https://www.misesde.org/2018/08/die-wahrheit-ueber-die-target-2-salden-verstaendlich-erklaert/
Autore: Thorsten Polleit, (economista capo Degussa Goldhandel, Adjunct Scholar Ludwig Mises Institut Auburn US Alabama,...)
"La verità sui saldi Target 2, spiegata in modo comprensibile"
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"Cosa c'è dietro? Esistono due processi principali: (1) la fuga di capitali, ovvero gli investitori in Italia, ad esempio, trasferiscono i propri asset alle banche tedesche; e (2) i paesi che hanno un saldo Target 2 negativo accumulano disavanzi delle partite correnti o pagano le loro importazioni con euro appena creati. Diamo un'occhiata più da vicino a questi due processi.
Nella situazione di partenza, una banca commerciale italiana (IB) ha contabilizzato prestiti per 1000 euro all'attivo e ha un saldo con la Banca d'Italia (BvI) di 10 euro. Allo stesso tempo, mostra passività del cliente (I) di EUR 500. Ora il cliente della banca vuole trasferire i suoi 500 euro in Germania – portarli al sicuro perché teme che le banche italiane facciano naufragio. La banca italiana però ha in cassa solo 10 euro. Non è quindi possibile effettuare il trasferimento per intero. Per non diventare insolvente, la Banca d'Italia le presta 490 euro.
Può farlo, ad esempio, concedendo prestiti di emergenza (“Emergency Liquidity Assistance”, o “ELA” in breve, o altri prestiti diretti). In tal caso, la Banca d'Italia iscrive all'attivo del proprio bilancio un credito di finanziamento nei confronti della banca italiana e contestualmente accredita alla banca italiana l'importo del prestito su un conto del proprio passivo. La banca italiana ha ora un totale di 500 euro e può effettuare il bonifico. Il denaro viene trasferito sul conto presso una banca tedesca (DK). Il bilancio della Deutsche Bank si amplia: dal lato passivo, il cliente italiano presenta un saldo di 500 euro, e dal lato attivo, la Deutsche Bank ha ora un saldo base monetario di 500 euro.
Adesso è importante: quando il cliente italiano effettua un bonifico, il saldo detenuto dalla banca italiana presso la Banca d'Italia viene accreditato alla Bundesbank. La Bundesbank funge qui da banca corrispondente. Accredita i soldi della banca tedesca che ha ricevuto il bonifico dall'Italia sul conto che la banca tedesca ha presso la Bundesbank.
Il risultato di tutto ciò è che il cliente della banca italiana ha ora portato con successo i suoi soldi in Germania; quella base monetaria (dovuta ai prestiti della Banca d'Italia) è aumentata; e che la Bundesbank presenta un credito di 500 euro nei confronti della Banca d'Italia.
Per inciso, il nostro esempio riguarda anche le operazioni di pagamento che avvengono quando un'azienda tedesca esporta in Italia e la Banca d'Italia fornisce alle banche italiane nuovi euro affinché possano essere effettuati i bonifici. Quindi non abbiamo bisogno di altre considerazioni.
Fin qui tutto bene. Ma cosa significa economicamente questo processo? Per farla breve: dietro questo processo c'è un intervento di vasta portata nella distribuzione del reddito e della ricchezza dei cittadini e delle imprese nell'area dell'euro, che ha conseguenze economiche all'interno dei paesi colpiti, ma anche tra i paesi colpiti. La Banca d'Italia e i suoi clienti vengono "salvati" - perché la Banca d'Italia ha stampato nuova base monetaria per mantenerli solvibili. Senza l'intervento della Banca d'Italia, le banche avrebbero dovuto vendere asset, ridimensionarsi o uscire dal mercato. I clienti delle banche avrebbero subito perdite se la loro banca non fosse più solvibile o se l'assicurazione sui depositi non ci fosse stata.
