Carissimi, tutti i nodi vengono al pettine.
La pratica del TSO è sempre stata ''tollerata'' e ritenuta necessaria, perchè in fondo riguardava ''i pazzi''.
Se ne è parlato, solo a latere quando qualcuno ci lasciava le penne.
Nessuna protesta per questi George Floyd sanitari è mai stata messa in piedi.
La legge che norma questa pratica appare persino 'garantista'', necessaria l'autorizzazione del ''sindaco'' (perchè il sindaco?In una città di 1 milione di persone quale valore garantista puo' avere un sindaco).
Ora che il TSO viene imposto a 60 milioni di persone, si capisce chi è pazzo.
Chi rifiuta il TSO per Dio...
Ma io dico?
Il punto è veramente sto cazzo di vaccino?
Davvero credete che sia incostituzionale imporlo?
E allora mi spiegate perchè per 50 anni, un cittadino ritenuto pazzo e rinchiuso dentro una struttura ''sanitaria'', riempito di farmaci contro la sua volontà, senza processo, senza che abbia commesso reati, senza possibilità di appellarsi a un legale, il tutto con la ''supervisione'' delle forze dell'ordine.
Vi ritenete immuni da questo?
Riguarda altri?
Ora riguarda tutti.
L'ho già detto e lo ripeto.
Il problema non è il vaccino.
Il problema non è un farmaco.
Il problema è il trattamento sanitario obbligatorio.
Va rimodulata la legge.
Va stabilito che nessuno può disporre una coercizione nel nome della salute.
La libertà viene prima.
Altrimenti...
Non confondiamo le mele con le pere.
Il TSO psichiatrico riguarda una persona che:
- è in uno stato patologico conclamato (di tipo psichiatrico)
- è provatamente e seriamente pericoloso per il prossimo
(Naturalmente ciascuna delle due caratteristiche può essere disattesa e il TSO diventa un abuso.)
- nel momento in cui un paziente è assoggettabile a TSO, ma di fatto non viene messo in condizioni di non nuocere, l'atto che commette non viene punito penalmente. Quindi la possibilità del TSO ha un bilanciamento giuridico.
Viceversa:
- il vaccino obbligatorio è iniettato al paziente (formalmente) sano;
- il vaccinando non è di pericolo per nessuno; infatti, può contagiare solo altri soggetti che consapevolmente non hanno voluto vaccinarsi (se invece contagia un vaccinato, beh... il problema è altrove!)
- il non vaccinato non è legalmente incapace.
E lascio da parte il problema degli effetti collaterali: il TSO (come una sedazione)deve essere tale da non recare danni fisici permanenti o prolungati. Nella vaccinazione questo è praticamente impossibile da garantire.
Mi sembra che questo sia sufficiente a chiarire le cose. Se assimila le due situazioni, evidentemente non ha afferrato la gravità di quello che è successo. E inoltre contribuisce alla confusione generale (nella medicina, nel diritto e nel senso comune).
(Poi, a parte, si può ragionare anche sui requisiti e le modalità dei TSO psichiatrici.
Ricordiamo naturalmente l'osceno TSO al ragazzo di Ravanusa un anno fa...)
E se lo utilizzassero come tutela della salute pubblica?
Anche in quel caso sarebbe incostituzionale?
A parte le basi giuridiche non considerate , il tso per via del suo iter nella pratica non sarebbe sostenibile per una moltitudine indefinita di persone. La valutazione della pericolosità sociale come diceva @MarioG è fondamentale e se qualche sindaco con velleità dittatoriali, che confonde il concetto di amministrazione della Cosa pubblica con quello di proprietà, firma questo tipo di atto (come appunto il caso siciliano venuto alla cronaca) appoggiandosi a motivazioni ambigue o discutibili e magari senza una storia clinica che lo giustifichi, rischia sulla propria pelle perchè la responsabilità penale è personale e con lui anche le diverse figure coinvolte a partire dal medico che fa la richiesta.