@ arcadia
Per sommi capi e per chi non ha idea.
Trascuro la promozione che sta dietro ogni singolo libro, di cui ti puoi rendere conto aprendo qualsiasi giornale.
L'editore non può raggiungere la libreria, deve passare attraverso il distributore, a meno di non recarsi di persona e trattare con ognuno.
Da noi le librerie di nicchia (come a Parigi), che potrebbero rappresentare un piccolo polmone, praticamente non esistono.
Il distributore non é obbligato ad accettare i tuoi prodotti, lo fa solo se gli conviene, tra l'altro, e distribuisce solo a certe condizioni. Evidente che certi filoni sono meno rischiosi che andare controcorrente.
Ogni singolo editore deve avere una certa visibilità (un libro non basta, ad es.), altrimenti é tempo perso.
Se entro un determinato lasso di tempo il libro non viene venduto, il distributore ne accetta la restituzione e lo immagazzina e poi lo manda al macero.
Spesso gli autori che pubblicano con piccoli editori, pagano di tasca loro, é uno strano mercato.
Questo solo per tentare la vendita. Dopo aver risolto i problemi relativi alla stampa che non avviene "sotto casa".
L'avvento di internet, con la possibilità di trovare quasi tutto in rete, mi ha offerto, da accanito lettore, un'altra dimensione.
(Mi ero interessato della cosa alcuni decenni or sono).
George non mi riferivo a nessuno in particolare, era una battuta. I grafici poi aiutano tutti, aumentano la leggibilità dei dati. Quindi speravo solo di fare qualcosa di utile a tutti.
Per le conclusioni... Puoi trarre quelle che vuoi! Ma siamo in un'epoca che viene descritta come democratica, in cui è il popolo a decidere ecc. Beh penso che se il popolo decidesse davvero cambierebbero un po' sti grafici no? Poi certo il discorso lo puoi allargare all'infinito: la ricchezza e la sua distribuzione non sono l'unica cosa, sarebbe interrssante fare più confronti con il passato (ma purtroppo i dati sono difficili da reperire) e tutto quel che vuoi, ma intanto hai un quadro che cozza con certe idee (anche guardando certi Paesi celebrati come il trionfo del popolo). E una cosa è smentirle coi dati un'altra con le "impressioni". Non pensi che sia un terreno più solido? Non pensi sia meglio partire dal cercare di vedere il meglio possibile la realtà prima di descriverla, sistematizzarla, ideologizzarla, trarne conclusioni morali? Questi dati sono coerenti con le conclusioni di Mincuo (il popolo non conta quasi nulla) e le dimostrano parzialmente.
Se vuoi smentirle trova dei dati, documenta dei fatti storici che vanno contro, o no? O sempre sulla base di dati o documenti puoi proporre qualcosa di alternativo. Ma le idee ce le hanno tutti, e basandosi solo su quelle tutti possono proporre tutto, non importa quanto staccato dalla realtà.
@ meerkat
Il popolo non conta: la "conquista dell'America" (Nordamerica) é nata da un'esigenza popolare, o no?
Non dico ne sì ne no, ma é un bel tema (nel merito: Pilgrim's Progress - J. Bunjan e Heaven's Gate - M. Cimino).
George non mi riferivo a nessuno in particolare, era una battuta. I grafici poi aiutano tutti, aumentano la leggibilità dei dati. Quindi speravo solo di fare qualcosa di utile a tutti.
Per le conclusioni... Puoi trarre quelle che vuoi! Ma siamo in un'epoca che viene descritta come democratica, in cui è il popolo a decidere ecc. Beh penso che se il popolo decidesse davvero cambierebbero un po' sti grafici no? Poi certo il discorso lo puoi allargare all'infinito: la ricchezza e la sua distribuzione non sono l'unica cosa, sarebbe interrssante fare più confronti con il passato (ma purtroppo i dati sono difficili da reperire) e tutto quel che vuoi, ma intanto hai un quadro che cozza con certe idee (anche guardando certi Paesi celebrati come il trionfo del popolo). E una cosa è smentirle coi dati un'altra con le "impressioni". Non pensi che sia un terreno più solido? Non pensi sia meglio partire dal cercare di vedere il meglio possibile la realtà prima di descriverla, sistematizzarla, ideologizzarla, trarne conclusioni morali? Questi dati sono coerenti con le conclusioni di Mincuo (il popolo non conta quasi nulla) e le dimostrano parzialmente.
Se vuoi smentirle trova dei dati, documenta dei fatti storici che vanno contro, o no? O sempre sulla base di dati o documenti puoi proporre qualcosa di alternativo. Ma le idee ce le hanno tutti, e basandosi solo su quelle tutti possono proporre tutto, non importa quanto staccato dalla realtà.
