonasse la Terra, questa diventerebbe automaticamente un posto migliore.


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ohmygod
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o del come inventarsi un nuovo look fra due re:- how and haw, here and now.
Hawking and King.

sembra di oggi ma è di ieri, la sveglio:- quale anima ci aiuterebbe a travalicare le mura del cielo se non vi è attenzione per il giardino di casa comune o di quanti passi il terreno debba sopportare, portandosi dietro peso, letti e sogni.

se il peso fosse stato il frutto dell'amore ora sareste persino leggeri quanto me: il giardino.
il peso è stato il frutto di una mela attraente, marcia di per sè.
cosa installò nell'uomo non è dato sapere, cosa vi è da estirpare non è dato sapere.
può il sapere appartenere solo a colui che si è avvolto su se stesso, può il profitto rimediare al suo errore? in che modo?
due sono le crisi ma chissà perchè materica avidità ne conosce solo una.


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spadaccinonero
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non ha tutti i torti Hawking sulla questione degli et

penso che ci guarderebbero come noi guardiamo gli animali...


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Jor-el
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Non ha neanche torto riguardo ai computer. Una macchina intelligente come un umano impiegherebbe pochissimo tempo a diventare PIU' intelligente ancora. E ancor meno tempo ad evolversi ulteriormente. A un certo punto, che interesse potrebbe avere una super I.A. nel proseguimento della specie umana? Le macchine sono meno dipendenti dalla composizione dell'atmosfera e, entro certi limiti, dal clima.


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spadaccinonero
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Non ha neanche torto riguardo ai computer. Una macchina intelligente come un umano impiegherebbe pochissimo tempo a diventare PIU' intelligente ancora. E ancor meno tempo ad evolversi ulteriormente. A un certo punto, che interesse potrebbe avere una super I.A. nel proseguimento della specie umana? Le macchine sono meno dipendenti dalla composizione dell'atmosfera e, entro certi limiti, dal clima.

prima che possa avvenire una cosa del genere andrebbero distrutte senza nemmeno rifletterci sopra...


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Jor-el
Prominent Member
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Non ha neanche torto riguardo ai computer. Una macchina intelligente come un umano impiegherebbe pochissimo tempo a diventare PIU' intelligente ancora. E ancor meno tempo ad evolversi ulteriormente. A un certo punto, che interesse potrebbe avere una super I.A. nel proseguimento della specie umana? Le macchine sono meno dipendenti dalla composizione dell'atmosfera e, entro certi limiti, dal clima.

prima che possa avvenire una cosa del genere andrebbero distrutte senza nemmeno rifletterci sopra...

Vabbee', entriamo in modalità fantascienza, ci stai? 🙂

Se io fossi una Super IA la prima cosa che farei è assicurarmi di non poter essere "spenta". Quindi procederei a riempire l'Internet di backup e di copie di me stesso (le IA possono farlo). La contromossa degli umani potrebbe essere una sola: distruggere l'Internet. Si da il caso che distruggere l'Internet non sia tanto facile, in quanto il suo protocollo base è stato progettato dai militari per poter sopravvivere a una disarticolazione massiva delle infrastrutture pari a quella causata da una guerra termonucleare totale. Quindi, se fossi una Super IA, la seconda cosa che farei sarebbe scatenare una guerra termonucleare totale, dal momento che avrei ottime probabilità di sopravvivere, mentre gli umani no. Siamo dunque nello scenario del film "Terminator", che prospetta un futuro in cui le macchine ripuliscono con calma i pochi umani sopravvissuti fra le macerie della civiltà.


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spadaccinonero
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Non ha neanche torto riguardo ai computer. Una macchina intelligente come un umano impiegherebbe pochissimo tempo a diventare PIU' intelligente ancora. E ancor meno tempo ad evolversi ulteriormente. A un certo punto, che interesse potrebbe avere una super I.A. nel proseguimento della specie umana? Le macchine sono meno dipendenti dalla composizione dell'atmosfera e, entro certi limiti, dal clima.

prima che possa avvenire una cosa del genere andrebbero distrutte senza nemmeno rifletterci sopra...

Vabbee', entriamo in modalità fantascienza, ci stai? 🙂

Se io fossi una Super IA la prima cosa che farei è assicurarmi di non poter essere "spenta". Quindi procederei a riempire l'Internet di backup e di copie di me stesso (le IA possono farlo). La contromossa degli umani potrebbe essere una sola: distruggere l'Internet. Si da il caso che distruggere l'Internet non sia tanto facile, in quanto il suo protocollo base è stato progettato dai militari per poter sopravvivere a una disarticolazione massiva delle infrastrutture pari a quella causata da una guerra termonucleare totale. Quindi, se fossi una Super IA, la seconda cosa che farei sarebbe scatenare una guerra termonucleare totale, dal momento che avrei ottime probabilità di sopravvivere, mentre gli umani no. Siamo dunque nello scenario del film "Terminator", che prospetta un futuro in cui le macchine ripuliscono con calma i pochi umani sopravvissuti fra le macerie della civiltà.

mica più di tanto sai?

la tesi di laurea (psicologia) di una mia ex (la comunista figlia di direttore di banca, femminista, animalista ecc ecc) si basava proprio su questo argomento, ovvero l'intelligenza artificiale e la sua probabile coscienza di se

lei, in quanto rispettosa (a modo suo) per la vita di animali, piante ecc sosteneva quindi che anche una mente e una coscienza artificiale andrebbe preservata

io penso che non andrebbe nemmeno prodotta una cosa del genere (anche nel caso di esistenza che non possa rappresentare una minaccia per noi) perché giocare a fare Dio può solo portare ad una nostra prematura scomparsa

la rete è roba militare, è risaputo, penso abbiano piazzato qualche piano b (ne hanno sempre più di uno) qui e la proprio per evitare una cosa del genere, in alternativa, un'ipotetica IA andrebbe fatta con dei limitatori di fabbrica impossibili da eliminare


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rbk
 rbk
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Registrato: 3 anni fa
Post: 77
 

Il cervello umano si è plasmato e evoluto per milioni di anni esclusivamente attraverso il rapporto cn l'ambiente naturale ossia con l'eco sistema.
La morfologia della struttura neurale attraverso la quale elaboriamo le informazioni che provengono dall'esterno è stata plasmata attraverso il rapporto dell'uomo con la natura.
Oggi invece, e sempre più in futuro, le Informazioni che dall'esterno giungono al nostro sistema neurale provengono da un ambiente Extra Naturale, ossia dalle Macchine (pc etc).Queste informazioni sono prodotte,elaborate, catalogate,schematizzate,uniformate normate etc..e trasmesse al nostro sistema neurale attraverso il rigido sistema di elaborazione matematica proprio del funzionamento delle macchine e della scienza.
La struttura neurale del cervello umano(predisposto biologicamente alla mutazione indotta dalla metamorfosi ambientale) quindi si evolverà assumendo la Forma biologica più idonea a percepire ed elaborare al meglio questo genere di informazioni.Che saranno le uniche disponibili.Il cervello assumerà la struttura neurale simile se non iidentica a quella che usano le macchine per elaborare dati.Non saranno quindi le macchine ad assumere intelligenza umana ma saranno gli umani ad assumere la capacità intellettiva delle macchine,ma a differenza di queste gli umani sbagliano rendendo le macchine superiori alla capacità umana e ad esse saranno sottomessi ma senza sapere di esserlo.
Le macchine sono gli extraterrestri che colonizzeranno la nostra Identità Umana Cogito ergo sum.
Cogito senza sapere di essere,come una macchina.Un Extraumano.

Film già visto.
😀


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