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Stiamo per essere travolti dalla piena?


Primadellesabbie
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Preoccupa la vena di pessimismo che emerge da questo sito che si è sempre dimostrato ben informato, combattivo e confidente nella possibilità di contrastare il multiforme veleno dilagante, materializzatosi nell'intruglio pseudo vaccinale dopo essersi capillarmente insinuato e diffuso nel tessuto culturale e nelle consuetudini sociali, grazie a manovre preordinate e coordinate, ruotanti attorno al monopolio dei media, messe a segno dopo aver disattivato con ogni mezzo le difese che i popoli avevano faticosamente eretto, basandosi su solidarietà e strutture aggregative, soprattutto politiche, per sopravvivere al clima sociale conseguente all'inarrestabile dispiegarsi del liberismo capitalista (che dove passa non cresce più nemmeno un filo d'erba).

Nausea terminale di fronte all'Impero della Vergogna

Menzogne, menzogne, menzogne. E poi ancora menzogne. Come sempre, più di sempre. Con una differenza: se esiste, un Piano-B, non è politicamente rappresentato, alla luce del sole, da nessuna forza politica di qualche peso, in Parlamento. Il mondo sembra dormire, traumatizzato dalla farsa pandemica e narcotizzato dalla farsa terapeutica, la recita della profilassi definita “vaccinale”. Uno spettacolo con risvolti mediatici anche inquietanti e minacciosi, messo in piedi – si dice – per difendersi dai rischi di un contagio provocato da un virus che ora è di moda raccontare che sia “scappato” dal laboratorio cinese di Wuhan, ma – come ha clamorosamente ammesso lo stesso Cdc, l’istituto superiore di sanità americano – non è mai stato neppure isolato, cioè misurato biologicamente, identificato con certezza. E’ stato solo sequenziato, “spiato” nel suo apparente comportamento, ma non certificato nella sua reale, incontrovertibile esistenza. Dunque: esiste davvero, il Sars-Cov-2, o invece è solo un equivoco? E’ una sorta di frode scientifica? E’ un colossale abbaglio? E’ il replay del famosissimo virus Hiv che negli anni ‘80 fece da battistrada, a livello mondiale, nell’imporre un drastico congelamento della socialità, all’insegna della paura?

Sul canale YouTube di “Border Nights”, ne ha parlato recentemente a “L’orizzonte degli eventi” il dottor Stefano Scoglio, candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2018 e co-autore del notevolissimo instant book “Operazione Corona” (Aurora Boreale), curato da Nicola Bizzi e Matt Martini. Risultato: YouTube ha rimosso il video della trasmissione, e ha imposto a “Border Nights” una settimana di oscuramento. Il vero problema – dice Gianfranco Carpeoro, altra voce della galassia “Border Nights” – non è neppure YouTube, ma sono gli Stati: che consentono a un soggetto privato (che quasi non paga tasse) di fare quello che vuole, dello spazio – pubblico – alla base del suo business planetario. Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt (nel quale milita lo stesso Carpeoro) segnala che, all’ultimo G7, sia Mario Draghi che Joe Biden hanno spinto per mettere fine allo strapotere delle multinazionali come quelle di Big Tech, che accumulano fantastiliardi grazie al dumping fiscale e utilizzano slealmente il loro enorme peso finanziario per imporre le politiche che vogliono, o meglio che vuole l’élite “malthusiana”, quella che sogna la decrescita forzata dell’umanità, da imporre con ogni mezzo.

