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Teheran

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Tonguessy
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Beh, ci arrivo all'Iran.
Basta che tu mi risponda chi può offrire garanzie di "autodeterminazione del popolo" qui in Italia.
Subito dopo torno in Iran. Promesso....


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#Radisol. Mi ha molto divertito lo sputtanamento del signor Trotzskij, "gratta, gratta, sotto l'ultrarivoluzionario ci trovi sempre il chiaccherone parolaio" diceva gramsci. Tu ci hai trovato anche il capobastone Cisnal. Quello che oggi vuol sembrare l'ultrarivoluzionario ed anzi vuole addirittura dare le pagelle, faceva parte di quel baraccone della Cisnal, un sindacato giallo, fatto di spie dei caporeparto e dedito alla schedatura ed allo spionaggio a favore del padronato. Chi ha fatto vita di fabbrica lo sa che cosa era la Cisnal, non solo fascisti ma dei provocatori usati dal padronato per i "lavori sporchi" e per l'intimidizzazione dei lavoratori, gente che ti aspettava fuori o sotto casa con le catene ed i pugni di ferro perchè "stai rompendo troppo in fabbrica" e ti devi calmare con 'sti interventi in assemblea di reparto". Naturalmente quando eri da solo , poi , dopo Macchiarini, le cose sono cambiate . Mah! lasciamo perdere. Grazie comunque Radisol, voglio vedere con che faccia ora il Signor Trotzskij...ma perchè vi dovete nascondere? Siete fascisti e fate i fascisti non vi nascondete facendo gli ultrasinistri! Almeno il coraggio delle proprie opinioni! @Tonguessey. Lei sa con quanta stima la seguo. Sull'Iran non la trovo particolarmente centrato. Io per documentarmi , lo consiglio anche a lei, sto seguendo, in presa diretta sul sito www.abolrish.blogspot.com la cronaca e le riflessioni di quello che succede in quelle piazze. Il curatore del sito è un marxista iraniano, uno che considero un fratello, cioè mi convince e mi fa capire tante cose. Io ritengo che in Iran sta succedendo per chi è, o si sente oggi, malgrado tutto un rivoluzionario qulcosa di straordinario che un domani starà sui libri di storia, ma che soprattutto innova la prassi e la teoria rivoluzionaria, la si sta sperimentando e creando tattiche e strategie da parte di masse ormai fuori dal contenitore di quel regime. Se tutti noi occidentali la smettessimo di crederci l'ombelico del Mondo, che ormai abbiamo visto tutto, forse riusciremo a capire quale straordinario contributo stiamo ricevendo dalle masse iraniane che continuiamo a sottovalutare e svillaneggiare chiamandole "viola" od etereodirette da Cia o Mosswad. Impariamo invece di tranciare giudizi.


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radisol
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Tonguessy dice :

"Beh, ci arrivo all'Iran.
Basta che tu mi risponda chi può offrire garanzie di "autodeterminazione del popolo" qui in Italia.
Subito dopo torno in Iran. Promesso...."

Nessuno dell'attuale quadro politico italiano, nemmeno la cosiddetta "sinistra radicale" diventata obtorto collo extraparlamentare, può offrire garanzie di "autodeterminazione del popolo" qui in Italia.

E ritengo con certezza che nemmeno Moussavi, anche se per la sua storia personale non credo sia un "agente della Cia", possa garantire nulla del genere per quanto riguarda l'Iran ...

Ma credo nel "protagonismo delle masse" ed in quello che ha spiegato Cesare52 a proposito di questo protagonismo ... e comunque quanto dicevo prima non mi sembra in ogni caso un valido motivo nè per tenerci Berluskoni in Italia ... nè perchè gli iraniani debbano tenersi Kameney ....

Anche nel 1945 nessuna delle forze politiche dava particolari garanzie di "autodeterminazione " ... salvo rare eccezioni che contavano come il due di picche, c'era chi rispondeva agli Usa ... e chi a Stalin .... ma anche questo non era un buon motivo per tenersi i nazifascisti .... o per considerare i partigiani, anche quelli non di sinistra, semplicemente come "servi della Oss", cioè della Cia di allora ....