Con i soldi che hanno risparmiato, i clienti delle banche italiane possono ora acquistare beni (asset) (come terreni, case, aziende e azioni) in Germania. I prezzi di tutti questi beni sono ora più alti a causa della domanda aggiuntiva. Per le persone che vivono in Germania e detengono euro e risparmi denominati in euro, ciò significa una perdita di potere d'acquisto e quindi un effetto ricchezza negativo; diventano più poveri. Coloro che detengono beni i cui prezzi sono in aumento stanno di conseguenza meglio. Ne consegue un effetto redistributivo che non deriva da transazioni conformi al mercato, ma è arbitrariamente indotto dalla politica monetaria.
Cosa succede ai saldi Target 2? Supponiamo che i clienti delle banche italiane vogliano trasferire nuovamente in Italia i loro depositi, che hanno parcheggiato presso le banche tedesche. In tal caso, il saldo Target 2 positivo della Bundesbank e il saldo Target 2 negativo della Banca d'Italia “scomparirebbero”. Tuttavia, una volta che gli italiani hanno speso i soldi che avevano precedentemente trasferito dall'Italia alla Germania (acquistando, diciamo, case e azioni in Germania o altrove), i saldi del Target 2 non possono essere invertiti."
[...]
Traduzione automatica di un brano tratto dall'articolo indicato nel link.
Commento
Ho riportato questo articolo perché dimostra che i saldi positivi Target 2 rappresentano un problema anche nel caso in cui non ci sia una rottura del sistema euro. Le spiegazioni dell'autore Thorsten Polleit conducono ad una migliore comprensione di quello che Hans-Werner Sinn descrive come "scoperto di conto".
Nel caso descritto infatti la banca del cliente italiano deve farsi prestare 490 € da Bankitalia usufruendo di un prestito ELA. L'esempio descritto è valido anche nei casi in cui Bankitalia fornisce alle banche italiane "nuovi euro affinché possano essere effettuati i bonifici".
Come descritto, le fughe di capitali creano in Germania "domanda aggiuntiva". I prezzi per certi beni salgono e i tedeschi si impoveriscono. L' "effetto redistributivo" non deriva da transazioni conformi al mercato, ma è "arbitrariamente indotto dalla politica monetaria".
Conclusione: il Target 2 deve entrare nel dibattito pubblico.
@Megas
Ma perché ti arrabbi, non capisco…sono pareri differenti… per quello che può valere il mio parere poi.
Inoltre hai la “prova documentale” scritta da De Grauwe che un debito governativo potrebbe scomparire o essere annullato. Più bello di così !!
Dovresti anzi portarlo all’attenzione di tutti e divulgarlo.
Grazie a questo cadrebbe anche un pilastro del trattato di Maastricht, il rapporto debito/PIL al 60% con tutto il corollario di tagli e tasse che in 30 anni è stato fatto per rientrare in quell’obbrobrio economico.
“Da quando mi hai scritto ieri di essere favorevole alla cancellazione dei TDS che stanno all'attivo nel bilancio della BCE, ti rendi conto che mi stai dicendo di cancellare quello stesso attivo che per mesi abbiamo indicato nella discussione del T2. Ti rendi conto che tu da una parte mi dici che vuoi cancellare questo attivo e dall'altra poi mi dici che Sinn ha ragione a reclamare questo attivo.”
Sarebbe una contraddizione se fosse lo stesso piano di discussione ma sono diversi.
La mia ipotesi e quella di De Grauwe sono proposte teoriche che necessitano di un accordo internazionale e chissà quali complicazioni finanziarie ed economiche oltre quelle operative.
Sinn parla invece della realtà attuale e, in mancanza di correttivi o azioni riequilibrartici, rimane un potenziale problema. POTENZIALE, a mio parere. Non significa che esploda e se dovesse farlo sapremo finalmente cosa succederà in realtà.
Inoltre T2 riguarda il settore bancario direttamente e indirettamente quello governativo.
