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Una previsione sulle elezioni americane


GioCo
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Non so chi vincerà,
anche se credo alla fine la spunterà la Clinton, non fosse altro che per un investimento in campagna elettorale circa 25 volte quella di Trump e quindi capace di una copertura mediatica davvero potente, oltre che possibilità di manovre ben più efficaci.

Ma se vincesse Trump allora sarà (credo) la terza guerra nucleare. Non perché Trump sia a favore, ma perché se dovesse mettere in atto le sue strategie di politica estera, la bilancia economica generale subirebbe una specie di "shock" mettendo sotto stress i rapporti tra i paesi.

Facciamo un esempio stupido. Mettiamo che Trump inverta o in parte blocchi l'esternalizzazione dei processi produttivi e nello stesso tempo porti in casa il lavoro che emigra in Cina. La Cina oggi è molte cose, tra le tante un concentrato di speculazione, corruzione e produzione industriale. Insomma tanti soldi e buchi da coprire, che si coprono con il solido modo del turbo capitalismo: aumentando la produzione per coprire le perdite degli aumenti precedenti di produzione. Una specie di oroboro che sta in piedi (cioè mangia la sua coda) solo se continua ad accellerare.

Quando ci metterebbe la Cina a collassare? Poco. Cosa potrebbero fare i suoi dirigenti per evitare che collassi ... ecco, usiamo la fantasia e iniziamo a pensare che le ragioni della Cina saranno portate al tavolo delle trattative internazionali e che queste ovviamente saranno gravide di minacce.
Minacce a cui si aggrapperà ovviamente quella parte interna agli USA che non appoggia Trump, parte che abbiamo visto dalle campagne conta economicamente molto di più che quella che appoggia Trump.

Cosa c'è quindi di meglio che una guerra nucleare provocata per causa di un pazzo furioso eletto per colpa di masse di elettori tonti?

Io credo che abbiamo bisogno della Clinton, non perché personalmente non so di quale vipera mortale si tratti, ma perché abbiamo bisogno di capire che non possiamo affrontare il cambiameto con delle elezioni. Dobbiamo perdere ogni fede nelle elezioni e in questi finti candidati, sapendole la fregatura che sono. La Clinton è come l'ultimo Bush, sta li a farci vergognare di questa politica e delle alternative che non siamo riusciti a concepire.

La Clinton farà il lavoro sporco che nessuno vorrebbe, cioè continuerà a fare lentamente a pezzi la società moderna tutti i suoi sostenitori, la farà marcire e affondare dentro la sua propria iniquità e stoltezza, quella che lei rappresenta al massimo grado di coerenza. La Clinton è infinitamente peggio di Trump, così come il capo dei Pirati è infinitamente peggio di un qualunque Pirata della ciurma.
Tuttavia, il capo dei Pirati è un Capitano e la nave sa tenerla a galla anche nei casi peggiori, conosce le persone e quello che può ottenere da loro. Un qualunque marinaio della ciurma, non credo proprio.

La Clinton terrà sotto pressione la Russia e questo ci darà respiro per un altro mandato, cioè darà alla Russia modo di crescere a spese degli USA e del suo interventismo, perchè puoi dire a una massa di fessi ogni tanto che c'è l'uomo nero sotto il letto di notte per tenerli nella paura, ma non puoi dire a tutti e sempre che c'è l'uomo nero sotto il letto per tenerli nella paura, senza finire per apparire ridicolo come accade per la storia di babbo natale. Cioè non puoi impedire alle persone di rendersi conto di come stanno le cose esagerando con le menzogne. A meno che non togli la ragione alle persone, ma anche questo non è un metodo certo e privo di rischi, ne pericolosi contraccolpi. Uno (tra i tanti) è che togli la ragione alle persone che ti sostengono politicamente. Non è proprio molto furbo.


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il made in cina ha ucciso l'industria mondiale. Va fermato....preferibilmente senza "funghi" atomici. Questi lavorano per la madonna,senza tutele senza pensione e mettono in giro prodotti delicati,poco durevoli che alla fine provocano inquinamento


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AlbertoConti
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La Cina lancerebbe la III guerra mondiale nucleare perchè Trump fa gli interessi USA? Ma che dici? Sono gli USA dem-clinton il maggior pericolo mondiale. Chi ha stanziato 1.000 miliardi per "rinnovare" l'arsenale nucleare?

Pensa solo a un renzie con in mano l'arma fine-di-mondo. Pensi che rifiuterebbe l'ordine di un banchiere di usarla?

Il vero rischio per l'umanità è la stupidità (indotta dall'ingordigia), e niente più dei cosiddetti "democratici" è in grado di rappresentarla.

