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Utili idioti

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[Utente Cancellato]
Honorable Member
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Riguardo al quote, anche se l'hai messa in maniera tanto pittoresca e mi auguro che "avere palle" oggi non significhi soltanto questo, in parte hai ragione ma dovevi affrontare l'argomento in maniera diversa secondo me.

Mi sembra pletorico dichiarare che in tale contesto "le palle" svolgano un ruolo metaforico.

Se invece di parlare della home e del forum di CDC, trattavi il modo di comunicare per monofrasi che si sta imponendo sempre di più oggi, avresti avuto una partecipazione maggiore alla discussione.

Twitter ne è l'esempio principe con un limite di 140 caratteri per messaggio in cui, tolti quelli utilizzati per la miriade di hashtag e emoticons, anche una virgola appare di peso.

Il vero problema è che questa "mania" si espande come un virus nella comunicazione reale, sarà magari solo una mia impressione ma mi sembra che più passa il tempo e più in tanti perdono la facoltà di concentrazione e la capacità di affrontare un qualsiasi argomento se è richiesto qualcosa in più della monofrase.

In questo preciso proposito mi sembra che anche GioCo si sia sperticato, anche di recente, confortando la sua affermazione che la rete abbia immiserito il dialogo anziché ampliarlo. Poi il modo di come esprimerlo ognuno usa quello che ritiene più consono e più pagante.

Io certamente non mi formalizzo, anzi gradirei che i contributi fossero palesati nelle forme più svariate, è la quantità che fa ricchezza. 😉


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cdc_16
Estimable Member
Registrato: 2 anni fa
Post: 186
 

In questo preciso proposito mi sembra che anche GioCo si sia sperticato, anche di recente, confortando la sua affermazione che la rete abbia immiserito il dialogo anziché ampliarlo.

Per essere più specifici, la rete in un primo momento ha ampliato il dialogo, ricordo newsletter e forum settoriali veramente utili e costruttivi dove con il proprio comportamento ogni utente fungeva anche da moderatore aiutando a selezionare chi non si conformava a una sana forma di comunicazione.

Il dramma è arrivato con i social network e è stato amplificato con gli smartphone e tutta la serie di app inutili al seguito.

La rete libera in Italia c'è dal 1998/1999, facebook è nato nel 2004, youtube nel 2005 e in Italia si sono evoluti nel 2006/2007 circa, ora tu vai a chiedere ai più cosa se ne facevano della rete prima del 2006 e come risposta avrai niente o quasi.

Questi ultimi "aggiornamenti" che quindi sono l'unico Internet conosciuto per la maggioranza, sono riusciti ad imporre uno stile anche fuori dagli schermi.

Se tu non fai mai moto e all'improvviso provi a correre anche solo per 30 minuti, ammettendo che ci riesci, starai male.
Se invece fai moto spesso, la corsa che al non allenato crea disagio a te creerà benessere.
Fin qui ho detto un'ovvietà, ma la tragedia è che il comunicare stile social per il cervello equivale a non "fare moto", pretende ugualmente i "30 minuti" e ti fa credere di "aver corso".

Una volta atrofizzati è dura iniziare e/o riprendere anche a volerlo.

Aggiungo.
Un'altra caratteristica che noto ultimamente è che in tanti tendono a "parlarti sopra", c'è una frenesia incredibile di rispondere ancor prima di aver ascoltato l'argomento.
Come si ricerca disperatamente il "like" nel virtuale, anche nel reale la ricerca di approvazione ha preso il sopravvento sul contenuto.

Mentre si accusano solo i giovanissimi di ciò, sempre mio modesto parere, ancor più colpite sono le persone avanti con gli anni che provano a utilizzare tali tecnologie.
Già hanno l'età che gli rema contro con queste diavolerie amplificano l'effetto non di poco.


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[Utente Cancellato]
Honorable Member
Registrato: 2 anni fa
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Quadro totalmente condivisibile, cdc_16, questo porta acqua al mio mulino e me ne compiaccio, rilevo che continuando a dibattere le nostre posizioni si avvicinano, come è giusto che sia dato che le vibrazioni iniziano a sintonizzarsi. 😉


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