@Pfeffer
Sono tutti pareri che non tengono in considerazione il fatto di essere in una unione monetaria e tra poco, in una unione bancaria piena, con tutte le positività e negatività del caso. Siamo nell'euro, nel SEBC, ci sono trattati...in questo caso libera circolazione di capitali.
"I prezzi di tutti questi beni sono ora più alti a causa della domanda"
Questo da per scontato che l'italiano vada a fare spese in Germania. E ovviamente l'aumento di massa monetaria porta con se inflazione, quindi povertà, come se il fenomeno inflativo sia solo di origine monetaria.
Per contro, se non ci fosse l'italiano che compra prodotti merceologici, asset, titoli, che fine farebbe l'offerta tedesca? Non avrebbero altri problemi?
Mi pare che ognuno tiri dalla propria parte evidenziando il lato negativo che danneggerebbe la Germania (anzi, sembra già danneggiata, in teoria...) senza vedere l'altra faccia della medaglia. Adesso si lamentano ma prima, coi surplus enormi in tempi tranquilli, nessuno ha parlato di impoverimenti dei PIIGS. Capisco il punto di vista tedesco e probabilmente lo fanno anche per creare una certa pressione sulla governance, ma dal mio punto di vista....pedalare!
E' una unione squilibrata, una emulsione in cui i componenti non si possono amalgamare, resteranno sempre divisi come acqua e olio. Si va avanti a rattoppare, sistemare, tamponare ma i problemi non vengono comunque affrontati e risolti.
Si andrà avanti così? qualcuno ci dovrà rimettere.
Si tamponano le cose? qualcuno comunque si farà male.
Si risolvono (in qualsiasi maniera) le cose? Idem come sopra.
Guarda, qui non stiamo parlando di pareri, le cose funzionano in un modo solo e non secondo i gusti. Secondo te io dovrei essere felice se De Grauwe mi conferma quello che io so da 15 anni, perché ho studiato approfonditamente i sistemi economici moderni.... in verità io sono più felice quando vedo un po' di luce nella tua mente, perché la mia mission è di portare a conoscenza la verità.
Purtroppo però tu alla luce poi aggiungi sempre altra confusione!!!
Guarda che quello che dice De Grauwe io sono 15 anni che lo porto alla luce e l'ho detto decine di volte anche a te.... meno male che ci sono i miei articoli, perché con voi tutto quello che si dice e si fa è come se non fosse mai detto.
I parametri di Maastricht li ho fatti crollare già da molto tempo nella mia mente e ci ho fatto decine di articoli per tua conoscenza.
La tua è una contraddizione, proprio perché stiamo parlando della stessa cosa e te l'ho anche sottolineato, ma vedo che ancora la confusione pervade la tua mente. Te lo ripeto, STIAMO PARLANDO DI CANCELLARE I TDS ALL'ATTIVO CHE LE BC HANNO REGISTRATO CONTABILEMENTE ALL'ATTO DELLA CREAZIONE DELLA MONETA - SONO GLI STESSI TDS CHE SONO A GARANZIA (GARANZIA PER MODO DI DIRE..... PERCHE' SIAMO TRA CREATORI DI MONETA), DEI SALDI DEL T2 -
ed il fatto che si possono cancellare, dimostra che non sono un debito effettivo ma solo uno modo di registrare la creazione di moneta non necessario.... e ti ho spiegato perché!!!!
Mi chiedo quando sparirà questa tua confusione nella tua mente..... addirittura vorresti identificare la stessa cosa come una cosa diversa...... su fammi felice!!!!!
La cancellazione dei TDS, che di fatto vengono rinnovati all'infinito (è la stessa cosa), non è certo una ipotesi tua o di De Grauwe.... è la realtà di quello che è un fatto contabile ben preciso ed identificato..... quindi fai meno sogni e torna nella realtà. La sua cancellazione non comporterebbe niente di follemente catastrofico che pervade la tua mente. Semplicemente si azzerano dei numeri su un computer, senza che nessuno rimetta un centesimo..... è solo una questione di volontà politica.... CHE SIA CHIARO.... NON RBATTERE PIU' SU QUESTA QUESTIONE PER FAVORE!!!!!