Meglio un figlio di puttana che un figlio/a di uno stupido.


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sandman972
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Per quel che mi riguarda non credo che la politica USA cambierà più di tanto, sia con l'uno sia con l'altro. Figli di buona donna erano, sono stati, e rimarranno. Se devo sperare in una vittoria però personalmente spero in Trump. A mio modo di vedere gli atteggiamenti da folle sono solo un pretesto (tra l'altro stupidamente esasperato dai media) per tirare dalla sua parte più voti possibile. In realtà il tizio è un lucido e feroce affarista, in grado di capire bene cosa convenga fare per rimanere in sella (basti guardare a come è cambiato il suo atteggiamento dall'inizio della campagna elettorale, in cui faceva il giullare, ad ora). E' un pragmatico travestito da folle. Quello che mi fa accapponare la pelle della Clinton è che è una folle travestita da pragmatica. Ha gli occhi di chi è capace di premere il famoso pulsante perchè glielo ha detto Dio. Io tra i due non avrei il minimo dubbio.


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GioCo
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La Cina lancerebbe la III guerra mondiale nucleare perchè Trump fa gli interessi USA? Ma che dici? Sono gli USA dem-clinton il maggior pericolo mondiale. Chi ha stanziato 1.000 miliardi per "rinnovare" l'arsenale nucleare? [...]

No, non intendevo dire questo. Intendevo dire che nelle relazioni internazionali sono molte le componenti a giocare un ruolo, certamente l'individualità (cioè quello che comunemente sappiamo "carattere" della persona) è una ed è fondamentale, ma non è la sola ne la più importante, dove il tavolo delle trattative cumula gli interessi di più "portatori di interessi" (stakeholders in inglese).
La forza portata sul tavolo delle trattavie è il cumulo degli interessi di questi stakeholders che per loro natura sono comunque in competizione tra loro e al loro interno. In altre parole, i finanziatori di Trump e di Clinton puntano su un cavallo da corsa al fine di avere più peso e voce quando poi "il rappresentante" siede al tavolo delle trattative con partner/competitor esteri per stabilire gli accordi economici, in modo da polarizzare a loro favore decisioni politiche generali. Se ad esempio la IBM, la GM, la Lockheed Martin o la Monsanto, cioè aziende di un certo peso, puntano sulla esternalizzazione di certe produzioni per compensare le perdite e aumentare le rendite e il profitto, hanno bisogno di aperture nel mercato asiatico e quindi di un poltico che spinga per migliorare quell'aspetto specifico dei rapporti economici, non che "porti a casa il lavoro".

Che ovviamente nel caso della Cina sono rapporti di convenienza bilaterale. La Cina che conosciamo oggi è una creatura dell'occidente, almeno per ciò che riguarda la sua produzione industriale. La Cina basa la sua forza sui numeri, ad esempio i numeri demografici con cui il mercato interno può ancora crescere e quindi sostenere l'attuale sistema economico che per effetto dell'esausto margine dei paesi occidentali (chi oggi, in occidente, lavora ancora nei campi come 100 anni fa?) non può sopravvivere dentro una crescita decotta, per ciò i paesi dell'occidente sono sottoposti (controvoglia) a una prepotente decrescita, in modo da ri-creare una massa disperata su cui poi ricostruire "l'economia del bisogno". Ma su questo si innestano poi altre visioni e altri discorsi millenaristici di respiro missionario, come il contenimento demografico e altre cosucce del genere, che i potenti sentono di dover realizzare in quanto hanno i mezzi per farlo.

Questa "partnership" tra operatori sottobanco, rende l'economa saldamente vincolata a potenti interessi reciproci che se toccati è inevitabile scatenino reazioni di forza proporzionata al rischio. Se Trump quindi (autofinanziato) siede a quel tavolo con una indipendenza decisionale estremamente più elastica di un altro candidato, ed in più parla apertamente di cambiare la politica estera secondo una visione che converge solo verso i suoi interessi si capisce che le aziende estere e interne con cui verrebbe a scontrarsi e che portano interessi diversi dai suoi (ma non hanno ivestito su di lui) saranno costrette a reagire in qualche modo. Non stiamo parlando di struttre qualsiasi, ma del comparto miltare, di quello agroalimetare ed energetico. Cioè l'ossatura stessa della economia per come la conosciamo oggi.

Le proteste quindi di piazza, sono secondo me viste un po' come i vagiti del bimbo che strilla perché si è svegliato di notte improvvisamente da un incubo: tanto incomprensibili quanso sciocche. Non puoi protestare contro ciò che ti costruisce letteralmente la realtà attorno, senza che questa sia sosituita da un altra infinitamente più orrenda.