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Tonguessy
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@radisol: quindi in Italia non esiste valida alternativa all'attuale governo.
E non potrebbe essere così anche in Iran?
Non potrebbe essere che dietro all'apparente dualità si celi in realtà il pensiero unico degli ayatollah, così come qui da noi dietro alle coalizioni si cela l'onnipresente longa manu del dio Mercato con il suo privatizzare i guadagni e statalizzare costi e perdite e null'altro?
Che Mussawi rappresenti un alter ego di Ahmadinejad mi sembra sia abbastanza confermato. Come ha scritto ionostoconoriana nel suo intervento ripreso oggi da cdc "manifestare e rischiare la vita per Mousavi è un po' come manifestare e rischiare la vita per Clemente Mastella."
Resta da chiedersi perchè ci sia tutto questo interesse per il Mastella iraniano e/o per i di lui sostenitori. Avresti lo stesso atteggiamento verso chi manifesta in nome di mastella o dalema qui in Italia?
Qualche spiegazione non mi dispiacerebbe.

@cesare: prendo nota con rammarico che vengo coniugato alla terza persona singolare, prassi che ho letto più di qualche volta nei suoi commenti viene da lei riservata alle persone dalle quali vuole mantenere una distanza di sicurezza. Ne prendo atto e mi vedo mio malgrado costretto a usare la stessa coniugazione per non incorrere nei suoi anatemi.
Per quanto mi riguarda trovo bellissima la differenza di opinioni che abbiamo sull'argomento "un rivoluzionario qulcosa di straordinario che un domani starà sui libri di storia".
Non sto cercando il pensiero unico, dove ognuno, come nelle riunioni di sezione del PCI degli anni '70, dice esattamente quello che hanno in mente gli altri.
Io ho in mente delle cose, lei delle altre: mi sembra bellissimo.
Credo nel valore del dialogo, non del pensiero unico. Confrontarci significa capire (o almeno tentare di capire) le ragioni dell'altro. Che possiamo comprendere e/o condividere o meno. Tutto qui.
Il mio tentativo è di non entrare a gamba tesa, propongo i miei ragionamenti cercando di evitare di usare sgambetti tipo sofismi e retoriche. E mi piace chi fa altrettanto.
Darò senz'altro un'occhiata al sito da lei consigliato. Anche questa sarà un'opinione da vagliare, come la mia e la sua.


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@Tonguessey. Mi sono sbagliato. Diamoci senzaltro del tu. Quando ti va scrivimi anche alla mia e-mail personale: [email protected]. Mi piacerebbe che tu legessi e mi dessi un parere su un romanzo che ho scritto per i miei nipoti sugli anni 70. Ed anche per familiarizzare. Salutissimi ed auguri


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radisol
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Se è quello che ti interessa, io in genere non voto o al massimo talvolta voto "strumentalmente".
Se oggi si votasse per le politiche, realisticamente voterei per Di Pietro, pur cosciente che è un personaggio di destra ma anche l'unica opposizione oggi presente.
Ma mi guarderei bene dal votarlo se fosse, come nel 2008, alleato al Pd ... ed infatti nel 2008 alle politiche ho annullato la scheda.
Una volta detto questo, però, non sono di quelli che considera Berluskoni "il male minore" o peggio ancora il campione, anche se un pò destrorso e cialtrone, di una presunta "indipendenza nazionale".
Questa tesi mi sembra un'aberrazione .... non a caso "agitata" soprattutto da ambigui personaggi rosso/bruni ..... spesso fascistoidi malamente "mascherati" ed organici di fatto al partito del Berluska.
Ma soprattutto non ragiono in base al quadro politico esistente in Italia e nemmeno in base alla cosiddetta "geopolitica" ... mi interessa invece, con uno sguardo attento alle contraddizioni "di classe" prima che a quelle tra stati, il "protagonismo di massa" .... il mio "modello" è casomai Genova 2001, non certo i governi di centrosinistra ..... e anch'io, quindi, guardo con molto interesse e curiosità culturale le intelligenti tattiche di piazza messe in piedi in questi giorni nelle città dell'Iran ....
Anch'io penso che abbiamo molto da imparare ....


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Tonguessy
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A me non interessa se voti e cosa voti. In questo thread si stava parlando di Iran e delle nostre opinioni al riguardo. Ho fatto una serie di domande per arrivare alla domanda conclusiva cui non hai risposto.

Noto con piacere che non smentisci il fatto che mussawi non rappresenti una vera alternativa ad ahmadinejad. Detto questo perchè chi manifesta per il mastella mediorientale deve guadagnarsi le simpatie di chi detesta il mastella nazionale?


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radisol
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Che la gente in Iran approfitti di una situazione determinata dalle ultime elezioni per manifestare un incontenibile malcontento - senza per questo credere necessariamente a Moussavi - non ti viene in mente ?

I grandi movimenti, riferendomi all'Italia penso al 1968, al 1977, al movimento delle donne per tutto l'arco dei settanta ... oppure a quello no-global da Seattle e Genova ... non si ponevano minimamente la questione di cambiare governo o comunque non era questa la contraddizione principale ... o di avere fiducia in qualche opposizione più o meno istituzionale per poi mandarla al governo ....