Cosa vuol dire il T2 riguarda il settore bancario ed indirettamente quello governativo!!?? fai affermazioni senza senso.... il T2 è il sistema dei pagamenti gestito dall'eurosistema ovvero dalla BCE e dalle Banche centrali dei paesi membri. E' la rete idraulica dove passano i flussi relativi ai pagamenti ed ai trasferimenti di capitali all'interno della UE. Ovvero trasferisce flussi finanziari (moneta) da un conto di un paese ad un conto di un altro paese. Chi compra una Mercedes trasferisce la somma relativa al prezzo della Mercedes dal suo conto a quello del fornitore tedesco. Un italiano che apre un conto corrente in Germania, tramite il sistema T2 trasferisce i soldi che ha sul suo conto in Italia sul conto che ha aperto in Germania; un italiano che compra un bund, trasferisce i soldi dal suo conto a quello del conto del Tesoro tedesco, ecc. Ovvero moneta creata in Italia viene trasferita materialmente in Germania (materialmente nel senso che il sistema economico tedesco si trova ad avere maggior quantità di moneta disponibile rispetto a quella creata dalla sua Banca Centrale). Poi che questo trasferimento avvenga attraverso una distruzione di moneta in Italia ed una creazione di moneta in Germania, è una conseguenza del sistema centralizzato che fa capo alla BCE che è il produttore in regime di monopolio della materia oggetto dei suddetti pagamenti e trasferimenti. Ed i relativi squilibri nei bilanci delle BCN sono frutto appunto di questa procedura.... ma niente comportano a livello di rischio di bancarotta, ecc. ripeto niente comportano a livello di rischio!!!!
Certo, come evidenziato anche in un mio recente articolo, all'interno di una unione monetaria, la migrazione di moneta da un paese ad un altro, in assenza di trasferimenti fiscali, comporta che il sistema economico del paese che trasferisce debba essere rifinanziato. Del resto che nella follia di una unione monetaria con tassi diversi e priva di unione fiscale, si possano creare squilibri macroeconomici evidenti, te l'ho ripetuto spesso e scritto in molti miei articoli.
Ma questi squilibri macroeconomici niente hanno a che fare con i saldi del T2.... ma sono dovuti alla errata struttura dell'unione monetaria. Semmai i saldi del T2 possono essere l'allarme per evidenziare tali squilibri..... ma non sono un debito e ne comportano un rischio reale...... e questo è confermato anche dal tuo amico Grauwe... almeno sei contento, perché se te lo dice Megas hai da ripetere.
Il dibattito scientifico sul Target 2 ha fatto sì che su molti punti sia stato raggiunto un consenso.
Le seguenti argomentazioni sono del Prof. Dr. Stefan Homburg, direttore dell'Istituto per le finanze pubbliche della Leibniz Universität di Hannover.
[...]
1) I saldi Target sono debiti e crediti
"È anche chiaro che i saldi target rappresentano crediti o passività che devono essere regolati quando un paese lascia la zona euro. Lo ha annunciato anche per iscritto il presidente della BCE, Mario Draghi. Infine, esiste un consenso universale sul fatto che le liquidazioni non sono legalmente regolamentate né dal trattato di Lisbona, né dallo statuto della BCE né dalle linee guida Target2. Proprio questa incertezza giuridica, che il Consiglio direttivo della BCE potrebbe rimuovere con una semplice delibera, rappresenta un rischio per gli Stati creditori come la Germania,... "
2) Il regolamento periodico dei saldi Target
Il Prof. Homburg spiega inoltre nell'articolo come può avvenire il trasferimento periodico di attività dalla banca centrale con saldi Target negativi (debiti) alla banca centrale con saldi positivi (crediti), al fine di evitare gli accumuli che si osservano tuttora.