Il terrorismo stragista e le guerre dei Bush, il terrore finanziario e quello climatico, ora anche il terrore sanitario. Il paradigma è granitico, a vocazione totalitaria. E’ evidente che una parte dell’élite vi sta opponendo, cercando di declinare il “qui e ora” anche attraverso una complessa, ambivalente geopolitica a doppio fondo, dove nessuno dice la verità perché probabilmente non può dirla. Certo non la dice Romano Prodi, che – come annotava il sempre efficace Paolo Barnard – ha criticato le “cicale sovraniste” europee mentre lodava le “cicale” cinesi, che fanno esattamente quello che, da noi, lo stesso Prodi non voleva si facesse: deficit spending, creazione di denaro a costo zero per supportare la domanda, cioè l’economia reale. E’ quel deficit spending (dare, anziché prendere) sul quale ha impegnato la sua ultima scommessa il “nuovo” Mario Draghi, in un’Italia massacrata dai lockdown, dove tiene ancora banco il cabaret grottesco di due figure come Conte e Grillo, tallonate dal grottesco Letta, senza che il mitologico Berlusconi e gli impalpabili Salvini & Meloni riescano a dire che, prima di inventarsi qualsiasi incresciosa Green Card, bisognerebbe innanzitutto preoccuparsi di assicurare alla popolazione la certezza di cure domiciliari, attraverso un normale protocollo terapeutico nazionale, evidentemente proibitivo perché proibitissimo, visto che distruggerebbe la statura semi-divina del “vaccino genico” come unica soluzione possibile.

Menzogne, allora: ipocrisia e menzogne, ancora e sempre, più che mai, a reti unificate, in mezzo alla follia del secolo. Un luminare genovese il lunedì spiega che la terribile Variante Delta è solo un raffreddore, ma il martedì ipotizza possibili lockdown autunnali selettivi, riservati cioè a quella parte di popolazione che rifiutasse ancora di sottoporsi alla profilassi sperimentale genica che il mainstream si ostina a chiamare “vaccino”, ben sapendo che di vaccino non si tratta (intendendo per vaccino l’inoculo di un agente patogeno depotenziato). Di fronte allo tsunami che stava per manifestarsi, nella primavera 2020, una figura originale come l’alchimista Michele Giovagnoli osò offrire un suggerimento: state fermi, o sarete travolti. Intendeva dire: non puoi arrestare un’alluvione, con mezzi convenzionali (politici, ragionevoli), perché la forza della piena travolgerà comunque tutto. Se alla fine i danni sono stati in qualche modo limitati, non lo si deve alla politica visibile: lo si deve a segmenti di élite che hanno remato contro il disegno totalitario, e tuttora si stanno giocando percentuali tattiche di relativo successo, nella misura in cui riescono a sfruttare l’emergenza – da altri provocata – per contrastare i dogmi del dominio di ieri, quello finanziario, antesignano di quello sanitario.

Anni fa, lo stesso Barnard raccontò un episodio curioso: a tarda notte, in una birreria di Bologna, ricevette una stretta di mano da un personaggio famosissimo, che però Barnard non riconobbe. Era Roberto Mancini, non ancora allenatore della nazionale di calcio: gli disse che lo stimava, ammirava il suo coraggio e apprezzava la sua opera di divulgatore giornalistico politico-economico. Oggi Mancini è un po’ l’eroe degli Europei azzurri, mentre Barnard è letteralmente scomparso dai radar. Lo si può capire: non ha retto. Il suo ultimo Capodanno pubblico lo spese sotto le finestre dell’ambasciata londinese dell’Ecuador, dove Julian Assange – da rifugiato scomodo, perseguitato dai democraticissimi Stati Uniti – era diventato un prigioniero, pronto per essere tradotto nel carcere dove si trova tuttora. Tra l’altro: non era ancora esploso lo tsunami definitivo, lo spettacolo del Covid, e il Pentagono non si era ancora messo a parlare di Ufo. C’era già grande amarezza, per l’assenza di politica, ma la politica non era ancora clinicamente morta, di fronte all’enormità (sociale, psicologica, antropologica) di quanto va accadendo oggi, al punto da rendere problematico e frustrante anche l’aggiornamento di un semplice blog. Non basta aver ragionato di tutto e ascoltato chiunque: il risultato è davvero scoraggiante. Dopo tanti anni, scegliere il silenzio può rivelarsi una necessità fisiologica.

