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No Ballarò? E stasera Rai3 manda in onda Dittatura, sit-in di Santoro e Floris
Manifestazione in via Teulada con i conduttori (in diretta anche su Youdem).

Il Consiglio d'amministrazione della Rai, a maggioranza, ha deciso lo stop ai talk show per un mese, fino al voto delle regionali. La decisione è stata presa con cinque voti favorevoli e quattro contrari.
Il regolamento varato dalla commissione di Vigilanza che impone lo stop ai talk show e ai programmi di approfondimento giornalistico che trattano temi politici nel periodo che va da oggi alle elezioni regionali, 28-29 marzo. A favore hanno votato i consiglieri di centrodestra, contrari tutti gli altri dell'opposizione.

Sit-in di protesta stasera a Roma
Ma i giornalisti della Rai non ci stanno. Così stasera i sindacati Fnsi e Usigrai hanno organizzato una manifestazione di protesta davanti agli studi televisivi della tv pubblica a via Teulada, a Roma.
A partire dalle 20, proprio lì dove di solito vengono girati Porta a porta e Ballarò, Floris, Santoro, Paragone e forse Vespa, si riuniranno per far sentire il proprio dissenso rispetto a una decisione incredibile.
E - a partire dalle 20 - ci sarà anche la diretta su Youdem (Canale 813 della piattaforma Sky).

Al posto di Ballarò va in onda Dittatura
Intanto, il direttore di RaiTre, Antonio Di Bella, al posto della puntata oscurata di Ballarò, ha deciso di mandare in onda un documentario, intitolato - non a caso - Dittatura.
Si tratta di una puntata della Grande storia, riscoperta per l'occasione.

Santoro vuole andare in onda comunque
Intanto Michele santoro e tutta la redazione di Annozero stanno studiando il loro "sciopero bianco", un modo per girare una puntata pirata da mandare in onda comunque il 25 marzo.
Sotto osservazione restano Mi manda raitre condotta da Andrea Vianello e Presa diretta di Riccardo Iacona. per ora nessun ordine di stop, ma la Vigilanza li tiene sott'occhio.

Si ribellano Santoro, Floris e pure Bruno Vespa
"Siamo di fronte a una prova di forza del governo": commenta Michele Santoro, intervenendo alla conferenza stampa di Fnsi e Usigrai dopo l'approvazione della delibera da parte della maggioranza del Cda Rai che cancella per un mese i talk show, tra cui il suo Annozero. Santoro ha aggiunto: 'Non riesco a capire dove sia l'intreccio tra le nostre trasmissioni e la campagna elettorale".
Anche da Ballarò piovono frecciate.
'"Si tratta una situazione senza precedenti nelle realtà occidentali. Ci rimettono tutti: i cittadini, perché non hanno informazione, e l'azienda perché perde soldi".
Ma pure Bruno Vespa non si adegua alla decisone del Cda:
"Non ne capisco il motivo", osserva il conduttore di Porta a Porta.
E poi critica: "Una decisione grave, ingiusta e sorprendente".
La Federconsumatori, infine, si dice pronta a denunciare il Cda Rai per la "censura" nei confronti di telespettatori adulti e che pagano regolarmente il canone.

Van Straten: "Inaccettabile"
''Il Direttore Generale della Rai, col sostegno della maggioranza del Consiglio di Amministrazione, ha deciso di sopprimere per un mese l'informazione sulla televisione pubblica. Restano i notiziari, ma questo, visti i comportamenti dell'attuale direzione del Tg1, non può rassicurare nessuno''. Così il consigliere d'amministrazione Giorgio Van Straten comunica la decisione che ha preso oggi la Rai in applicazione del controverso regolamento per l'applicazione della par condicio.

"Si procura un danno alla Rai"
''E' una scelta sbagliata - sostiene Van Straten - perchè fa venir meno il nostro dovere di servizio pubblico, crea polemiche e conflitti esterni, procura un danno alla Rai in termini di ascolti e quindi anche di ricavi pubblicitari. Come Consigliere di Amministrazione ho espresso la mia totale contrarietà a questa scelta di applicazione del regolamento della Vigilanza, un regolamento che oltretutto molti autorevoli giuristi hanno
valutato come incostituzionale''.

Gentiloni: "Questo era l'obiettivo del centro-destra"
"La decisione presa a maggioranza dal cda della Rai, svela quello che fin dall'inizio era l'obiettivo del regolamento-bavaglio, imposto dal centrodestra in Vigilanza: cancellare i programmi in cui si danno notizie e si confrontano opinioni diverse, affidando al filtro dei soli tg l'attualità in campagna elettorale". Denuncia il parlamentare del Pd, Paolo Gentiloni, responsabile comunicazioni del partito.
"La scelta di imporre il silenzio, non era e non è obbligata come aveva chiaramente affermato lo stesso direttore generale della Rai nella circolare di due settimane fa in cui suggeriva la messa in onda dei programmi di informazione, sia pure senza ospiti politici. Mi auguro - conclude Gentiloni - che anche la decisione di oggi sia reversibile e non costituisca l'ultimo capitolo di una brutta storia per la libertà di informazione".

Ultimo aggiornamento: 02/03/10
http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Par%20condicio,%20il%20cda%20Rai%20cancella%20tutti%20i%20talk%20show&idSezione=6039

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