"Anche nel sistema della banca centrale federale degli Stati Uniti esistono saldi target, chiamati saldi ISA (Interdistrict Settlement Accounts). A differenza dell'Eurosistema, tali saldi vengono regolati il 1° aprile di ogni anno mediante il trasferimento delle azioni di un portafoglio di titoli custodito dalla Federal Reserve Bank di New York per conto di tutte le banche distrettuali. Attraverso questo cosiddetto “riequilibrio”, i saldi vengono regolati ogni anno. Si pone la questione se il regolamento dei saldi secondo il modello americano debba essere introdotto anche nell'area dell'euro. Dal punto di vista legale, dovrebbe essere modificata solo la linea guida della BCE sul sistema di pagamento."
Il Prof. Homburg mostra poi un esempio, illustrato da due immagini, di cosa accade in questo "regolamento periodico dei saldi".
"Per dimostrarlo, la figura 2 utilizza il modello precedente di un'area dell'euro a due paesi e mostra i bilanci stilizzati della Bundesbank e della Banque de France. La Bundesbank ha un credito Target, cui corrisponde una pari passività Target della Banque de France. Cosa sarebbe successo nel 2007 se la Banque de France avesse trasferito asset pari alla sua passività Target? Le risposte derivano direttamente dai due bilanci:
Per la Bundesbank, il regolamento del saldo significa uno scambio di attività: perde il suo credito Target e riceve in cambio attività precedentemente detenute dalla Banque de France.
Nel caso della Banque de France, l'atto di bilanciamento si traduce in una contrazione del bilancio: perde parte delle sue attività e la corrispondente passività Target.
Apparentemente, l'atto di bilanciamento non ha alcun impatto sulle riserve bancarie nazionali, e questo è il nocciolo della questione. Dopo aver liquidato i saldi, sia le banche tedesche che quelle francesi hanno gli stessi mezzi di pagamento di prima. La capacità dell'Eurosistema di espandere verticalmente il proprio bilancio e quindi la propria base monetaria acquistando attività aggiuntive quando il mandato di stabilità del livello dei prezzi lo richiede, non ha nulla a che fare con lo spostamento orizzontale di tali attività; lo spostamento non incide nemmeno sulla distribuzione regionale delle riserve bancarie. Per le economie coinvolte, la liquidazione del saldo è quindi neutrale in termini di allocazione. Ma cosa succede, ci si potrebbe chiedere, quando una BCN perde tutte le sue attività monetarie?... "
3) Perché debiti e crediti Target dovrebbero essere regolati prima che la zona euro crolli.
"Un confronto adeguatamente progettato dei mondi con e senza insediamento porta quindi al seguente risultato: fintanto che l'eurozona rimane nella sua composizione attuale, l'insediamento è allocativamente neutrale. Tuttavia, sviluppa effetti distributivi non appena la zona euro crolla o i singoli Stati membri se ne vanno. In termini di teoria dei giochi, questo punto è rilevante anche per le politiche degli Stati membri, nella misura in cui includono effetti distributivi nei loro calcoli. Quando un paese come l'Italia esce, è meglio che il resto dell'Eurosistema abbia già ricevuto attività dalla Banca d'Italia a titolo di liquidazione del saldo piuttosto che battersi per il regolamento legalmente non regolamentato della passività Target dell'Italia dopo l'uscita."
(traduzione automatica)
Commento:
Le argomentazioni del Prof. Homburg confermano che il regolamento dei crediti Target della Bundesbank avviene mediante il trasferimento delle "attività" che si trovano all'attivo di Bankitalia.
…non molli eh…??
"crediti o passività che devono essere regolati quando un paese lascia la zona euro. "
Schematicamente:
-Non esiste allo stato attuale una giurisprudenza in merito, regolati ma come? Non si sà.
-Homburg parla di bilanciamento tra banche centrali MA…la controparte non è la singola BC ma l’eurosistema ovvero la BCE.
-Non si conoscono le singole transazioni. Si da per scontato che il creditore riceva flussi di capitali che arrivano dal debitore….il che potrebbe essere vero ma manca la quantificazione.