Per quanto riguarda poi Trump e il fatto che allla fine si adeguerà in quanto non è scemo ma uno squalo come gli altri, è un generalismo secondo me insostenibile. Non si tratta di quanto Trump sia intelligente o furbo, ma di quanto sia inserito nel contesto e a quali informazioni può avere accesso. Senza un adeguata preparazione, che non riguarda l'abilità nel negoziare ma nel sapere quali obbiettivi e per quali cordate è bene "tenere la rotta" perché non finisca tutto a puttane, dire e fare la cosa sbagliata al momento sbagliato è molto più facile che portare intenzioni malvage e riuscire nell'intento.

Perchè le intenzioni malvage sono evidenti (nel nostro caso lampanti) per ciò lasciano la parte avversa nella possibilità di difendersi. Mentre le intenzioni confuse lasciano senza difesa e costringono le cose ad evolvere in modo del tutto imprevedibile e per tutti indesiderabile.


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PietroGE
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GioCo, sono argomentazioni arzigogolate che non tengono conto di diversi fatti.
1.Trump deve invertire la tendenza dell'outsourcing di intere industrie manifatturiere e di servizi dagli USA verso l'Asia perché la classe media americana sta collassando economicamente e quello è il ceto sociale che lo ha portato alla candidatura alla Casa Bianca. Lui dovrà fare una politica di 'America first' se vuol mantenere le promesse elettorali e questo vuol dire chiusura del confine col Messico e dazi sui prodotti cimesi.

2.La Clinton è la frontwoman delle lobby finanziarie e della lobby ebraica che è tutta schierata dalla sua parte. Porterà al collasso finanziario il mondo e attaccherà l'Iran, ultimo dei Paesi nemici di Israele che non è stato distrutto.

3. La Cina ha un mercato interno che è quattro volte quello americano. Ha puntato tutto sull'export per poter usare il surplus allo scopo di comprare materie prime, miniere e know how e per sviluppare gli armamenti. Ha tuttavia le possibilità, anche se diminuisce il suo export, di sviluppare la domanda interna, e non vedo cosa ci sarebbe di sbagliato.


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GioCo
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GioCo, sono argomentazioni arzigogolate che non tengono conto di diversi fatti.
1.Trump deve invertire la tendenza dell'outsourcing di intere industrie manifatturiere e di servizi dagli USA verso l'Asia perché la classe media americana sta collassando economicamente e quello è il ceto sociale che lo ha portato alla candidatura alla Casa Bianca. Lui dovrà fare una politica di 'America first' se vuol mantenere le promesse elettorali e questo vuol dire chiusura del confine col Messico e dazi sui prodotti cimesi.

2.La Clinton è la frontwoman delle lobby finanziarie e della lobby ebraica che è tutta schierata dalla sua parte. Porterà al collasso finanziario il mondo e attaccherà l'Iran, ultimo dei Paesi nemici di Israele che non è stato distrutto.

3. La Cina ha un mercato interno che è quattro volte quello americano. Ha puntato tutto sull'export per poter usare il surplus allo scopo di comprare materie prime, miniere e know how e per sviluppare gli armamenti. Ha tuttavia le possibilità, anche se diminuisce il suo export, di sviluppare la domanda interna, e non vedo cosa ci sarebbe di sbagliato.

1. Non sono partito dicendo che le intenzioni di Trump vogliono tradire il suo elettorato, ma esattemente l'opposto, che sono il problema: ragioni come se la produzione industriale cinese e il problema della delocalizzazione siano due entità autonome, separate e indipendenti. Questo è ridicolo.

2. La Clinton è esattamente come Bush Junior, nella stessa situazione, solo che Bush era alcolizzato, anche se lei non mi pare sia un aquila e forse ha problemi anche peggiori. S'è fatta beccare con le mani nel sacco troppe volte e ha il fiato sul collo di troppe cordate interne differenti per costituire un reale pericolo. Trump non è altrettanto ricattabile e quindi è più capace di colpi di operazioni avventate.

3. La Cina è sicuramente un gigantesco paese, ma ciò che sembri non vedere è tutt'altro che "sbagliato". Le cose non si misurano solo come "giuste" o "sbagliate" ma come portatrici di conseguenze. Se l'economia USA-Cina è stata così fortemente legata negli anni da costituire un intento affaristico comune tra i due paesi nonché praticamente l'economia mondiale per come la conosciamo, scinderla non avrà solo conseguenze economiche, ma ne avrà anche sull'assetto politico e istituzionale globale. Ciò che per me invece è difficile è capire cosa non è chiaro per te.


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