Da qui:

https://www.libreidee.org/2021/07/nausea-terminale-di-fronte-allimpero-della-menzogna/


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gix
 gix
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Seguo il sito e raccolgo la segnalazione di allerta per pessimismo terminale, derivante dalla constatata impossibilità di incidere in qualche modo sulle vicende attuali. Il terreno di confronto è in parte collegato a MR, Movimento Roosvelt, e quindi a Magaldi, Carpeoro e altri, che spero leggano queste riflessioni, in un contesto più o meno neutrale come CDC, senza il filtro ideologico e l'eventuale selezione delle osservazioni, che può operare un ambiente protettivo e non si sa quanto veramente incline all'accettazione delle critiche costruttive. Se capiterà, avremo modo di portarle anche a casa loro. Da quello che intuisco (quindi se sbaglio sono pronto a correggermi) credo che il curatore del sito sia Giorgio Cattaneo, contiguo, se non vado errato, al MR, ma evidentemente al momento in crisi di partecipazione e anche di stimoli personali, come è stato evidenziato dallo stesso Magaldi in una diretta. Ma queste sono cose di cui tutto sommato ci interessa relativamente, molto più importante è provare a capire quale siano i veri obiettivi da perseguire, per provare a reagire, o quantomeno sfuggire, a questa pseudo dittatura sanitaria con risvolti economico sociali e culturali di portata epocale. A quanto pare, in questo momento il pensiero unico non permette la messa in discussione di quelli che sono gli elementi principali dell'azione di questo governo, che viene considerato l'unica possibilità di salvezza per l'Italia (e non solo), così come i vaccini lo sono per la pandemia, e quando si parla di governo attuale, inevitabilmente ci si deve riferire al drago che lo comanda, essendo gli altri poco più che comprimari, o eventualmente rappresentanti (messi alla "salute"...) di un potere che impone una certa agenda basata sull'emergenza sanitaria. Ma quelli di MR, nel loro indubbio ed evidente sostegno al drago, forse hanno sottovalutato l'importanza, geopolitica e anche politica in senso stretto, della questione vaccinale e pandemica, rispetto alla presunta superiore questione economico politica, della "rivoluzione keynesiana" e del buon impiego dei fondi europei del Recovery. Paradossalmente la seconda opzione pone molti meno problemi della prima, che potrebbe creare enormi imbarazzi all'esecutivo e allo stesso drago, nelle sue ambizioni personali di futuro Presidente della Repubblica. Si perchè la gestione economico politica e di rivisitazione del paradigma finanziario non solo italiano, si svolge in un contesto di sostanziale accordo e di eventuale discussione all'interno di circuiti tutto sommato disposti a trattare ed accordarsi per sopravvivere, mentre la questione vaccino pandemica coinvolge contesti molto più ampi ed imprevedibili. Alla lunga, la narrazione attualmente prevalente potrebbe essere smentita da ricerche scientifiche e documentazioni riservate, sulle quali qualche giudice (indipendente o meno) potrebbe imbastire processi e giungere anche ad eventuali condanne che certo non faranno bene a chi ora gode del consenso pressochè totale, senza contare che certe scelte antilibertarie potrebbero far risvegliare la popolazione con esiti imprevedibili. Ecco perchè non affrontare questo problema in maniera chiara e netta può rivelarsi un grave errore per il drago e anche per chi lo supporta.   