Io 2 anni fa feci un'analisi sul Venezuela, basata sui dati ufficiali del Governo Venezuelano, che trovi qui:
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=60703&highlight=venezuela
e qualcosa qui
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=60963&highlight=venezuela
in mezzo naturalmente a di tutto di più per sviare e alle solite accuse a Mincuo, coi soliti protagonisti di quelle cose e i soliti loro argomenti.
Ma in mezzo alle urla isteriche ho continuato a mettere sempre più dati, e trovi perciò su risorse, petrolio, agricoltura, sanità, industrie, criminalità, efficienza, il cambio del "Bolivar fuerte", l'interscambio con gli USA (e cioè la dipendenza)sempre cresciuto (contrariamente ai proclami, e sempre con lo schema materia prima contro Valore aggiunto, cioè coloniale) e pure sull'aiuto ai poveri e al loro costo, pure dati parametrati a Colombia, Honduras ecc...con criteri socio economici, cioè non solo economici (istruzione, sanità, assistenza....). Ora qui vedi invece un altro dato sintetico, che non è certo una novità.....Naturalmente i numeri vanno bene, ma solo se mostri gli USA.....altrimenti sono "l'elite" che ti imbroglia, e per capire invece bisogna sentire il popolo, che è ben informato sulla realtà....o leggere la stampa di regime che ti mostra il bimbo che sorride e beve il latte o l'asilo modello....
E' una cosa spaventosa se uno guarda i dati considerato che il Venezuela è potenzialmente il Paese più ricco al mondo e per 10 anni ha goduto di una pioggia di dollari con il petrolio schizzato da 20 fino a 140 USD/barile. E già allora con un'inflazione "ufficiale" al 35% ma reale al 60% scarseggiavano le merci al supermercato e c'era (come sempre in quei casi) un mercato nero fiorente.
Ora si sono inventati insieme ai loro partner (USA) (sì, sì esatto...) la minaccia di invasione, che serve in realtà per dare poteri speciali a Maduro.
D'altronde se poi Maduro non gli andrà più bene, hanno Capriles pronto.
Dalla padella alla brace sarebbe....
Meerkat I grafici poi aiutano , aumentano la leggibilità dei dati. Sono d'accordo, vedi che "aumentano" non concludono esaustivamente. Con questo non nego la loro misura di importanza, mai l'ho negata.
Siamo in un'epoca che viene descritta come democratica appunto viene descritta, ma e' da parte dell'egemonia culturale che parte la descrizione (media mainstream in primis) non dal popolo in se', converrai penso.
Il punto non e' confutare la verita che allo stato di cose presenti il popolo NON sia un po ingenuotto, il punto da me posto e' che non e' un fatto di natura, ma un costrutto storico e sociale derivante dall'arbitrio umano (il potere che pone in essere), non 0 / 100 ,banco o nero ovviamente, ma abbastanza. Allora questo stato di cose costruito in buona parte artificialmente (artificiale non e' una parolaccia) e' funzione ultima del potere a mantenersi e perpetrarsi (spesso in forma ereditaria e non di merito in se) ergo, e' logico e pacifico che le elite stesse, di qualunque colore, anno interesse a far si che lo storico e sociale sia introiettato nell'immaginario come naturale, irreversibile.
Il discorso lo puoi restringere all'infinito, il quadro che cozza con certe idee va benissimo ma non farei delle stupidaggini ideologiche di certi fanatici (o dei media in modo strumentale) come un UNICUM del popolo.
Sai benissimo che la storiografia, statistica ecc... si basano sul "probabile / verosimile / ragionevole. E allora ti do ragione ci mancherebbe. Diverso porsi in termini assoluti ( Tutti / e' impossibile / inevitabile ) ecc.. Se lo fai poni le "impressioni" (siamo uomini e non macchine) a braccetto dei "dati", e sposti il discorso sul piano ideologico che tanto stigmatizzi.
Il terreno dei dati e' solido ci mancherebbe, ma cercare di vedere il meglio possibile la realtà non significa descrivere solo lo stato di cose presenti e passato recente senza pensare e ricordare l'arbitrio umano che la pone in essere (la parte significativa, non il tutto), altrimenti scappano parole come tutti / impossibile / inevitabile ponendosi al servizio delle elite che giovano dalla naturalizzazione dell'esistente percepito.
E penso di averlo spiegato bene cosa intendo.
Le conclusioni morali che noto sono sempre le stesse:
" da che mondo e' mondo e' cosi, sara sempre cosi " , e non e' colpa dei dati esposti in se', e' il fare affidamento solo su quello. Una cosa non esclude l'altra per forza.