Questa è l'enorme differenza tra chi ragiona sulla base del "quadro politico esistente" e della "geopolitica" e chi invece, cercando di partire da una analisi "di classe" dei rapporti sociali e non da una visione del mondo che vede solo la contraddizione tra amerikani ed "antiamerikani", guarda alla partecipazione di massa, consapevole ..... e, perchè no, anche ad un sacrosanto senso dell' "utopia", senza il quale la storia non avrebbe mai avuto seri cambiamenti ....

Tra l'altro, poi, Moussavi mi sembra più somigliante al Badoglio del 1943 che non a Mastella .... e non credo che i resistenti del 43/45 avessero chissà quale fiducia in Badoglio ..... ma questo non era certo un buon motivo per tenersi Mussolini ...


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Tonguessy
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Che la gente in Iran approfitti di una situazione determinata dalle ultime elezioni per manifestare un incontenibile malcontento - senza per questo credere necessariamente a Moussavi - non ti viene in mente ?

No: mi viene invece in mente che noi abbiamo qualche annetto di esperienza in più riguardo alla democrazia, e gli americani nostri mentori ancora di più. Come mai le rivoluzioni colorate hanno seguito solo nei posti in cui la democrazia è un gioco politico nuovo? Te lo sei mai chiesto?

Buon divertimento di fine anno......
Ciao


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radisol
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Mica del tutto vero ..... se qualcuno dei soliti "complottisti" è riuscito ad ipotizzare qua sopra che pure la manifestazione "viola" del 5 dicembre a Roma rientrasse nel "manuale" delle "rivoluzioni colorate" targate Cia ... tra l'altro dando a Berluskoni una patente di "garante dell'interesse nazionale" ( che, tra l'altro, per dei marxisti dovrebbe essere un concetto inaccettabile) e di "antimperialista" che mi sembra decisamente fuori luogo ...

E' peraltro evidente che dove non esistono partiti o altre associazione storicamente strutturate, come nei paesi di "democrazia giovane" ma anche potenzialmente nell'Italia dei partiti "leggeri" ed "evanescenti" di oggi, i "movimenti" di qualunque genere possano avere più facilmente dei momenti di fulgore ...

Quindi, se come controparte a questi "movimenti" c'è qualcosa di solido .... i movimenti magari ottengono risultati "pratici" anche importanti ( penso alle ricorrenti "rivolte sociali" in Francia ) ma poi rifluiscono ... se di fronte c'è il nulla come in Ucraina o in Georgia, arrivano in breve pure al potere .... e questo indipendentemente dagli "appoggi esterni" di qualunque tipo ... che certamente ci sono e ci sono stati ... ma non sono di per sè elemento decisivo ...

In Iran c'è da capire se il regime degli ayatollah sia ormai arrivato al nulla .... se c'è rimasta solo la capacità repressiva ... che al massimo potrebbe permettere al regime di resistere ancora qualche mese .... o se le cose stanno diversamente ....

Comunque oggi, sullo stesso sito marxista che citava Cesare ho appreso qual'è uno dei principali slogan gridato nei cortei iraniani ... è "Moussavi e Carrubi, con voi finchè voi state con noi" .... e mi sembra uno slogan abbastanza paradigmatico di quello che dicevo .....


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Tonguessy
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In Iran c'è da capire se il regime degli ayatollah sia ormai arrivato al nulla .... se c'è rimasta solo la capacità repressiva ... che al massimo potrebbe permettere al regime di resistere ancora qualche mese .... o se le cose stanno diversamente ....

Credo che la questione sia tutta qui: i teocrati hanno ancora buon seguito popolare e sanno proporre cose sensate per il popolo iraniano oppure il loro gioco è ormai arrivato alla frutta? Dalle informazioni che ho sembrerebbe che la prima versione sia quella giusta.

Comunque oggi, sullo stesso sito marxista che citava Cesare ho appreso qual'è uno dei principali slogan gridato nei cortei iraniani ... è "Moussavi e Carrubi, con voi finchè voi state con noi" .... e mi sembra uno slogan abbastanza paradigmatico di quello che dicevo .....

Quel sito ho cominciato a leggerlo ma quando sono arrivato alla foto di Toni Negri (a pari merito con Kissinger nel mio ranking personale degli anticomunisti più viscerali) non ce l'ho più fatta. Mi spiace, ma c'è un limite a tutto.
Buon anno.


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radisol
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Sogni e fantasmi - Riflessione a partire dall’Iran

http://liguria.indymedia.org/node/4819


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