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emilyever
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Anch'io seguo il sito di libreidee, ma continuo ad avere dubbi, e la prima è su questa conversione di Draghi che sostengono, dalla loggia massonica reazionaria a quella progressista. Il suo comportamento procampagna vaccinale a tutti i costi, questo garantire con il suo corpo che il mix di vaccini funziona prima ancora di averlo fatto, il suo beneplacito, unico in Europa, finora, alla vaccinazione obbligatoria per i sanitari, non mi indirizza ad una qualche apertura ad una visione diversa da una dittatura tecnico sanitaria con il supporto dei militari. Questa storia poi che lui e Biden si sarebbero messi d'accordo per attaccare lo strapotere delle multinazionali mi fa semplicemente ridere. Quanto al "dottor" Scoglio, mi fa piacere che ormai da 10 anni come autodidatta si sia dedicato alla microbiologia, e avrà pure ottenuto ottime conoscenze come gli aveva confermato un ricercatore americano di cui non avevo annotato il nome, che gli aveva detto, come riferisce lo stesso Scoglio, che avrebbe meritato il Nobel (fra il serio e il faceto, aggiungo io?). Però Scoglio è dottore, nel senso di laureato in filosofia, non in biologia, non in medicina, e secondo me la laurea, e in questo campo, la pratica medica contano ancora qualcosa. In secondo luogo si è autocandidato al Nobel, e qui stendiamo un velo pietoso. Dirà pure delle sacrosante verità, ma è il modo che non mi convince, e come conseguenza anche i contenuti. Quando sento parlare Raoult o Bakdhi io avverto la conoscenza, lo sforzo di spiegare a tutti con chiarezza il problema, ma anche l'umiltà della persona che pur avendo anni di riconosciuta sapienza e pratica clinica e di ricercatore, si mette ogni giorno in gioco, sa di non sapere e continua a studiare. La sicurezza, l'arroganza di Scoglio (e in parte anche quelle di Montanari, anche se ha un curriculum diverso) mi allontanano dalla fiducia in lui e nelle sue idee.


Pfefferminz e lurker hanno apprezzato
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Simsim
Estimable Member
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Postato da: @primadellesabbie

Preoccupa la vena di pessimismo che emerge da questo sito che si è sempre dimostrato ben informato, combattivo e confidente nella possibilità di contrastare il multiforme veleno dilagante, materializzatosi nell'intruglio pseudo vaccinale dopo essersi capillarmente insinuato e diffuso nel tessuto culturale e nelle consuetudini sociali, grazie a manovre preordinate e coordinate, ruotanti attorno al monopolio dei media, messe a segno dopo aver disattivato con ogni mezzo le difese che i popoli avevano faticosamente eretto, basandosi su solidarietà e strutture aggregative, soprattutto politiche, per sopravvivere al clima sociale conseguente all'inarrestabile dispiegarsi del liberismo capitalista (che dove passa non cresce più nemmeno un filo d'erba).

Nausea terminale di fronte all'Impero della Vergogna

Menzogne, menzogne, menzogne. E poi ancora menzogne. Come sempre, più di sempre. Con una differenza: se esiste, un Piano-B, non è politicamente rappresentato, alla luce del sole, da nessuna forza politica di qualche peso, in Parlamento. Il mondo sembra dormire, traumatizzato dalla farsa pandemica e narcotizzato dalla farsa terapeutica, la recita della profilassi definita “vaccinale”. Uno spettacolo con risvolti mediatici anche inquietanti e minacciosi, messo in piedi – si dice – per difendersi dai rischi di un contagio provocato da un virus che ora è di moda raccontare che sia “scappato” dal laboratorio cinese di Wuhan, ma – come ha clamorosamente ammesso lo stesso Cdc, l’istituto superiore di sanità americano – non è mai stato neppure isolato, cioè misurato biologicamente, identificato con certezza. E’ stato solo sequenziato, “spiato” nel suo apparente comportamento, ma non certificato nella sua reale, incontrovertibile esistenza. Dunque: esiste davvero, il Sars-Cov-2, o invece è solo un equivoco? E’ una sorta di frode scientifica? E’ un colossale abbaglio? E’ il replay del famosissimo virus Hiv che negli anni ‘80 fece da battistrada, a livello mondiale, nell’imporre un drastico congelamento della socialità, all’insegna della paura?