Il popolo non conta quasi nulla e' un'altra assolutizzazione che proietta le aspettative sul futuro (le rende nulle) di cui sappiamo ben poco per il medio lungo termine. Ed e' una fede religiosa, una convinzione radicata.
Fermo restando che la "esposizione della realta" e' sempre parziale ed espressa statisticamente, quindi faziosa nella pretesa di parlare di un significato importante quale "realtà".
Mincuo se qualcuno si e' espresso in termini qualunquisti e banali quali "w maduro el pueblo al potere " ecc.. rivolgiti a loro direttamente, facendo i nomi.
A me il discorso di Black Jack all'epoca non e' parso come lo dai ad intendere, se a lui ti riferivi.
Poi alcuni possono farsi impressioni assolute su certi temi (per es. elite arancioni / maduro / Kirchner / Castro a braccetto allegramente) che per quanto mi riguarda possono essere anche verosimili. Il mio discorso e' altro. Poi se per te "non centra / non ti capisce nessuno, a me va benissimo. Ognuno pensera come vuole. Liberta innanzitutto.
Primadellesabbie,
come già detto io non sono un esperto, quindi butto giù due cose che so. Già nella visione comune sappiamo che l'America fu scoperta per caso, cercando una via più conveniente per i mercanti (da poco ho letto qualcosina di interessante su Colombo, e sui suoi finanziatori... Chissà!). I risultati, che io sappia, furono lo sterminio delle civiltà precolombiane, il loro sfruttamento e l'intensificarsi di quello degli africani (e quindi della loro tratta), l'allargamento degli oligopoli nel Nuovo Continente e varie altre cose. Può darsi che ci siano stati anche effetti positivi per il popolo (europeo), essendo il Nuovo Mondo una valvola di sfogo demografica, ricca di risorse, e un rifugio per i perseguitati.
Ma non mi sembra si sostenga che tutto sia necessariamente sempre e solo contro il popolo. Si sostiene che l'élite (che poi magari non era principalmente o solamente una in questo caso) pensi al suo vantaggio, che può incidentalmente coincidere o andare contro quello del popolo.
So che Pierre Chaunu (visto che abbiamo già parlato di lui) ha scritto sulla conquista dell'America. Potrebbe essere interessante.
Mincuo,
grazie per i link (e per tutto quanto, del resto...), leggerò.
Georgejefferson,
dunque tu sostieni che non sia ineluttabile il fatto che ci sia un'élite oppure il fatto che questa sfrutti il popolo? Io sono abbastanza convinto che la presenza di un'élite sia ineluttabile, ma questo non significa che le cose non possano migliorare. Però se vuoi migliorarle o anche solo capire come potrebbero devi conoscere la realtà. SIAMO SEMPRE LI'. Cerca di concentrarti su quello per favore, in questo thread... Non pensi di poter formulare meglio le tue conclusioni conoscendola meglio? O sai già tutto?
Se pensi di poter dire COME le cose possono cambiare (e magari non sempre e solo dirci che "non è detto che non cambino") puoi farlo. Ma magari è un po' off-topic qua...
@Primadellesabbie
grz del "quadro" illuminante che mi hai esposto, tuttavia "oggi" con l'avvento delle rete si vedono nascere realtà culturali molto significative come per es.--> http://www.circoloproudhon.it/ dove come si evince hanno proceduto alla ristampa del Libro Verde di Gheddafi, oltre a, qnt vedo, altre offerte nn proprio mainstream.
cosa voglio dire: contattare qst circoli e proporre determinati testi assicurando loro un acquisto sicuro da parte ns sarebbe fattibile?
@ arcadia
Francamente non lo so, certo che se dei testi di una certa importanza mancassero alle biblioteche (cosa possibile) ad esempio, e fossero scaduti i termini per i diritti, se fossi un piccolo editore ci farei un pensiero.
Per inciso, molti si rammaricano per la diffusione dell'inglese e di altre lingue, ma sai quanti orizzonti ha allargato la diffusione di questa pratica?
Sono io a ringraziarti per la segnalazione.
Meerkat, l' off topic lo decide chi legge.
Il post parte dalla teoria delle elite.
E parlare in termini di ineluttabilita (passato / presente / futuro) e' aderente al credo ideologico gius naturalistico.
Specie se la realta viene esposta naturalizzando come ineluttabile, conseguenze storiche e sociali del soggetto (del tutto umano) che compie gli ideali propri, le elite.
Ma questo l'ho gia spiegato.
Vedi che e' una questione di linguaggio.
