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Persona giuridica e l'ombra di Blackrock.

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Il concetto di “persona giuridica” è relativamente recente. Nei sistemi di diritto derivanti dal diritto romano il concetto è ben chiaro, sebbene gli antichi romani non ne tenessero particolarmente conto. Le loro fonti usavano largamente e principalmente il termine “persona” alludendo alla maschera teatrale, nonostante esso venisse utilizzato nell'accezione di “parte”, “ruolo”, “funzione”, “qualità”. I primi utilizzi del concetto, nell'ambito del “nuovo” diritto, risalgono al XVI sec.
La spersonalizzazione dell'individuo (e le relative attribuzioni di responsabilità civili, come l'ovvia responsabilità patrimoniale personale) dall'”officium”, ha permesso tantissimi ed enormi cambiamenti. Esempi rapidi possono essere la creazione delle società (per azioni, con le Compagnie delle Indie), finanche l'idea del concetto di Stato. Questo cambiò la faccia di tutti i tipi di mercato. Con le società i soci e la società venivano considerate come “persone” o “individui” distinti, sicché in taluni casi (vedi s.p.a.) le responsabilità civili non ricadevano più sui soci tutti, ma solo sugli amministratori. Così è ancora, ovunque, così è anche la nuova Europa di Lisbona, quando propone ogni mezzo pur di salvaguardare non tanto l'economia quanto il mercato in sè, il quale anch'esso si vede distanziato rispetto ai beni di produzione. Così le imprese, e le relative aziende, laddove gettate nel mare burrascoso della borsa e della finanza, vedono cambiamenti di assetti proprietari sempre variabili, a seconda di quanto saranno esposte a ricapitalizzazioni, divisioni, annessioni, fusioni, e ciò che le amministrazioni decideranno per l'occasione.
Se gli Stati, per un motivo o per l'altro, si impelagano nella burrasca dei mercati finanziari, attraverso emissione di titoli, di fatto, apponendo garanzie per la solvibilità degli stessi, spesso mettono in gioco i beni fisici dello Stato stesso, del territorio (caserme, opere d'arte e così via). E' questa la “cessione di sovranità nazionale fisica”, che segue inesorabilmente quella giuridica della ratifica di trattati internazionali. Il campo di gioco reale, i custodi di questo flusso contrattuale sono ovviamente le banche. Le quali chiaramente mai si comportano come delle mere custodi, ma adempiono alle loro attribuzioni, la principale, il profitto. E il profitto come si fa? L'interesse chiaramente è uno strumento, ma a dare un'occhiata nelle partecipazioni bancarie all'interno di altre banche risulta chiara la compartecipazione di tutte dentro tutte, in certi casi anche in totale spregio delle normative sulla concorrenza. Il profitto avviene così palleggiandosi nel tempo le partecipazioni e le contrattazioni, aumentando gli interessi delle transazioni. Per un occhio disattento, è sufficiente vedere le classifiche annuali riguardanti le banche più prestigiose, facoltose, importanti. Basta questo per avere la conferma che le banche più citate, quelle che attribuiscono un “rating” sulla solvibilità degli stati, non hanno nulla a che vedere con la crisi finanziaria, anzi si comportano da meri arbitri. Questo risulta falso quando si vanno a vedere chi siano i soci delle banche, e queste ultime socie di chi siano. Ecco allora che Goldman Sachs, oscillante da anni intorno alla settima o nona posizione a livello mondiale, si trova a partecipare nel capitale sociale di banche molto più importanti, quali: Citigroup, JP Morgan, BlackRock. L'intreccio di interessi inizia qui, quando si inizian a verificare le partecipazioni delle tre su citate. Ad esempio: Citigroup partecipa in Bank of America, la quale partecipa in JP Morgan (per sillogismo GS partecipa anche in BoA), la quale partecipa in HSBC (la più grande inglese, sanzionata di svariati milioni di dollari per soldi proventi del narcotraffico). La HSBC a sua volta partecipa in Deutsche Bank, la quale, senza destar stupore, partecipa in Bank of America. L'intreccio mostra interessi necessariamente simili, ma un minimo comune denominatore, la BlackRock, banca sconosciuta alla stampa europea pare, ma non ai soci delle banche mondiali, giacché partecipa da sola in Royal Bank of Scotland, Deutsche Bank, BNP Paribas, HSBC, Barclays, JP Morgan, Citigroup, Bank of America, Morgan Stanley, Golman Sachs, ed altre. Quello che un giurista si chiede, dopo aver letto le normative che disciplinano il mercato e le normative che sanzionano abusi interni al mercato (vedi antitrust), come dovrebbe vedere questo carosello di azioni, di interessi, di debiti nazionali e personali? Sembra che le agenzie di rating siano solo uno specchietto, deputato al frastornare le opinioni pubbliche quando le politiche, finanziate da queste enormi bolle di credito/debito, vadano incontro agli interessi primari, quali beni essenziali, acqua, cibo, energia. Lo scopo è acquisirne la proprietà forse? Sembra inoltre un enorme concorso in aggiotaggio ai danni degli Stati. Comunque vada, vedendo i dati, si evince come i politici, i capi di Stato e di Governo tutti, quando non hanno il diritto di far produrre denaro per conto del proprio popolo e perdono il controllo delle banche di Stato, si riducono alla “maschera teatrale” di cui sopra, perdendo di fatto la dignità, la profondità e il potere che il diritto, in secoli di sforzi interpretativi, gli aveva donato. Sotto tutto questo girotondo, ci sono i popoli, sotto i popoli, calpestati da tutti, i diritti umani. Con buona pace di Condorcet e tutti quelli che teorizzarono un mondo fatto di persone e non mezzi economici. In un sistema chiuso non si può parlare di crescita infinita.
A.L.M.

Fonti:
1) Il problema delle persone giuridiche in diritto romano, Riccardo Orestano. Giappichelli, Torino, 1968;

2) Storia del Diritto in Europa, dal Medioevo all'Età Contemporanea. Antonio Padoa-Schioppa. Il Mulino, Collezione di Testi e di Studi, 2007;

3) Diritto commerciale / Diritto delle società, Gianfranco Campobasso, editore UTET Giuridica, ed 2007;

4) Varie dichiarazioni di Giorgio Napolitano, Mario Monti, Tremonti ed altri, in diverse interviste;

5) http://www.bancheitalia.it/banche/classifica-banche.htm; ed anche http://fineretumsrl.blogspot.it/2013/04/quali-sono-le-banche-piu-grandi-del.html;

6) http://opendatablog.ilsole24ore.com/2012/08/i-padroni-del-mercato-ecco-chi-comanda/#axzz2WKBbO7l1;

7) A titolo esemplificativo, http://www.agcm.it/unione-europea/normativa-antitrust-comunitaria.html;

8 ) Per Condorcet e il suo ruolo nella storia: Per la storia del pensiero giuridico moderno. Dichiarare i diritti, costituire i poteri. Un inedito sulla dichiarazione dei diritti dell'uomo. Condorset. Giuffrè Editore 2011;

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