Sul canale YouTube di “Border Nights”, ne ha parlato recentemente a “L’orizzonte degli eventi” il dottor Stefano Scoglio, candidato al Premio Nobel per la Medicina nel 2018 e co-autore del notevolissimo instant book “Operazione Corona” (Aurora Boreale), curato da Nicola Bizzi e Matt Martini. Risultato: YouTube ha rimosso il video della trasmissione, e ha imposto a “Border Nights” una settimana di oscuramento. Il vero problema – dice Gianfranco Carpeoro, altra voce della galassia “Border Nights” – non è neppure YouTube, ma sono gli Stati: che consentono a un soggetto privato (che quasi non paga tasse) di fare quello che vuole, dello spazio – pubblico – alla base del suo business planetario. Gioele Magaldi, presidente del Movimento Roosevelt (nel quale milita lo stesso Carpeoro) segnala che, all’ultimo G7, sia Mario Draghi che Joe Biden hanno spinto per mettere fine allo strapotere delle multinazionali come quelle di Big Tech, che accumulano fantastiliardi grazie al dumping fiscale e utilizzano slealmente il loro enorme peso finanziario per imporre le politiche che vogliono, o meglio che vuole l’élite “malthusiana”, quella che sogna la decrescita forzata dell’umanità, da imporre con ogni mezzo.

Il terrorismo stragista e le guerre dei Bush, il terrore finanziario e quello climatico, ora anche il terrore sanitario. Il paradigma è granitico, a vocazione totalitaria. E’ evidente che una parte dell’élite vi sta opponendo, cercando di declinare il “qui e ora” anche attraverso una complessa, ambivalente geopolitica a doppio fondo, dove nessuno dice la verità perché probabilmente non può dirla. Certo non la dice Romano Prodi, che – come annotava il sempre efficace Paolo Barnard – ha criticato le “cicale sovraniste” europee mentre lodava le “cicale” cinesi, che fanno esattamente quello che, da noi, lo stesso Prodi non voleva si facesse: deficit spending, creazione di denaro a costo zero per supportare la domanda, cioè l’economia reale. E’ quel deficit spending (dare, anziché prendere) sul quale ha impegnato la sua ultima scommessa il “nuovo” Mario Draghi, in un’Italia massacrata dai lockdown, dove tiene ancora banco il cabaret grottesco di due figure come Conte e Grillo, tallonate dal grottesco Letta, senza che il mitologico Berlusconi e gli impalpabili Salvini & Meloni riescano a dire che, prima di inventarsi qualsiasi incresciosa Green Card, bisognerebbe innanzitutto preoccuparsi di assicurare alla popolazione la certezza di cure domiciliari, attraverso un normale protocollo terapeutico nazionale, evidentemente proibitivo perché proibitissimo, visto che distruggerebbe la statura semi-divina del “vaccino genico” come unica soluzione possibile.

Menzogne, allora: ipocrisia e menzogne, ancora e sempre, più che mai, a reti unificate, in mezzo alla follia del secolo. Un luminare genovese il lunedì spiega che la terribile Variante Delta è solo un raffreddore, ma il martedì ipotizza possibili lockdown autunnali selettivi, riservati cioè a quella parte di popolazione che rifiutasse ancora di sottoporsi alla profilassi sperimentale genica che il mainstream si ostina a chiamare “vaccino”, ben sapendo che di vaccino non si tratta (intendendo per vaccino l’inoculo di un agente patogeno depotenziato). Di fronte allo tsunami che stava per manifestarsi, nella primavera 2020, una figura originale come l’alchimista Michele Giovagnoli osò offrire un suggerimento: state fermi, o sarete travolti. Intendeva dire: non puoi arrestare un’alluvione, con mezzi convenzionali (politici, ragionevoli), perché la forza della piena travolgerà comunque tutto. Se alla fine i danni sono stati in qualche modo limitati, non lo si deve alla politica visibile: lo si deve a segmenti di élite che hanno remato contro il disegno totalitario, e tuttora si stanno giocando percentuali tattiche di relativo successo, nella misura in cui riescono a sfruttare l’emergenza – da altri provocata – per contrastare i dogmi del dominio di ieri, quello finanziario, antesignano di quello sanitario.