Per ipotesi, i capitali tedeschi che in anni precedenti sono affluiti in Italia (es dopo la prima “crisi” T2 del post Lehman) adesso tornano in patria (uscita da investimenti). Oppure considera che Francoforte è la piazza di ingresso di capitali da tutto il mondo, per poi distribuirsi in Europa. Chi deve e quanto deve? (dovrebbe).
-Homburg comunque conferma che finché c’è EU e BCE non c’è problema. POTENZIALMENTE è un problema.
-Trasferimento di attività intesi come asset, anche concreti, materiali non solo finanziari.
-Anche se Bankitalia desse i suoi TdS alla BuBa, il problema ci sarebbe comunque, avrebbero in mano titoli con un valore nominale “gonfiato” dall’intervento precedente della BCE. Se cominciassero a vendere il valore verrebbe perso molto velocemente, avrebbero in mano fuffa (con relativa perdita effettiva).
-Mi sembrano pareri sempre di parte (giustamente dalla parte tedesca).
Hanno una visione monocromatica: base monetaria uguale inflazione. Anche le considerazioni di Polleit, danno per scontato che (passamela cosi semplificata) più moneta in terra tedesca significa aumento dei prezzi perchè l’italiano compra…..
MA CHI LO DICE???? E’ un presupposto ipotetico e magari anche sbagliato. Come si fa a decidere a priori le preferenze di spesa? Io decido che così deve essere....
All’opposto, è lo stesso errore di Megas, lui col monopolista decide a tavolino come e cosa (e a che prezzo) deve essere fatto e come saranno i comportamenti di spesa e consumo della gente e del mondo imprenditoriale. (un saluto a Megas!!)
Al limite potrebbe essere una delle tante ipotesi ma non l’unica. (vedere ad esempio la reflux theory di Graziani)
Ps: mi faccio un pò di affari tuoi: perchè questo amore “viscerale” per la Germania?
Aggiungo:
"Ma cosa succede, ci si potrebbe chiedere, quando una BCN perde tutte le sue attività monetarie?... "
La vedo dura che una BC non abbia attività monetarie....molto dura.....praticamente impossibile....
Un saluto anche a Te caro Deheb, vedo che l’ignoranza senza confini degli economisti tedeschi ti manda ancora di più in confusione….. è in uscita un mio articolo che ho scritto per gli alunni di una scuola di terza elementare, proprio per spiegare loro fin da giovanissimi che la creazione della moneta non presuppone un creditore a monte. Sai, ho il compito di tirare su le nuove leve, visto che chi è in su con l’età ormai se non ha compreso non comprenderà più. Il mondo non lo salverete voi, solo la comprensione della verità da parte delle nuove generazioni ci potrà dare una speranza di salvezza.
Dopo 15 anni di studi e divulgazione non mi sarei mai creduto di trovarmi di fronte una tale ignoranza. Quindi ho accolto con favore la proposta di rivolgermi da ora in poi ai più giovani.
Non posso pretendere che uno non viva e muoia nell’ignoranza.
Quello che leggo nel forum ma più ancora le conclusioni che vengono tratte….. sono l’apoteosi dell’ignoranza in materia e non voglio più perdere tempo neanche a metterle in evidenza.
Io parlo con i miei articoli!!!!
Buon divertimento e buona fortuna
Non capisco il tenore della tua risposta al mio ultimo post ma non importa.
l’ignoranza senza confini degli economisti tedeschi ti manda ancora di più in confusione
Mi sa che non hai capito bene visto che ho criticato le loro posizioni o deduzioni.
Tornando sul discorso debito si/no
Visto che dici di leggere tutto e hai parlato di 5000 anni di storia, conosci questo?
"Debito. I primi 5000 anni" di David Graeber
Oppure questo di un autore che avrai già sentito nominare....
"…and forgive them their debts: Lending, Foreclosure and Redemption — From Bronze Age Finance to the Jubilee Year" di Micheal Hudson