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Il capitalismo è giovane...Il primo round è finito. Sta per cominciare il secondo.

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Anche evitare il main stream ha i suoi inconvenienti, si rischia di perdere posizioni come questa di Badou:

http://temi.repubblica.it/micromega-online/alain-badiou-“nonni-e-nipoti-salveranno-il-mondo”/

Il link giusto è questo : http://www.repubblica.it/cultura/2016/09/22/news/alain_badiou_nonni_e_nipoti_salveranno_il_mondo_-148315161/
l'altro non funziona.

Il solito appello al ribellismo giovanile senza né capo né coda. Il Badiou dovrebbe prima riflettere sul casino che è risultato dalle ideologie movimentiste degli anni '60 e '70 e poi trarne le conseguenze a livello teorico.
Lui dice giustamente : Confesso di non sapere, esattamente, cosa si dovrebbe fare. e francamente, lo si nota.
Dovrebbe cominciare con quella istituzione salutare e inimitabile della sinistra, quella vera, : l'autocritica.

Grazie per la correzione del link, non me ne ero reso conto.

Che fretta di etichettare, come al solito basta che non appartenga alla propria squadra e si getta perché, evidentemente, non sa giocare.

Va be', ci abbiamo fatto il callo.

Cominciamo con una bella autocritica per il comportamento della destra che ha, tra l'altro, ripetuto in coro per sessant'anni, da Almirante all'ultimo campione, che non bisogna avere paura degli americani, dato che loro vogliono fare affari, e chi vuole fare affari é pacifico per natura.

Questa volta ti sei dimenticati gli immigrati, pazienza sarà per la prossima.

Beh, con una presentazione come la seguente:

L'intellettuale impegnato, già maoista, scrisse qualche anno fa un popolare saggio contro Nicolas Sarkozy, visto come simbolo dei "nuovi avventurieri" delle nostre democrazie, da Berlusconi a Trump.

mi sembra che lo spirito di "squadra" sia gia' ben impostato nel testo. Non vedo di che imputare al povero Pietro.
Subito ci viene presentata la triade Sarkozy, Berlusconi, Trump!
(niente da recriminare, per carita', almeno sui primi, gia' ben sperimentati...), come se il bestiario di sinistra (anche in Francia) non offrisse esemplari 'interessanti'...

Spero quindi che capisca come alla fine uno rimanga sospettoso su questi ex-maoisti...

Parliamo della presentazione anziché dell'intervista?
(Non mi sembrava corretto mettere quest'ultima fuori dal contesto dove l'ho rintracciata.)

Vogliamo essere sospettosi?
(Anche se questa attitudine ci impedisce di guardarci intorno?)

A me va bene tutto, é la monotonia, soprattutto in questa sede, che non mi riesce di giustificare.

Sei tu che non vuoi entrare nel merito. Riproporre una specie di '68 2.0 senza neanche fare il punto su quello che è successo nel primo, vuol dire che la realtà uno non la vuole più vedere, gli basta l'ideologia, e pazienza se è stata fallimentare. Sarebbe come riproporre il sistema economico di tipo sovietico, sperando che la seconda volta si arrivi a risultati differenti.

Solo che il Badiou non ha il coraggio di dirlo apertamente e si rifugia nel suggerire ai giovani di vivere la vita, "La vera vita" come dice lui. Quale sarebbe? Un carpe diem stile anni '60 : Una parte dei giovani vuole attingere a quell'esperienza, scavalcando i genitori".

Diavolo, come se fosse stato tutto Woodstock, i figli dei fiori e Hare Krishna! Io non ho ancora visto uno studio serio sul disastro, meglio l'ecatombe, causata dall'uso di droghe nella gioventù europea e americana. Un uso che veniva propagandato come "allargamento dell'area della coscienza" dalla cultura e la moda del periodo. Quanto al ribellismo poi, contro chi si è rivolto? Contro il capitalismo? Non mi pare proprio. Contro le finanziarizzazione dell'economia o la globalizzazione? Neanche. Era il momento del 'vietato vietare' ed è forse questo che Badiou sogna di rivedere.

Quanto alla destra e agli immigrati, noto in questi anni che almeno una parte della sinistra ha compreso quello che la destra va dicendo da più di 30 anni ormai. Vediamo quanto ci metterà il resto a seguire a ruota. Non è mai troppo tardi.

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