Anni fa, lo stesso Barnard raccontò un episodio curioso: a tarda notte, in una birreria di Bologna, ricevette una stretta di mano da un personaggio famosissimo, che però Barnard non riconobbe. Era Roberto Mancini, non ancora allenatore della nazionale di calcio: gli disse che lo stimava, ammirava il suo coraggio e apprezzava la sua opera di divulgatore giornalistico politico-economico. Oggi Mancini è un po’ l’eroe degli Europei azzurri, mentre Barnard è letteralmente scomparso dai radar. Lo si può capire: non ha retto. Il suo ultimo Capodanno pubblico lo spese sotto le finestre dell’ambasciata londinese dell’Ecuador, dove Julian Assange – da rifugiato scomodo, perseguitato dai democraticissimi Stati Uniti – era diventato un prigioniero, pronto per essere tradotto nel carcere dove si trova tuttora. Tra l’altro: non era ancora esploso lo tsunami definitivo, lo spettacolo del Covid, e il Pentagono non si era ancora messo a parlare di Ufo. C’era già grande amarezza, per l’assenza di politica, ma la politica non era ancora clinicamente morta, di fronte all’enormità (sociale, psicologica, antropologica) di quanto va accadendo oggi, al punto da rendere problematico e frustrante anche l’aggiornamento di un semplice blog. Non basta aver ragionato di tutto e ascoltato chiunque: il risultato è davvero scoraggiante. Dopo tanti anni, scegliere il silenzio può rivelarsi una necessità fisiologica.

Da qui:

https://www.libreidee.org/2021/07/nausea-terminale-di-fronte-allimpero-della-menzogna/

Parlo in maniera estremamente aperta e sono, seppure in maniera molto limitata, uno di quelli che partecipò alla sovvenzione di un anno e mezzo fa e che riparteciperebbe volentieri qualora ce ne fosse bisogno. Questo per dire che non c'è alcuna critica a nessuno, e che se anche ce ne fosse, sarebbe un tentativo di analisi costruttiva.

Questo sito è un mix di articoli e di umori della sua utenza. Sugli articoli c'è il controllo alla fonte, ma se alla fonte escono quasi esclusivamente articoli pessimistica, quello che ricadrà qua dentro non potrà mai essere di segno diverso. L'utenza ha anche preso questo andazzo di conseguenza. La redazione a me pare più che combattiva, sebbene il passo successivo (e dico forse qui) dovrebbe essere quello di provare a costituire un nucleo di scrittori "autoctoni". Operazione complicatissima naturalmente, per la quale non so quanto conti la casualità degli eventi e quanto conti la volontà della redazione.

 

Dato di fatto: ci sono due aspetti che secondo me viaggiano in parallelo e ci descrivono il momento:  il pessimismo strisciante, ed il fatto che dopo la separazione dal motore di Disqus, il flusso della conversazione è interrotto. Ultimamente passo più tempo sul forum che sugli articoli, in parte per il pessimismo e la ridondanza dei discorsi sulle tematiche, in parte perché dal leggere si innescava uno scambio più o meno proficuo nei commenti, cosa che oggi è di fatto quasi impossibile per l'attuale stato della piattaforma. Il forum permette tutto questo. Ed inoltre, i temi potranno essere a volte molto astratti e di difficile comprensione, a volte sono io che devo rileggere le cose con calma, ma trovo che ci sia un forza in alcuni "postatori seriali" del forum (si @Gioco, parlo anche di te) che spessissimo non si trova negli articoli presi chissà dove.