Non sono stato io a pormi in termini quali:
Ineluttabile / inevitabile / impossibile / tutti ecc..
E' rappresentazione ideologica della Realta, non la realta tourt court. Poi puoi dire che lo fai per semplificare, va bene, ma cosi e'.
per capire:
qui i dati sembrano un pó differenti:
https://www.quandl.com/c/demography/gini-index-by-country
forse la "metodologia" é diversa?
peró, per esempio, riguardo al sud america, in base a quei dati, viene affermato questo "Almost all South American countries have seen their income inequality levels fall or stay relatively constant over the past decade"
per es. se prendiamo il Brasile: https://www.quandl.com/data/WORLDBANK/BRA_SI_POV_GINI-Brazil-GINI-index?utm_medium=graph&utm_source=quandl
sbaglio o "contrastano" con i dati del report del credit suisse?
un saluto.
per capire:
qui i dati sembrano un pó differenti:
https://www.quandl.com/c/demography/gini-index-by-countryforse la "metodologia" é diversa?
peró, per esempio, riguardo al sud america, in base a quei dati, viene affermato questo "Almost all South American countries have seen their income inequality levels fall or stay relatively constant over the past decade"
per es. se prendiamo il Brasile: https://www.quandl.com/data/WORLDBANK/BRA_SI_POV_GINI-Brazil-GINI-index?utm_medium=graph&utm_source=quandl
sbaglio o "contrastano" con i dati del report del credit suisse?
un saluto.
Sbagli. Quelli sono i GINI sul GDP (PIL) pro capite. Questi su wealth (adulti e famiglie) come sta scritto.
Sono due cose diverse. Non "contrastano", sono diverse, come le mele e i fagioli.
Un saluto.
Ogni filosofo, storico, economista, sociologo ecc.. è partito da una realtà osservabile e poi da quella ha tratto delle teorie, buone o cattive, Marx compreso. Non viceversa.
Dopodichè si può discutere la qualità e composizione dei dati che la compongono e opporne di migliori. Quelli socio-economici sono appunto socio-economici.
Se uno non capisce nemmeno quello....o fa un minestrone....meglio lasciar perdere...
per capire:
qui i dati sembrano un pó differenti:
https://www.quandl.com/c/demography/gini-index-by-countryforse la "metodologia" é diversa?
peró, per esempio, riguardo al sud america, in base a quei dati, viene affermato questo "Almost all South American countries have seen their income inequality levels fall or stay relatively constant over the past decade"
per es. se prendiamo il Brasile: https://www.quandl.com/data/WORLDBANK/BRA_SI_POV_GINI-Brazil-GINI-index?utm_medium=graph&utm_source=quandl
sbaglio o "contrastano" con i dati del report del credit suisse?
un saluto.
Sbagli. Quelli sono i GINI sul GDP (PIL) pro capite. Questi su wealth (adulti e famiglie) come sta scritto.
Sono due cose diverse. Non "contrastano", sono diverse, come le mele e i fagioli.
Un saluto.
grazie per la risposta (cmq avevo capito anche ante modifica 😀 )
quindi, correggimi se sbaglio, i GINI sul GDP, perlomeno, servono per capire se sti stanno attuando un minimo di "politiche di redistribuzione dei redditi" (un pó piú di briciole) in un dato periodo?
Probabile che ogni filosofo, storico, economista, sociologo ecc.. sia partito da una realtà osservabile date le lenti della propria " Weltanschauung" credendole naturali (cioe indipendenti dalla propria ermeneutica) vuoi per fede ideologica (oggi non si dice piu) vuoi per convinzione sincera o malafede..e poi da quella ha tratto delle teorie, buone o cattive, Marx compreso. Non esiste bianco o nero in assoluto (quindi il viceversa) esiste sia l'uno che l'altro approccio, spesso e volentieri. Pebso che molte intuizioni siano avvenute anche grazie a qualche "pazzo" fuori dai canoni che non si fidava sempre e solo della propria realta osservabile come metodo unico valido, specie se deciso da cani randagi a lui estranei empaticamente, potrei sbagliarmi, ma lo scetticismo non e' sempre un divalore. Poi ognuno la pensera come vuole.
Dopodichè si può discutere ANCHE la qualità e composizione dei dati che la compongono e opporne di migliori. Senza assolutizzare il linguaggio. Io mai ho inteso sminuirne l'importanza.
I dati economici riguardante il rapporti umani, quindi anche riguardanti le merci tangibili, sono sempre socio economici.
Almeno da certi punti di vista, poi ci sara anche chi la pensa diversamente,ci mancherebbe.
L'accusa di minestrone e' vecchia Mincuo, come la rava e la fava. Variare un po no e'.