L’inizio della fine: fuga di capitali per 180 miliardi. Le aziende italiane scappano da bail-in e debito
Di Mauro Bottarelli , il 10 maggio 2016
Pare che ci sia un vaghissimo problema di fuga di capitali nel nostro Paese e i magheggi da stregone monetario di Mario Draghi potrebbero aggravarlo, ora che all’ampliamento del QE si uniranno le nuove aste di rifinanziamento. A sottolinearlo è uno studio pubblicato da “Sober Look”, il quale parte da un assunto molto semplice e innegabile: nell’eurozona i bilanci netti stanno continuando ad ampliarsi proprio per i continui flussi di capitale che dalla periferia si muovono verso la Germania e gli altri Paesi cosiddetti core. Come ci mostra il primo grafico -->
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io ne capisco poco o nulla ma se si apre un conto corrente in un paese europeo in "modo regolare e tracciabile" le persone fisiche pagano una ivafe per soli 35 euro l'anno sui conti correnti esteri e per il 2 per mille su titoli ed investimenti all'estero.
Tutto sommato vista l'incertezza "conviene" e si è pure in regola col fisco!
La "fuga dei depositi" non c'è solo verso l'estero ma c'è anche dalle banche piccole a quelle grandi come Intesa ed Unicredito che stanno quindi preparandosi ad applicare "interessi negativi" sui loro conti correnti....