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TI - "Prima i nostri" missione impossibile


vic
 vic
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http://www.ticinonews.ch/ticino/332260/prima-i-nostri-e-una-missione-impossibile

Prima i nostri: "È una missione impossibile"
Secondo Michele Rossi l'iniziativa è inapplicabile, così come lo sono le proposte avanzate da Norman Gobbi

Redazione - 29 novembre 2016

Parla di "missione impossibile", il delegato per le relazioni esterne della Camera di commercio Michele Rossi, in merito al tentativo di applicare l'iniziativa UDC "Prima i nostri", approvata dal popolo ticinese lo scorso 25 settembre.

Intervistato dal Corriere del Ticino, l'esperto di bilaterali sostiene che, come già per il 9 febbraio, anche nel caso di "Prima i nostri" si tratta "di attuare una norma costituzionale incompatibile con un'altra norma (o altre norme) di rango superiore."

Anche le proposte di applicazione avanzate dal consigliere di Stato (*) Norman Gobbi sono inapplicabili, secondo Rossi, perché "interferiscono in modo discriminatorio nella circolazione di manodopera comunitaria."

L'unica via per applicare "Prima i nostri" sarebbe la disdetta dell'accorso sulla libera circolazione con l'UE, conclude Rossi, ricordando però che la SECO ha già stimato che un simile passo "consisterebbe su un periodo di 20 anni in un'erosione del PIL svizzero tra i 460 e i 630 miliardi di franchi, pari a un intero reddito nazionale."

L'intervista integrale a Michele Rossi è pubblicata sul Corriere del Ticino cartaceo di oggi.

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(*) membro del governo cantonale, dirige il Dipartimento delle istituzioni


Citazione
cedric
Noble Member
Registrato: 2 anni fa
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L'unica via per applicare "Prima i nostri" sarebbe la disdetta dell'accorso sulla libera circolazione con l'UE .... però la SECO ha già stimato che un simile passo "consisterebbe su un periodo di 20 anni in un'erosione del PIL svizzero tra i 460 e i 630 miliardi di franchi, pari a un intero reddito nazionale."

Non serve mica un dottorato di ricerca in una prestigiosa università per rendersene conto, bastava la licenza di scuola elementare dei puffi.

L'aspetto preoccupante è lo scadimento generalizzato del livello culturale in Europa: basta che un imbonitore da fiera contadina parli ad effetto e tutti, dal bracciante lucano al professore germanico, abboccano.


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