 

Insomma, credo che questo sia il momento di cominciare a "pensare con le nostre gambe", con un occhio all'esterno naturalmente, ma senza la passività che porta un tema sviscerato altrove, anche se in maniera brillante spesso, ma spesso anche no. Inconsciamente il mio comportamento e l'utilizzo di queste pagine si è adeguato al pensiero. Sono comunque strafelice che questa realtà esista, con tutti i suoi pregi e difetti. 

 

Questo post è stato modificato 3 anni fa da Simsim

oriundo2006 hanno apprezzato
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Cataldo
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I commenti servono, o dovrebbero servire, ad analizzare meglio le fonti degli articoli, nel marasma generale la difficoltà aumenta all'inverosimile, leggo tantissima fuffa, e troppa gente che parla per sentito dire, ma rimane comunque un modo per accumulare almeno il grezzo, mi rendo conto che sia difficile selezionare oggi come oggi, ma è necessario, ci sono diverse fonti border line che occasionalmente producono articoli interessanti, ma sono immersi in un mare di minchiate, per cui io comunque le escluderei, nel momento attuale.
Il bias di tutta la faccenda è chiaramente un problema serio, nel senso che vedo poche fonti alternative rispetto al passato, qualche utente non capisce che la redazione deve dare spazio ad articoli che non attingano sempre agli stessi pozzi, e su questo vedo poca attenzione recentemente.

Il pessimismo è un giudizio di valore sul futuro, quindi di per se una categoria di discorso che non mi interessa molto 🙂 ad ogni modo è normale che se per quasi quindici anni, nel mio caso su cdc, si cerca di inquadrare gli eventi e si  vedono realizzati   per lo più gli scenari peggiori .... e anzi  la realtà risulta più amara di ogni previsione "pessimistica" del passato ... come ben sappiamo non c'è più il futuro di una volta, a questo dobbiamo rassegnarci.

 

Questo post è stato modificato 3 anni fa da Cataldo

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oriundo2006
Famed Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 3174
 

Non e' 'pessimismo'...e' il riflusso necessario una volta scoperto ed acclarato che al logos umano e' stata sottratta la sua ancella: la democrazia. Questa non si nutre solo di astratti punti di vista elettorali ma di una cosa essenziale: la verita' 'ontologica' degli asserti con cui si indirizza il discorso perche' sia efficace verso il 'demos'. Il discorso generale e' stato manipolato con una verita' ufficiale mendace, estranea alla ragionevolezza ( ed alla deontologia medica ), la democrazia e' ininfluente a regolare la 'res publica' proprio perche' il 'logos' e' privato della sua capacita' attiva di riflesso nelle coscienze, luogo oggi mediatizzato all' inverosimile, il riflusso che vediamo ovunque, a mala pena mascherato con tronitruanti discorsi di 'ripresa', e' agito nel profondo delle persone che si sentono completamente ininfluenti anche a comandare a se' stessi. 

In sintesi: se non possiamo comandare a noi stessi, se non possiamo decidere niente che non sia gia' da altri deciso per noi, che ci stiamo a fa' ? Se l'egemonia sui nostri corpi e' presa da un elemento esterno coattivo, come pare essere oggi e forse ancor piu' domani, la nostra coscienza perde la sua ragion d'essere e con questa la nostra stessa forza attiva, la nostra 'vitalita' sia mentale che anche...sessuale ( su cui vorrei intrattenermi ma in seguito perche' e' essenziale nel discorso manipolatorio ).

Il 'pessimismo' e' dunque ben reale e ben fondato. Non bisogna averne paura ne indulgere troppo in questo. Suggerirei dunque di esplorare altri campi che possano confortarci nella nostra identita' di esseri 'superiorem non recognoscentes'...anche se per dirla tutta, sapete bene cosa si dovra' fare per affermare i nostri principi...

 


Hospiton e uparishutrachoal hanno apprezzato
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